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Alan Moore vs the world

Aperto da eddiekrueger, 11 Febbraio 2011, 15:38:37

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Azrael

Citazione di: Occhi nella Notte il 15 Giugno 2011, 14:45:48
Citazione di: x-joey il 15 Giugno 2011, 14:42:11
Scusatemi, ma dobbiamo per forza far coincidere il Moore scrittore con il Moore persona?
Non è detto che debbano piacere entrambi, eh.
Proprio in questi giorni mi sto apprestando a leggere Un disturbo del linguaggio (volume contenente Sacco amniotico e Serpenti e scale), La luce del tuo volto e Lo specchio dell'amore.
Non ce n'è, non ce n'è come lui.

va bè dai, alcune uscitine se le poteva pure risparimare  :asd:

:sisi: :sisi:  :asd:
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Fedele all'Ordine di Saint Dumas e al Pipistrello
Combatteremo le idee con idee migliori

Green Hankey

Citazione di: x-joey il 15 Giugno 2011, 14:42:11
Scusatemi, ma dobbiamo per forza far coincidere il Moore scrittore con il Moore persona?
Non è detto che debbano piacere entrambi, eh.


Questo è vero, però in molte dichiarazioni diventano la stessa cosa. E francamente alcune sparate se le poteva tenere per se.

E' una testa di cazzo, ma ciò non toglie che sia una delle teste di cazzo più brillanti della nona Arte.
I've got new kidneys. I don't like the colour.

Mr. Seven

Ma scusatemi, giudicate per caso un autore per le dichiarazioni che fa?
Voglio dire, un autore piace per la sua opera presa in sé e per sé oppure perché, con la suddetta lettura, si creano invece dei pregiudizi (o anche simpatie, in base al caso) mentali che influiscono sul fruimento?
Non è una critica, anzi. E' una domanda che estendo agli altri ma che la faccio in primis per me, applicabile non al solo Moore ma praticamente a qualsiasi autore.
- Oh, al diavolo, non mi interessa una vecchiaia serena. Non è mai stato il nostro stile. Vogliamo essere ricordati nel fiore degli anni. Sei pronto?
- Io sono pronto. Tu?

http://www.dcleaguers.it/forum/mercatino/%28ct%29-vendoscambio-marvel-dc-vertigo-panini-planeta-magic-press/

Green Hankey

Citazione di: x-joey il 15 Giugno 2011, 14:57:08
Ma scusatemi, giudicate per caso un autore per le dichiarazioni che fa?


il problema è che le fa da anni queste dichiarazioni al vetriolo contro tutti. Il mondo non ha niente contro Moore, ma per Moore il mondo ce l'ha con lui.

E alla lunga questo misantropismo stanca e annoia. Volendo proprio essere maligni o forse realisti, si potrebbe pensare che queste recenti dichiarazioni siano solo di autopubblicità e facciata per dire "Mondo, potrò non scrivere tanti fumetti come una volta, ma io ci sono sempre qui."


I've got new kidneys. I don't like the colour.

Occhi nella Notte

Citazione di: x-joey il 15 Giugno 2011, 14:57:08
Ma scusatemi, giudicate per caso un autore per le dichiarazioni che fa?
Voglio dire, un autore piace per la sua opera presa in sé e per sé oppure perché, con la suddetta lettura, si creano invece dei pregiudizi (o anche simpatie, in base al caso) mentali che influiscono sul fruimento?
Non è una critica, anzi. E' una domanda che estendo agli altri ma che la faccio in primis per me, applicabile non al solo Moore ma praticamente a qualsiasi autore.

se un autore sa coinvolgermi e mi appassiona lo leggo e basta. Un opera che mi emoziona la compro a prescindere.
Da parte mia un poco influisce anche la stima che penso di nutrire per l'autore (pur non conoscendolo).
Faccio un esempio: amavo un disegnatore e c'ero entrato abbastanza in fissa. Poi ho avuto l'opportunità di conoscerlo e ho scoperto di non stimarlo come persona. Ora i suoi disegni continuanuo a piacermi, ma meno di prima... si è dissolta un pò di quell'alone di riverenza che inconsciamente nutrivo e che mi faceva apprezzare le sue cose 100 quando in realtà, magari, valevano 80.

Per cui alle volte sarebbe meglio non "conoscere" mai un'artista che stimiamo...

