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Topolino - Topic Ufficiale

Aperto da Spider-Bat, 29 Settembre 2009, 00:31:35

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Garalla

Citazione di: Paperinik il 15 Giugno 2013, 11:55:34
C'è da dire che Mottura quasi imita lo stile di Celoni  :ahsisi:

Se non ricordo male c'era stata una loro collaborazione artistica quando hanno disegnato il fumetto di Epic Mickey... e veramente io non distinguevo i due tratti...

X-Lynx

Ho letto la parodia di Moby Dick:w00t: Davvero molto bella! Non vedo l'ora di leggere la seconda parte! Inoltre i disegni sono davvero sensazionali. :ahsisi:

Bramo

Topolino #3003

Insieme al 3000, questo numero era quello più atteso di questo inizio estate 2013... da quando si sapeva che Artibani e Mottura erano al lavoro su una parodia di Moby Dick, e da quando si è iniziato a capire che il feeling sarebbe stato quello utilizzato un anno fa per Dracula, l'hype è salito alle stelle, fomentato da una robusta campagna pubblicitaria del "Topo" stesso su Facebook, e da alcune succose anteprime grafiche di Mottura.
Ora abbiamo in mano la prima parte di questo Moby Dick disneyano, e cosa dire se non che le aspettative sono state ripagate? E' difficile esprimere un parere completo sull'operazione, senza la conclusione che vedremo fra un paio di giorni, ma fin d'ora è possibile osservare come da parte di Artibani ci sia stato un ottimo lavoro di scrittura che concerne i dialoghi (davvero ottimi, sia negli interventi di Quachab che nei monologhi di Ismaele/Paperino), l'atmosfera che viene raccontata e il modo di gestire questa prima metà di storia: si può dire che non succede molto finora, ma abbiamo un quadro preciso dei protagonisti, delle loro personalità e della loro missione, e sappiamo qual è l'obiettivo a cui punta il protagonista e di conseguenza la storia. Mottura, da par suo, realizza delle tavole meravigliose, in cui i paperi sono rappresentati in modo ricercato e raffinato, i costumi sono curati nei minimi dettagli per immergere il tutto nell'epoca di riferimento e gli ambienti diventano affreschi fantasiosi, arzigogolati e affascinanti in cui l'occhio si perde ammirato.
Non trovo comunque che sia un clone di Celoni: i due hanno lavorato insieme per la GN di Epic Mickey, confermo, e comunque si conoscono e stimano professionalmente da anni, ma io vedo comunque alcune differenze che mi fanno riconoscere al volo lo stile dell'uno rispetto a quello dell'altro ;)
Le premesse perché anche questa promessa sia mantenuta ci sono tutte: non vedo l'ora, quindi, di vedere il "corpo" della trama per poter apprezzare a tutto tondo questa ennesima perla, simbolo di un Topolino che sempre più si prende sul serio e riconosce eguale importanza a quest'anima qualitativa, oltre a quella più easy che caratterizza l'antologico Disney. Allegare alla storia, come ormai piacevole uso, l'intervista ai due autori è la ciliegina sulla torta del numero, con Mottura che spiega le sue scelte grafiche e Artibani che spazia senza problemi nel citare Bone e l'illustre precedente di rivisitazione a fumetti del classico di Melville.

Il resto va dal buono al... meno buono. Il discorso dell'antologico fatto poche righe sopra, infatti, è assolutamente valido e ci credo ciecamente, vale a dire che chiaramente immaginare Topolino come un fumetto in cui trovare storie ambiziose ogni settimana è utopico per la natura stessa del giornale. Una storia come Nonna Papera e il mitico granoturco tipico rientra in una media abbastanza buona, e per quanto l'avventura non mi abbia attratto più di tanto per via di un soggetto un po' bof, la sceneggiatura di Macchetto si fa leggere e Limido disegna sempre bene :)
Bosco col suo Andiamo al cinema? prosegue con questa serie che rientra tra le sue cose migliori, e anche stavolta infatti la comicità intelligente dell'osservare gli stereotipi di ogni genere cinematografico (stavolta il poliziesco) funziona perfettamente.
Poi ci sono altre due storie.
Per Topolino e l'inseguimento all'ultima indicazione l'unico aggettivo che mi viene in mente è: chemmerda.
Spiace osservare che una giovane leva, che inevitabilmente deve farsi le ossa, abbia commesso un fail così spaventoso, ma non ho nessun appiglio per provare a difendere queste 12 tavole, e nemmeno la voglia di trovarlo dal momento che è una storia offensiva verso il lettore, tanto giovane quanto (e soprattutto) verso quello più navigato. Topolino si comporta in modo insensato e innaturale, all'interno di una situazione che più malamente stereotipata non si può, e con soluzioni narrative assolutamente inaccettabili. A peggiore il tutto il comparto grafico, con la Migheli che fa di tutto per rendere ancora più assurdo il quadro generale dell'avventura, realizzando disegni in cui i movimenti risultano sconclusionati e ridicoli.
A confronto, perfino la danese Paperino turista S.U.P.R.E.M.O. brilla, per quanto sia anche lei l'abuso di alcuni stereotipi, per di più allungati eccessivamente.
Andrea "Bramo"

