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Topolino - Topic Ufficiale

Aperto da Spider-Bat, 29 Settembre 2009, 00:31:35

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Bramo

Non sono stato a segnalarvi un paio di numeri con storie di Casty delle ultime settimane, che anche se carine e significative non erano certo il top... ma stavolta non soprassiedo.
Domani è... lunedì, giusto? Questo vuol dire che avete ancora bene 2 giorni per poter comprare in edicola l'attuale numero di "Topolino",  che contiene la nuova storia della coppia Teresa Radice/Stefano Turconi che ci presentano uno Zio Paperone ottimo, davvero, in una storia meravigliosa.
Compratelo. Davvero. Lo so, palle comprare il "Topo", ha un sacco di fuffa, è vero, è vero, ma questo numero vale i suoi soldi, i 2 euro e 40 di resto da un volume Lion o Panini che domani vi comprate in fumetteria, invece di metterveli in tasca dateli all'edicolante in cambio del "Topo" ;)


Topolino # 2956



Un numero coi BigTurks è sempre una festa. E dopo che ci hanno regalato un sacco di capolavori con i Topi, tornano dai Paperi per regalarci una storia che parte come molte altre per poi deviare subito, con una variazione base, e per poi andare a raccontare un nuovo viaggio dei coniugi Turconi coniugato per i personaggi Disney.
Capita così che ti nasce Zio Paperone e l'Isola senza Prezzo (Radice/Turconi) dove Paperone parte per una sperduta isola greca con al suo fianco Paperoga per concludere un affare con un riccone locale, vivendo però una settimana non preventivata. Una settimana in cui il vecchio papero potrà pian piano capire che il suo principale intento potrebbe non essere di così vitale importanza, e che quelli che sembrano porsi come ostacoli in realtà sono una realtà diversa da quella a cui si è ormai abituato, ma che è capace di toccarlo nel profondo.
Senza andare a disturbare Barks e Don Rosa, il Paperone che Teresa ci presenta è un personaggio finalmente a tutto tondo, come nelle storie recenti non vedevo da molto tempo, un Paperone che sa mantenere le sue caratteristiche di avaro uomo d'affari senza però rinunciare al farsi catturare da emozioni naturali e sopite a cui non è insensibile, anzi.
Teresa lo muove benissimo in questo setting greco, ce lo mostra più che in forma, e in una sorta di maturazione compiuta nell'arco della storia che chiude magnificamente la sua parabola nelle ultime due splendide tavole.
Ottima è poi anche l'interazione-confronto con Paperoga e il suo modo di vedere la vita, uno sguardo disincantato, tranquillo, scevro dalle nevrosi della vita moderna e pronto ad accettare con animo propositivo quel che la vita gli riserva: una chiave di lettura del personaggio decisamente calzante, che ci fa capire quanto la Radice sia capace di esplorare e capire le filosofie più "laterali" di alcuni personaggi Disney, come già fatto con Pippo.
Turconi, dal canto suo, presta il suo ottimo tratto ad un'avventura tanto particolare e sensibile restituendo al lettore i suoi ricordi del viaggio in Grecia sotto forma di vignette fantastiche e ricche di dettagli. Come sempre, poi, ottima l'idea di dare ai personaggi abiti non canonici, e vedere con quella maglietta Paperoga ma soprattuto con quel completo da viaggio Paperone è una goduria immensa.
Un altro strike per Teresa e Stefano, che tornano a confermare quanto la loro accoppiata funzioni benissimo insieme e li metta sul podio dei migliori autori dell'attuale "Topolino".