Moore mi piace e in alcune sue cose ho visto grandissima genialità e soprattutto modernità rispetto ai suoi tempi, però quando mi capita di leggere sue interviste, o suoi commenti, trovandoli molto sterili e stupidi, automaticamente
mi scade un pò

Solo quando l'ultimo campo sara' sporcato,
l'ultimo fiume inquinato, l'ultimo animale avvelenato e l'ultimo albero abbattuto
che gli uomini capiranno che non possono mangiare i soldi.

I Miei Articoli  http://www.dcleaguers.it/author/occhi-nella-notte<br />
Collezione Tavole Originali  http://www.comicartfans.com/GalleryDetail.asp?GCat=46736<br />
COMPRO http://www.dcleaguers.it/forum/mercatino/%28vendo%29-parte-della-mia-collezione/msg1438045/#msg1438045

Green Hankey

Massimo rispetto per le sue opere.

Giudizio sulla persona Moore ignoto: io penso che sia rimasto intrappolato nel personaggio che si è creato per sfondare nei comics in America.
I've got new kidneys. I don't like the colour.

Mr. Seven

Citazione di: Occhi nella Notte il 15 Giugno 2011, 15:07:28
Citazione di: x-joey il 15 Giugno 2011, 14:57:08
Ma scusatemi, giudicate per caso un autore per le dichiarazioni che fa?
Voglio dire, un autore piace per la sua opera presa in sé e per sé oppure perché, con la suddetta lettura, si creano invece dei pregiudizi (o anche simpatie, in base al caso) mentali che influiscono sul fruimento?
Non è una critica, anzi. E' una domanda che estendo agli altri ma che la faccio in primis per me, applicabile non al solo Moore ma praticamente a qualsiasi autore.

se un autore sa coinvolgermi e mi appassiona lo leggo e basta. Un opera che mi emoziona la compro a prescindere.
Da parte mia un poco influisce anche la stima che penso di nutrire per l'autore (pur non conoscendolo).
Faccio un esempio: amavo un disegnatore e c'ero entrato abbastanza in fissa. Poi ho avuto l'opportunità di conoscerlo e ho scoperto di non stimarlo come persona. Ora i suoi disegni continuanuo a piacermi, ma meno di prima... si è dissolta un pò di quell'alone di riverenza che inconsciamente nutrivo e che mi faceva apprezzare le sue cose 100 quando in realtà, magari, valevano 80.

Per cui alle volte sarebbe meglio non "conoscere" mai un'artista che stimiamo...

Moore mi piace e in alcune sue cose ho visto grandissima genialità e soprattutto modernità rispetto ai suoi tempi, però quando mi capita di leggere sue interviste, o suoi commenti, trovandoli molto sterili e stupidi, automaticamente
mi scade un pò
Era proprio quello che intendevo dire.  ;)
Difficilmente - una volta "conosciuta" la persona - si può dividerla dall'autore, ma è un procedimento che si può comunque fare: può risultare difficile a volte (proprio perché sono procedimenti interiori e quindi soggettivi), ma si può fare.
Ad esempio, amo Moore e trovo molto stimolanti tutte le sue letture, anche quelle più cerebrali, ma non per questo posso essere simpatizzante con le sue dichiarazioni sulla magia e altra roba: può stuzzicare il mio interesse, ma di certo non mi metto a praticare le arti oscure.  :P
- Oh, al diavolo, non mi interessa una vecchiaia serena. Non è mai stato il nostro stile. Vogliamo essere ricordati nel fiore degli anni. Sei pronto?
- Io sono pronto. Tu?

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Green Hankey

Citazione di: x-joey il 15 Giugno 2011, 15:16:57

Ad esempio, amo Moore e trovo molto stimolanti tutte le sue letture, anche quelle più cerebrali, ma non per questo posso essere simpatizzante con le sue dichiarazioni sulla magia e altra roba: può stuzzicare il mio interesse, ma di certo non mi metto a praticare le arti oscure.  :P

io non digerisco le sue dichiarazioni fumettistiche, poi quelle sulla magia & Co mi fanno solo ridere.

Detto questo, le sue opere invece per fortuna sono ottime.
I've got new kidneys. I don't like the colour.

