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Doctor Who - i libri

Aperto da Walter West, 05 Gennaio 2014, 15:23:17

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Walter West


Titolo: Shada
Autore: Gareth Roberts, da una sceneggiatura originale di Douglas Adams
Editore: Mondadori, collana Oscar Mondadori
Protagonisti: Quarto Dottore, Romana e K-9

Trama: Il Signore del Tempo professor Chronotis, vecchio amico del Dottore, si è ritirato all'università di Cambridge, dove nessuno si accorgerà mai che egli vive da secoli. Ma adesso ha bisogno dell'aiuto del Dottore, della sua giovane assistente Romana e di K-9, il suo fedele computer a forma di cane. Lasciando Gallifrey, il pianeta d'origine della potente specie dei Signori del Tempo, infatti, ha portato con sé alcuni souvenir, per lo più innocui. Ma ce n'è uno molto, molto pericoloso, L'antico e venerabile codice di Gallifrey, uno dei Potenti Artefatti, risalenti ai giorni oscuri di Rassilon: un libro che assolutamente non deve cadere nelle mani sbagliate. E quelle del sinistro Skagra sono le più sbagliate che si possano immaginare. Perché lui vuole quel libro, a tutti i costi.
Vuole che il professore gli sveli la verità nascosta dietro Shada, il misterioso pianeta-prigione dove vengono rinchiusi i criminali che tentano di conquistare l'universo. E si dà il caso che la conquista dell'universo è proprio il progetto di vita cui Skagra ha deciso di dedicarsi...



Titolo: La notte degli umani
Autore: David Llewellyn
Editore: Asengard Edizioni
Protagonisti: Undicesimo Dottore, Amy Pond

Trama: "Benvenuti su Gyre, il luogo più ostile della galassia." Nato da detriti in orbita nello spazio profondo da 250,000 anni, dimora dei naufraghi Sittuun, dei carnivori Sollog e, ancora peggio, degli Umani. Il Dottore e Amy arrivano in questo terrificante pianeta teatro di una guerra senza quartiere fra i Sittuun e gli Umani, e il conto alla rovescia è già iniziato. C'è una cometa, nel cielo, in rotta di collisione con Gyre. Quando il Dottore viene rapito, tocca ad Amy e al 'fanfarone interplanetario' Dirk Slipstream salvare la situazione. Ma chi è in realtà Slipstream? E cosa sta davvero facendo in quel pianeta?


Titolo: Toccato da un angelo
Autore: Jonathan Morris
Editore: Asengard Edizioni
Protagonisti: Undicesimo Dottore, Amy Pond e Rory Williams

Trama: Rebecca Whitaker è morta nel 2003 in seguito a un incidente stradale. Suo marito, Mark, è ancora afflitto dal dolore. Un giorno gli viene recapitata una busta malconcia inviata, spedita anni prima, che contiene delle istruzioni e un semplice messaggio: "Puoi salvarla." E mentre a Mark è affidata la possibilità di salvare Rebecca, è compito del Dottore, Amy e Rory salvare il mondo perché gli Angeli Piangenti...


Titolo: L'inverno dei morti
Autore: James Goss
Editore: Asengard Edizioni
Protagonisti: Undicesimo Dottore, Amy Pondo e Rory Williams

Trama: Italia, fine del diciottesimo secolo. Nella clinita del Dottor Bloom, in un punto remoro nella costa italiana, niente è davvero come sembra. Maria è una ragazzina sola che non ha nessuno con cui giocare. Dal luogo in cui vive, continua a scrivere lettere alla madre, raccontandole di pallidi aristocratici inglesi e di misteriosi nobili russi con la loro servitù.
Barry.
Tu non mi conosci.. e non ti ricordi di me. Quindi, questo è un ciao.. ed un addio.
Prima che ti dica altro, devi andare da Batman. Chiedigli della lettera di suo padre. Digli che c'è qualcosa di sbagliato nella storia. Qualcuno l'ha infettata, e tutti voi avete dimenticato delle cose. Compreso me.
Barry... grazie per avermi dato una vita stupefacente. Grazie per la gentilezza, per la tua ispirazione, per esserci sempre stato. E per ora. L'ultima volta.
Avevi ragione. Ogni secondo è stato un dono.
Per questo non me ne andrò in agonia, me ne andrò con l'amore nel cuore.
Addio, Barry.
Addio.

Walter West

Consiglio a tutti gli appassionati del Doctor di leggere senza alcuna esitazione Shada di Gareth Roberts e Douglas Adams. L'ho trovato un romanzo davvero delizioso in puro stile "Who", e a conti fatti è stato il mio primo incontro con un Dottore classico: il Quarto.

