News:

Sostenete DC Leaguers (scopri come).

Menu principale

I gusti cambiano (e per fortuna!)

Aperto da Selina Kyle, 08 Settembre 2009, 21:36:37

Discussione precedente - Discussione successiva

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questa discussione.

Selina Kyle

Apro questo topic per discutere di un aspetto che avevo già affrontato nel topic "come nasce una passione". Il bello dei fumetti è che sanno sorprenderti sempre. Quando pensi di aver trovato "la tua strada" e ti stai fossilizzando su un genere ecco che scopri un altro autore, un altro personaggio o un altra saga che ti appassionano in una maniera che non ritenevi possibile. Io ad esempio in questi 4 anni ho esplorato generi che non avevo mai considerato: la sci-fi con Green Lantern (e io non amo la sci-fi), il pulp col Garth Ennis, in qualche frangente addirittura l'horror o l'esoterico, con Hellblazer. Le passioni che invece mi sono portata dietro dall'adolescenza sono l'amore per le spystory e le ambientazioni urbane mutuate (in parte) proprio dalla TAS e la mia sconfinata passione per Ken Follett. :D Io non ero nemmeno un'appassionata di crime/noir in senso stretto, ma grazie a Rucka e Bru lo sono diventata, eccome.  :wub:

Questo è per dirvi che i gusti (anche in fatto di disegnatori) cambiano CONTINUAMENTE e si affinano senza nemmeno che voi ve ne accorgiate. Quindi non fossilizzatevi su un genere pensando che il resto non vi possa piacere, perchè non è assolutamente vero. Ci sono autori che sanno costruire trame talmente affascianti da lasciarti senza fiato, e senza far rimpiangere i mostri sacri della letteratura. Pensate ad un CAPOLAVORO come Identity Crisis.. secondo me non ha nulla da invidiare ad un romanzo, nulla. ;)
Leggete, leggete, provate cose nuove, leggete e leggete ancora. E amate, senza riserve.  :hug:


Una mela al giorno...

King Mob

Green Lantern mi sta facendo soffrire. Io muore dentro ogni giorno così. (e non amo lo Sci-Fi, MALEDETTO JOHNS !!!)

Ma quanto tempo ci separa dalla prossima estate?

Matches Malone

Io ho iniziato come ignorantone per il quale l'ideale di supereroe disegnato era il superfigo tuttomuscoli e pose plastiche, quello di Michael Turner per intenderci (pace all'anima sua), che in una storia ideale si scazzottava tutto il tempo col cattivo fino a uscirne vincitore.
Poi, pian piano, man mano che leggevo le cose sono cambiate, la superficialità è stata sostituita dall'attenzione alle grandi e alle piccole cose..
Un esempio? All Star Superman era ancora in pubblicazione, e trovavo ridicolo quel Superman un po'tozzo e grosso...adesso Frank Quitely è il disegnatore che in assoluto mi emoziona maggiormente, e ho imparato a cogliere almeno un po' delle miriadi di cose contenute in un comic book. Ho imparato che dietro c'è un sacco di lavoro, ho iniziato a conoscere i più grandi autori e i più grandi artisti di questo mondo.

Selina Kyle

Vero. E' impressionante come si faccia attenzione alle inquadrature, alla sceneggiaura, a piccole cose che prima non avresti mai notato. Io (ma dipende da quello che studio) solitamente sono più concentrata sui testi che sui disegni, ma a volte la bravura di alcuni "mostri" della categoria salta subito agli occhi. Uno è Quitely, che ha una capacità di costruzione della storia STREPITOSA, l'altro è Williams III, che è sicuramente "oltre", nel senso che costruisce le pagine in maniera nuova e imprevedibile, con esiti stupefacenti. Sul lato scrittori ovviamente c'è Morrison, e non tanto per le trovate ultracomplesse e appunto "morrisoniane", ma per la sua capacità di scrivere saghe lunghissime disseminando indizi, intessendo continui riferimenti con le storie precedenti per poi dare origine ad un "disegno" unico spettacolare.