Per il resto segnalo la terza parte della saga di DoubleDuck, Codice Olimpo, su cui no mi soffermo non avendo letto le prime due (accidenti al sito di "Topolino" che non mette più a disposizione gli episodi vecchi delle saghe)... però si vede come Artibani sappia muoversi bene con DD e come non avrebbe potuto esserci migliore erede di Vitaliano a prendere le redini di questo fortunato filone.
Andrea "Bramo"

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Garalla

Segnalo che sul Topo 2971 in edicola da Mercoledì scorso è presente l'ultima storia scritta da Rodolfo Cimino. Uno dei narratori più romantici e sognatori che la Disney Italia abbia mai avuto dagli anni '60. Morto nel Marzo di quest'anno è stato ritrovato il soggetto di questa storia disegnata ottimamente da un Giorgio Cavazzano in piena forma. Un ottimo modo per omaggiare questo autore che chiunque ha letto Topolino con continuità per almeno un anno conosce.
Segue una storia di Pk ambientar in Messico con una trama invetigativa molto interessante, e molto batmaniana(un paio di volte viene paragaonato ad un pipistello, ce l'indagine, un PK più duro del solito nei confronti di chi interroga) pur restando nei canoni Disney. I disegni di Lavoradori sono molto particolari e possono non piacere ai più però.
Non giudico il resto del volume perchè non l'ho ancora letto, ma già le prime due storie sono ben fatte e valevoli dei 2,40 €

EMC2

Infatti ho preso questo numero a scatola chiusa :up:

Whenever I entered the Speed Force, I knew that I still had an anchor to the real world.






A love like a lightning rod. I could always find my way back to her ..
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so long as our bond wasn't broken


Garalla

Topolino 2972 Contiene la prima parte di una storia di Casty che ci ripropone Atomino Bip-Bip... un bellissimo thriller con un Gambadilegno e una Trudy come non se ne vedevano da tanto tempo.
Consiglierei l'acquisto già solo per questa storia(e se non conoscete Atomino... beh i volumi 11-12 di Tesori Disney contenevano tutte le storie italiane su di lui...). Ma a impreziosire il numero ci pensa anche Marco Gervasio con un "nuovo"(come protagonista) personaggio: Fantomius, il ladro gentiluomo che ha ispirato le gesta di Paperinik, con una bella storia e dei disegni colorati di seppia(per indicare che sono storie retrò) molto belli. Insomma due storie a mio parere molto ben riuscite e che bisogna avere!

Jabberwocky

Citazione di: garalla il 09 Novembre 2012, 16:10:18
Topolino 2972 Contiene la prima parte di una storia di Casty che ci ripropone Atomino Bip-Bip... un bellissimo thriller con un Gambadilegno e una Trudy come non se ne vedevano da tanto tempo.
Consiglierei l'acquisto già solo per questa storia(e se non conoscete Atomino... beh i volumi 11-12 di Tesori Disney contenevano tutte le storie italiane su di lui...). Ma a impreziosire il numero ci pensa anche Marco Gervasio con un "nuovo"(come protagonista) personaggio: Fantomius, il ladro gentiluomo che ha ispirato le gesta di Paperinik, con una bella storia e dei disegni colorati di seppia(per indicare che sono storie retrò) molto belli. Insomma due storie a mio parere molto ben riuscite e che bisogna avere!



Effettivamente mi ispira, potrebbe essere il primo Topolino che torno a comprare dopo anni.

Bramo

Gli ultimi numeri di "Topolino" mi scindono in due.
Da una parte, l'estrema soddisfazione nel vedere quanto di buono la gestione De Poli stia facendo sul settimanale, una cosa che vedevo già dai primi 2 anni di lavoro, come intenti, e che negli ultimi 3 ha conosciuto un'escalation incredibile ed esaltante, a conferma di quelle purissime intenzioni. E il bello è che la cosa si riscontra tanto nella qualità delle storie, quanto nell'alto livello di autori coinvolti, quanto nel modo di porsi e quanto nelle iniziative a margine del fumetto.
Dall'altra parte, però, questo mi mette nella condizione (che a livello economico e di spazio fisico dove allocare libri e fumetti non è positiva) di seguire quasi settimanalmente il "Topo": le mie intenzioni dal 2004 sono quelle di comprare solo i numeri che mi interessano, e questi stanno diventando la maggioranza delle uscite! :blink:

Per la gioia di grandi piccini, recuperone degli ultimi 4 numeri, che hanno tutti motivi di interesse!


