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[BIO] John Byrne

Aperto da char70, 28 Luglio 2012, 20:52:36

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char70



John Lindley Byrne nato in Gran Bretagna (West Bromwich, West Midlands) il 6 luglio 1950 è uno degli Autori di comics più prolifici e amati di tutti i tempi.
Grande appassionato di fumetti, John apprende dai grandi Maestri del fumetto tutte le caratteristiche che a partire dalla metà degli anni Settanta faranno di lui l'Autore simbolo del fumetto supereroistico.
Il suo stile chiaro e dinamico non è intenzionalmente rivoluzionario e originale. Vi ritroviamo le sue principali fonti di ispirazione, i vari Jack Kirby, Neal Adams, Joe Kubert, Gil Kane e John Buscema.
Negli anni della sua infanzia in Inghilterra conobbe, grazie alle repliche di programmi come The Adventures of Superman e alle ristampe DC Comics, i supereroi americani.
All'età di otto anni si trasferisce con la famiglia in Canada dove frequenta per qualche tempo (Byrne stesso si definì uno studente poco dotato) l'Alberta College of Art, dove esprime per la prima volta il suo talento fumettistico in una satira del mondo gay dal titolo The emery weal. Il protagonista, Gay Guy, sarà il "prototipo" per il supereroe Snowbird di Alpha Flight. Durante l'esperienza al college pubblica il suo primo fumetto, ACA Comix #1 con protagonista "The Death's Head Knight".
Lasciato il college nel 1973 senza aver completato gli studi, nei primi mesi del 1974 irrompe nel mondo dei comics con una "Fan Art Gallery" su FOOM, una pubblicazione promozionale della Marvel, e illustrando per la Skywald Publications una storia horror in bianco e nero di due pagine dello Scrittore Al Hewetson sul numero 20 di agosto del magazine Nightmare. Sempre nello stesso anno realizza i primi lavori professionali per la Charlton Comics dell'Editor Nicola Cuti realizzando il suo primo albo dal titolo Wheelie & the Chopper Bunch, con personaggi di Hanna & Barbera, la sua prima serie ROG-2000 cui seguiranno l'adattamento del serial televisivo Spazio 1999 e il fantascientifico Doomsday+1.
Realizza inoltre la copertina per l'antologica The Many Ghosts of Doctor Graves #54 (dicembre 1975).
Sempre al 1975 risale la sua prima storia per la Marvel Comics, Dark Asylum, un'avventura di Dracula pubblicata su Giant Size Dracula #5 con la sceneggiatura di Tony Isabella e scritta da David Anthony Kraft. Lo stile è ancora acerbo e completamente "ricoperto" dalle chine eleganti ma personalissime di Rudy Nebres.
Nel giro di pochi mesi, insieme a Chris Claremont, inizia a lavorare su serie minori della Marvel come Iron Fist (Pugno d'Acciaio), The Champions (I Campioni) e sul magazine in bianco e nero Marvel Preview featuring Star-Lord.
Nel 1977 il suo primo lavoro di grande rilievo: una sequenza di storie di Spider-Man pubblicate sul mensile Marvel Team-Up.
Dopo qualche episodio di Fantastic Four (Fantastici Quattro) e di The Avengers (I Vendicatori), il sodalizio con Claremont diviene stabile con la lunga collaborazione sulle pagine di Uncanny X-Men, allora l'unica testata degli "Uomini X" in circolazione. Nel corso della gestione Claremont/Byrne (iniziata col numero 108 nel dicembre 1977) la serie raggiunge quel primato di popolarità che ancora oggi la contraddistingue. tra le tante storie memorabili firmate dai due Autori ricordiamo i cicli della Terra Selvaggia, di Proteus, la saga di Fenice Nera e Giorni di un Futuro Passato. Insiste perché il titolo mantenga tra i protagonisti il canadese Wolverine contribuendo con una serie di elementi alla storia che ne giustificassero la presenza, e crea il personaggio di Kitty Pride aka Shadowcat. Nei 35 episodi, Byrne passa quindi da Disegnatore ormai maturo ad abile soggettista, mettendo più volte le mani nelle fitte trame di Claremont. E' forse proprio questa la causa del disaccordo tra idue Autori e del conseguente abbandono della serie (avvenuta col numero 143 nel marzo 1981) di Byrne, al culmine del successo.