Murnau

Citazione di: x-joey il 15 Giugno 2011, 14:42:11
Scusatemi, ma dobbiamo per forza far coincidere il Moore scrittore con il Moore persona?
Non è detto che debbano piacere entrambi, eh.
Proprio in questi giorni mi sto apprestando a leggere Un disturbo del linguaggio (volume contenente Sacco amniotico e Serpenti e scale), La luce del tuo volto e Lo specchio dell'amore.
Non ce n'è, non ce n'è come lui.
Se dovessimo far coincidere lo scrittore con la persona, Arthur C. Clarke sarebbe il peggior scrittore del mondo. Perché? Perché è un pedofilo dichiarato.
Vendo vari Alan Moore, Grant Morrison, Frank Miller




Tu non sai che cosa voglia dire sentirli tutti addosso, gli anni, e non capirli più.
                                                                                                                                   La notte, 1961

Non c'è storia più grande della nostra, quella mia e tua. Quella dell'Uomo e della Donna.
                                                                                                                                    Il cielo sopra Berlino, 1987

Occhi nella Notte

Citazione di: x-joey il 15 Giugno 2011, 15:16:57
Citazione di: Occhi nella Notte il 15 Giugno 2011, 15:07:28
Citazione di: x-joey il 15 Giugno 2011, 14:57:08
Ma scusatemi, giudicate per caso un autore per le dichiarazioni che fa?
Voglio dire, un autore piace per la sua opera presa in sé e per sé oppure perché, con la suddetta lettura, si creano invece dei pregiudizi (o anche simpatie, in base al caso) mentali che influiscono sul fruimento?
Non è una critica, anzi. E' una domanda che estendo agli altri ma che la faccio in primis per me, applicabile non al solo Moore ma praticamente a qualsiasi autore.

se un autore sa coinvolgermi e mi appassiona lo leggo e basta. Un opera che mi emoziona la compro a prescindere.
Da parte mia un poco influisce anche la stima che penso di nutrire per l'autore (pur non conoscendolo).
Faccio un esempio: amavo un disegnatore e c'ero entrato abbastanza in fissa. Poi ho avuto l'opportunità di conoscerlo e ho scoperto di non stimarlo come persona. Ora i suoi disegni continuanuo a piacermi, ma meno di prima... si è dissolta un pò di quell'alone di riverenza che inconsciamente nutrivo e che mi faceva apprezzare le sue cose 100 quando in realtà, magari, valevano 80.

Per cui alle volte sarebbe meglio non "conoscere" mai un'artista che stimiamo...

Moore mi piace e in alcune sue cose ho visto grandissima genialità e soprattutto modernità rispetto ai suoi tempi, però quando mi capita di leggere sue interviste, o suoi commenti, trovandoli molto sterili e stupidi, automaticamente
mi scade un pò
Era proprio quello che intendevo dire.  ;)
Difficilmente - una volta "conosciuta" la persona - si può dividerla dall'autore, ma è un procedimento che si può comunque fare: può risultare difficile a volte (proprio perché sono procedimenti interiori e quindi soggettivi), ma si può fare.
Ad esempio, amo Moore e trovo molto stimolanti tutte le sue letture, anche quelle più cerebrali, ma non per questo posso essere simpatizzante con le sue dichiarazioni sulla magia e altra roba: può stuzzicare il mio interesse, ma di certo non mi metto a praticare le arti oscure.  :P

Credi siano reazioni emotive soggettive.
Io tendo ad idealizzare gli artisti per cui automaticamente e incoscimente, idealizzo anche loro come persone.
Detto questo, ripeto: se leggo e mi piace, compro...

Solo quando l'ultimo campo sara' sporcato,
l'ultimo fiume inquinato, l'ultimo animale avvelenato e l'ultimo albero abbattuto
che gli uomini capiranno che non possono mangiare i soldi.

I Miei Articoli  http://www.dcleaguers.it/author/occhi-nella-notte<br />
Collezione Tavole Originali  http://www.comicartfans.com/GalleryDetail.asp?GCat=46736<br />
COMPRO http://www.dcleaguers.it/forum/mercatino/%28vendo%29-parte-della-mia-collezione/msg1438045/#msg1438045

Lois Lane

#115
Citazione di: x-joey il 15 Giugno 2011, 14:42:11
Scusatemi, ma dobbiamo per forza far coincidere il Moore scrittore con il Moore persona?
Non è detto che debbano piacere entrambi, eh.
Proprio in questi giorni mi sto apprestando a leggere Un disturbo del linguaggio (volume contenente Sacco amniotico e Serpenti e scale), La luce del tuo volto e Lo specchio dell'amore.
Non ce n'è, non ce n'è come lui.

