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Topolino - Topic Ufficiale

Aperto da Spider-Bat, 29 Settembre 2009, 00:31:35

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Azrael

TOPOLINO 3193

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Continua l'intrigante saga di Enna e Tosolini dedicata a Paperino Paperotto "da grande" mentre si celebra Sanremo con lo Zione!
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TOPOLINO 3195

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Artibani e Mottura con Zio Paperone e le molecole in affitto e un nuovo episodio di X-Mickey.
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Bramo

Segnalo che alla fine X-Mickey l'hanno rimandato a data da destinarsi.
Oltre alla storia di Artibani/Mottura (buona, nella media) c'è però il terzo episodio degli Amazing Files di Enna/Tosolini :)
Andrea "Bramo"

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Solomon

Diciamo solo che quando una copertina non è colorata a computer si vede:

Spiacente, ma non sei autorizzato a visualizzare il contenuto degli spoiler.


Ricordo che il Topo Maltese sarà diviso in due parti (la seconda sul numero 3198), e che in questo numero sarà presente anche Darkenblot 2.1, preludio all'ultimo spettacolare atto della trilogia di Casty & Pastrovicchio.

Garalla

Citazione di: Solomon il 27 Febbraio 2017, 20:41:23
Diciamo solo che quando una copertina non è colorata a computer si vede:

Spiacente, ma non sei autorizzato a visualizzare il contenuto degli spoiler.


Ricordo che il Topo Maltese sarà diviso in due parti (la seconda sul numero 3198), e che in questo numero sarà presente anche Darkenblot 2.1, preludio all'ultimo spettacolare atto della trilogia di Casty & Pastrovicchio.

Grazia sei tu?
Per il resto sì molto carina la variant ma 6 € non ce li spendo xD

Bramo

Citazione di: garalla il 27 Febbraio 2017, 21:01:05
Grazia sei tu?
Azzardo che sia piuttosto Solomon Cranach ;)

Nota per il tutti: si tratta di incroci/abbinamenti tra utenti di questo forum e quelli del Papersera :D :P
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Bramo

Nessuno ha letto Topo Maltese?
Consiglio di recuperare la storia (relativamente semplice: la prima parte è sul Topo che in versione variant rimane disponibile in fumetteria, la seconda è sul Topo che trovate ancora in edicola per tutto domani), perché Bruno Enna ha fatto davvero un lavoro eccezionale, nel ricreare le atmosfere del Corto Maltese di Hugo Pratt adattandole senza troppi sforzi ai personaggi Disney - visto che l'avventura di stampo classico è di casa per Topolino, Pippo ecc.
I personaggi sono fighi e le ambientazioni sognanti, anche grazie a un Giorgio Cavazzano in stato di grazia alle matite, che credo non riuscisse ad emozionarmi così con il suo tratto da una decina di anni buoni.
Un fumetto veramente prezioso, uno dei punti di riferimento disneyani dell'anno.

In questi due numeri poi trovate anche nuove spassose Storie dell'arte di Roberto Gagnor e Stefano Zanchi e due incursioni interessanti (anche se di natura opposta) di Casty e Pastrovicchio di ritorno nella Robopolis di Darkenblot, che partirà con la terza avventura "vera e propria" dal Topo di mercoledì.
Andrea "Bramo"

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Bramo

#742
Topolino #3199, attualmente in edicola, è un gran bel numero, dove la parte del leone la fanno Casty e Pastro ovviamente.
Darkenblot III Nemesis è solo alla prima parte di 4, ma conferma subito il rilancio in grande stile della serie: Topolino che si butta nell'avventura, lo scenario tecnologico, i nuovi comprimari, il robot simpatico e un nuovo, ancora complesso piano di Macchia Nera ben introducono in quella che promette di essere la trama più complessa di tutto la saga. Non vedo l'ora di proseguire nella lettura, anche perché i disegni del Pastro continuano ad essere efficaci: adoro il suo gusto per la rappresentazione di elementi avveniristici e "robottosi" e adoro il suo Mickey, dallo sguardo furbetto e dallo stile giovanile, a partire dal ciuffetto per finire al giubbino. Ottimo.

