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Jan Dix - di Carlo Ambrosini

Aperto da Ned Ellis, 05 Maggio 2013, 09:25:27

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Arkin Torsen

Ho letto il quarto volume, in cui compare un antagonista con le fattezze di Daverio. Storia interessante e bei disegni. Forse Ambrosini spinge un po' troppo sulla metafisica, creando vari piani di realtà, ma tutto sommato la narrazione regge.
La miglior vendetta è vivere bene, e stronzate del genere (John Constantine)

Heimdall

- Jan Dix numero 1 "Morte di un pittore"

Spinto da un pensiero di @Paolo Papa ho deciso di cominciare questa miniserie che avevo in eterna coda di lettura.
Ambrosini è un autore che, nelle volte in cui l'ho incrociato in vari albi, mi è spesso piaciuto.
Questo primo numero ci butta direttamente in mischia e ci fa conoscere fin da subito i vari protagonisti delle vicende.
Il tema ed il protagonista sono davvero particolari e, sinceramente, non saprei cosa aspettarmi nei numeri a seguire.
L'indagine di questo volume è un classico giallo in cui si ritrovano delle implicazioni filosofiche e quasi spirituali. L'idea che un pittore, un artista possa
Spiacente, ma non sei autorizzato a visualizzare il contenuto degli spoiler.

Il tratto di Ambrosini, qui in veste di autore completo, è dettagliato e ricco di particolari (alle volte quasi eccessivo...) ma in alcune tavole ci va giù pesante con i chiaroscuri e le vignette risultano appesantite. Comunque sempre belle da vedere  :ahsisi:

Voto: 7,5


Non è una brutta cosa rendersi conto che non si hanno tutte le risposte. Poi cominci a fare le domande giuste....

Paolo Papa

Ho cominciato a rileggerla, sto al quarto.
mi è sempre piaciuta ma è come se non sia mai riusciuto a capirla del tutto.

l'ho ritrovata adesso più bella
vendo tanti fumetti ALAN MOORE, ATTICA, FRANK MILLER, PANINI, BAO, SALDAPRESS, MAGIC PRESS, BD, BONELLI, MONDADORI, MANGA, ETC

http://www.dcleaguers.it/forum/mercatino/(na)-vendo-grandi-saghe-planeta-nathan-never-brendon-altro/

Heimdall

Tu che leggi tantissima roba strana, al limite della comprensione umana, che hai bisogno di rileggerla perché credi di non averla capita fino in fondo ?  :hmm:


Non è una brutta cosa rendersi conto che non si hanno tutte le risposte. Poi cominci a fare le domande giuste....

Paolo Papa

Citazione di: Heimdall il 03 Marzo 2023, 14:12:43Tu che leggi tantissima roba strana, al limite della comprensione umana, che hai bisogno di rileggerla perché credi di non averla capita fino in fondo ?  :hmm:

no, ma non è vero, ad esempio faccio sempre fatica a capire morrison, soprattutto quando scrive i supereroi  :lol:
vendo tanti fumetti ALAN MOORE, ATTICA, FRANK MILLER, PANINI, BAO, SALDAPRESS, MAGIC PRESS, BD, BONELLI, MONDADORI, MANGA, ETC

http://www.dcleaguers.it/forum/mercatino/(na)-vendo-grandi-saghe-planeta-nathan-never-brendon-altro/

Heimdall

Citazione di: Paolo Papa il 03 Marzo 2023, 15:01:51no, ma non è vero, ad esempio faccio sempre fatica a capire morrison, soprattutto quando scrive i supereroi  :lol:

Allora non sei nessuno.... :shifty:


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Heimdall

- Jan Dix numero 2 "La stanza del giaguaro"

In questo secondo numero cambiano un po' di cose....
Ai disegni subentra Giulio Camagni che compie un ottimo lavoro nel ritrarre la natura, le ambientazioni e le fattezze delle popolazioni native venezuelane immerse nel loro habitat.
L'arte, per come noi tradizionalmente la concepiamo, viene qui sostituita dal simbolismo arcaico che le popolazioni indigene sudamericane (e anche in molti popoli africani) credevano potesse vivere di "vita propria" elevando il Mistico potere su ogni cosa.
Jan ne viene a contatto tramite la bella Karin che lo coinvolgerà in un caso piuttosto intricato.
Bella la linea parallela che ritrae il rapporto conflittuale tra Jan ed Annika che si attraggono e si respingono con la stessa forza.

