L'uomo della tundra - di Jiro Taniguchi

[Ashel]

Editore: Cononino
Colore: B/N
Formato: cm 17x24
Pagine: 248
Rilegatura: brossurato

Trama: Sei racconti per un viaggio "into the wild" di uomini alla ricerca di una spiritualità perduta. Cercatori d'oro che sembrano usciti dalla penna di Jack London lottano per la sopravvivenza nelle terre ghiacciate del Klondike; un vecchio cacciatore si mette sulle tracce dell'orso che gli ha ucciso il figlio; un biologo marino esplora le profondità del Mare di Bering alla ricerca del mitico cimitero delle balene. In queste storie ispirate alla mistica della natura selvaggia, crudele e misericordiosa, Taniguchi conferma il suo eccezionale talento di narratore.

JIRO TANIGUCHI è uno degli autori più celebrati dell'intero Giappone. Una scoperta recente per l'Europa che non ha tuttavia mancato di celebrarlo, consacrandolo nell'olimpo dei grandi narratori. I suoi romanzi a fumetti hanno goduto di un grande successo: questo volume è stato pubblicato con accoglienza positiva di pubblico e critica in tutto il mondo, confermando la statura di Taniguchi.

[John Constantine]

Mooolto interessante, qualcuno l'ha letto? Anche se conoscendo l'autore dovrei andare sul sicuro.

[Clod]

sì, molto bello
storie coinvolgenti e con disegni da urlo

[Houston]

Ma è un volume unico?

[Clod]

Ma è un volume unico?

sì

[Houston]

Ma è un volume unico?

sì

Ottimo, grazie.

[Ashel]

Le prime storie sono ambientate al nord, in ambienti selvaggi che costringono i personaggi a una vita dura, spietata, senza regole.
Quasi sempre ad emergere è l'incapacità dell'essere umano di vivere in montagna e di comprenderla; viene schiacciato dalla sua forza crudele ma anche dai suoi misteri. L'episodio di Jack, come anche quello dei cani da slitta, sottolinea proprio questa profonda ignoranza dell'uomo bianco nei confronti delle sue leggi spesso irrazionali. Rimane schiacciato e annichilito da cose che non può capire né misurare e che esigono pertanto il dovuto rispetto.

Gli ultimi due racconti si spostano in un contesto marittimo e hanno il tocco sapiente di un narratore sensibile come Taniguchi.
Probabilmente la prima storia del ragazzino che passa le vacanze in un'isola con gli zii ha molto di autobiografico. Il tema ambientale, con questo mare che esercita un'attrazione irresistibile nei protagonisti, lo avvicina in qualche modo a Miyazaki.

La storia centrale conferma la grande abilità narrativa dell'autore, che del resto dimostra di saper maneggiare il genere magico-grottesco tipico della cultura nipponica.
Si tratta di uno scritto per molti aspetti più tradizionale, ma chi conosce anche poco la letteratura giapponese dovrà riconoscere la maestria di Taniguchi nel gestire tutti gli elementi narrativi per costruire una storia surreale, fatta di personaggi dalla vita non convenzionale che consumano le loro esistenze in un contesto sociale ambiguo ed emarginato - quasi un mondo a parte.

Molto belli i disegni. Fattura del volume Coconino ottima.

[Mordecai Wayne]

Il Taniguchi naturalista mi piace un sacco. Quasi quasi recupero questo volume.

[Ashel]

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