Topo # 2971 



Il numero di Lucca! E se l'anno scorso alla più grande manifestazione fumettistica d'Italia il "Topo" dedicava la copertina, quest'anno la cover è comunque di grande peso, essendo volta a celebrare il pezzo forte dell'albo, l'ultima storia di Rodolfo Cimino.
Zio Paperone e il veliero d'argento (Cimino/Cavazzano) è una normale storia di Cimino, a volerla leggere senza tenere conto del fatto che il grande sceneggiatore non è più su questa Terra. Eppure, almeno per me, è stato impossibile non notare vedere un quid in più in questa trama, una passione particolare nelle sceneggiatura, una cura significativa nell'intreccio che non era sempre così scontato trovare, nelle ultime prove dell'autore che ho avuto la possibilità di leggere. I disegni di Cavazzano, poi, come sempre quando si trova a disegnare una storia dove si sente coinvolto, sono a dir poco meravigliosi, ogni vignetta è cesellata con il tratto morbido e avvolgente del disegnatore. E mi sono commosso come uno siemo nella prima vignetta, con tutte quelle belle citazioni che Cavazzano ha voluto inserire come omaggio speciale all'amico e collega, a preludio di una storia dolce, marittima, avventurosa, nella miglior tradizione del Paperone ciminiano.
E poi c'è l'articolo dedicato, l'intervista a Cavazzano, la parete allo stand Disney dedicata a lui... doverose celebrazioni, fatte bene.
Il resto del numero offre comunque motivi di interesse: Paperinik e l'impresa messicana (Bosco/Lavoradori) segna il grande ritorno di Alberto Lavoradori su una storia Disney. Celebre per aver disegnato il Numero Zero di PKNA, Lavoradori si era comunque distinto in una serie di storie papere sul "Topo" dei tardi anni '90, per poi lasciare casa Disney volto a fumetti autoprodotti o comunque a realtà in cui potesse maggiormente sviluppare il suo stile estremo.
Poco so riguardo a questa nuova incursione disneyana, di certo lo stile esagerato, particolarmente geometrico e allucinato non è stato abbandonato o piegato, giusto leggermente addolcito per incanalarlo nelle vignette di "Topolino". Un lavoro con i suoi pro e i suoi contro, comunque, supportato da una trama onesta ma non eclatante a firma del buon Bosco. Bosco che sembra invece trovarci a proprio agio nelle brevi, visto che Andiamo al cinema? - Il film d'avventura (Bosco/Piras) è una storia spassosa e riuscita nel puntare bonariamente il dito verso i cliché di questo particolare genere cinematografico.
A "macchiare" questo bel numero troviamo giusto la danese di turno e Paperina e il bello del castello (Macchetto/Gottardo), trascurabilissima storiella che sa di già visto e che si fa leggere più che altro per i bei disegni di Alessandro Gottardo.

Topo #2972-2973



Raggruppo il commento sugli ultimi due numeri visto che il 2973 è diretta emanazione del 2972 :P