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dottor-chi

Bellissimo commento Bramo! Su "Moby Dick" sono d'accordo, c'è una bella caratterizzazione dei personaggi, inoltre il motivo perché Quachab è fissato con Moby Dick è geniale. "Andiamo al cinema" mi è piaciuto fin dalla prima puntata, e anche questa dimostra che la serie procede sempre allo stesso livello. "Topolino e l'inseguimento all'ultima indicazione" é l'anello debole del numero, "Paperino turista S.U.P.R.E.M.O." è bellina, ma è portata troppo per le lunghe e "Nonna Papera e il mitico granoturco tipico" è godibile, ma trovo che ci si rigiri un po' troppo attorno al passato di Cornelius Coot, anche se il finale è bello.

Paperinik

I giochi di parole presenti nella storia di nonna Papera hanno reso la lettura davvero piacevole per me :sisi:

dottor-chi

Citazione di: Paperinik il 20 Giugno 2013, 17:41:48
I giochi di parole presenti nella storia di nonna Papera hanno reso la lettura davvero piacevole per me :sisi:
Quali esattamente?

Bramo

#246
Con un'altra strepitosa copertina, sul n. 3004 si chiude Moby Dick.
Leggendo qua e altrove, ho notato come questa seconda parte della storia firmata da Artibani, Mottura e Andolfo ha convinto meno la maggioranza dei lettori, scottati da una velocità degli eventi, da un colpo di scena banale e da altre soluzioni considerate non idonee.
Non è questo il mio caso: sarà che prima ancora di leggere la prima parte mi ero imbattuto in un articolo che diceva chiaramente chi si celava sotto le vesti di Trallallà, e quindi me l'ero già messa via come cosa assodata fin dal principio. Ma non solo: leggendo l'episodio della settimana scorsa, era chiaro dalla scarsità di avvenimenti e dalla tranquillità narrativa che si respirava – tutto atto a introdurre i personaggi, le motivazioni, la missione del protagonista e l'ambientazione – che questa seconda parte avrebbe dovuto essere, di contro, un turbinio di avvenimenti, ma sempre con quella trentina di tavole a disposizione. Qualcuno invocava la necessità di avere una terza parte per rendere più armonica la scansione degli eventi, ed effettivamente non sarebbe stato male, anche secondo me la storia ne avrebbe giovato. Resta il fatto, però, che anche così stiamo parlando di un'opera magistrale sotto tutti i punti di vista della fase produttiva. La sceneggiatura infatti funziona: nei dialoghi, forti e potentissimi, ma anche nella stesura della storia, visto che a mio parere la suddivisione quasi netta di prologo nel primo tempo e corpo del racconto nel secondo ci sta, funziona, e al netto di qualche passaggio effettivamente un po' accelerato
Spiacente, ma non sei autorizzato a visualizzare il contenuto degli spoiler.
quello che offrono le ultime tavole è un'iniezione di adrenalina potente, una girandola di avvenimenti che portano a quella bella riflessione finale, accennata già nella prima parte, che restituisce quel tocco filosofico che fa parte del romanzo originale.
I disegni di Mottura sono meravigliosi. Voglio subito sganciarmi da qualunque polemica al riguardo :P Mi limito a dire che personalmente li ho apprezzati molto, che lo stile tanto di disegno quando di organizzazione delle tavole mi trova entusiasta e che tutto ciò, unito ai sempre splendidi colori della Andolfo rendono ogni singola tavola uno spettacolo per gli occhi. Le enfatizzazioni, la cartoonizzazione, gli arabeschi che si incontrano nelle vignette sono un omaggio all'artisticità del disegno e alle atmosfere barocche che una storia come questa inevitabilmente chiede e vuole trasmettere.
Il punto importante di Moby Dick, a mio modo di vedere, è da identificare nel progetto che sta portando avanti Artibani da quando è tornato in Disney, quella scrittura consapevole e rispettosa dei personaggi, che va a trovarne le caratteristiche vincenti e le immerge in trame coinvolgenti e ambiziose, innalzando lo standard qualitativo del settimanale. Più in generale, in questo periodo di indubbio rilancio dell'immagine di Topolino verso i lettori di fumetti in generale, avere cose del genere sulla testata ammiraglia e pubblicizzarle in modo interessanti tramite sito, video, interviste e Facebook è sicuramente un'ottima cosa.

