Almuric - di Robert Ervin Howard

[Akanith Wan]

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Inquieto, insofferente all'autorità, incapace di assoggettarsi alla civiltà delle macchine, Esaù Cairn sembra proprio un uomo nato in un'epoca sbagliata, un uomo "fuori dal suo tempo". Dotato di una forza bruta, intelligente ma primitivo nelle sue passioni, conduce una vita disordinata e viene tenuto alla larga dai suoi amici. Tuttavia Esaù Cairn riesce a frequentare l'università e si appassiona allo studio delle lingue antiche; in particolare diventa un esperto dello scomparso dialetto Austriki. Questa specializzazione lo fa inevitabilmente incontrare con il professor Isaac Ildebrand, e con lui partecipa alla spedizione che determinerà la svolta della sua vita, riportando Esaù Cairn nel tempo giusto per cui pare essere nato e nel quale potrà esprimere liberamente tutta la sua intelligenza e tutta la sua possente vitalità.

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In poche parole, si tratta della risposta Howardiana alla saga di John Carter di Marte creata da Burroughs, un'opera originale grazie allo stile inconfondibile ed unico del Barbaro Texano.

Per certi versi la preferisco di gran lunga alla verbosa saga marziana di Carter, nonostante devo ammettere che Almuric non suscita lo stesso sense of wonder di Barsoom.

Esaù Cairn è il tipico eroe Howardiano: muscoloso, possente, intelligente ma passionale, incapace di adattarsi ai ritmi dell'uomo moderno, in breve un uomo nato nel secolo sbagliato.

Bellino, anche se qualche "Conanata" la si poteva risparmiare, sarebbe bello farci un film, riadattandolo magari ai tempi moderni (il romanzo è del 1933 ma è stato pubblicato postumo nel 1939).

[mar-vell]

Questo libro è la versione di John Carter di Howard.
Mar-Vell

[Akanith Wan]

Esaù Cairn ha un nome che non si può sentire, lo ammetto, ma a John Carter lo usa per spazzarci il pavimento.

Io l'avrei chiamato Joseph Cairn!

Questo libro è la versione di John Carter di Howard.
Mar-Vell

La cosa è decisamente riduttiva, in comune i due romanzi hanno davvero poco. Non si può paragonare il tipico eroe (o meglio antieroe) Howardiano con i "gentiluomini" stereotipati alla John Carter.

[mar-vell]

Di sicuro, quello che intendevo è che nel romanzo Esaù Cairn (che vuol dire tumulo) ripercorre in parte la storia di John Carter come altri eroi e scrittori hanno fatto prima di lui. Immagino che REH fosse consapevole del successo delle storie di ERB e abbia in un certo senso voluto seguire le orme del predecessore.
Mar-Vell

[Akanith Wan]

Cairn mi sembra voglia dire anche "rosso".

[mar-vell]

In irlandese credo di si in inglese no 
Mar-Vell