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Young Liars - di David Lapham

Aperto da Liquido, 07 Aprile 2011, 23:44:52

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magicofra21

secondo me è molto più efficace di entrambi :sisi: di swamp sicuramente (che è tutto fumo e poco arrosto, o meglio, è un bell'esercizio di stile :asd:), di batman direi pure.

guarda che merita davvero eh :ahsisi: :sisi:

BlackJack

tanto ormai anche volendo devo aspettare 8-10 mesi per il riassortimento planeta :lolle:

magicofra21

Citazione di: Ultimate D. Rufy il 05 Maggio 2011, 10:47:00
tanto ormai anche volendo devo aspettare 8-10 mesi per il riassortimento planeta :lolle:

già finito da noi? :o  che ti dicevo?? :asd: :asd: :asd:

BlackJack

Citazione di: magicofra21 il 05 Maggio 2011, 10:51:52
Citazione di: Ultimate D. Rufy il 05 Maggio 2011, 10:47:00
tanto ormai anche volendo devo aspettare 8-10 mesi per il riassortimento planeta :lolle:

già finito da noi? :o  che ti dicevo?? :asd: :asd: :asd:

che ne so se e' finito, ce ne erano 3 copie venerdi' scorso, suppongo che non ce ne siano piu' :lolle: :lolle:

magicofra21

tra l'altro Stray Bullets dovrebbe essere il suo capolavoro.. :777:

BlackJack

Citazione di: magicofra21 il 05 Maggio 2011, 10:57:02
tra l'altro Stray Bullets dovrebbe essere il suo capolavoro.. :777:

vantiamocene :lolle: :lol:

magicofra21

Citazione di: Ultimate D. Rufy il 05 Maggio 2011, 10:57:34
Citazione di: magicofra21 il 05 Maggio 2011, 10:57:02
tra l'altro Stray Bullets dovrebbe essere il suo capolavoro.. :777:

vantiamocene :lolle: :lol:

ti ripeto, leggi YL e poi ne riparliamo :shifty:

BlackJack


magicofra21

#53
Caspita. raramente un fumetto mi prende così.
un fumetto che al tempo stesso stimoli le meningi e scaldi il cuore. mi era già successo altre volte, ma davvero, raramente così.
perchè? forse per via di quell'universo di temi e suggestioni toccate dall'autore. dalla commedia irriverente, al dramma umano carico di sporca umanità, all'arte del surreale.
forse per via del suo stile: è difficile scrivere un meccanismo ad incastro così particolareggiato, mantenendo il lavoro fresco, brillante, dirompente, potente.
e forse per quei personaggi che ti catturano, e ti trascinano a leggere per ore e ore.
sta di fatto che questo stile labirintiaco di lapham mi ha conquistato. mi ha letteralmente incantato. dovevo fare tutt'altro oggi, e invece ero li, perso in un vortice di riflessioni, alla ricerca di un appiglio che insieme al protagonista salvasse anche me. e quell'appiglio è arrivato solo parzialmente, in quel finale che dice tutto, e a una prima lettura non dice poi molto.

eppure, il messaggio dell'autore di non fuggire dal proprio dolore, è lasciato intendere più e più volte durante lo svolgersi della vicenda: perchè quelle bugie che ci raccontiamo per scappare dai drammi dell'esistenza, sono in realtà come corde invisibili che si stringono al collo.



Azrael

Dalla Planeta

CitazioneLa compilation non mente mai

In New Jersey l'inverno fa schifo.
Eravamo nel 1995 e mi ero appena diplomato, con scarsa acclamazione (credo che alla festa di consegna ci fossero soltanto sei persone ad applaudirmi: i miei genitori, mio fratello Mikey Way, i miei due migliori amici che venivano da fuori e il bidello che mi scroccava le sigarette). Mi iscrissi al primo anno di accademia (anche se non ero molto promettente) e finii retrocesso al ruolo di "spingi-carrelli" del supermercato del mio paese.

