News:

Sostenete DC Leaguers (scopri come).

Menu principale

Harry Potter - I Romanzi di J.K. Rowling

Aperto da Lagertha Lothbrok, 11 Marzo 2012, 13:01:56

Discussione precedente - Discussione successiva

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questa discussione.

Spawn

Ho cominciato a leggere la saga di Harry Potter a 9 anni quando mia madre mi comprò la pietra filosofale, fu amore a prima vista.... una saga molto ben costruita che segue il protagonista nella sua formazione e gravato da un destino quasi inevitabile. Ricordo invece che i film mi fecero subito cagare.

dottor-chi

#376
Più o meno un mese fa, ho deciso di riprendere in mano L'Ordine della Fenice, e devo dire che é bellissimo, forse il miglior libro di Harry Potter che abbia letto finora.

Spiacente, ma non sei autorizzato a visualizzare il contenuto degli spoiler.


Ho iniziato a leggere il 6º libro, Il Principe Mezzosangue, e anche questo sembra difendersi bene. L'unica cosa che non mi piace molto é
Spiacente, ma non sei autorizzato a visualizzare il contenuto degli spoiler.
, ma non è nulla che pregiudica la lettura.

smn15

Una delle grandi gioie della mia infanzia. Parte di ciò che sono ora lo devo a J.K. Rowling perché da questi libri è partita una passione che è diventata anche titolo di studio (e in futuro spero un lavoro).

Personalmente il mio libro preferito della saga è il quinto. L'ordine della fenice è infatti il più denso e quello che mi ha portato di più a contatto con il mondo della magia della Rowling, cosa per me fantastica.
Torno bambino quando ci penso, non c'è niente da fare!

Mi sono fatto anche un file word in cui ho raccolto tutte le curiosità e le aggiunte che la Rowling ha scritto su Pottermore. Sono un centinaio di pagine...

dottor-chi

#378
In soli due giorni, ho letto con grande piacere il 6º libro della saga, Il Principe Mezzosangue.

Spiacente, ma non sei autorizzato a visualizzare il contenuto degli spoiler.


E, senza alcuna certezza nel "domani" e con ancora tante domande aperte, non vedo l'ora di poter leggere l'ultimo capitolo della saga. :)

smn15


dottor-chi

Citazione di: smn15 il 21 Febbraio 2016, 14:20:59
facci sapere  :)
Certamente ;)
Che poi, il 7º libro avevo iniziato a leggerlo circa quattro anni fa in strane circostanze, quando avevo appena finito Il Calice di Fuoco, ma non mi ricordo quasi nulla. Sarà come leggerlo per la prima volta.. :lol:

smn15


Nigma

Il mio preferito è il quarto.
E' il libro che segna il passaggio nella saga dal tono più infantile-adolescenziale a quello più adulto.
Ti colpisce con l'espansione del mondo magico oltre il Regno Unito e con la crudezza degli eventi, quelli finali fra tutti.
Quando me lo regalarono per Natale andavo ancora alle elementari e mi colpì la mole del libro, che divorai comunque, ma sentii già a quella tenera età (ero molto ingenuo, anche nelle letture) che HP non sarebbe stato più lo stesso e che dovevo cambiare con lui, prendere più consapevolezza delle brutture delle cose, dell'amore e delle ingiustizie.
Tutt'ora mi sentirei stordito nel rileggerlo perché forse verrei travolto da tutte quelle sensazioni che colpirono quel bambino di 9-10 anni  :)
Dal punto di vista qualitativo-oggettivo, forse sì, l'Ordine della Fenice è il migliore di tutti, mentre il settimo mi deluse un po' sul finale.

Buddy Baker

La Salani ha annunciato che il 24 settembre pubblicherà l'edizione italiana del testo teatrale di The Cursed Child. La versione inglese invece uscirà il 31 luglio (come sempre la Salani si conferma sul pezzo  <_< )


Ex Capitan Marvel, ex edo

Bramo

Citazione di: Buddy Baker il 19 Luglio 2016, 12:48:52
La Salani ha annunciato che il 24 settembre pubblicherà l'edizione italiana del testo teatrale di The Cursed Child. La versione inglese invece uscirà il 31 luglio (come sempre la Salani si conferma sul pezzo  <_< )
Comprato al day one e letto ormai un paio di mesi fa, nel giro di tre giorni e giusto perché non ho voluto bruciarlo subito, perché volendo in una giornata lo si finisce abbastanza tranquillamente.

E questo perché Harry Potter e la maledizione dell'erede non è un romanzo ma è sostanzialmente il "copione" (lo script-book, più propriamente) dello spettacolo teatrale ideato dalla Rowling, scritto insieme a Jack Thorne e diretto da John Tiffany, e questo lo rende al 90% dialoghi, con l'aggiunta di qualche breve parte descrittiva per rappresentare ciò che accade in scena.
Ma anche perché l'avventura scorre via veloce e in modo piacevole, e i dialoghi stessi risultano brillanti e che invitano a proseguire la lettura dei discorsi.