Sì. :sisi:

E' vero anche il contrario secondo me. Quando lui rilascia ad esempio interviste dove dice ciò che dice, non credo sia corretto "salvargli" la stronzata perchè ha scritto delle belle storie. Quando non fa l'autore, bensì l'uomo che dice certe cose, ovviamente giudico le cose che dice.

Moore sarà anche un genio del fumetto. E questo gli verrà riconosciuto. Tuttavia quando fa un'intervista o fa il buffone in giro si può dire "è un arrogante, è uno stralunato, mi sembra fuori dal mondo ecc" senza dover eccepire - come spesso accade - "eh ma lui è un genio se lo può permettere" oppure "eh con le storie che ha scritto può dire quello che vuole".

Il fatto che sappia scrivere e sceneggiare molto bene non lo rende neanche immune dalle critiche che a volte gli si contestano davanti a certe sue dichiarazioni, interviste o atteggiamenti. Certe sue dichiarazioni per quanto mi riguarda sono delle scemate, anche se mi ha scritto una storia di Supes a cui sono molto legato.



L'opera è l'opera.
L'uomo è l'uomo.

Michael Jackson mi piaceva assai come ballerino e cantante, eppure lo consideravo malissimo come uomo.

Io la vedo così. :lol:

Slask

concordo.

Uno può scegliere di ignorare l'artista come persona, ma nel momento in cui viene a conoscenza del suo carattere e delle sue abitudini, dei suoi comportamenti in quanto uomo, le due cose si possono pur sempre scindere.
Alan Moore è stato un innovatore della nona arte, ma questo non toglie che lui rimane un egocentrico barbagianni montato  :sisi:

Mr. Seven

Si possono scindere è vero, ma dipende dalla personalità dello scrittore.
Con gente come Moore, Morrison o Miller ad esempio, può risultare difficile proprio per via dell'immagine potente che ormai hanno lasciato di sé: un'immagine che si lega indissolubilmente alle loro opere.
Per molti, Moore allora sarà un genio ma anche uno stronzo e antipatico barbuto, Morrison un folle che si fa di Lsd per scrivere le sue storie e Miller un fascista: sono conclusioni semplicistice, possono essere anche vere, ma sono parti, riflessi di personalità assai complesse, di certo non sono equiparabili all'intera figura autore/persona.
- Oh, al diavolo, non mi interessa una vecchiaia serena. Non è mai stato il nostro stile. Vogliamo essere ricordati nel fiore degli anni. Sei pronto?
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Lois Lane

Ma così facendo dici che la persona non può inficiare il lavoro dell'artista ma allo stesso tempo il lavoro dell'artista può salvare il tipo di persona.

E secondo me non è giusto. O le due cose rimangono separate oppure si intersecano.

Se le separi va da se che le opere verranno considerate per ciò che ti hanno detto a prescindere da tutto, e la persona pure.

Dire che Moore sia un genio della scrittura e al contempo che è un arrogante ed un antipatico in questo modo diventa possibile.
Puoi dire che Liefeld ti fa schifo come disegna ma anche che è una persona squisita, disponibile, simpatica ed interessante da leggere nelle interviste.

Se intersechi devi farlo globalmente. Secondo me non puoi prendere gli aspetti positivi dei suoi lavori e usarli per giustificare le uscite di Moore e non tenere conto di cotanta arroganza quando invece si tratta di giudicare una sua opera.

Per questo secondo me non c'è nulla di male a criticare anche aspramente le dichiarazioni di Moore senza che ciò intacchi il suo lavoro.

Io odio Millar come scrittore ma non ho la più pallida idea della persona che c'è dietro (nè mi interessa). E anche venissi a scoprire che è l'uomo più dolce e buono del mondo, animato da sentimenti supermaniani puri....continuerei ad odiare il 90% delle cose che ha scritto  :lol:




Mr. Seven

ma io mi trovo fortemente d'accordo con quanto disse Moore.  :)
E neanche a me piace Millar, almeno, non totalmente.  :D
Quello che volevo dire io, è che non sappiamo le peculiarità caratteriali degli autori che leggiamo, le conosciamo di quelli più famosi. Ad esempio, chissà com'è Zeb Wells, tanto per fare un nome a caso? Macchissene direi io, leggo la sua roba e mi piace, stop.
Il succo del mio discorso: è il lettore che deve tenere separate le figure autore/persona; nel momento in cui le fa coincidere per parlarne male, sbaglia.   
- Oh, al diavolo, non mi interessa una vecchiaia serena. Non è mai stato il nostro stile. Vogliamo essere ricordati nel fiore degli anni. Sei pronto?
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