Anche se veramente quella fu una mia scelta. Lo feci di proposito.
Avevo iniziato come cassiere, ma odiavo quel compito. Principalmente per via delle persone. Non è che le persone non mi piacciano in generale: è solo che non mi piacciono le persone che fanno la spesa. In quel supermercato. Quindi aspettai il momento giusto per chiedere di venire retrocesso... l'arrivo dell'inverno. Quello è il periodo dell'anno peggiore se spingi i carrelli perché, come avrete intuito, fa davvero freddo. È un lavoro che non nessuno vuole fare,così i supermercati si trovano di solito a corto di personale: fu facile ottenere il lavoro che volevo... un lavoro che mi consentiva un'assoluta e splendida libertà. Non dovevo più indossare la divisa, mi tinsi i capelli di color rosso-fiamma, fumavo sigarette una dopo l'altra e mi sparavo nella cuffia del Walkman le mie compilation in cassetta, piene di NOFX, Lush, Samiam, Velocity Girl, Pulp e Blur. Ero felicemente invisibile.

Tra l'altro, vorrei sottolineare che anche Mikey Way seguì il mio stesso percorso quando fu assunto alla cassa due mesi più tardi (faceva ancora più freddo). Quindi ci fu un breve periodo in cui noi due fratellini radunavamo carrelli della spesa insieme e ci scambiavamo le nostre cassette. Durò poco perché io fui spostato al reparto surgelati: anche lì faceva davvero freddo.

Il motivo per cui vi sto raccontando la gloria e le miserie della vita di uno spingi-carrelli di provincia è che nella vita di un ragazzo sono cose come quelle che rappresentano uno di quei momenti chiave in cui capisci, mentre dio punta il suo dito gelato verso di te in un parcheggio di Sfigaville nel New Jersey, che non hai futuro. Tra l'altro era Natale, il periodo dell'anno in cui ci si scambiano regali.

E il regalo perfetto lo ricevetti da Mikey. Il dono fatto da uno spingi-carrelli senza futuro a un altro. Si trattava del primo numero di Stray Bullets, l'edizione originale che all'epoca era già difficilissima da trovare, visto che l'uscita del numero due (l'unico che ero riuscito a leggere) aveva scosso fino alle fondamenta l'industria dei comics, per almeno due ragioni.

La prima è che si trattava di un fumetto incredibile. So di essere un po' vago, ma se state leggendo questo volume sapete quasi certamente cosa intendo dire. In caso contrario dovete assolutamente leggerlo: non c'è niente di paragonabile sul mercato.

La seconda ragione è che Stray Bullets era spuntato fuori letteralmente dal nulla, da un tizio che viveva in New Jersey e che prima di quello aveva lavorato soltanto su commissione a un fumetto chiamato Warrior of Plasm. Una cosa che non avevo mai letto, molto probabilmente per via del titolo. Insomma, questo tizio, che si chiamava David Lapham, aveva fatto tutto da solo e ci era riuscito. Aveva fatto un fumetto migliore di tutti quelli che uscivano all'epoca. Per due ragazzi come me e mio fratello, condannati a vivere in New Jersey radunando carrelli della spesa, David rappresentava un segno di speranza, perché ce l'aveva fatta senza scendere a compromessi con nessuno e, soprattutto, senza usare "superpoteri". Nel suo fumetto non c'era l'ombra di un supereroe, anzi, a dirla tutta non c'era l'ombra di un personaggio simpatico o piacevole, a parte una ragazzina di nove anni (almeno all'inizio). E la cosa strana è che col passare del tempo entravi in sintonia comunque con lo spacciatore, facevi il tifo per il rapinatore romantico ma senza speranza, e speravi che la ragazza in fuga riuscisse a mandare al creatore più gente possibile. Stray Bullets portava sul suo palcoscenico tutti gli scarti dell'umanità e loro ballavano e cantavano per te finché, dopo averli odiati terribilmente, anche tu cominciavi ad adorarli.