Molto buono anche Roberto Gagnor con la sua Gambadilegno falsario surrealista: lo sceneggiatore ha rilanciato alla grande la sua serie sula storia dell'arte, creando finora una tripletta di storie decisamente valide: quella di settimana scorsa a questa sono tra le migliori di tutta la serie, e in questo caso apprezzo davvero molto l'ironia (la banda delle vecchiette!) e il modo intelligente con cui l'arte di Magritte dialoga con i personaggi Disney. Alcune scene, come la moltitudine di pippidi, sono straordinariamente d'effetto, e questo è merito anche del bravissimo Stefano Zanchi, che qui in alcune tavole si supera.

Enrico Faccini fa una "faccinata" delle sue e come sempre gli riesce benissimo: forse meno incisiva di altre simili del recente passato, limitandosi ad essere una breve serie di gag non sempre irresistibili, Archimede e il raggio della verdissima età diverte in modo comico, moderno e surreale, un approccio che dovrebbe avere più proseliti.

Carlo Panaro scrive una storia dal soggetto interessante, minata però da una scrittura che rovina le idee pur buone alla base:un intrigo ben calato nella "storia ufficiale" di Paperopoli, un cattivo per nulla scontato e un plot twist valido rendono Paperino e il ritrovamento storico un'avventura che ho letto più che volentieri, anche se alcuni passaggi sono veramente troppo forzati, come il contorto piano dei Bassotti di non far dormire Paperino per ottenerlo spossato si scontra con il fatto di avere... un congegno che genera sonno! Rumori assurdi tutta la notte e solo Paperino li patisce, QQQ hanno dormito come angioletti. Inoltre, anche se la conclusione mi ha piacevolmente sorpreso, arriva in modo fin troppo repentino, e i dialoghi risultano spesso fin troppo didascalici. Sul fronte disegni, avrei preferito che lo stile di Urbano fosse meno sulla recente falsariga e più simile a quello di alcuni anni fa. Ma tant'è, l'artista riesce comunque a realizzare tavole buone per accompagnare una storia potenzialmente molto bella ma che risulta monca nella stesura.
Comunicazioni papere - Pony express è una storia meno interessante: ben scritta, per carità, ma che non riesce ad appassionare limitandosi a raccontare un'avventura fin troppo lineare e classica. Vi si adattano però bene i disegni sempre piacevoli di Marini.

La breve con Tip e Tap, come le precedenti di questa miniserie didattica, non c'entra l'obiettivo ed è indolore.
Andrea "Bramo"

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Azrael



TOPOLINO 3200

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Il 27 marzo cade il compleanno di Carl Barks: a Secchi e Guerrini l'onore di omaggiarlo con un remake del "ventino fatale".
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Citazione di: Azrael il 26 Marzo 2017, 12:13:03
TOPOLINO 3200

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Con cospicuo ritardo, ma ho letto Topolino #3200.
Il mio commento, per quanto riguarda Paperino e il dollaro fatale, è piuttosto negativo: se presa come remake dell'originale barksiana Paperino e il ventino fatale, la storia perde su tutta la linea, se presa come storia a sé stante non è dissimile da qualunque storia medio-bassa del settimanale, con l'aggravante di una trama che si trascina piuttosto stancamente nelle sue fasi.
Per quanto riguarda il "fattore remake", infatti, Secchi riprende sì le basi del Ventino fatale attualizzandole, e in questo senso le prime tavole si configurano come riuscite e in grado di incuriosire... il problema è che poi lo svolgimento risulta povero e privo di quella poesia, di quella legge del contrappasso e di quella delicatezza che l'originale possedeva. Il trenino del finale non viene degnamente sostituito perché i ragni-robot non hanno lo stesso effetto che aveva un oggetto tanto vituperato da Paperone... ma che di fatto è quello che lo salva. E anche la moneta del titolo ha molta meno enfasi in questa nuova versione di quanta non ne avesse nel Ventino, risultando un espediente troppo scollegato dal resto e casuale, eliminando anche in questo caso un tassello fondamentale della costruzione narrativa.
Valutando il Dollaro fatale come storia in sé, invece, i difetti sono nel ritmo, innanzitutto: la storia scorre per le sue fasi quasi avesse il pilota automatico e non si percepisce granché il pathos che quest'avventura dovrebbe trasmettere per quello che viene rappresentato (la perdita dell'intera fortuna di Paperone). Anche qui tocca ribadire che le prime tavole preparano molto bene il terreno, ma lo sviluppo tradisce le aspettative e risulta freddo e poco coerente.
Guerrini ai disegni si difende molto bene: per sua stessa ammissione non ha cercato di riprodurre lo stile barksiano e si è attenuto al suo, scelta condivisibile e che ci permette di godere delle sue belle tavole, dal tratto raffinato. Lamento solo che in alcuni campi lunghi i becchi e i volti dei personaggi risultano fin troppo abbozzati, rovinando un po' l'insieme. Non so quanto possa essere colpa del ripasso a china o del colore, ma questo dettaglio non mi è piaciuto.
Per il resto molto buono, e plaudo alla rappresentazione azzeccata del quartiere povero, anche se si vede poco.
La storia è accompagnata da un apparato editoriale di tutto rispetto: Gerbaldo è appassionato e competente (milita nel forum del Papersera dagli albori dello stesso) e lo dimostra in un articolo che offre spunti di paragone (soprattutto sul lato artistico) tra la versione originale e quella rinnovata di alcune vignette. Non concordo sul protagonismo di QQQ e della loro maturazione nella trama di Barks, ma è un elemento certamente presente e su cui non avevo mai debitamente riflettuto.

