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Eisner/Miller conversazione sul fumetto

Aperto da CappuccioRosso, 17 Febbraio 2011, 17:22:20

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CappuccioRosso


"Storicamente incompreso e a volte denigrato, pur appassionando e divertendo lettori di ogni età ed estrazione, il fumetto ha da tempo conquistato una visibilità e un'attenzione nuova anche da parte di studiosi e istituzioni accademiche. Per tutti coloro che da anni conoscono questi due autori come maestri indiscussi della narrazione per immagini, Eisner/Miller rappresenta un documento fondamentale per la comprensione dei meccanismi creativi, ma anche editoriali e industriali che stanno alla base del linguaggio del fumetto. Il volume è riccamente illustrato con immagini tratte dalle storie degli autori e con fotografie inedite".


Questo libro stava qui o in Editori e sfide editoriali, io l'ho messo qui poi fate voi.
Un libro interessante che piacerà sicuramente a tutti gli a appasionati di fumetti, io sinceramente dato che  :fiero: l'ho preso solo per Miller  :lolle: .
C'è la storia del fumetto passato, presente e futuro, ci sono 2 icone del fumetto americano che si raccontano e raccontono di altre icone del fumetto (Neal Adams, Bob Kane, Stan Lee, ecc), c'è Hollywood e poi c'è ancora Miller :lolle:.
Un libro interessante anche per tutti quelli che vogliano iniziare una carreriera in questo campo.
Se è stato interessante per me figuriamoci per i maniaci del fumetto presenti in questo forum!!!!!

BlackJack



Silver Surfer

Letto tra ieri e oggi. Devo dire che, alla luce di quanto accaduto nell'ultimo decennio, in alcune parti forse risulta un po' datato, ma offre comunque alcuni spunti interessanti, soprattutto nell'affrontare il ruolo del fumetto come medium, sulle sue finalità, i mezzi, le potenzialità e i difetti. Molte altre cose sembrano comunque essere rimaste uguali o simili, per cui risulta utile per capire meglio il mondo del fumetto, sia nelle sue meccaniche creative che editoriali. Sarà forse per la sua età e il suo ruolo, ma ho trovato che Eisner affrontasse la conversazione con il proposito di raccontare la sua esperienza e costituire una guida, mentre Miller recitasse la parte del ribelle che dice cose scomode , ossia il ruolo che si é ormai cucito addosso, per cui l'ho trovato meno spontaneo. Resta il fatto che peró, personalmente, anche alla luce delle motivazioni addotte nei loro lavori, trovo Miller piú dirompente e basilare di quanto lo sia stato Eisner.
If sacred places are spared the ravages of war... then make all places sacred. And if the holy people are to be kept harmless from war... then make all people holy.