Ci sono tante storie di tutti i tipi che ti possono piacere per svariati motivi (sono divertenti, ti fanno passare un'ora di relax, ti fanno tornare bambino) ma la cosa che mi stupisce ogni giorno dei fumetti è la BRAVURA di chi li scrive. Leggendo i Thunderbolts l'altro giorno ero colpita dall'indiscutibile abilità di Ellis, che non solo è un ottimo scrittore (e lo sappiamo) ma nel post-civil war racconta sia le storie di un gruppo "legalizzato" di supercriminali (e solo questo basterebbe a fornire mille spunti di riflessione su quello che ci circonda) sia come i supereroi non registrati, che magari per anni hanno difeso l'America e gli americani, vengano appositamente dipinti dai media come "cattivi". I bambini non devono comprare le action figures di Cap, ma quelle dei Thunderbolts, in cui c'è gente come Venom o Bullseye. Pensando alla società mediatica in cui viviamo, beh, mi si è gelato il sangue nelle vene.


Una mela al giorno...

King Mob

E' inevitabile che, esplorando il mondo dei fumetti e divenendo sempre più avidi di nuove letture, si finisca col conoscere decine di scrittori e disegnatori. Il criterio di scelta d'un fumetto passa quindi oltre il semplice apprezzamento del concetto di base, delle prime pagine sfogliate, del genere: se ami Morrison, e magari, non so, ti sta sulle balle a pelle Supes, prima o poi finirai per incuriosirti, e finirai per leggere All Star Superman, e magari per innamorartene.
Sto un po' predendo il mio futuro, essendo un fan di Morrison e non avendo mai letto nulla di Supes; non che lo odi, è che è dannatamente lontano dal mio eroe ideale, che preferisco privo di superpoteri eclatanti, umano, corruttibile, e che perda la testa come farebbe un normale essere umano di tanto in tanto: insomma, un eroe, niente di superumano ..

Parlando di Lanterna Verde, però, mi sono reso conto di quanto un personaggio così lontano dal mio modello ideale di supereroe (il mio preferito è Daredevil, seguito da Batman, solo perchè del secondo ho ancora letto poco, quindi da Wolverine, che è estremamente forte ma è più come fosse un animale selvaggio; e se vogliamo mettercelo, Punisher) possa farmi letteralmente impazzire. Non amo per niente lo sci-fi, detesto in genere i supereroi che possono fare qualsiasi diamine di cosa di principio, e, non sono ancora entrato nell'ottica di vedere le estremizzazioni dei buoni propositi come qualcosa di esaltante, trovandoli avvolte troppo stucchevoli e, non tanto irrealistici quanto improbabili a livello umano. Questo non vuol dire che non ami il genere supereroistico, ma che mi è solitamente più difficile trovare il mio campo ideale.
Però Green Lantern di Johns sta iniziando a farmi cambiare idea ... e questo mi fa rabbia perchè dovrei procurarmi almeno 6 TP ! UARGH !  :dowson:

Ma quanto tempo ci separa dalla prossima estate?

Selina Kyle

Guarda, ti capisco benissimo. Io parto da una prospettiva differente dalla tua, nel senso che il supereroismo "classico" non l'ho mai sentito distante da me, anche se nasco come batmaniana, e Batman, soprattutto dal 1985 in poi, è di sicuro un personaggio borderline.. ed è per questo che piace a così tante persone: la sua ambiguità e la sua solitudine ti affascinano, e ti rispecchi in lui. E se ti piace Batman (ma questo l'ho scoperto dopo) adorerai anche Daredevil, quindi la tua passione per il Diavolo di Hell's Kitchen è naturale. :D Tra l'altro questo personaggio ha conosciuto alcune gestioni gloriosissime (Miller, Bendis, Brubaker, solo per citarne tre) per cui innamorarsene è facilissimo.  ;)

Sono passata da Batman a Superman, a suo tempo, incoraggiata dall'admin e dagli altri ragazzi della BatCom, e l'Azzurrone mi ha affascinato immediatamente per una serie di motivi, la sua "luminosità" in primis, che ho adorato da subito. Per cui l'approdo a Lanterna Verde è stato naturale, e, come tanti qui dentro, Geoff Johns mi ha conquistato in un attimo. Propone un supereroismo classico ma non "datato", caratterizza benissimo i personaggi, scrive dialoghi brillanti, realizza trame appassionanti. Te ne innamori, semplicemente, anche perchè per apprezzare Green Lantern non sono necessarie chissà quali conoscenze pregresse. Basta leggere. ;)

Poi ti dico, anche io adoro gli antieroi, il cinismo di Millar, le storie "politiche" di Bendis, la decostruzione feroce di Garth Ennis. Ennis che però è in grado di costruire un "Patriota" (ovvero un Superman malvagio e corrotto) nei suoi "Boys" e allo stesso tempo esaltare in maniera commovente la figura dell'Azzurrone in una one-shot MERAVIGLIOSA di Hitman, facendo dire al protagonista: "tu sei la cosa migliore che questo paese abbia mai avuto".

