Adam Wild - di Manfredi e AAVV

[Heimdall]

- Adam Wild 4 "L'anello mancante"

Con questo spezzone di spedizione i nostri raggiungono il villaggio di Ashon e Diallo per capire le reali personalità dei due, tratteggiati con disprezzo nelle carte di Livingstone.
Da qui ne scaturira' una "partita a poker" in cui ognuno dovrà prevenire ed anticipare le mosse dell'avversario.
Adam si ritroverà immerso in una situazione complicata da cui ne uscirà, in modo eccessivamente facile e teatrale, contro ogni pronostico.
Disegni di Laci particolari ma alle volte troppo tratteggiati, tanto da risultare poco comprensibili.

Voto: 6-

[Heimdall]

- Adam Wild 5 "La terza luna"

Numero molto gradevole che vede Adam in una trama in solitaria.
Tutti i personaggi di contorno sono ben caratterizzati e si vede il marchio di fabbrica di Manfredi: fondere il racconto creativo con la storia dell'umanità.
Qui infatti ci si muove nei territori del Congo belga e si assiste alle pratiche losche dei belgi per finanziare le proprie casse.
Matite formidabili di Antonio Lucchi che, oltre ad avere un tratto dinamico, riescono ad essere spettacolari e ben definite anche nelle azioni più concitate.

Voto: 7,5

[Heimdall]

- Adam Wild 6 "L'incubo della giraffa"

Nel sesto albo della serie Adam Wild viene a contatto con la tradizione (o meglio dire leggenda ?) tramandata in Sudan sulla caccia alle giraffe ed alla sostanza psichedelica da esse derivata.
La narrazione è molto blanda ed i colpi di svolta sono pochi.
Non aiutano neanche le matite di Paolo Raffaelli molto poco rifinite nei volti e nei primi piani.

Voto: 5

[Paolo Papa]

- Adam Wild 6 "L'incubo della giraffa"

Nel sesto albo della serie Adam Wild viene a contatto con la tradizione (o meglio dire leggenda ?) tramandata in Sudan sulla caccia alle giraffe ed alla sostanza psichedelica da esse derivata.
La narrazione è molto blanda ed i colpi di svolta sono pochi.
Non aiutano neanche le matite di Paolo Raffaelli molto poco rifinite nei volti e nei primi piani.

Voto: 5

paolo raffaelli è un'artista, pretendere volti rifiniti nei primi piani, lo svilisce

[Heimdall]

Essere un'artista e disegnare volti dove ci sia almeno un minimo di riconoscibilità non sono cose che vanno necessariamente a cozzare.
Il resto dell'albo è ben disegnato, anzi benissimo (le giraffe sono bellissime), ma la poca accuratezza nel disegnare i volti non la vedo come indice di "artisticita'"

[Heimdall]

- Adam Wild 7 "Fuori dal paradiso"

Storia che vede il ritorno al centro della trama di Amina e del gruppo che Adam e Narciso avevano lasciato qualche numero addietro.
La parte legata al rapporto tra Adam e Amina l'ho trovata un po' pesante e bambinesca.
Molto meglio la parte legata al ritrovamento dei reperti fossili umani che, si lascia presagire, siano addirittura di

Spiacente, ma non sei autorizzato a visualizzare il contenuto degli spoiler.

Disegni di Tucic che non mi sono piaciuti: volti estremamente spigolosi e squadrati fanno il paio con delle chine troppo marcate che incupiscono inutilmente le tavole.

Voto: 6,5

[Heimdall]

- Adam Wild 8 "Il Signore delle iene"

Albo che racconta le vicende passate di Makibu, del suo percorso da schiavo e soprattutto della sua sete di vendetta nei riguardi di Osso, colui che lo aveva condannato ad un destino tanto doloroso.
Adam e il resto del team accompagnano il giovane più per vegliare su di lui che per assistere alla sua rivincita.
Lo scontro sarà cruento e vedrà Adam messo a dura prova nel combattimento finale.
Disegni di Stevan Subic molto buoni anche se alle volte presentano delle vignette troppo cariche di particolari che rendono la lettura poco scorrevole.

Voto: 6,5

[Heimdall]

- Adam Wild 9 "I giovani leoni"

Numero che porta Adam e la sua truppa nei pressi del cantiere ferroviario dove si svolge il problema legato ai leoni del titolo.
La storia in verità è stata un tantino fumosa e poco chiaro è l'aspetto legato alla estrema pericolosità dei predatori.
L'unica cosa che mi ha fatto rizzare le antenne è stato l'incontro/scontro tra Adam e la fiera Gertrude.
Disegni di Cipriani molto puliti ma poco aggraziati nelle forme e nelle proporzioni, soprattutto lì dove ha dovuto ritrarre la fauna africana.