Barry.
Tu non mi conosci.. e non ti ricordi di me. Quindi, questo è un ciao.. ed un addio.
Prima che ti dica altro, devi andare da Batman. Chiedigli della lettera di suo padre. Digli che c'è qualcosa di sbagliato nella storia. Qualcuno l'ha infettata, e tutti voi avete dimenticato delle cose. Compreso me.
Barry... grazie per avermi dato una vita stupefacente. Grazie per la gentilezza, per la tua ispirazione, per esserci sempre stato. E per ora. L'ultima volta.
Avevi ragione. Ogni secondo è stato un dono.
Per questo non me ne andrò in agonia, me ne andrò con l'amore nel cuore.
Addio, Barry.
Addio.

mar-vell

Ma nel libro Adams ha il suo stile oppure lo ha lasciato.
Mar-vell
Il Mio Nuovo Sito Fumetti Marvel

Walter West

Citazione di: mar-vell il 08 Gennaio 2014, 19:59:58
Ma nel libro Adams ha il suo stile oppure lo ha lasciato.
Mar-vell

Non so dirtelo perché non ho mai letto un libro di Adams. Però il libro è divertentissimo e lo consiglio a tutti, anche a chi non è pratico del Dottore.  :D
Barry.
Tu non mi conosci.. e non ti ricordi di me. Quindi, questo è un ciao.. ed un addio.
Prima che ti dica altro, devi andare da Batman. Chiedigli della lettera di suo padre. Digli che c'è qualcosa di sbagliato nella storia. Qualcuno l'ha infettata, e tutti voi avete dimenticato delle cose. Compreso me.
Barry... grazie per avermi dato una vita stupefacente. Grazie per la gentilezza, per la tua ispirazione, per esserci sempre stato. E per ora. L'ultima volta.
Avevi ragione. Ogni secondo è stato un dono.
Per questo non me ne andrò in agonia, me ne andrò con l'amore nel cuore.
Addio, Barry.
Addio.

mar-vell

Ma appunto Adams nei suoi libri è divertenissimo. Ti basti pensare all'inizio della Guida Galattica con la disquisizione sugli alieni dalle molte braccia che hanno inventato il deodorante prima della ruota o al fatto che la Terra viene distrutta per farci passare sopra un'autostrada galattica.  :lolle:
Mar-Vell
Il Mio Nuovo Sito Fumetti Marvel

Bramo

Citazione di: Walter West il 08 Gennaio 2014, 11:35:44
Consiglio a tutti gli appassionati del Doctor di leggere senza alcuna esitazione Shada di Gareth Roberts e Douglas Adams. L'ho trovato un romanzo davvero delizioso in puro stile "Who", e a conti fatti è stato il mio primo incontro con un Dottore classico: il Quarto.
Concordo con il consiglio, anche se con qualche riserva.

La cosiddetta "avventura perduta" possiede in sé tutti gli elementi, in effetti, per attirare l'attenzione del fandom: l'ultimo episodio della serie classica scritto da Douglas Adams – uno degli sceneggiatori di punta del prodotto della BBC, oltre che celebre romanziere della Guida Galattica per gli Autostoppisti – mai finito di girare per via di uno sciopero alla BBC, spezzoni di girato che ogni tanto venivano utilizzati per qualche operazione strana, rimaneggiamenti della sceneggiatura originale per riadattarla a Dottori successivi e a radio-racconti... facile assumere l'aura di mito!
L'ultimo passaggio di questo sofferto Shada è la sua versione in romanzo, che riprende il più fedelmente possibile quanto scritto da Adams utilizzando il Dottore per cui era stato pensato (il Quarto) e operando aggiunte solo nei casi in cui degli interventi fossero dovuti per il passaggio da episodio televisivo e libro.
La persona che si è sobbarcata questo arduo ma significativo compito è stata Gareth Roberts, già sceneggiatore di alcuni episodi delle più recenti stagioni di Doctor Who (The Shakespeare Code, The Unicorn and the Wasp, Planet of the Dead, The Lodger... e ha pure scritto insieme a Steven Moffat The Caretaker nell'ottava stagione!), che nella postfazione fa trasparire tutta l'emozione per aver avuto la possibilità di occuparsi di una cosa del genere e tutta l'ansia da prestazione relativa.

Esco dalla lettura soddisfatto, anche se... a metà.
Sicuramente ho notato, in alcuni punti, un'atmosfera che richiama quanto vedo sullo schermo con le stagioni della nuova serie, a cui sono abituato, ed è una cosa naturale considerando di chi è la penna che ha messo nero su bianco la sceneggiatura originale... d'altronde è lo stesso Roberts ad ammettere che gli sembra di aver creato una strana commistione tra elementi del Dottore classico e quelli del nuovo corso.
In molti altri passaggi ho invece riscontrato lungaggini eccessive, giri a vuoto che non fanno altro che rendere più lunga (spesso inutilmente) la strada per arrivare dal punto A al punto B di una determinata situazione. Considerando che spesso le storie del Dottore classico erano spalmate su 5 o 6 episodi, capisco che ci fosse il bisogno di riempire tutti quei minuti e la sceneggiatura di Adams ne avrà chiaramente tenuto conto... ma di certo non aiuta la compattezza narrativa.
Leggere queste soluzioni su un libro, poi, credo penalizzi ulteriormente la fruizione del racconto; in altre parole si sente che la materia originale era pensata per un altro medium, nonostante il lavoro di adattamento di Roberts.
Un'altra cosa che ho notato è che non sono di fronte ad un'altra Guida Galattica. Se vi aspettavate un romanzo che riproponesse in pieno lo stile, le atmosfere e la comicità della serie che ha reso celebre Douglas Adams, potreste rimanere delusi. Ovviamente non è "colpa" di qualcosa in particolare se non delle mie aspettative: la sceneggiatura per l'episodio di una serie come Doctor Who è diverso da una storia creata da zero e completamente sua.

