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Daredevil di Bendis & Maleev

Aperto da Occhi nella Notte, 22 Agosto 2009, 11:10:47

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Clod

#1050
è vero che normalmente una volta perso un senso gli altri si acuiscono, ma non a tal punto da capire dall'odore del sudore, dal battito cardiaco e dal respiro affannato se una persona menta o meno, per esempio
in più possiede un senso radar, che in parte sopperisce alla vista perduta

caratterialmente parlando, DD è simile per certi versi a Batman, anche se globalmente è più solare e umile (il che me lo fa preferire decisamente al Pipistrello)
anche come atmosfere ci atteniamo per lo più a quelle urbane e nel caso delle run di Miller, Bendis e Brubaker questo aspetto è molto accentuato; tra l'altro sempre in questa run, il personaggio è messo a durissima prova e quindi se ti piace la cupezza, troveresti pane per i tuoi denti

We are called Cybermen. We were exactly like you once, but our cybernetic scientists realised that our race was getting weak. Our lifespan was getting shorter, so our scientists and doctors devised spare parts for our bodies until we could be almost completely replaced. Our brains are just like yours, except that certain weaknesses have been removed. Weaknesses like... emotions, pain. You will become like us. You will be upgraded.

Heretic Bill

#1051
Ha ragione Clod, sono i rifiuti radioattivi ad amplificare a dismisura i suoi sensi dopo la perdita della vista, donandogli una specie di sonar incorporato e rendendo il suo udito così efficace da diventare egli stesso una macchina della verità.
Insomma, Stan Lee ha preso proprio la caratteristica dell'acuimento degli altri sensi quando si perde la vista e ci ha costruito sopra un personaggio di fumetti, estremizzando però questa caratteristica con il suo marchio di fabbrica, ciò la "trasformazione radioattiva".

Comunque Daredevil è il Batman della Marvel: parlando di genere, ambientazioni, toni e temi delle storie è quello che ci si avvicina di più, poi c'è Moon Knight che è praticamente la copia voluta del cavaliere oscuro ma che non ha avuto successo e sopratutto non è mai riuscito ad arrivare al livello qualitativo delle storie di DD.
Personalmente ti consiglio vivamente di approfondire questo personaggio, è il mio preferito in casa Marvel e ha molto da offrire.

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Simon Baz


Citazione di: Clod il 23 Febbraio 2014, 12:26:39
è vero che normalmente una volta perso un senso gli altri si acuiscono, ma non a tal punto da capire dall'odore del sudore, dal battito cardiaco e dal respiro affannato se una persona menta o meno, per esempio
in più possiede un senso radar, che in parte sopperisce alla vista perduta

caratterialmente parlando, DD è simile per certi versi a Batman, anche se globalmente è più solare e umile (il che me lo fa preferire decisamente al Pipistrello)
anche come atmosfere ci atteniamo per lo più a quelle urbane e nel caso delle run di Miller, Bendis e Brubaker questo aspetto è molto accentuato; tra l'altro sempre in questa run, il personaggio è messo a durissima prova e quindi se ti piace la cupezza, troveresti pane per i tuoi denti
esatto. Hai riassunto bene la questione dei poteri, e resta cmq il fatto che siano poteri difensivi o comunque che non permettono un enorme vantaggio sul piano offensivo. Come dicevo prima non spara raggi mentali o onde energetiche come xmen o Superman, e questo resta un punto a suo favore.
In più le atmosfere urbane mi piacciono, e mi fanno capire molto che tipo di eroe abbiamo davanti, che è il tipo che piace a me.
Sono sicuro che non rimarrò deluso, e infatti ho già recuperato il volume #2 che era mezzo esaurito insieme al primo.


kikko_g89 -----> Simon Baz

Simon Baz

#1053
Recuperato intanto il volume 2 "il processo del secolo e spregevole", il primo e in ordine e gli altri li recupero al più presto :up:

EDIT: presi in blocco i numeri 3-4-5 su amazon a 50€ scarsi spedizione inclusa.  :rulezza: :rulezza: :rulezza:

Arrivati!
Spiacente, ma non sei autorizzato a visualizzare il contenuto degli spoiler.


kikko_g89 -----> Simon Baz

Ashel

Il quarto volume mi è piaciuto meno degli altri; sempre ottimo Maleev e tutto sommato due buoni arc, più che godibili, ma certo il livello dei precedenti mi pareva molto più elevato in termini di profondità e spessore psicologico.
Passo al 5°  :up:

Alex_Walker

Scusate ma la ristampa di questo mese è il primo numero di questa collection in pratica? Devo recuperarlo? :hmm:

The Dealer

Citazione di: Alex_Walker il 16 Aprile 2014, 11:09:36
Scusate ma la ristampa di questo mese è il primo numero di questa collection in pratica? Devo recuperarlo? :hmm:

Si è la ristampa del primo numero. Consigliatissimo leggerli tutti.

Clod

sì e sì (nel caso non abbia mai letto la serie)

We are called Cybermen. We were exactly like you once, but our cybernetic scientists realised that our race was getting weak. Our lifespan was getting shorter, so our scientists and doctors devised spare parts for our bodies until we could be almost completely replaced. Our brains are just like yours, except that certain weaknesses have been removed. Weaknesses like... emotions, pain. You will become like us. You will be upgraded.

Lex

Ordinato una settimana fa non vedo l ora

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"Non è ancora chiaro se la follia sia o meno il grado più elevato dell'intelletto" E.A. Poe


Manda

Letto.
Bello. Forse bellissimo, ma lontano dai fasti milleriani.
Dopotutto, capisco perché questa storia ha così tanti estimatori: una storia così noir e scritta benissimo non può non piacere.
L'unico problema?
Il sense of wonder: troppo ancorato alla realtà, manca quella sensazione di epicità, che solo Miller ci ha saputo regalare. Di fatto, il sense of wonder è quella emozione che rende appunto queste letture leggendarie. In Bendis, purtroppo non c'è.
Bendis ha fatto suoi i stilemi milleriani; è la sua versione 2.0, quella aggiornata, più oscura e violenta, ma manca quella cosa lì affinché il suo ciclo possa essere considerato una pietra miliare di Devil.

Resta, comunque, una lettura godibilissima, soprattutto i primi due tp sono meravigliosi per tensione e trama.

King Mob

Devil di Bendis e Sense of Wonder sono due appartamenti diversi in due città diverse in due stati diversi.  :lolle:

Per me Bendis attinge più dai suoi lavori antecedenti piuttosto che da Miller. Sicuramente ne carpisce la mitologia generale, ma il suo approccio all'opera, non finirò mai di dirlo, è totalmente differente. Appunto, Miller ha una sua epica particolare, un misto di rabbia, rivalsa, sete di vendetta che connota buona parte dei suoi personaggi, rendendoli sempre diversamente sfaccettati rispetto agli altri eroi revisionisti (basti pensare al suo DD in Born Again, o al Goddamn Batman di TDKR). Quello di Bendis è un Daredevil molto meno epico, più umano e fallibile, interfacciato a più riprese con una realtà drammatica che poco ha da condividere col fumetto supereroistico, costretto a togliersi la maschera ed indossare i panni del boss di quartiere.

Miller ha fatto cadere Matt nell'abisso, ma a lui interessava ciò che succedeva quando si sarebbe rialzato. Non il tonfo della caduta, ma il salto per venire fuori dall'abisso, quella scintilla che fa di Matt Murdock qualcosa di superiore ad un debole uomo che si fa vittima degli eventi. L'ubermensch milleriano.

La run di Bendis è la storia di una caduta. Questo è noir, più di quanto potrà mai essere la run di Miller.

Inoltre io ho preferito i capitoli finali a quelli iniziali, nonostante il grosso dell'azione stia nel mezzo. Del Devil di Bendis, ed in generale di Brian M. Bendis ciò che preferisco, oltre alla sua media spaventosamente alta di qualità costante delle testate scritte in era Quesada, sono le deviazioni. L'età dell'oro ed il decalogo sono due perfetti esempi di sperimentazione by Bendis. Il resto lo trovi in Alias e Spawn.  :sisi:

Ma quanto tempo ci separa dalla prossima estate?