Infatti su questi due numeri sono spalmati i due tempi di Topolino e gli Ombronauti, il kolossal di Casty per il 2012.
E' un Casty che, ancora una volta, non delude affatto le aspettative, anzi premia la grande attesa che si era creata da anni per un ritorno di Atomino Bip-Bip sul settimanale Disney (tra voci di corridoio, annunci, speranze, i due volumi di "Tesori Disney") con un'avventura che rientra perfettamente nel filone delle grandi avventure di largo respiro che dal Mondo che Verrà in poi l'autore ha saputo donarci con una certa regolarità.
Perché, come nel ciclo di Romano Scarpa in cui compariva Atomino, non è il piccolo personaggio a rendere epiche quelle storie, semmai lui dava quel tocco fantascientifico particolare che stuzzicava la fantasia del lettore e contribuiva all'atmosfera: era l'idea di fondo, l'intreccio, la trama avvincente, la perfetta caratterizzazione dei personaggi, tanto gli eroi quanto le vittime quanto i villains. Casty ha mostrato da sempre di aver appreso queste lezioni da Scarpa, ma lo mette in evidenza a maggior ragione stavolta, dove i debiti con La Dimensione Delta e quelle particolari storie di Scarpa è evidente.
Ne risulta una storia magistrale, dove il pericolo è su scala mondiale e, per quanto "irreale", particolarmente tangibile per la tensione che Casty riesce ad infondere nella storia. Non meno importante da rilevare, il fatto che lo status quo di partenza della storia è quantomai concreto e attuale, a suon di crisi economica che piega il Calisota, contraffazioni di prodotti commerciali e... presunti salvatori della patria che grazie a perline riescono a comprare facilmente il favore della gente, indebolita dal pesante momento che sta vivendo.
Ah, su Topolino che per convincere la polizia a rilasciare Atomino se ne esce con "E se vi dicessi che è... il nipote dell'imperatore del Giappone?" sono morto.
Per il resto... un Gamba profittatore e perfido come non mai, una Trudy in grande spolvero (con un ruolo attivo, come nella Collana Chirikawa), suspense, il cliffhanger alla fine della prima puntata, tutti i fili che si riuniscono sensatamente nel secondo tempo
Una grande storia, anche graficamente visto che trovo Casty in costante miglioramento dal punto di vista del disegno, pur con alcune riserve... una delle migliori dell'intera produzione castyana, un fiore all'occhiello nell'attuale panorama del fumetto Disney.
Un'ulteriore nota positiva è data dal fatto che viene dedicato un corposo articolo alla storia sul #2972, con tanto di intervista a Casty stesso, segno che l'autore sta iniziando a godere di attenzione "ufficiale" da parte della redazione, il che non può che far piacere.



E come se non bastasse tutto questa ricchezza qualitativa, questi due numeri ospitano anche i primi due episodi della tetralogia dedicata a Fantomius, scritta e disegnata da Marco Gervasio: Le straordinarie imprese di Fantomius, ladro gentiluomo.
Gervasio da anni non nasconde la sua passione verso Fantomius, ladro gentiluomo della Paperopoli anni '20 che, con la sua figura e il suo diario, ispirò Paperino quando nel 1969 divenne per la prima volta Paperinik. Difatti negli ultimi anni le storie che Gervasio scriveva e disegnava incentrate sull'alter ego di Paperino prestavano sempre particolare attenzione verso Fantomius, personaggio che in fondo nessuno aveva mai approfondito più di tanto, se non Guido Martina nelle primissime storie.
Ora Gervasio ha la possibilità di incentrare 4 storie (e altre 4 sembrano essere in lavorazione) sul fuorilegge dalla maschera blu, con avventure che strizzano l'occhio a Lupin e che sono decisamente godibili.
Il Monte Rosa è infatti una buona introduzione al personaggio: senza troppi fronzoli o ridondanti presentazioni, il lettore ha modo di ambientarsi nel nuovo setting e di capire velocemente chi sono e che ruolo hanno i protagonisti di queste avventure. L'autore è quindi molto bravo a glissare su tavole che allungherebbero inutilmente il discorso e va dritto nell'avventura, raffigurando con ironia la vita quotidiana di Lord Quackett (l'identità segreta di Fantomius) e mostrando poi la controparte notturna del nobile. Pinko irresistibile, anche se il personaggio verrà delineato ancora meglio nella seconda storia, L'evasione di Fantomius, dove non l'accento non è posto su un audace furto ma piuttosto sulla sfida implicita che Fantomius raccoglie da Pinko.
Gervasio fa poi un ottimo lavoro anche nei disegni: generalmente apprezzo lo stile dell'autore, ma ci sono state occasioni in passato in cui non mi ha esaltato molto, in cui coglievo dei cali. Non è questo il caso, visto che Marco sembra tenere davvero al progetto tanto da curare moltissimo anche la componente grafica. Ottimo l'aspetto di Quackett e di Dolly Paprika, perfetto Pinko!
Un plauso, poi, alla colorazione giallognola che rende perfettamente l'idea di un'avventura ambientata all'inizio del secolo scorso.
Anche per quanto riguarda le storie di Fantomius, noto con piacere l'articolo dedicato a l'intervista a Gervasio, utili per capire i retroscena della serie e che mostrano l'interesse della redazione per lo spazio fumetto del settimanale.