Voto: 6+

[Heimdall]

- Adam Wild 10 "Le notti di Mombasa"

Numero che porta Adam e Amina in città, lasciando le amate praterie aperte.
La storia è più che altro una sorta di raccordo tra il filone di avventure precedenti e quelle future. Abbiamo la notizia di Adam che dovrà tornare in Gran Bretagna e, molto probabilmente, porterà la principessa amazzone con sé.
Il resto dell'albo mette in scena l'ennesimo scontro con Frost

Spiacente, ma non sei autorizzato a visualizzare il contenuto degli spoiler.

Disegni di Sommacal veramente bruttini e molto acerbi su ciò che riguarda i volti dei protagonisti.

Voto: 6

[Heimdall]

- Adam Wild 11 "I Demoni del Kilimanjaro"

Numero migliore dei precedenti che porta la squadra fin sulle vette del Kilimanjaro. Qui tra i naturali sforzi per superare i propri limiti e lo scontro con le credenze popolari indigene si crea fin da subito un ambiente ostile per Adam e i suoi.
Sempre molto valida la presenza di Amina che non si limita a svolgere il "solito" ruolo di spalla ma che spesso si prende la ribalta.
Buona la chiusura del numero come pure le matite di Stanich.

Voto: 6,5

[Heimdall]

- Adam Wild 12 "L'arca"

Comincia la traversata di Adam, Amina e Narciso verso la Gran Bretagna. Il mezzo di trasporto guadagnato è un mercantile dal carico molto particolare....
Il viaggio sarà ricco di impedimenti e difficoltà, che Adam affronterà sempre a spron battuto e sprezzante del pericolo (sicuramente fin troppo...).
La narrazione è rapida, guizzante e ricca di cambi repentini di scena.
Raffaelli alle matite ancora una volta dimostra le doti sottolineate in precedenza: grande maestria nel ritrarre le figure animali che popolano il mercantile, eccessivo abbozzamento delle facce che non sempre sono riconoscibili in modo immediato.

Voto: 6,5

[Heimdall]

- Adam Wild 13 "Nella giungla metropolitana"

Come mi aveva anticipato @Paolo Papa con questa trasferta londinese la serie cambia decisamente marcia, adesso rivedo il Manfredi visto su Magico Vento 
Gli intrighi, i giochi di potere e i contendenti sono raccontati in ottimo modo. Le interazioni tra i protagonisti sono coinvolgenti e ognuno mostra dei lati oscuri molto interessanti.
Curioso di vedere come si realizzeranno tutte le varie sottotrame.
Disegni di Perovic che in questa collana hanno sempre una decisa marcia in più rispetto agli altri artisti.

Voto: 7,5

[Heimdall]

- Adam Wild 14 "Incendio allo zoo"

Seconda parte della storia ambientata a Londra in cui Manfredi tira le fila dei tanti spunti disseminati in precedenza.
La narrazione è ricca di azione, colpi di scena e cambi di campo. I misteri diventano sempre più intricati e l'autore riesce a rappresentarli e sbrogliarli al meglio.
Unica cosa che non ho gradito più di tanto è il triplo cambio di disegnatore all'interno dello stesso numero senza un preciso motivo (prima Perovic, poi Casalanguida e infine Mangiantini).

Voto: 7,5

[Heimdall]

- Adam Wild 15 "Uomini e cinghiali"

Albo che chiude il trittico ambientato in suolo britannico con Adam sempre più sfrontato e deciso a lasciare l'ipocrisia della nobiltà inglese.
Il complotto creato da Manfredi prende corpo col passare delle pagine e alla fine abbiamo un episodio che incolla il lettore alle pagine.
Sono molto curioso di capire cosa combineranno i due fuggitivi una volta arrivati in Africa....

Voto: 7,5

[Heimdall]

- Adam Wild 16 "Lagos"

Albo che riporta Adam, Amina e il Conte in Africa e precisamente a Lagos.
La Nigeria è solo un punto di passaggio per raggiungere il Sudafrica ma Adam e il capitano Scratch dovranno scendere a terra per rifornimenti e accordi commerciali.
Da questo espediente narrativo Manfredi costruisce una trama intricata che coinvolge popolazione locale, prostitute brasiliane, affaristi al soldi degli inglesi e un sedicente profeta (chiamato Baba) che desidera la "suprema catastrofe".
Storia veramente solida e ben raccontata che vedrà la seconda parte nel prossimo albo.
Disegni di Pedro Mauro che, anche se hanno una leggera mancanza di espressività nei volti, sono dei veri dipinti adornati da un perfetto utilizzo del chiaroscuro.

Voto: 8