Wonton Soup - di J. Stokoe

[Arkin Torsen]

Wonton Soup vol. 1
Autore: James Stokoe
Editore italiano: saldaPress (collana Ramenburger)
200 pagine, brossurato, bianco e nero. 11,90€

Johnny Boyo avrebbe potuto avere tutto. Donne. Denaro. Successo. Essendo uno degli chef più apprezzati della galassia, le sue capacità culinarie avrebbero potuto fare di lui una star. Ma un giorno ha deciso di gettare alle ortiche il suo sogno e di diventare un camionista spaziale. Perché? Nessuno lo sa, nemmeno la ragazza che Johnny ha lasciato prima di intraprendere il suo nuovo lavoro. Però è andata così. Ma, proprio quando pensava che la cucina fosse ormai un lontano ricordo, un ologramma della resistenza appare nella ciotola di wonton al pollo di Johnny, chiedendo il suo aiuto e obbligandolo a riprendere in mano la padella e accendere i fornelli... ma a che serve un cucchiaio da dessert contro l'attacco di spietati ninja spaziali? Con Wonton Soup James Stokoe racconta una storia divertente e sopra le righe, e lo fa col suo inconfondibile stile indie già apprezzato dal pubblico in opere come Godzilla - La Guerra Dei 50 Anni e Sullivan'S Sluggers. Una folle space opera con un occhio rivolto alla narrazione manga, che si muove con originalità tra camion intergalattici e cucina gourmet.

[Arkin Torsen]

Ho letto il volume e ne ho apprezzato i disegni. In genere non vado matto per i personaggi disegnati da Stokoe, mentre mi piacciono le ambientazioni e gli oggetti. Qui i personaggi mi sono piaciuti e le altre cose meno. Pur essendo subito riconoscibile lo stile del fumettista, si nota che non è un lavoro maturo.
È molto interessante l'aspetto underground del tratto. Sta bene nella collana Ramenburger, perché secondo me c'è qualcosa di Taiyo Matsumoto nei disegni.
La storia all'inizio non mi convinceva per niente, ma poi l'ho trovata almeno leggibile. Ho apprezzato i rimandi a Star Wars.

[Arkin Torsen]

Ho letto anche il secondo volume. Migliore del primo. Il disegno è sempre grezzo e sporco, con una scala di grigi adatta a ciò che viene rappresentato e allo spessore del tratto.
Stavolta non c'è bisogno di preamboli, si entra subito nel vivo. Il cibo viene lasciato in secondo piano, anche se in un modo o nell'altro torna. Ci sono un po' di dramma, tanta cafonaggine, un po' di azione e un trip.
Un fumetto leggero.

[eddiekrueger]

Letti in sequenza i due volumi.
Per quasi metà del primo mi sono chiesto "ma che ■■■■■ sto leggendo?", poi ho iniziato a entrare nel mood del fumetto e mi ha divertito abbastanza.
Frenesia, sboccataggine, gare di cucina, fantascemenza e uno stile grafico che mischia Brandon Graham (suo amico, tra l'altro) con il manga.
Nota a margine: L'autore ne approfitta per levarsi anche un sassolino contro la NSA ridicolizzandoli senza però far ben capire che disagio gli abbiano causato.