Manda

Citazione di: King Mob il 16 Aprile 2014, 17:46:14
La run di Bendis è la storia di una caduta. Questo è noir, più di quanto potrà mai essere la run di Miller.
Lo è pure Miller. Ed Hell's Kitchen ne è la prova.
Miller è stato il primo a dipingere il quartiere di Matt come un'entità soprannaturale, violenta, oscura e priva di leggi.
Chiamalo noir urbano, metropolitano ma sempre noir è, IMO.  ;) :)

King Mob

Citazione di: Manda il 16 Aprile 2014, 23:16:29
Citazione di: King Mob il 16 Aprile 2014, 17:46:14
La run di Bendis è la storia di una caduta. Questo è noir, più di quanto potrà mai essere la run di Miller.
Lo è pure Miller. Ed Hell's Kitchen ne è la prova.
Miller è stato il primo a dipingere il quartiere di Matt come un'entità soprannaturale, violenta, oscura e priva di leggi.
Chiamalo noir urbano, metropolitano ma sempre noir è, IMO.  ;) :)

Non ho detto che il Devil di Miller non attingesse all'immaginario tipico della letteratura noir, ho solo detto che lo fa in minor misura rispetto a Bendis. Nei noir nella stragrande maggioranza dei casi il protagonista viene sopraffatto dagli eventi, finisce per dover cedere sempre qualcosa, se non la vita stessa. Con Miller, Murdock dimostra che, anche se gli viene tolta ogni gioia e considerazione, potrà sempre rialzarsi, perché è un vero eroe, dotato di una forza di volontà immensa. Con Bendis, Murdock impatta con una realtà più grande di lui, e messo alle strette compie delle scelte che, inevitabilmente, lo porteranno alla miseria. Noir pieno.  :ahsisi:

Ma quanto tempo ci separa dalla prossima estate?

Manda

Capisco cosa dici e il tuo ragionamento non fa una piega. Il problema però è di base, proprio a livello concettuale, perché sia in un caso che nell'altro stiamo parlando di noir, cioè per me non esiste un ciclo di storie più noir di un altro o viceversa. Che una sia una sua estremizzazione o una versione più aggiornata e moderna, il noir di Miller è tanto quanto quello di Bendis. Tutt'al più quello di Bendis è figlio di una nuova concezione di intendere i fumetti*, ovviamente debitrice di Miller, dove il vortice di disperazione e violenza è il motore della narrazione ed è portata all'estremizzazione per il fortissimo realismo delle vicende che colpiscono Matt.

Poi attenzione, non voglio convincerti, si parla tanto per parlare  :lolle:

*che è quello che tu hai abilmente descritto così:
CitazioneCon Miller, Murdock dimostra che, anche se gli viene tolta ogni gioia e considerazione, potrà sempre rialzarsi, perché è un vero eroe, dotato di una forza di volontà immensa. Con Bendis, Murdock impatta con una realtà più grande di lui, e messo alle strette compie delle scelte che, inevitabilmente, lo porteranno alla miseria. Noir pieno.

The Dealer

#1064
Citazione di: Manda il 16 Aprile 2014, 23:16:29
Citazione di: King Mob il 16 Aprile 2014, 17:46:14
La run di Bendis è la storia di una caduta. Questo è noir, più di quanto potrà mai essere la run di Miller.
Lo è pure Miller. Ed Hell's Kitchen ne è la prova.
Miller è stato il primo a dipingere il quartiere di Matt come un'entità soprannaturale, violenta, oscura e priva di leggi.
Chiamalo noir urbano, metropolitano ma sempre noir è, IMO.  ;) :)

Da quel che ricordo io Hell's Kitchen non viene neppure nominata nel ciclo di Miller, quasi tutte le storie sono ambientate in altre zone della città o zone che potrebbero essere ovunque (porti, fogne etc).
Mentre nel ciclo di Bendis si capisce che c'è un rapporto vero e proprio tra il protagonista e il quartiere.
Personalmente io non ci ho visto molti elementi noir nelle storie di Miller.