Nei primi mesi del 1980 per tre mesi non è sotto contratto con la Marvel. Avendo sempre voluto disegnare Batman, contatta l'Editor della DC Comics Paul Levitz e realizza le matite del primo numero di The Untold Legend of the Batman. La DC è naturalmente interessata ma Byrne riceve il plot della serie solo al secondo mese dei tre "liberi". Non potendo onorare l'impegno per la mancanza di tempo disegna, scome già scritto, solo il primo numero che passerà poi nelle mani di Jim Aparo. Questa esperienza guastò i rapporti con la DC Comics per diversi anni.
Mentre lavora come Disegnatore regolare alla serie regolare dei Mutanti, trova il tempo di occuparsi di The Avengers (numeri 164-166 e 181-191) con lo Scrittore David Michelinie e realizza una run di 9 numeri (numeri 247-255) di Captain America con ai testi Roger Stern dove l'eroe americano per eccellenza, nel numero 250 della serie corre per la presidenza degli Stati Uniti d'America.
Lasciati i Mutanti, Byrne intraprende la sua più lunga e impegnativa avventura (numeri 232-293 dal 1981 al 1986) alla guida di Fantastic Four. Il titolo del primo episodio (Back to the basics, cioè "Ritorno alle origini" - ma anche un ritorno ai tratti elementari e più caratteristici) lascia intendere la volontà di restituire al favoloso quartetto lo splendore delle storie di Stan Lee e Jack Kirby. Per far questo, Byrne pesca a piene mani dal repertorio dei due "Padri" del Marvel Universe, depurando da tutte le deviazioni fantascientifiche le avventure di Reed Richards e soci.
Come già aveva fatto con gli X-Men, John elegge un personaggio del gruppo a suo favorito (prima era Wolverine ora Susan Storm) e ne approfondisce in toto la psicologia passando così da Invisible Girl ()Ragazza Invisibile) a Invisible Woman (Donna Invisibile). Il Baxter Building, casa storica del quartetto viene distrutto e sostituito dal Four Freedom Plaza, Ben Grimm (La Cosa) viene rimpiazzato da She-Hulk e "vive" le sue avventure in solitaria in un suo comic book (sempre scritto da Byrne) mentre la sua fidanzata Alicia Masters si lega sentimentalmente a Jhonny Storm.
Durante la run di Fantastic Four trova il tempo di lavorare (numeri 314-319 nel 1985) su The Incredible Hulk (L'Incredibile Hulk) e di realizzare (testi e disegni) una nuova serie incentrata sullo strano gruppo canadese Alpha Flight.
Qui John si sbizzarrisce a inventare situazioni scabrose e inedite nel panorama supereroistico, che, a parte poche eccezioni, era sempre stato abbastanza "bacchettone". Del gruppo fanno parte infatti un supereroe gay (Northstar), una ninfomane (Aurora), uno scienziato vagamente schizofrenico (Sasquatch), un nano (Puck) e altri personaggi non propriamente ortodossi.
La sovrapproduzione di quel periodo non manca però di lasciare qualche segno soprattutto nei disegni, che si fanno sempre più veloci e poveri di sfondi.
In seguito a una lite con Jim Shooter, all'epoca Responsabile Editoriale della Marvel, e ad un'irrinunciabile offerta della DC Comics, nel 1986 Byrne accetta l'incarico di rilanciare Superman. Impresa non da poco, viste le pessime condizioni dell'Uomo d'Acciaio, storicamente "oppresso" da un eccesso di potenza. Riapplicando abilmente il principio del "ritorno alle origini" e mescolando al vecchio mondo DC elementi tipici della narrazione Marvel (primi fra tutti , la continuity e la trasgressione), Byrne riesce nel suo intento e lascia il segno nella storia dell'eroe di Metropolis.
Riduce significativamente i poteri dell'eroe (pur rimanendo uno degli esseri più potenti sulla Terra), elimina la Fortezza della Solitudine, Krypto e i genitori adottivi sono ancora vivi per godere delle imprese del figlio.