Ed è proprio questo l'aspetto che mi è subito piaciuto leggendo Young Liars: ho odiato tutti i personaggi, fin dalla prima pagina. Tanto sapevo che era solo questione di tempo, e avrei cominciato ad amare anche loro.

Il fatto è che si tratta di persone che conosci. Anzi, anche tu sei stato qualcuno di questi personaggi.  Tutti abbiamo attraversato (be', quasi tutti) i nostri vent'anni e ci ricordiamo benissimo cosa facevamo a quei tempi. Bazzicavamo club e discoteche, ci ubriacavamo, facevamo a botte ed eravamo gelosissimi... eravamo tutti bugiardi. Siamo stati tutti bugiardi perché in quegli anni ci siamo tutti reinventati, abbiamo tutti addolcito o cancellato pezzi del nostro passato per farlo sembrare più interessante. Conosco persone che che si sono affibbiati da soli un soprannome, uno mai avuto prima, come se questo potesse regalare loro una vita nuova e spregevole. New York, poi, è la città perfetta per farlo, ed è il palcoscenico più adatto per un fumetto come Young Liars: a New York nessuno ti conosce. È il punto di arrivo di tanta gente che viene dagli angoli più remoti degli Stati Uniti e decide di cambiare faccia, cambiare pettinatura, cambiare nome, cambiare sguardo, cambiare accento.

Ma nonostante questo realismo di fondo, nonostante il sudore, le lacrime e le chitarre date via in pegno, Young Liars non finisce qui. Young Liars è la bugia. È la fantasia. È il piano che metti a punto per rubare quel quadro che permetterà a te e ai tuoi amici di diventare milionari e rock star. È una testa piena di sogni e una pancia piena di ragni. È sesso, è droga. È violenza, molta, molta di più di quanta ce ne fosse in Stray Bullets. David spinge al massimo sull'acceleratore, sul ciglio del precipizio o in bilico sulla canna di un gigantesco revolver. Con una colonna sonora che spacca.

Young Liars non sono i vent'anni che ricordate, sono i vent'anni che ricorderete quando li racconterete (mentendo) ai vostri nipoti.


Gerard Way
Creatore e scrittore di The Umbrella Academy e rock star a tempo perso (My Chemical Romance)
Agosto 2008, New Jersey (dove anche l'estate fa schifo)

Alcune Tavole :

Spiacente, ma non sei autorizzato a visualizzare il contenuto degli spoiler.

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Ozymandias


rplant

Incuriosito da questo autore e da alcuni commenti mi son procurato i primi 2 volumi di "Stray Bullets" (che arrivano fino al numero 12 americano), e devo ammettere che rispetto a "Young Liars" è a tutt'altro livello. "Stray Bullets" è decisamente un gioiellino (se non qualcosa di più), anche dal punto di vista grafico, in confronto "Young Liars" sembra un esperimento mal riuscito. Penso che il percorso giusto verso questo autore sia quello di leggere prima "Stray Bullets" e poi, solo se si è rimasti parecchio colpiti, provare con "Young Liars".

Paolo Papa

io consiglio anche silverfish, ottimo thriller, narrato magnificamente (toglie il fiato e vi tiene incollati alla lettura), personaggi che prendono letteralmente vita, eccezionali disegni in bianco e nero, con scale di grigio. da non perdere.
vendo tanti fumetti ALAN MOORE, ATTICA, FRANK MILLER, PANINI, BAO, SALDAPRESS, MAGIC PRESS, BD, BONELLI, MONDADORI, MANGA, ETC

http://www.dcleaguers.it/forum/mercatino/(na)-vendo-grandi-saghe-planeta-nathan-never-brendon-altro/

Murnau

Vendo vari Alan Moore, Grant Morrison, Frank Miller




Tu non sai che cosa voglia dire sentirli tutti addosso, gli anni, e non capirli più.
                                                                                                                                   La notte, 1961

Non c'è storia più grande della nostra, quella mia e tua. Quella dell'Uomo e della Donna.
                                                                                                                                    Il cielo sopra Berlino, 1987