Altro cavallo di battaglia è Darkenblot 3: il secondo episodio prosegue molto bene la trama, e come da regola narrativa d'oro la trama di Casty inizia a entrare nel vivo e a ingarbugliarsi ulteriormente. L'intrigo legato a quanto sta accadendo nella città orientale assume contorni sempre maggiori, si svela il misterioso alleato di Macchia Nera e l'azione abbonda, con Topolino e alleati che finiscono in trappola e che poi ne escono. Tutto da manuale dell'avventura, ma scritto come Dio comanda. E la svolta sul finale infatti si rifà proprio a quel genere, con una città considerata perduta ma che forse non lo è davvero, che non può non ricordare (again...) Atlantide :P
Tutto molto bello, tutto molto forte... anche grazie ai dinamici disegni del Pastro, sempre in forma, che si può sbizzarrire tra robot e inseguimenti vari su sfondi high-tech. E continuo ad adorare il suo Topolino col giacchetto :)

Per quanto riguarda il resto del numero, brilla solo Gagnor con una storia dell'arte vagamente atipica ma riuscita, dove la presenza di
Spiacente, ma non sei autorizzato a visualizzare il contenuto degli spoiler.
non è gratuita e dove la nota sull'amicizia tra Topolino e Pippo impreziosisce il tutto, insieme ai bei disegni di Zanchi.
Andrea "Bramo"

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Bramo

Topo #3201: ha potenzialità ma non si applica.
Questo potrebbe essere un sunto di quanto contenuto nel nuovo numero del libretto, dove il meglio è garantito da Casty e Pastrovicchio nel terzo episodio di Darkenblot 3: lo svolgimento cammina con precisione netta, offrendo colpi di scena forse non proprio eclatanti per chi mastica questo tipo di narrazione avventurosa, ma che sono scritti bene e che quindi garantiscono una sceneggiatura pulita ed eccitante. I disegni del Pastro fanno il resto, con splash-pages e quadruple mozzafiato, specialmente per quanto riguarda gli sfondi della città perduta. Ad ora, la miglior storia del "ciclo robottonico", vedremo come si concluderà.

Anche il Sedicesimo Milione non è male: le battute al vetriolo tra Paperone e Paperino divertono sempre e stavolta sono meno esasperate rispetto ad altre occasioni analoghe. L'aneddoto però segue il solito canovaccio di questa serie, pur con qualche necessaria variante, e presenta sul finire il deus-ex-machina della chiave universale che, per quanto ben giustificato dalla sceneggiatura, si configura come troppo irrealistico. Intini ai disegni dona dinamismo e espressioni riuscite sui becchi del protagonista.

Un castello per Pippo ha tanti pregi quanti intoppi: ad un Pippo veramente azzeccato e caratterizzato ottimamente da Vito Stabile non corrisponde una trama riuscita, che soffre il numero di tavole per il tipo di svolgimento pensato, che infatti si risolve davvero troppo velocemente e con un'uscita di Orazio un po' forzata. Peccato, perché ci sono almeno un paio di battute e gag genuinamente divertenti (la citazione al Mignolo e il Prof!) e un finale veramente sorprendente e intelligente (tutte cose che non si trovano MAI nelle riempitive centrali del Topo, e di questo bisogna darne atto), ma la trama compressa mina la riuscita generale.
Anche i disegni di Emmanuele Baccinelli risultano più "ingessati" di quanto visto altrove, impressione probabilmente giustificata dal fatto che la storia è stata realizzata un paio d'anni fa, quando il disegnatore era collaboratore di Topolino da poco tempo.