Si tratta dunque di un prodotto che solitamente non finisce in mano ai non addetti ai lavori, ma l'occasione era eccezionale: l'occasione di sfruttare un nuovo medium per raccontare qualcosa di nuovo sul suo maghetto ha portato l'autrice a scrivere una storia decisamente importante per la vita del protagonista, riprendendo direttamente dall'epilogo del settimo romanzo e svelando cosa succede a Harry, Ron ed Hermione 20 anni dopo la sconfitta di Voldemort, ma soprattutto cosa accade alla loro discendenza.

Chiariamolo subito: il libro possiede lati positivi e lati negativi, e già questo rende La maledizione dell'erede il racconto più debole della saga potteriana. Ovviamente il paragone tra i sette romanzi canonici e questo libro (che romanzo non è) non può essere fatto per quanto riguarda la forma, ma per quanto riguarda la sostanza ritengo di sì, e quello che abbiamo in mano è una storia che sfrutta
Spiacente, ma non sei autorizzato a visualizzare il contenuto degli spoiler.
per offrire la scusa di citare, riutilizzare e far rivivere determinati eventi raccontati durante gli anni di scuola di Harry.
Uno stratagemma assai furbetto, che se fosse stato usato in un romanzo ufficiale mi avrebbe indispettito abbastanza ma che trova la sua giustificazione nell'ottica della rappresentazione teatrale: anzi, in quel caso la soluzione è assai intelligente, dal momento che permette di portare in scena una storia nuova ricca allo stesso tempo di vecchi elementi che omaggiano i fan, abituati a immaginarseli durante la lettura o a visionarli attraverso i film.
Furbetto o no, rimane un trucchetto insidioso: quando l'hanno usato in Once Upon a Time, per esempio, è stato un disastro. Inoltre non si può evitare, di primo acchito, di pensare a come tutto quanto sembri una gigantesca fan-fiction come ne sono state scritte tante dai fan in questi dieci anni, che hanno spesso immaginato cosa succede nel futuro di Harry, Ron ed Hermione e dei loro figli, futuro accennato nelle ultime pagine dei Doni della morte.
Fortunatamente qui entra in gioco l'abilità narrativa di Rowling e Thorne, che inventano un intreccio che riesce a nascondere molto bene i pericolo insiti in questo tipo di trame, basandone presupposti e sviluppo su alcuni dei temi che hanno fatto la fortuna della saga: rapporti figli-genitori, amicizia, ricerca di se stessi e tanta attenzione ai sentimenti, senza diventare stucchevoli. Tutto questo io l'ho ritrovato intatto qui, dove i veri protagonisti sono il figlio di mezzo di Harry e Ginny, Albus, e il figlio di Draco, Scorpius: per assurdo, ho trovato addirittura più centrale quest'ultimo che il Potter. La loro imprevedibile amicizia, i loro caratteri così diversi da quelli dei genitori, contribuiscono a dare quelle differenze rispetto ai passi intrapresi dai padri che non rischia di rendere il tutto un "more of the same", e allo stesso tempo si possono trovare piccole corrispondenze che è bello rintracciare. I due personaggi sono caratterizzati benone, e si riesce a odiarli o ad affezionarcisi in maniera genuina e immediata, ricreando quella magia che sperimentavo leggendo la saga originaria, quando entravo in empatia con i personaggi.

Insomma, un plot rischioso o quantomeno fraudolento e "facile" viene qui utilizzato al meglio, non mancando di offrire un paio di colpi di scena niente male che, pur non essendo paragonabili alle intricate trame mystery dei sette romanzi restituisce comunque la sensazione anche di quell'aspetto. Certo, forse il colpo di scena più grosso può far storcere il naso a qualcuno, ma alla fine lo trovo coerente con tutto l'impianto narrativo di questa storia, che come dicevo ha tra le sue tematiche fondanti l'eredità dal passato, quella vecchia storia per cui "gli errori dei genitori ricadono sui figli", che ad ogni modo vale anche per i successi ;)
Molto belle anche le versioni adulte di Harry, Ron, Hermione e Draco: vederli nei panni di adulti più o meno realizzati e in quelli di genitori, con tutte le difficoltà del caso, me li ha resi forse ancora più vicini e "reali" di quanto già non li sentissi finora: perché sono cresciuti, sono andati avanti, si sono evoluti, pur mantenendo intatte alcune caratteristiche fondanti. Come capita agli esseri umani in tutto e per tutto.
Il ritratto
Spiacente, ma non sei autorizzato a visualizzare il contenuto degli spoiler.
invece mi ha un po' stonato: vero che si è sempre detto, e viene ribadito anche stavolta, che i ritratti non corrispondono esattamente ai maghi che rappresentano e che non ci sono più, ma vedere
Spiacente, ma non sei autorizzato a visualizzare il contenuto degli spoiler.
non mi è sembrato molto rispettoso di quel mago. Capisco la volontà (già cominciata nei Doni della morte) di mostrare che
Spiacente, ma non sei autorizzato a visualizzare il contenuto degli spoiler.
, ma nei romanzi la cosa era riuscita in modo meno sbilanciato. Ma tant'è, è così.

