Copertina

Testi: Masayuki Qusumi
Disegni: Jiro Taniguchi
Edizione originale: KODUKO NO GORUME (Il buongustaio solitario) – 1997.
Edizione italiana: Planet Manga, brossurato, 192 pp, b/n, 13,90 euro.

ASSAPORARE CON LENTEZZA

Benvenuti nel ristorante di Jiro Taniguchi. Le opere di questo raffinato autore giapponese sono spesso garbati ritratti della quotidianità nipponica, ispirate rappresentazioni di un’esistenza che scorre con dolce malinconia. Jiro alterna sapientemente momenti di delicata introspezione a vivaci affreschi di vita vissuta, con grande attenzione ai silenzi e ai moti dell’animo dei propri protagonisti.

Già nel volume L’Uomo che Cammina, primo brossurato di questa interessantissima Collection, Taniguchi si era soffermato  a raccontare con un tocco delicato gli intensi momenti epifanici di del personaggio principale, un uomo maturo che, camminando per le vie della sua città, assapora con naturalezza le proprie giornate  e si gode l’alternarsi delle stagioni, ritrovando le piccole gioie di una lentezza che la frenesia della vita moderna di solito non ci concede.

Il verbo “assaporare” è perfetto anche per descrivere Gourmet, originale storia dedicata ai piaceri del palato. Il rito del pasto rappresenta una pausa dagli obblighi della rigorosa agenda lavorativa e allo stesso tempo una parte integrante di essa:  non è un caso che gli episodi di cui si compone la trama si concentrino su un metodico commerciante, emblema dei ritmi frenetici della società dei consumi.

L’indice dell’opera è una sorta di ricco menu che incuriosisce il lettore occidentale non abituato a una miscela così insolita di nomi e sapori, e la bravura di Taniguchi risiede anche nel disegnare con grande perizia i piatti e gli ingredienti, regalandoci una chiave d’ingresso privilegiata per comprendere le consuetudini culinarie di un paese lontano. L’edizione italiana cura nel dettaglio anche i riferimenti alla terminologia specifica legata al cibo giapponese, permettendo  di orientarci con maggiore precisione in un campo, quello gastronomico, di sicuro non così conosciuto dal lettore inesperto.

MICROCOSMO

Ed è proprio attraverso questa saporita carrellata di cibi orientali che Taniguchi ci racconta il pulsante microcosmo dei ristoranti delle grandi città, delle trattorie di provincia e dei negozi take-away, mostrandoci come essi possano divenire estemporanee vetrine del mondo che ci circonda in cui le vite delle persone si incrociano transitoriamente. E’ capitato sicuramente ad ognuno di noi, per svago o necessità, di consumare un pasto da soli in un locale, approfittando dell’occasione per rilassarci e al contempo osservare gli altri commensali. Ne cogliamo i comportamenti inusuali e cerchiamo di immaginarne la vita di tutti i giorni,  alle prese con amori, problemi, tristezze.

Il ristorante, con il proprio mescolarsi di clienti occasionali e abituali, di personalità differenti alla ricerca di un momentaneo ristoro dalle fatiche della routine, diventa quindi un divertente manifesto di vizi e virtù, una pausa che deve spronarci a gustare con più convinzione i piccoli piaceri di una quotidianità che spesso ci fugge forzatamente tra le dita.

Ricordi lontani e frenesie del tempo presente, assaggi appetitosi e malcelati nervosismi, mescolati sapientemente dall’abilità del cuoco Taniguchi, danno origine dunque a una storia insolita e gentile, diventando anch’essa una gustosa portata che mescola gli ingredienti della ricetta più insolita: la vita.

Dedicata a Marco, amico meraviglioso, admin tenace ed editor di immenso talento. Non smettere mai di correre.