Siamo cresciuti in un contesto sociale in cui logicamente sentiamo più vicino a noi l'antieroe, ma il supereroismo DC, proprio perchè racconta storie dal sapore antico ma scritte "per noi", fa sì che sia facilissimo rispecchiarsi tanto in Kal-El o in Barry Allen quanto, in altri momenti, nei tormenti disillusi di John Constantine. Ne sono fermamente convinta. Dipende dal tuo umore, e da cosa vuoi leggere.  :up:


Una mela al giorno...

King Mob

Già. Senz'altro dipende dal momento, il più delle volte io mi trovo molto a mio agio leggendo storie cupe, di vendetta, di rabbia, violenza; storie di malati di mente, o solo di persone al limite della sanità mentale. E' che trovo il 'sottosuolo delle emozioni umane' un terreno estremamente fertile, che mi affascina da tempo immemore. Avrei voluto fare il criminologo.
Tra l'altro sono un grande amante dei Villain; ma non uno di quelli che t'apprezza il Joker e basta, bensì uno di quelli che alle volte s'è fatto sfuggire un grido di soddisfazione quando sembra che le cose stian volgendo a suo favore.
Però mi rendo conto, nonostante i miei gusti di base, che certe cose alla fine mi fanno sempre sorridere, mi riportano all'infanzia, mi fanno sognare, mi fanno pensare che al mondo ci sia qualche speranza. Cose simili, più che nel caso di fumetti supereroistici, mi è capitato di trovarle proprio come 'gemme luminose' nei fumetti più ai limiti del sopportabile che leggo.

Proprio citando Ennis, trovo che Preacher, almeno fino all'ultima saga che devo ancora leggere, sia pregna di buonissimi sentimenti. C'è una storia d'amore divinamente narrata, e quello è un fatto. Ma è il valore dato all'amicizia che raggiunge i suoi apici; anche nei più grandi momenti di debolezza di Cassidy, laddove Jessie sembra essere un muro d'amore incorruttibile, nessuno si comporta mai cinicamente, vigliaccamente. C'è così tanto amore in quel dannato fumetto, che quasi ti viene da dimenticare la tragicità di certi eventi che vi sono narrati. Ed è stata una sorpresa, e la cosa che ho sempre sventolato ai quattro venti da quando leggo Preacher: non mi sono mai affezionato tanto ai personaggi.

Conseguentemente mi è venuto da pensare che ai personaggi positivi è in qualche modo naturale affezionarsi, soffrire per loro; ti rendono dannatamente empatico nei loro confronti.
Questo vale anche per molti personaggi tormentati, magari non quelli assolutamente cinici sempre e dovunque, ma quelli che una volta tanto dimostrano la loro disponibilità e la loro capacità di sacrificio: come lo stesso Constantine, che sebbene abbia un cuore di ghiaccio, c'è sempre per le persone importanti. Ha fatto uccidere tanta gente ma in cambio si porta dietro un'enorme dose di sensi di colpa. E' l'incarnazione della fallibilità umana, ed è forse proprio questo che m'affascina più d'ogni altra cosa.
La corruttibilità coadiuvata con una gran dose di buoni sentimenti, una morale che non si riesce sempre a rispettare, ma che, quando si riesce a venire a patti con essa, permette di compiere le azioni più eroiche col solo ed unico ausilio di una grande determinazione.

Non a caso anche in giochi di ruolo come D&D, ho sempre recitato l'Umano. Trovo gli esseri umani la razza più affascinante che possa essere immaginata, in barba ad Elfi, Nani e qualsivoglia creazione della fantasia umana, i più fighi siamo noi.

Forse Lanterna Verde è un ottimo anello di congiunzione fra la mia sfera di gusti e quell'altro gruppo di supereroi 'dimenticati da tutti ma non da quelli che contano', perchè è, un po' come Cap mi vien da pensare, umano, ma al tempo stesso espressione di quanto d'umano ci sia di positivo. E, da come scrive Geoff Johns, non da l'impressione d'esser stato 'riempito di buoni propositi', come in molti possono pensare di certi supereroi. C'è cresciuto. Il padre glieli ha trasmessi e lui li ha modellati. Non a caso pare ci siano dissapori con Batman, ma la cosa ha anche dannatamente senso, è come vedere le due facce d'una medaglia.