Leggermente più simpatiche della media le brevi di Zio Paperone che messaggia  e di Paperino alle prese coi videogiochi, mentre il "capitolo bonus" della Storia dell'arte di Topolino incorre pressappoco nello stesso problema della storia di Pippo: la trama non mi ha molto convinto (il futuro distopico con Gambadilegno al comando è fin troppo abusato, e risulta debole anche per il suo non essere granché motivato) ma il messaggio che vuole far passare è chiaramente di grande valore, e i dialoghi non risultato mai stucchevoli nell'esporlo, anzi specialmente nell'ultima tavola si rivelano efficaci, tavola per inciso davvero bella sia per la didascalie che per il disegno di Intini, molto buono anche qui pur trovandolo più in parte con i Paperi.
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Silver Surfer

Ma di Topo Maltese, oltre all'edizione Deluxe da 40 euro, si sa se ne stamperanno qualche altra edizione più economica?
If sacred places are spared the ravages of war... then make all places sacred. And if the holy people are to be kept harmless from war... then make all people holy.

Solomon

Citazione di: Silver Surfer il 31 Marzo 2017, 17:15:29
Ma di Topo Maltese, oltre all'edizione Deluxe da 40 euro, si sa se ne stamperanno qualche altra edizione più economica?
Per il momento no.
... E perché dovrebbero, visto che così hanno la possibilità di spennarci con quell'edizione? :asd:

In futuro, chissà, potrebbe arrivare sulla Limited Deluxe (dove potrebbe costare sui dieci euro - prezzo ottenuto facendo un confronto con gli altri volumi della stessa serie con una medesima foliazione).

Azrael



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Vitaliano e Intini ci accompagnano alla scoperta del sedicesimo milione di PdP. Per l'arte arriva... un'arca di opere!
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Bramo

Topolino #3202 si chiude con Brigitta e la missione Cupido, che ritengo sciapa, poco ispirata, costellata da sviluppi e twist visti e rivisti riproposti qui senza troppa verve. Il "colpo di scena" era fin troppo facilmente intuibile da ben prima che venisse svelato e la sua natura
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non è certo esaltante. La storia di salva per la Vetro, ma più che altro nell'aspetto del ragazzo e della ragazza, visto che invece Paperone e Brigitta mi hanno convinto poco.
Ad una storia in cui Brigitta aiuta un altro sfortunato in amore, quindi, mi si perdoni se preferisco nettamente il finale di Darkenblot 3. Alla luce della storia nella sua interezza (che merita quanto prima una lettura unitaria) non saprei se sbilanciarmi come nelle settimane scorse ritenendola la miglior storia della saga... ma sicuramente se la batte con Regeneration per il podio.
Casty scrive pagine action ispirate, bilancia bene il gran numero di personaggi in scena e le rivelazioni, e Pastro accompagna con diverse quadruple davvero spettacolari, un design d'impatto e convincente per l'Umibozu e un Mickey sbarazzino e adorabile.
L'ultima tavola con finale "aperto" mi ha sorpreso e sulle prime stranito, considerando che la saga è terminata... ma alla fine mi ha messo addosso quello strano senso di vaga inquietudine e incertezza che mi piace ritrovare in questo tipo di storia, quindi è ok :)
Personalmente molto soddisfatto, quindi :)

Per quanto riguarda il resto del numero... Charleston di Enrico Faccini è un'adorabile trollata slapstick che strappa più do una risata per le gag fisiche, mentre Zio Paperone e la startpapp cup è più di "sostanza" e trovo che sia riuscita anche bene. Venerus prende un elemento attuale come quello delle startup e lo "cuce" addosso a Paperone, mostrandolo (a mio personalissimo avviso correttamente) come molto propositivo e positivo verso questo fenomeno economico. Ne risulta una storia forse un po' troppo "schematica" nello sviluppo, e con un eccesso di personaggi (non tutti strettamente necessari), ma piacevole. Ermetti alle matite fa un buon lavoro e sembra anche iniziare una leggera evoluzione del suo stile.
Andrea "Bramo"

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