Parlavo dei disegni di Mottura, poco fa: giusto per chiudere la parentesi e continuare ad analizzare l'albo, preferisco queste tavole così ricercate a quelle senza infamia e senza lode di Luciano Gatto nell'ultima storia: Gambadilegno e un compito illegale è una storia che non si vorrebbe leggere, e i disegni di Gatto la completano perfettamente. Non perché siano brutti, il disegnatore ha quel suo stile pulito e lineare che per certi versi è anche piacevole, ma che in una storia con questa trama si prestano ad accentuare quell'aria semplicistica dei personaggi. Tanto Artibani rende gli standard character vivi e reali, quanto Pesce in questa avventura li rende macchiette assurde, a cui non si può credere, con cui non ci si può immedesimare tanto agiscano in modo irrazionale. Inutile tirare in ballo il Gamba di Faraci, che io apprezzo tantissimo ma che è tutta un'altra cosa e con tutta un'altra filosofia dietro, che nulla ha da spartire con Pietro che fa da baby sitter a Tip e Tap. Altro che il Gamba del 3000 con la partita di calcetto! :P Se quindi i presupposti sbagliati minano la storia fin dalla seconda tavola, l'autore costruisce una storia in cui rende i nipotini di Topolino assolutamente antipatici e ligi al dovere in maniera poco credibile per come viene sbattuta sul muso a Pietro, per poi sfociare nel nonsense di Gambadilegno camuffato da scolaro. Che sia voluto o non voluto, è un nonsense non riuscito in una storia da dimenticare.
Manco Macchetto si salva, visto che Nonna Papera e l'invasione degli Ultracraker passa via senza lasciare molto: ancora Nonna Papera, qualche gag con Ciccio, ancora alieni bla bla bla. La cosa del grano invasore che si trasforma in cracker poteva anche essere simpatica nell'ottica di presa in giro di certi b-movie horror, ma non c'entra l'obiettivo.
Dopo Moby Dick, comunque, la storia migliore dell'albo è quella di Paperinik: Bosco è bravo, non sempre ma in questa avventura è efficace, è un buon Paperinik quello che vediamo agire, molto detective ma ci sta. Ho apprezzato molto il finale inaspettato, che si risolve in modo un po' troppo a tarallucci e vino, ma che comunque vale. E in generale tutta la trama viene portata avanti bene e con bei dialoghi.
Mazzon non è certo tra i miei disegnatori preferiti, ma qui è piacevole, dai
La storia di Filo e Brigitta, infine, è una breve simpatica, perché sfrutta un tormentone nel giusto spazio per farlo, anche se scade un po' nel finale. Ma strappa un paio di risate nel modo giusto, e quindi il suo compito lo svolge.

Infine, segnalo che già si parla di Monsters University con largo anticipo, ed è bene perché le campagne pubblicitarie si costruiscono per tempo e con iniziative simpatiche, come in questo caso. E' da notare poi il breve pezzo di Valerio Paccagnella, che parla di The Blue Umbrella (il nuovo corto Pixar) riuscendo in poche righe a parlare di influenze, tecnica e obiettivi di regista e sceneggiatori. Un altro tassello importante della cultura dell'animazione viene portato avanti da Valerio sulle pagine del "Topo", il che è tutt'altro che banale e facile. Continua così ;)
Andrea "Bramo"