Il #2972 era così bello e luminoso che è riuscito nel compito quasi impossibile di rendere belle anche le altre storie, pure le riempitive! Andiamo al cinema? - Il film di fantascienza (Bosco/Soffritti) continua il suo trend di divertimento e simpatia ben orchestrate, Zio Paperone e i fantasmi spaziali (M. e L. Shaw, Cavazzano), forse anche per i bellissimi disegni di Cavazzano, è una delle poche danesi degli ultimi anni ad avermi convinto e intrattenuto in modo degno. Plauso speciale e assolutamente imprevisto per Il Re del Klondike - Un asso alla partenza (Martignoni/Milano) che riesce a riprendere il tema di Paperone ai tempi della corsa all'oro in modo credibile e non inopportuno, cosa che dopo quanto detto da Barks e Don Rosa è sempre un rischio probabile. Martignoni invece, con umiltà, scrive una semplice storia del giovane Paperone e lo fa con grande rispetto di quanto narrato da altri, mostrando uno Scrooge ha ha proprio quello spirito indomito che io amo tanto nella caratterizzazione donrosiana. E gli applausi raddoppiano con Telegrafo senza fili (sempre Martignoni/Milano), seconda storia del ciclo e presentata sul #2973, che mette in campo addirittura Soapy Slick senza indispormi, anzi, riuscendo a rimanere in bilico tra citazione barksiana/donrosiana ed elemento assolutamente non forzato ma funzionale ad una storia che continua ad essere fedele nelle caratterizzazione del giovane Paperone.
A proposito di #2973, il nuovo capitolo di Andiamo al cinema? (Bosco/Martusciello) continua a svolgere molto bene il suo compito, e chiude l'albo Paperino Magidraulico & l'esposizione universale (Michelini/Guerrini) che ok, non è niente di avveniristico, sperimentale, non è un capolavoro ma... è una storia classica, scritta bene, con grande rispetto dei personaggi, con lo sguardo al Barks delle ten-pages in cui Donald svolgeva sempre diversi lavori dimostrando grande talento... la scrive il Fabio Michelini che ci ha regalato tante classicate negli anni che furono, la disegna il Francesco Guerrini che sul "Topo" è sempre stato un bel vedere... bella!

Topolino #2974



Epic Mickey 2 occasione persa. Peccato, la graphic novel tratta dal primo gioco non era chissà che capolavoro di fumetto, ma a me era piaciuta, era una storia comprensibile e che dava spazio ai complessi sentimenti contrastanti tra Topolino e Oswald.
Peter David stavolta non riesce a replicare il buon lavoro ai testi di 2 anni fa e scrive una storia poco comprensibile, confusa e inconcludente, che non riesce a interessare nemmeno quando tenta di sviscerare l'animo e le motivazioni del Mad Doctor.
Ma come il primo Epic Mickey a fumetti aveva come pregio principale il comparto grafico sublime, anche stavolta la storia raggiunge vette qualitative nel disegno, stavolta ad opera di Fabrizio Petrossi, che riesce a realizzare tavole spettacolari e mozzafiato, che non sfigurano affatto nel confronto con quelle di Celoni e Mottura di 2 anni fa. Belli i personaggi, ottime le ambientazioni, bello il modo di "giocare" con le tavole scontornate e libere dalla griglia. Un ottimo lavoro, penalizzato dal formato del pocket.

Fantomius a Bordo dell'ottimo Gervasio continua l'ottimo trend su cui si è assestata questa serie: in bilico tra Diabolik, Lupin e il Paperinik vendicatore degli esordi, l'autore romano riesce a far appassionare i lettori ad un personaggio che, finora, era stato protagonista solo di pochi flashback funzionali a storie di Paperinik. E lo fa con quel citazionismo non esagerato, quel gusto per la narrazione di un certo tipo perfettamente calata nel racconto disneyano e con un gran senso dei tempi comici e narrativi. Molto bene anche il comparto grafico.

Il Re del Klondike - Istituto Geografico rappresenta, allo stesso modo, un'ulteriore conferma della piacevolezza di una serie: senza pretese, filologicamente corretta, genuina, anche in questa storia Giorgio Martignoni tratteggia un giovane Paperone fedele a quello visto da altri autori che, in passato, hanno esplorato gli anni d'oro del cercatore d'oro, con un'idea simpatica ben sviluppata.