Ed in molti mi han detto che per Superman le cose stanno anche così, se magari si comincia con la roba giusta. Sto cercando di venire a patti col mio portafoglio, per la run di Johns di Green Lantern ...
La mia collezione forse necessita d'un raggio di luce. E poi è molto più facile apprezzare il decostruzionismo quando ci si rende conto di com'è che le cose invece dovrebbero essere.

Ma quanto tempo ci separa dalla prossima estate?

Ikki di Phoenix

Per me i gusti non cambiano, si affinano. Se oggi mi piace solo la marmellata, molto probabilmente è perché ho mangiato solo quella. Abituato a mangiare solo quella, la prima volta che mangerò la nutella non mi piacerà. O per meglio dire, non sarò abituato al suo sapore perché il mio palato ormai si è abituato ad un unico gusto. Ma a forza di mangiarla, il mio palato comincerà a riconoscere due sapori come dominanti e preferiti, e inizierà a contemplare il concetto della varietà.
Allora non mi basterà più solo marmellata e nutella, ma vorrò anche qualcosa che sia la combinazione fra le due, e allora scoprirò un terzo gusto. Con tre gusti è già possibile avere quante, nove variabili? E se a queste nove variabili aggiungessi poi un quarto gusto che ho scoperto nel frattempo?
Insomma, soltanto gli stupidi rimarrebbero ancorati alla marmellata :lol:


"Il fuoco... Un ardore fiammeggiante quale non avevo mai sentito prima di allora, un odio spropositato e dirompente mi sovrastava. Nel mio animo sembrava fluire un magma  incandescente, come se il mio cuore avesse preso a eruttare lava come un vulcano improvvisamente ridestatosi dopo anni di silenzio. Quella folgore, quella brace che sembrava sopita dentro di me aveva ripreso a bruciare, inarrestabile. Sentiii tutta la forza delle stelle esplodermi in petto.  Una smania irrefrenabile di uccidere mi assaliva. Dovevo saziarla."

Murnau

Citazione di: Matches Malone il 09 Settembre 2009, 00:44:57
Io ho iniziato come ignorantone per il quale l'ideale di supereroe disegnato era il superfigo tuttomuscoli e pose plastiche, quello di Michael Turner per intenderci (pace all'anima sua), che in una storia ideale si scazzottava tutto il tempo col cattivo fino a uscirne vincitore.
Poi, pian piano, man mano che leggevo le cose sono cambiate, la superficialità è stata sostituita dall'attenzione alle grandi e alle piccole cose..
Un esempio? All Star Superman era ancora in pubblicazione, e trovavo ridicolo quel Superman un po'tozzo e grosso...adesso Frank Quitely è il disegnatore che in assoluto mi emoziona maggiormente, e ho imparato a cogliere almeno un po' delle miriadi di cose contenute in un comic book. Ho imparato che dietro c'è un sacco di lavoro, ho iniziato a conoscere i più grandi autori e i più grandi artisti di questo mondo.

Questo post lo possiamo mettere nella homepage del sito e del forum? Magari qualche altro utente segue la sua strada e vede la luce, come ha fatto lui.  :D
Vendo vari Alan Moore, Grant Morrison, Frank Miller




Tu non sai che cosa voglia dire sentirli tutti addosso, gli anni, e non capirli più.
                                                                                                                                   La notte, 1961

Non c'è storia più grande della nostra, quella mia e tua. Quella dell'Uomo e della Donna.
                                                                                                                                    Il cielo sopra Berlino, 1987

Selina Kyle

Secondo me Marco i gusti non solo si affinano, ma cambiano anche. Cioè, probabilmente tre anni fa tu avresti trovato una serie come Green Lantern lontanissimo da te. :D E' vero probabilmente che le tue letture "assecondano" qualcosa che in te c'è già, ma io, per dire, non avrei mai pensato di attendere SPASMODICAMENTE "Bastardi senza gloria" di Tarantino.. ed è tutta colpa di Massimo. :lol:

CitazioneProprio citando Ennis, trovo che Preacher, almeno fino all'ultima saga che devo ancora leggere, sia pregna di buonissimi sentimenti. C'è una storia d'amore divinamente narrata, e quello è un fatto. Ma è il valore dato all'amicizia che raggiunge i suoi apici; anche nei più grandi momenti di debolezza di Cassidy, laddove Jessie sembra essere un muro d'amore incorruttibile, nessuno si comporta mai cinicamente, vigliaccamente. C'è così tanto amore in quel dannato fumetto, che quasi ti viene da dimenticare la tragicità di certi eventi che vi sono narrati. Ed è stata una sorpresa, e la cosa che ho sempre sventolato ai quattro venti da quando leggo Preacher: non mi sono mai affezionato tanto ai personaggi.

Guarda, io purtroppo non ho letto Preacher. L'ho interrotto quasi subito, ma sicuramente non ero "pronta" per il grottesco di Garth.. all'epoca non avevo nemmeno letto nulla del Puni. Adesso probabilmente mi godrei la serie in maniera diversa, infatti devo decidermi a recuperare gli arretrati. Però è vero, sembra paradossale, ma in Ennis ci sono UN SACCO di buoni sentimenti, parlando di qel capolavor assoluto che è Hitman l'ho detto spesso, penso che tu abbia letto anche il topic. Ennis, al di là dei suoi eccessi, parla di "noi" con tutto il nostro carico di sfighe e difetti, è per quello che ci piace tanto. Poi certo, lui si diverte con il pulp, le sparatorie, le scene orrifiche ai massimi livelli, ma sa raccontare la nostra vita (intrisa di risate, lacrime, dolori ma anche forti amicizie) con una "forza" unica. Ci si affeziona a quello psicopatico del Puni, figurati se non puoi affezionarti ai personaggi di Preacher. :D Ripeto, a me è successo lo stesso con Hitman: Tommy, Baytor, Sixpack... in quel periodo diventarono parte delle mie giornate. Tra l'altro le storie di amicizia (vera) in genere sono quelle che mi emozionano di più, forse perchè credo che nella vita sia una delle poche cose (essendo rara, rarissima) per cui valga la pena sbattersi senza sosta.

Per il resto, beh, hai scritto un gran bel post. E' vero, nelle nostre letture c'è spazio sia per i personaggi positivi che per quelli negativi. I primi mettono in luce la nostra parte migliore (da qualche parte c'è, bisogna solo cercarla) mentre gli antieroi e i "villains" solleticano il nostro lato oscuro, ed è inevitabile trovarli affascinanti, proprio perchè, al di là degli eccessi a cui spesso arrivano e delle loro azioni malvage, qualche volta ci siamo sentiti anche noi come loro: al posto sbagliato nel momento sbagliato, stronzi, scorretti, burberi, desiderosi di sbattere la porta in faccia al mondo. E quelli che portano con sè il fardello di una vita difficile e tanti errori (John Constantine, il Puni, lo stesso Batman) inevitabilmente ti attraggono.

CitazioneLa mia collezione forse necessita d'un raggio di luce. E poi è molto più facile apprezzare il decostruzionismo quando ci si rende conto di com'è che le cose invece dovrebbero essere

Vero. Probabilmente devi solo aspettare il momento giusto e leggere quello che ti va. Per quanto riguarda Superman, beh, oltre al magnifico All Star, io ti consiglio "Red Son". L'essenza del personaggio è la stessa, ma si tratta comunque di una storia che ha le caratteristiche che rendono vincente una run di Mark Millar: politica, caratterizzazioni ottime, dialoghi brillanti. Facci un pensierino. ;)

Io credo che in questo mondo orrendo e putrido le persone buone esistano. Cioè, il 95% della gente è pronta a mettertelo in quel posto senza esitazione alcuna, ma quel meraviglioso 5% vale tutto il resto. Lo stesso vale per i supereroi, ci insegnano a rendere la nostra vita "migliore" senza bisogno di imprese cosmiche, ma partendo dalle piccole cose. E' di questo che ringrazio Master Geoff e i suoi colleghi (quelli bravi): sanno valorizzare l'eroismo vero senza renderlo stucchevole e retorico. E secondo me, di questi tempi (in cui la retorica VUOTA trabocca da ogni parte) è davvero favoloso. Dopo tanta oscurità, il tempo della luce arriva per tutti. Basta aspettare.  :D


Una mela al giorno...