La maledizione dell'erede è quindi una buona storia: la sceneggiatura è solida e quasi tutto fila liscio a livello di sviluppo, le citazioni al passato solleticano il mio animo di fanboy e i personaggi sono tutti ottimi. Una deroga che concedo volentieri alla Rowling riguardo la sua promessa che non avrebbe più scritto nulla sul suo maghetto, visto che non aveva mai parlato di altri media che non fossero romanzi :P
Ora si concentri sulla sceneggiatura della pentalogia sugli Animali Fantastici, che rappresenta secondo me la modalità giusta perché possa sfogare la sua voglina di tornare di tanto in tanto a parlare del mondo magico senza infrangere la sua parola: andare ad affrontare altre epoche e altri personaggi, una sorta di approccio in piccolo di quanto si è fatto e si sta facendo con l'universo di Star Wars.
Andrea "Bramo"

Scrivo per:
LoSpazioBianco.it: nel cuore del fumetto!
www.lospaziobianco.it

SEGUI LOSPAZIOBIANCO SU:
Twitter | Facebook | YouTube | Flickr

Venom

In una settimana ho letto i primi due libri della saga e sto finendo il terzo. Che mi succede?  :lolle:

E' la prima volta che affronto il mondo di Harry Potter in versione cartacea. Conoscevo solo i film ma è trascorso abbastanza tempo da perdere parecchi dettagli e apprezzare così la lettura.

Da adulto non posso fare a meno di notare che l'universo costruito dalla Rowling è tutt'altro che impeccabile. Saltano continuamente fuori domande sul suo funzionamento e l'impressione è che tanti aspetti siano trattati con una superficialità a cui un ragazzino certo non dà importanza. Però il meccanismo funziona, la voglia di continuare a leggere non viene mai meno e ci si diverte con le paturnie e insicurezze di Harry, tra l'altro piuttosto verosimili.

Le case di Hogwarts:

cacca
cacca
supercacca verde
il grande, stupendo, bellissimo, magnifico Grifondoro.


Kenshiro

Mah, non ho più a che fare da decenni con il Potterverse, ma ho sempre pensato che il problema fosse che la Rowling avesse si creato un universo ricco ma che non l'ha mai concretamente sviluppato.
Harry Potter è solo una frazione di ciò che ha creato, ma per quanto mi riguarda potrebbe scrivere altre storie ambientate ad Hogwarts, con nuovi protagonisti che fanno parte di case diverse da Grifondoro e che scoprono misteri e storie del mondo magico. Poteva tranquillamente sfornare vagonate di storie anche non necessariamente ambientate ad Hogwarts, ma purtroppo è andata così.
Visto ciò che ha fatto dopo HP ossia quasi il nulla direi che è abbastanza opportuno credere che il maghetto occhialuto sia stata una discreta botta di culo in quel di Edimburgo. ^_^
Non muore mai ciò che in eterno può aspettare,
E dopo strane ere anche la morte muore.

eX Gon Freecss

Venom

Un fenomeno da centinaia di milioni di copie. Uno di quelli che va oltre i meriti effettivi e che diventa inarrestabile anche dall'autore se per assurdo volesse fermarlo. La Rowling  se ne è guardata bene  :P, ma quale scrittore/scrittrice non vorrebbe essere al suo posto?
Negli ultimi anni si è buttata sul genere giallo. Non ho mai letto un'intervista, non so se in realtà è quello che preferisce, ma anche i primi romanzi di Harry Potter sono basati su una mistero da risolvere, una rivelazione e una spiegazione finale. Intorno ci ha costruito la vita da collegio, le avventure del trio meraviglia e ha alimentato l'attesa per il confronto finale col nemico.

Citazioneper quanto mi riguarda potrebbe scrivere altre storie ambientate ad Hogwarts, con nuovi protagonisti che fanno parte di case diverse da Grifondoro e che scoprono misteri e storie del mondo magico.
Infatti considero un difetto la centralità di Grifondoro e troppo accentuata la divisione buoni /cattivi. Sembra che sia meglio buttarsi al lago che finire a Serpeverde! :D  Io i protagonisti li avrei un po' sparpagliati per le case, ma il target è quello dei ragazzini, l'impostazione dei personaggi è pensata per loro.

Recentemente si è parlato di una serie tv su Harry Potter. Se la faranno, forse ambientarla nel presente ma non nella scuola potrebbe essere un'idea, anche per non replicare dinamiche già viste.

Venom

Il Quidditch: uno sport, un perché.

Sono all'inizio del quarto libro della saga dove si svolge la finale di Coppa del Mondo di Quidditch: Bulgaria contro Irlanda.
Spiacente, ma non sei autorizzato a visualizzare il contenuto degli spoiler.

Venom

Ho finito ieri sera il quarto libro.
Spiacente, ma non sei autorizzato a visualizzare il contenuto degli spoiler.