Riscrive in pratica l'adolescenza di Clark Kent eliminando Superboy facendogli indossare il costume rosso e blu solo in età adulta. Questo "percorso" per divenire Superman è stato poi ripreso nella Serie TV Smallville e nel 2005 nel romanzo It's Superman di Tom De Haven.
La sua avventura in DC Comics dura poco più di due anni, al termine dei quali John torna alla Marvel con l'intenzione di risollevare le sorti dei personaggi minori.
Grazie alla sua magia svettano in cima alle classifiche serie come Starbrand, The Sensational She-Hulk (dove la protagonista è consapevole di essere in un fumetto e critica appunto Byrne circa le storie, i personaggi oppure i disegni), Namor the Sub-Mariner (dove l'antieroe sottomarino è a capo di una multinazionale che si occupa di tenere puliti i mari) e Avengers West Coast (I Vendicatori della Costa Ovest). Scrive per i disegni di John Romita Jr. prima e di Paul Ryan poi, alcuni albi di Iron Man (numeri 258-277) lanciando un secondo ciclo di "Armor Wars" e riportando in auge il Mandarino come nemesi principale di Tony Stark.
Libero professionista senza vincoli di esclusiva, John saltella da una Casa Editrice all'altra illuminando personaggi noti e meno noti.
per la Dark Horse Comics crea la bellissima e originle serie Next Men, di cui detiene tutti i diritti di pubblicazione. Si tratta di una complessa trama spazio-temporale in cui Byrne esprime ancora una volta il suo attaccamento a una concezione classica e razionale della fantascienza, nonché un progetto assai ambizioso per concezione e respiro narrativi, tanto che dirà: <i>"E' la storyline più complessa della mia carriera. Tanto comlpessa che sono stato costretto a stendere per iscritto un piano degli avveniimenti - che di solito tengo a mente - per essere sicuro che tutto accada come e quando dovrebbe"</i>.
Next Men durò per 30 numeri, quando nel 1994 Byrne concluse la serie con l'intenzione di tornare <i>"in non più di sei mesi"</i> anche per il timore del collasso dell'intero sistema fumettistico statunitense.
La IDW, un Editore indipendente ha raccolto in volumi la serie originale dei Next Men con un continuo.
Tra gli ultimi lavori degli anni Novanta vanno ricordati per la DC Comics gli episodi di Wonder Woman, elevando al rango di Dea l'amazzone, anche se nell'ultimo numero ha ripristinato lo status quo della serie, e l'ennesimo omaggio a Jack Kirby con la risocperta del suo Quarto Mondo. Mentre per la Marvel lavora sulla serie storica The Amazing Spider-Man.
Dal 1999 al 2001 lo troviamo all'opera sugli X-Men con X-Men: The Hidden Years, poi la cancellazione del titolo matura la decisione di non lavorare più per la Marvel Comics.
All'inizio del 2003 Byrne ha passato dieci settimane come Disegnatore ospite realizzando le strisce di Funky Winkerbean per fare un favore al creatore delle strisce, Tom Batiuk, che si stava nel frattempo riprendendo da un intervento chirurgico al piede.
La maggior parte del suo lavoro negli anni Duemila è per la Dc Comics, dove è all'opera su Justice League of America, Doom Patrol, Blood of the Demon, Superman e con Gail Simone lancia nel 2006 la serie The All-New Atom dove disegna i primi tre numeri.
per la IDW nel marzo del 2008 lavora ai primi sei numeri della serie FXscritta da Wayne Osborne. Altri suoi progetti per l'Editore sono storie per gli Universi di Star Trek e di Angel. Nel 2011 lavora su Jurassic Park: The Devils in the Desert, e Cold War (The Michael Swann Dossier). A cavallo tra il 2010 ed il 2011 riprende in mano la serie dei Next Men con un sequel dal titolo Aftermath che vede la luce nei primi mesi del 2012 ripartendo da dove era finita la serie originale. Uno degli ultimi lavori per la IDW è una nuova serie dal titolo Trio.

Thanx to Wikipedia & Riccardo Vinci e Giuseppe Guidi (Grandi Autori Marvel 2)

It's a magical place...


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Leggenda vivente del fumetto americano. Aspetto una raccolta degna di Generations in Italia.

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