King Mob

Già. Alle volte si perde buona parte della fiducia avendo a che fare con persone che definirei 'superumane' nel senso opposto. Verso il basso. Si diventa cinici, ed alla fine questo sentimento finisce per rispecchiarsi in ogni aspetto della nostra vita, gusti ovviamente compresi. Parlo per esperienza personale.  -_-

Tuttavia, sì, per ricominciare conviene sempre accogliere la speranza nella propria vita, e forse uno dei modi migliori, specie per persone come noi, è attraverso un fumetto.
Seguirò il tuo consiglio, per adesso sono invischiato in numerose spese, e lo sarò per un bel po'. Quando finirò e sarò pronto per esplorare il resto, mi procurerò sia All Star che Red Son. Quale modo migliore di esplorare un nuovo ambiente se non con due delle grandi M ?  :lol:

E, leggi Preacher. E' un fottuto capolavoro, almeno sinora. Io ho già Hitman in lista, non potevo semplicemente dire di no. Ennis è troppo ...  :wub:

Ma quanto tempo ci separa dalla prossima estate?

Murnau

Io non so cosa scrivere, in questo topic. Le stesse cose che leggevo a 12 anni le leggo adesso, ho solo aggiunto titoli. Magari certe cose mi piacciono meno e altre più, rispetto all'epoca, ma continuo a leggerle ugualmente. Mi sa che non sono mai cresciuto.  :sisi:
Vendo vari Alan Moore, Grant Morrison, Frank Miller




Tu non sai che cosa voglia dire sentirli tutti addosso, gli anni, e non capirli più.
                                                                                                                                   La notte, 1961

Non c'è storia più grande della nostra, quella mia e tua. Quella dell'Uomo e della Donna.
                                                                                                                                    Il cielo sopra Berlino, 1987

King Mob

Citazione di: Hush/Tommy Elliot il 09 Settembre 2009, 18:50:24
Io non so cosa scrivere, in questo topic. Le stesse cose che leggevo a 12 anni le leggo adesso, ho solo aggiunto titoli. Magari certe cose mi piacciono meno e altre più, rispetto all'epoca, ma continuo a leggerle ugualmente. Mi sa che non sono mai cresciuto.  :sisi:

No, beh, essenzialmente anche a me piace quello che piaceva prima, cerco sempre le stesse cose dai fumetti. Il grande passo verso la luce ancora lo devo fare. Sono vergine.  :sisi:

Ma quanto tempo ci separa dalla prossima estate?

Matches Malone

Specifico una cosa per evitare equivoci. Con questa frase

Citazione di: Matches Malone il 09 Settembre 2009, 00:44:57
Io ho iniziato come ignorantone per il quale l'ideale di supereroe disegnato era il superfigo tuttomuscoli e pose plastiche, quello di Michael Turner per intenderci (pace all'anima sua), che in una storia ideale si scazzottava tutto il tempo col cattivo fino a uscirne vincitore.

non intendo dire che se uno apprezza Michael Turner (o Ed Benes, per dire, o addirittura Jim Lee) è ignorante: lo è se apprezza solo quello stile, guardando con disprezzo a priori cose che a prima vista possono sembrare un po' strane in un contesto supereroistico (il "pupazzone" di All Star, appunto, o il Superman di Eric Powell).
Idem per gli autori, ho scoperto Watchmen grazie al film di Snyder...e grazie al cielo. Prima pensavo fosse una sorta di mattone, un prodotto di nicchia piuttosto che una vera pietra miliare di genere.
Per dirla tutta, qualche anno fa ritenevo che per interpretare al cinema Supes la scelta migliore sarebbe stata John Cena  :stralol:

Murnau

Citazione di: Matches Malone il 09 Settembre 2009, 18:59:29

Per dirla tutta, qualche anno fa ritenevo che per interpretare al cinema Supes la scelta migliore sarebbe stata John Cena  :stralol:

Sì, decisamente ti sei evoluto.  :sisi:
Vendo vari Alan Moore, Grant Morrison, Frank Miller




Tu non sai che cosa voglia dire sentirli tutti addosso, gli anni, e non capirli più.
                                                                                                                                   La notte, 1961

Non c'è storia più grande della nostra, quella mia e tua. Quella dell'Uomo e della Donna.
                                                                                                                                    Il cielo sopra Berlino, 1987