Martin Mystère - di Alfredo Castelli

[elcaracol]

Quello sicuro!

[Murnau]

Martin Mystère n. 314
La marea grigia

Soggetto e sceneggiatura: Luigi Mignacco
Disegni: Paolo Ongaro
Copertina: Giancarlo Alessandrini

Venezia, anno 1630. La città è sconvolta dall'epidemia di peste, e migliaia di vittime vengono portate ad attendere una morte quasi sicura sull'isola del Lazzaretto. Di nuovo a Venezia, anno 2011. Nel corso di uno scavo al Lazzaretto, un archeologo rinviene uno scheletro che stringe tra le mani uno scrigno. Tutti attorno a lui giacciono i resti perfettamente conservati di un esercito di ratti. Quando lo studioso muore in circostanze drammatiche, un suo allievo chiede aiuto a Martin Mystère perché lo liberi da un incubo che ormai angoscia ogni istante della sua esistenza: l'impressione - anzi, la certezza - di essere osservato passo dopo passo da centinaia di piccoli occhi infinitamente malvagi.

[Murnau]

Martin Mystère n. 315
Con la coda dell'occhio

Soggetto e sceneggiatura: Carlo Recagno
Disegni: Esposito Bros.
Copertina: Giancarlo Alessandrini

Le percepiamo di tanto in tanto con la "coda dell'occhio": ombre, piccole macchie, forme indistinte che scompaiono non appena ci focalizziamo su di esse per identificarne la natura. Si tratta di un semplice fenomeno ottico, come ci siamo abituati a credere, oppure qualcuno o qualcosa ci segue e ci osserva nascosto nell'oscurità, pronto a colpire? Quando, durante un blackout, l'ispettore Travis scompare misteriosamente dalla centrale di polizia, spetta a Martin Mystère proseguire l'indagine che l'amico poliziotto stava portando avanti. Un caso di omicidio apparentemente già risolto, il cui colpevole si trova rinchiuso in un ospedale psichiatrico... e vede cose che le altre persone non vedono!

[Murnau]

Speciale Martin Mystère n. 28
I dolori del giovane Martin

Soggetto e sceneggiatura: Carlo Recagno
Disegni: Rodolfo Torti
Copertina: Giancarlo Alessandrini

In allegato:

Martin Mystère presenta: Numeri immaginati
Soggetto e sceneggiatura: Alfredo Castelli
Disegni: Alfredo Orlandi, Lucio Filippucci, Antonio Sforza

Università di Harvard, diversi anni fa. Il giovane Martin è studente presso la facoltà di antropologia assieme al suo migliore amico Chris Tower, il futuro direttore di "Altrove". È un periodo spensierato delle vite dei due ragazzi, occupati a tempo pieno con feste studentesche, ragazze e il terrore degli esami. Ma Martin e Chris non sanno stare lontani dai guai, e quando si presenta l'opportunità di studiare un oggetto misterioso di origine sconosciuta, è soprattutto Martin che non resiste: è l'occasione per risolvere un mistero che dura da più di un secolo, e per dimostrare le sue capacità a suo padre. Ma, malauguratamente, costituisce anche la scintilla che scatenerà un imprevisto dopo l'altro, sconvolgendo le vite dei due ragazzi e portandoli su una strada molto, molto pericolosa... In allegato, "Martin Mystère presenta": tre racconti brevi sui misteri dei numeri e sulle meraviglie e i segreti che celano. Non possono mancare, come ogni estate, la bionda Angie e i due sgangherati Dee & Kelly.

[Mordecai Wayne]

Nessuno che legge il BVZM? 
Oggi ho letto il numero 316. Numero mediocre come molti utlimamente ma almeno il soggetto l'ho trovato parecchio interessante.
Forse Morales poteva sfruttare di più l'idea di utilizzare Diana in maniera diversa dal solito.
Certo che vedere Java ridotto così fa un pò di tristezza.

[Murnau]

Io ho preso di seconda mano (ache terza, un blocco stava 50 centesimi al pezzo  ) i primi 160 numeri circa, ma con la lettura sto ancora intorno al 26-27.

[Mordecai Wayne]

Ah bè stai leggendo la giovinezza di MM allora 
Quanto mi mancano quel tipo di storie 

[Murnau]

Ah bè stai leggendo la giovinezza di MM allora 

Verbosetto e un po' invecchiato, ma validissimo.

[Mordecai Wayne]

Verbosetto? Allora si vede che non hai letto i numeri della vecchiaia di MM 

[Murnau]

Verbosetto? Allora si vede che non hai letto i numeri della vecchiaia di MM  

Eh no, infatti sto ancora lì. Ho letto un po' di roba successiva scritta da Chiaverotti e da Michelangelo La Neve, oltre a qualche celebrativo di Castelli (100, 200, dieci anni), ma tendenzialmente questi primi MM sono più verbosi rispetto a come sarà DyD solo 2-3 anni più tardi.

[Mordecai Wayne]

È sempre stato un pò il marchio di fabbrica di Castelli. Solo che nei primi numeri della serie c'era anche un pò d'azione ogni tanto...ora non ci sta nemmeno più quasi nemmeno quella.

[Liquido]

Stupendo MM  , ho avuto la fortuna di ereditarlo da mio padre sin dagli inizi, naturalmente ho sempre continuato a comprarlo, anche se ad oggi qualche buco in collezione devo dire di avercelo, nonostante siano anni che mi riprometto di rimediare

[elcaracol]

Io ho preso di seconda mano (ache terza, un blocco stava 50 centesimi al pezzo  ) i primi 160 numeri circa, ma con la lettura sto ancora intorno al 26-27.

Hai letto il meglio. CAPOLAVORI! Se non ti entusiasmano quei numeri.... Secondo me sono a quel livello solo fino al numero 60 circa

[Murnau]

Io ho preso di seconda mano (ache terza, un blocco stava 50 centesimi al pezzo  ) i primi 160 numeri circa, ma con la lettura sto ancora intorno al 26-27.

Hai letto il meglio. CAPOLAVORI! Se non ti entusiasmano quei numeri....

No no, sono belli. Segnalare la verbosità delle storie non era un insulto, ma solo la constatazione di un dato di fatto. Mi piacciono, ma è innegabile che siano verbosi.

[elcaracol]

Bene bene. Per me, finché il verbo è di Castelli, mi inchino....