Al netto di tutto ciò, Shada risulta comunque un buon libro, tutto sommato in grado di intrattenere piacevolmente. È straordinario, intanto, come la figura del Dottore riesca ad essere così carismatica e affascinante da riuscire ad attirare l'attenzione di chi ne segue le gesta... anche su carta! Le descrizione delle movenze del Quarto Dottore, delle proprie espressioni facciali, dell'abbigliamento eccentrico ed iconico e del suo approccio alla vita sono così riuscite che riescono a far affezionare velocemente il lettore al protagonista. È molto bello notare che, anche se si fa riferimento ad un altro Dottore e di un'altra epoca, rispetto a quelli che ho conosciuto io, il Dottore sia sempre riconoscibile nei suoi caratteri fondamentali.
Ho apprezzato anche il buon equilibrio tra dramma, azione e commedia, proprio come nella serie. Non ci sarà l'arguzia e la finezza presenti nella Guida Galattica, come dicevo qualche riga più sopra, ma ci sono comunque vari momenti divertenti e ben scritti, così come risultano credibili i momenti di tensione.
La fantasia e quella deliziosa vena surreale tipiche della scrittura di Douglas Adams sono quindi preservate in più punti, andando di fatto a costruire una storia d'azione ma anche divertente e dissacrante, in pieno stile Adamsn e Doctor Who.

Si tratta quindi di un libro non certo imperdibile, se non per i fan di Doctor Who e quelli dell'autore, e che nella sua impostazione narrativa si dilunga troppo per essere completamente avvincente, ma resta una lettura simpatica e piacevole, uno strano ibrido cartaceo tra la serie classica e quella moderna, con un protagonista che se ne frega degli anni, dell'incarnazione e perfino del medium in cui vive le proprie avventure, risultando comunque e continuamente un figo! :)
Andrea "Bramo"

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Bramo



Fulminato dalla bellezza di Shada, non mi sono fatto sfuggire il secondo romanzo che Mondadori dedica a Doctor Who firmato da Douglas Adams, sicuramente un autore-riferimento per me.
Il percorso di La città della morte è interessante, e spiegato nella posfazione del libro: la sceneggiatura iniziale di questa miniserie facente parte della diciassettesima stagione della serie (al contrario di Shada, che era una storia mai andata in onda in TV, di questa esiste la versione girata e trasmessa) era di David Fisher, ma prima delle riprese ci fu la possibilità di ampliarla grazie a un aumento di budget a disposizione. Lo scritto fu dunque affidato a Douglas Adams, e partendo dalla sceneggiatura di quest'ultimo James Goss ha realizzato la "novellizzazione" sottoforma di romanzo, recuperando anche alcuni passaggi che poi nella versione televisiva definitiva furono saltati.

La città della morte è divertente, avventuroso e fantasioso tanto quanto Shada, se non addirittura di più! Un'intricata storia ambientata a Parigi che vede il Dottore e Romana (la giovane Signora del Tempo che lo accompagna in quel periodo nei suoi viaggi) invischiati con il possibile furto della Gioconda, che come si scoprirà nello svolgimento della storia è solo la punta dell'iceberg di un piano molto più complesso e antico, che concerne una razza aliena estinta e l'intera storia dell'umanità!
La forza del romanzo sta quindi nell'intreccio, ricco di elementi stuzzicanti, paradossi e viaggi nel tempo, ma anche nei personaggi.
Il Quarto Dottore, innanzitutto: una personalità estroversa, esplosiva e imprevedibile, descritto efficacemente come un guascone solo apparentemente poco serio, in realtà un individuo che per quanto ostenti leggerezza è anche dotato di grande coraggio e altruismo che, uniti al proprio spirito particolare e sopra le righe lo portano in un modo o nell'altro a risolvere le situazioni in cui si trova. Per certi versi mi ricorda Pippo :P
Romana è ottima come figura responsabile che segue il Dottore e fornisce una sponda più pacata e logica alle sue azioni, ma ancora più interessante è il villain: complesso, multiforme e insidioso, riesce a dare del filo da torcere al Dottore e porta avanti un piano più profondo di quello che appare inizialmente, ed è una figura affascinante.

In altre parole, La città della morte si configura come una lettura frizzante e che tiene incollati alle pagine; non solo, mi è piaciuta a tal punto che conto di riuscire a recuperare presto la versione andata in onda nella serie e anche altri episodi con il Quarto Dottore :)
Lo consiglio caldamente a tutti gli whovians, anche coloro che conoscono solo la nuova serie, e mi sento di consigliarlo anche a chi è completamente a digiuno da Doctor Who, che potrà comunque comprendere e godersi l'avventura e potrebbe servire come "portello d'ingresso" in questo magnifico universo narrativo :)
Andrea "Bramo"

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