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Talon

Era un'infinità di tempo che non compravo Topolino, non mi sono fatto mancare uno speciale ogni tanto, ma il settimanale erano diversi anni che non lo prendevo. Tutto fino allo scorso sabato, ho visto l'illustrazione di copertina del numero 3003 e ho provato a sfogliarlo, le immagini erano bellissime, tuttavia dato che la storia non si concludeva in quel numero ho deciso di passare. Una volta giunto a casa però continuavo a pensarci, quindi ho provato a chiedere un po' qui sul forum, ma ormai ancor prima di ricevere risposte ho deciso che l'avrei acquistato, cosa che ho fatto subito il giorno seguente (questa settimana ho comprato anche il 3004 per la conclusione della storia).
Che dire, Moby Dick è un racconto molto ben fatto, le illustrazioni ti catapultano direttamente sulla Piquod in mezzo all'oceano. Mi sono voluto leggere questa storia tutta d'un fiato, quando mi avete detto che sarebbero stati 2 episodi ho aspettato di avere anche il secondo prima di cominciare, nel frattempo mi sono letto tutte le altre. Belli anche gli "extra", non sapevo che una famosa balena bianca fosse davvero esistita, con Topolino non si smette mai di imparare.
Oltre alla grande reinterpretazione di questo classico ci sono le altre storie, come sempre essendo ognuna a sé il gradimento è altalenante, ci sono piccoli gioielli e ciofeche, ma non mi lamento. Mi ha dato una sensazione davvero piacevole leggere questo fumetto, è da quando ero bambino che leggo Topolino, certo c'erano anche Tiramolla, Soldino, Braccio di Ferro, Geppo, quei fumetti di guerra di cui non ricordo il titolo, e forse anche altri, ma il Topo era l'unico che seguivo costantemente ogni settimana e la cosa è durata penso almeno una decina di anni. A distanza di tanto tempo devo dire che qualcosa è cambiato, non saprei bene cosa ma ho questa sensazione, forse sono cambiato io, ma questo è rimasto comunque un fumetto di qualità.
Devo dire che ho "riscoperto" un mio vecchio grande amore, perché non so voi ma i fumetti che leggo più volentieri io non sono quelli con la storia o i disegni migliori, ma quelli che hanno per me un valore affettivo, nostalgico... e in questo campo Topolino si piazza indiscutibilmente al primo posto senza che nessuno lo possa schiodare da lì.
Con grande dispiacere ora come ora non ricomincio a seguirlo, troppi arretrati di altre serie ancora da leggere oltre a quelle in corso, ma per quest'estate conto di finire (o quasi) la roba arretrata che mi aspetta, poi per quest'autunno devo dare una risistemata alla mia casella e se riesco a levare abbastanza roba per allora Topolino potrebbe tornare un appuntamento settimanale anche per me. Intanto però tengo d'occhio le uscite e... cambio set!

Neo

L'edicolante mi ha recuperato il numero 3000 :D

Garalla

Citazione di: Neo il 26 Giugno 2013, 14:47:18
L'edicolante mi ha recuperato il numero 3000 :D

Avevo letto da qualche parte che avrebbero provveduto a fare delle ristampe per soddisfare le richieste!
Felice che sia arrivato a te e spero sia arrivato a tutti quelli che l'hanno richiesto!

Letto nel frattempo anche il 3005... Pur senza delle storie capolavoro è un numero che si attesta su una media piuttosto alta.
Sempre più felice di questa gestione del Topo!

Talon

Mi sa che per 5 settimane consecutive lo prendo, voglio la 313 XTREME :sisi:

il promo
http://www.topolino.it/video/313-xtreme/

e un pò di storia
http://www.topolino.it/archivio-post/vrooom-vi-racconto-di-me/

DarioJoke89

Quindi dal prossimo ( 3006) per cinque uscite quindi fino al 3010? :D :D


Talon

Citazione di: DarioJoke89 il 29 Giugno 2013, 00:52:18
Quindi dal prossimo ( 3006) per cinque uscite quindi fino al 3010? :D :D


A quanto ho capito sì... qualcuno può confermare?

DarioJoke89

ok ho cercato un pò e ve lo confermo io  :)
Da settimana prossima per le prossime 5 uscite !!!!
sarààà asssolutamenteeee miaaa :D :D :D :D :D :D :D :D :D


Garalla

Non per sminuire il vostro entusiasmo... Ma spero non compriate il Topo per il gadget abbinato xD
Scherzi a parte da un paio d'anni a questa parte hanno fatto un paio di gadget niente di che ma le storie che lo pubblicizzavano era fatto bene e anche se erano volutamente propaganda per far continuare l'acquisto erano anche storie riuscite bene.
Insomma storie come nello speciale 3000 in cui il numero 3000 era presente ma non influenzava l'intera storia, così spero che il gadget sia presente nella storia ma che la storia non sia in funzione di quel gadget. Comunque vedendo sul sito di Topolino che la storia è scritta da Sisti mi fa ben sperare(per dire è uno dei creatori di PK...)