Voto: 7,5


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Heimdall

- Jan Dix numero 3 "Nostra Signora delle api"

Numero che, in un certo senso, ho trovato ancora superiore ai già ottimi primi due.
Questa volta l'indagine mette meno in risalto le doti di esperto d'arte di Jan, facendo invece risaltare le sue capacità intuitive ed investigative.
I personaggi ricorrenti sono sempre più caratterizzati e le interazioni tra loro più naturali e sciolte.
Questo volume è basato
Spiacente, ma non sei autorizzato a visualizzare il contenuto degli spoiler.

L'arte quindi non è il tema centrale della trama ma un tramite attraverso cui scoprire fin dove può arrivare la follia dell'animo umano.
In questo episodio ai disegni abbiamo Bacilieri che ha un tratto estremamente personale e particolare. I suoi disegni sono molto approfonditi, pieni di particolari e in un certo senso volutamente esagerati. I volti dei suoi personaggi sono sempre tirati al massimo, ricchi di difetti corporei e con delle espressioni facciali quasi stralunate. È il suo marchio di fabbrica, il suo tratto distintivo che soprattutto in una testata come questa ha un senso profondo e centrato.

Voto: 8


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Heimdall

- Jan Dix numero 4 "Il Trionfo della morte"

Citazione di: Arkin Torsen il 31 Gennaio 2021, 10:43:31Ho letto il quarto volume, in cui compare un antagonista con le fattezze di Daverio. Storia interessante e bei disegni. Forse Ambrosini spinge un po' troppo sulla metafisica, creando vari piani di realtà, ma tutto sommato la narrazione regge.

Concordo con il giudizio di Arkin.
Ambrosini, attraverso le gesta di Jan, offre la propria interpretazione della morte e cerca di darle un suo particolare significato.
Ad un certo punto la narrazione, snocciolata su più livelli, diventa un po' caotica ma ugualmente ammaliante.
Il finale mi ha lasciato un po' di amaro in bocca.....

Voto: 7+


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Heimdall

- Jan Dix numero 5 "Una tragedia americana"

In questo numero l'arte viene messa in secondo piano lasciando molto spazio ad una storia particolare e complicata da riavvolgere.
Jan entra in "contatto" con una storia (la tragedia americana del titolo) che diventerà per lui un chiodo fisso.
Diciamo che il suo diventerà un ruolo da tramite tra il passato ed il presente.
La narrazione è molto particolare e dona la sensazione di perdersi più volte durante la lettura. Ma tutto prenderà il suo senso compiuto alla fine....
Ottimo i disegni di Mammucari

Voto: 7,5


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Heimdall

- Jan Dix numero 6 "Sentieri perduti"

Numero che tratta le opere e la vita di Pollock (indicato con un pseudomino all'interno della storia per una questione di diritti d'autore) legandolo ai territori sconfinati del Canada.
La trama mette in campo una classica indagine con mistero in cui Jan Dix, suo malgrado, si troverà coinvolto.
Numero alla fine molto più semplice del solito e affossato, a mio modo di vedere, dai disegni poco performanti di Giez.