La storia d'apertura, di Carlo Panaro e Marco Mazzarello, è una piacevole avventura di Paperino nel senso più classico e tranquillizzante del termine. I disegni di Mazzarello sono leggermente migliori del solito, ma questo "leggermente" non basta a rendere davvero accettabile l'insieme. La sfida è stata schiaffarlo in copertina, dove di contro realizza un bel disegno, aiutato anche dai bei colori di Mirka Andolfo.
Andrea "Bramo"

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Credete che posso ancora trovarlo in edicola il 2974?
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EMC2

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emmeemmeesse

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emmeemmeesse

Ho letto "Il mondo di Tutor" di Casty. Bellissima minisaga condita di numerose critiche e lezioni/avvenimenti. Mi piace troppo Casty. Sto girando numerosi "mercatini" dell'usato per trovare i Topolino con le sue storie. Inoltre, ho appena acquistato i due numeri con gli Ombronauti a 6 euro compreso spese. xD
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Yukio

Dove posso trovare i due numeri con Atomino Bip Bip e Fantomius?
(grazie a garalla e Bramo per la segnalazione)

Sono stato abbonato per talmente tanti anni che non ho mai avuto problemi di arretrati; non so come funziona.
Il mio nome è Ozymandias, Re dei Re,
guardate le mie opere, o Potenti, e disperate!'
Null'altro resta. Attorno alle rovine
di quel colossale relitto, sconfinate e spoglie
le solitarie e piatte sabbie si stendono all'infinito.


Ero il Corinzio

Garalla

Bella domanda... Considera che io sono ancora abbonato quindi non mi sono mai fatto di questi problemi(tranne che ho dovuto chiamare il servizio abbonati di Topolino per un paio di numeri che non mi erano arrivati e che adesso ho doppi).
Teoricamente sono ordinabili, non so come... io proverei ad andare dall'edicola di fiducia è chiederei all'edicolante.

emmeemmeesse

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Bramo

@Corinzio: mi appoggio a quanto suggerito sopra: per prima cosa prova a chiedere al tuo edicolante di fiducia, teoricamente se ha voglia di sbattersi può chiedere al suo fornitore di recuperare uscite passate, se di poco tempo addietro (qualche settimana, come in questo caso).
Altrimenti, rivolgiti al servizio arretrati della Disney (dall'attuale numero di "Topolino" c'è come riferimento per questo servizio il numero di telefono 199 162171) o sul sito indicato da emmeemmeesse.

Citazione di: emmeemmeesse il 29 Novembre 2012, 21:00:25
Ho letto "Il mondo di Tutor" di Casty. Bellissima minisaga condita di numerose critiche e lezioni/avvenimenti. Mi piace troppo Casty. Sto girando numerosi "mercatini" dell'usato per trovare i Topolino con le sue storie. Inoltre, ho appena acquistato i due numeri con gli Ombronauti a 6 euro compreso spese. xD
La storia di Tutor è una delle mie preferite tra le tante stupende di Casty.
Ma anche gli Ombronauti è ottima! Dicci cosa ne pensi quando l'hai letta! ;)
Intanto io parlo dell'ultimo "Topo", và... :)