Voto: 6


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Heimdall

- Jan Dix numero 7 "La guerra"

Numero che sinceramente, per l'unione tra i testi di Ambrosini e le matite di Bacilieri, trovo sia forse il migliore sino ad ora della serie.
La trama tratta l'arte di Henri Rousseau e la sua influenza sul mondo, sia sul piano della vita reale che sul piano artistico. Artistico per la sua influenza (o per meglio dire per lo spunto di partenza) data a Picasso ed alla sua rivoluzione artistica.
Sul piano della vita reale perchè si infila, con grande maestria data da Ambrosini, tra le pieghe di una trama molto "anonima", quasi stanca, e riesce a stravolgere le esistenze di una normale famiglia borghese.
Ambrosini, attraverso le parole di Dix, sdogana la teoria secondo la quale ogni opera viva di vita propria, una quantità di "vita latente" che può essere (in qualche modo inconscio) "attivata" dagli occhi profondi di chi ammira l'opera.
Una riflessione che dal punto di vista pratico sembra una pazzia (nella storia rappresentata attraverso le reazioni "logiche" di Vivi), ma dal punto di vista psicologico può avere dei risvolti inconsci inaspettati (come quelli alla fine provati da Olga).
Le matite di Bacilieri poi hanno dato una profondità alla trama ed una forza vitale alle opere di Rousseau (che hanno realmente "preso vita" nelle pagine...) che sono state il completamento perfetto dei testi.
Una storia da leggere assolutamente, a prescindere che si ami o meno l'arte e che si tenga o meno a questa serie  :ahsisi:

Voto: 8,5


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Heimdall

- Jan Dix numero 8 "Orizzonte di sabbia"

Storia che esula dal contesto cittadino per spostare il focus ed i personaggi principali nel deserto del Sahara.
Jan si ritroverà in una vera impresa per salvare l'amata Annika da un gruppo di predoni.
Interessante la narrazione ed il finale confezionato da Ambrosini.
Questa volta il pittore di riferimento è Hans Hartung che è utilizzato più come semplice espediente che come reale importanza all'interno della trama.
Le tavole di Giulio Camagni sono altamente raffinate e ben sviluppate anche nelle scene di azione.

Voto: 7+


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Heimdall

- Jan Dix numero 9 "Doppio misfatto"

Per commemorare la figura di Ambrosini non poteva esserci storia migliore  :wub:
Questo numero è, per me, nettamente il migliore finora della serie.
Come raccontato dallo stesso Ambrosini nella prefazione, si vede che questa trama ha avuto bisogno di una lunga gestazione. La comparazione tra realtà storica e invenzione narrativa è un'opera veramente fine e dettagliata nel minimo aspetto.
Da uno schizzo tratto dal taccuino di Rembrandt, l'autore costruisce una storia su più livelli che coinvolge tanti protagonisti distribuiti in un arco temporale molto ampio.
Tutti i misteri, le supposizioni e le indagini psicologiche svolte da Jan sono l'esempio di una perfetta costruzione narrativa che non lascia nulla al caso.
Tutto ciò fa da contorno ai tormenti interiori di Dix che ormai, sempre più, è costretto a fare i conti con i propri demoni interiori.
La linea narrativa sua e di Annika fanno da perfetto contraltare alle intricate vicende legate a Rembrandt.
Anche Andrea Borgioli alle matite contribuisce alla riuscita dell'opera. Il suo è un tratto sporco ma molto personale che si sposa a meraviglia con la contorta trama ideata.
Insomma una storia da leggere, anche presa singolarmente come one-shot.

Voto: 9


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Heimdall

- Jan Dix numero 10 "La casa dell'impiccato"

In questo numero il pittore di riferimento è Cezanne, lui e la sua continua ricerca della giusta profondità nella prospettiva.
Jan, come nel precedente numero, arriva a fare i conti con il suo rapporto d'amore conflittuale con Annika. E solo la vicinanza col maestro francese darà a Dix gli strumenti utili per dirimere un dubbio molto importante che lo affligge.
Ambrosini in questo decimo episodio, oltre a scrivere una trama molto interessante, ha la grande capacità di far parlare i personaggi con una fortissima personalità e profondità. Tutto ciò con dialoghi corposi ma mai stancanti.
Alle matite ritroviamo Bacilieri che, oltre ai suoi consueti volti espressivi e spesso sgomenti, fa un lavoro eccezionale sui paesaggi e sui luoghi d'ispirazione di Cezanne. Veramente un apporto che ha elevato ulteriormente una già ottima trama.

Voto: 8+


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