Topolino #2975



Tanto per cominciare devo dire che sono rimasto piacevolmente colpito da Zio Paperone e il custode dell'oblio (Panaro/Panaro): Carlo Panaro nel mio personale sentire, negli ultimi anni ha realizzato storie dallo stampo sempre molto classico, con risultati che a volte ho giudicato molto positivi, a volte buoni, a volte non molto riusciti. E se la storia della scorsa settimana non mi pareva avesse molto mordente e mi aveva lasciato poco soddisfatto, stavolta lo sceneggiatore firma un'avventura godibile, con un'atmosfera mistery davvero azzeccata all'interno di un plot molto attirevole. In tutto questo, sempre molto buone le caratterizzazioni dei personaggi, Zio Paperone su tutti, e rilevo anch'io una certa velocità nella risoluzione del mistero, che rischia di semplificare troppo una storia che aveva invece un buon spunto di complessità, ben orchestrato nella prima parte della storia e forse "accelerato" troppo nel finale. Adeguati al tenore della storia di disegni di Ottavio Panaro.
Carina la storia dei Bassotti a firma Camerini/Lucci, in cui viene sviluppata intelligentemente un'idea non originalissima, e supportata dai disegni di questo Andrea Lucci di cui ho visto poco, ma quel poco mi è sempre piaciuto, e anche stavolta non si smentisce.
Fino all'ultima frittella (Bosco/Mazzarello) è la prima storia della serie Vignette Golose che mi ha davvero divertito, mentre il razzy award del numero se lo piglia la storia di Minni: un Macchetto sottotono che scrive una storia svogliata, dove ci sono giusto 2 momenti un po' ironici in una trama poco interessante e priva di guizzi. A peggiorare la situazione i disegni di Asteriti, il cui stile era assolutamente peculiare negli anni '80 ma che negli ultimi anni, per quello che è il mio gusto, altro non è se non un'amalgama di linee e colori in cui non è sempre facile riconoscere i personaggi e le ambientazioni. Questo in tutte le storie recenti che gli ho visto disegnare, e questa di Minni non fa eccezione, presentando tavole come pag. 84 che fatico ad apprezzare.

La palma dell'albo, comunque, va assegnata senza tema a Marco Gervasio, a cui occorre davvero tributare omaggi e complimenti per la serie "fantomatica" degli ultimi 4 numeri, un progetto che vede la luce in un periodo particolarmente roseo ed illuminato della testata e che si pone come una delle serie più interessanti degli ultimi tempi.
Le strabilianti imprese di Fantomius - Ladro gentiluomo è prima di tutto una testimonianza della passione e della "nerditudine" di Marco verso Paperinik, le sue origini e la sua essenza e verso il fumetto Disney in generale, ed è il culmine (per ora, voglio sperare e augurare all'autore) della sua operazione su Paperinik e il suo universo. Avendo modo di operare su di un terreno vergine come la Paperopoli degli anni '20 e come il personaggio di Fantomius, quasi tutto da inventare, Gervasio ha scritto 4 storie davvero riuscite, in cui anche il suo stile di disegno pare essersi affinato, trovando un perfetto bilico tra le influenze cavazzaniane e un tipo di disegno personale e riconoscibile, un equilibrio seriamente apprezzabile e che, nonostante gli anni di attività del disegnatore, non sempre ho trovato con questa freschezza, anzi. E' un piacere trovare quindi Gervasio in grande spolvero tanto ai testi quanto ai disegni, e Brutfagor non fa eccezione. Non sto qui col bilancino a dire se è la migliore o la peggiore della serie, mi limito a dire che mi è piaciuta molto, che  Belfagor lo conosco solo di fama, che Poirot invece lo conosco nelle sue diverse incarnazioni: premesso questo, trovo che per il numero di tavole a disposizione l'autore abbia fatto un gran bel lavoro, armonizzando bene tempi e soluzioni dando alla storia il giusto ritmo, cosa che non è così scontata nelle sceneggiature. Il mistero su Brutfagor rimane inevitabilmente stritolato dallo spazio ristretto, ma per quello che serviva da questa figura direi che è stato sufficiente. Perché Brutfagor è un espediente narrativo, il colpo della settimana se vogliamo, importante e motore della storia ma nulla più. Hercule Paperot è il vero motivo di interesse per me, al di là della mia passione per la creatura di zia Agatha, perché sto godendo come un riccio a immaginare gli scenari futuri in cui Fantomius dovrà sfidare (perché è quello, che gli piace fare, e lo dimostra perfettamente proprio con il belga) tanto Pinko quanto Paperot, dove però quest'ultimo ha sicuramente qualche asso in più nella manica rispetto al collega paperopolese.
Una mitologia papera, ambientata negli anni '20, che mischia influenze da Diabolik con Lupin, Fantomas, Agatha Christie... I miei complimenti, sig, Gervasio :)
Andrea "Bramo"

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Paperinik

Quoto..i disegni di Asteriti non li ho mai digeriti  :sick: