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Il DC Universe secondo noi...

Aperto da Ikki di Phoenix, 21 Agosto 2009, 16:05:38

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Occhi nella Notte

Citazione di: Raven il 11 Settembre 2011, 00:24:26
Citazione di: Barry Allen
Io penso veramente che, se più gente leggesse fumetti, la civiltà non sarebbe barbara e ignorante come invece è.
:kneel:

Per come sono impostate alcune produzioni odierne e indipendenti, alcuni potrebbero rimanere e aumentare di barbarie...  :asd:

Solo quando l'ultimo campo sara' sporcato,
l'ultimo fiume inquinato, l'ultimo animale avvelenato e l'ultimo albero abbattuto
che gli uomini capiranno che non possono mangiare i soldi.

I Miei Articoli  http://www.dcleaguers.it/author/occhi-nella-notte<br />
Collezione Tavole Originali  http://www.comicartfans.com/GalleryDetail.asp?GCat=46736<br />
COMPRO http://www.dcleaguers.it/forum/mercatino/%28vendo%29-parte-della-mia-collezione/msg1438045/#msg1438045

Elfen89

Secondo voi come chiameranno l'attuale Age appena conclusasi?

Ikki di Phoenix

Oliver Queen

Rispolvero questo bellissimo topic che da troppo tempo mi sembra sia caduto in malora, e vi racconto cosa mi ha spinto a cambiare nickname dopo tanti anni come Barry Allen.
Gran parte dei miei malesseri esistenziali derivano dal fatto che a volte ho la percezione che questa società che abbiamo eretto, questo mausoleo di civiltà e funzionalità, di efficienza, di tecnologia, di avanguardia, altro non sia che la tomba della nostra coscienza e individualità.
La libertà di cui apparentemente godiamo non è che superficiale, è la libertà di fare ciò che si vuole, ma è una gabbia che ti impedisce di realizzarti, di vivere appieno la tua vita, di capire chi sei, cosa vuoi, e quale è il tuo scopo nel mondo. Siamo tutti incanalati in incombenze e responsabilità sin dai primi anni della nostra vita... Prima la scuola, poi il lavoro, poi la famiglia, le bollette, la macchina, le spese, le scadenze, etc.
E' un continuo rincorrere qualcosa di materiale, un continuo guardare avanti all'ultima cosa da fare, che ti impedisce però di guardarti intorno... e soprattutto di guardarti dentro.
Green Arrow rappresenta questo. E' una persona che era ubriaca di superficialità, che si era completamente immerso nelle ricchezze, nelle donne, nella libertà di fare ciò che voleva, quando voleva, alla deriva in una vita senza scopo e senza senso, apparentemente libero ma schiavo della sua insensatezza e infelicità. Schiavo di un senso di vuoto perenne.
Ritrovare se stesso, ha significato ritrovare un senso per la propria vita. Nelle piccole cose, nell'imparare ad accendere un fuoco da solo, nel sopravvivere a una notte buia e costellata di pericoli, nell'imparare a procacciarsi da solo il cibo senza che nessuno glielo serva su un vassoio d'argento.
Per la prima volta nella vita, tutto è sparito. Il dovere, la responsabilità, le incombenze, le scadenze, gli altri. C'era solo lui. La sua libertà, e la sua sopravvivenza.
Perché essere liberi significa innanzitutto capire chi si è. E soltanto quando sei a tu per tu con te stesso, puoi capire chi sei. Altrimenti sei solo il prodotto della tua cultura, del tuo ambiente, della tua famiglia, della visione che gli altri hanno di te.
Il suo ideale di giusto o sbagliato è forse il più umano e vero fra quelli di tutti gli Eroi... Bene e male, giustizia e malvagità, sono spesso una questione di prospettiva. Ma cosa può esserci di più giusto che pensare con la propria testa? Che arrivare da soli a scegliere la propria strada?
Questa è la libertà che prospetta Green Arrow, la libertà che vuole instillare negli altri. Ti dicono quel che è bene, quel che è giusto... Ma tu cosa pensi che sia giusto?
Cosa sei tu, se non quel che da te hai capito di essere? Oliver Queen il miliardario, il playboy, l'ubriacone, il ragazzino frivolo... O il cacciatore, l'arciere, l'idealista?
Oliver è animato da una passione così travolgente che a volte lo schiaccia, rimane letteralmente dilaniato dalle sue pulsioni. Così come non può trattenersi dal tradire Dinah, per quanto ne sia follemente innamorato, così non può trattenersi dal conficcare una freccia nel cranio di Prometheus, anche se sa che è sbagliato. Così come non sa impedirsi di odiare l'errore di suo figlio Roy, anche se sa che è tutta colpa sua. Lui ama e odia con un'intensità talmente elevata da sbagliare il più delle volte... E' in balia delle onde del proprio cuore così generoso, eppure non smette mai di rialzarsi, di riprovarci, di chiedere scusa, di rimediare.
E' più eroe una persona incrollabile, o colui che cade, ma, indefesso, continua a rialzarsi nonostante tutto? E perché, nonostante tutti i suoi sbagli, le persone intorno a lui non riescono ad abbandonarlo? A dispetto di tutti i suoi sbagli, la luce della passione di Oliver è così abbagliante da coinvolgere chi gli sta intorno, suo malgrado.
Il suo contestare l'autorità non è strumentale, ma morale. Ci si nasconde spesso dietro il "dovere", ma ci si ferma mai a pensare quanto questo dovere sia giusto? Un poliziotto che arresta un ragazzo che ruba una mela per fame fa il suo dovere, ma ha fatto giustizia, o solo un'altra vittima? Siamo quindi liberi di seguire una giustizia in cui crediamo, o siamo solo schiavi dell'etichetta che la società ci affibbia attraverso il lavoro, il ruolo, l'incarico, lo schema?
La strada di Green Arrow non è quella dell'anarchia, ma della scelta. Sentitevi liberi di scegliere, di dire di "no". Di opporvi ad un dovere che considerate moralmente ingiusto.
Trovo che questa forza emotiva sia veramente rivoluzionaria nel contesto degli Eroi a fumetti. Questa è la strada che i migliori autori di comics in circolazione hanno tracciato per il personaggio, e questa mi auguro che torni ad essere la sua strada per il futuro a venire.
In un mondo in cui troppo spesso deleghiamo la nostra scelta ad altri, siano essi i genitori, il capo, la televisione, o semplicemente la moda, la massa, è essenziale cominciare a rendersi conto che la nostra vita ha significato solo se siamo in grado di andare anche contro ciò che sembrerebbe giusto e conveniente fare.



"Il fuoco... Un ardore fiammeggiante quale non avevo mai sentito prima di allora, un odio spropositato e dirompente mi sovrastava. Nel mio animo sembrava fluire un magma  incandescente, come se il mio cuore avesse preso a eruttare lava come un vulcano improvvisamente ridestatosi dopo anni di silenzio. Quella folgore, quella brace che sembrava sopita dentro di me aveva ripreso a bruciare, inarrestabile. Sentiii tutta la forza delle stelle esplodermi in petto.  Una smania irrefrenabile di uccidere mi assaliva. Dovevo saziarla."

Selina Kyle

Questa passione, questo sentire le cose nella pancia è uno dei motivi per cui una decina di giorni fa io e Roby ti abbiamo suggerito Green Arrow come nickname.  :lol:

Ollie si arrabbia, Ollie sbaglia, Ollie eccede, Ollie cade.. ma combatte. Io per Freccia Verde dico in maniera diversa quello che ho sempre detto per Batman, nonostante siano due personaggi differenti: ci si rispecchia in loro spesso per le loro ombrosità e fragilità. E credo che, per come sono io, passerei una serata in compagnia molto più divertente con Ollie che con Bruce (a meno che non sia il Batman di Morrison, tango della morte incluso :dsi:) perchè il mio carattere è un'unione strana di quiete ed entusiasmo. E mi piacciono le persone in gamba che sanno essere istrioniche, coinvolgenti, roboanti.. ma "vere" in questo, e non artefatte. Ollie è così, è entusiasmo genuino.

Però Ollie, come tutta la League, a modo suo.. cerca di fare la cosa giusta. Che sia Star City o la sua foresta.. questo, per me, alla fine, è quello che resta di Batman o di Ollie.. sono prima di tutto eroi. Con sfumature particolari, specifiche.. ma sono eroi.


Una mela al giorno...

Ikki di Phoenix

Di certo non lo/mi considero un villain...  :D


"Il fuoco... Un ardore fiammeggiante quale non avevo mai sentito prima di allora, un odio spropositato e dirompente mi sovrastava. Nel mio animo sembrava fluire un magma  incandescente, come se il mio cuore avesse preso a eruttare lava come un vulcano improvvisamente ridestatosi dopo anni di silenzio. Quella folgore, quella brace che sembrava sopita dentro di me aveva ripreso a bruciare, inarrestabile. Sentiii tutta la forza delle stelle esplodermi in petto.  Una smania irrefrenabile di uccidere mi assaliva. Dovevo saziarla."

Lois Lane

Citazione di: The Green Arrow il 13 Marzo 2012, 13:30:30
Oliver Queen

Rispolvero questo bellissimo topic che da troppo tempo mi sembra sia caduto in malora, e vi racconto cosa mi ha spinto a cambiare nickname dopo tanti anni come Barry Allen.
Gran parte dei miei malesseri esistenziali derivano dal fatto che a volte ho la percezione che questa società che abbiamo eretto, questo mausoleo di civiltà e funzionalità, di efficienza, di tecnologia, di avanguardia, altro non sia che la tomba della nostra coscienza e individualità.
La libertà di cui apparentemente godiamo non è che superficiale, è la libertà di fare ciò che si vuole, ma è una gabbia che ti impedisce di realizzarti, di vivere appieno la tua vita, di capire chi sei, cosa vuoi, e quale è il tuo scopo nel mondo. Siamo tutti incanalati in incombenze e responsabilità sin dai primi anni della nostra vita... Prima la scuola, poi il lavoro, poi la famiglia, le bollette, la macchina, le spese, le scadenze, etc.
E' un continuo rincorrere qualcosa di materiale, un continuo guardare avanti all'ultima cosa da fare, che ti impedisce però di guardarti intorno... e soprattutto di guardarti dentro.
Green Arrow rappresenta questo. E' una persona che era ubriaca di superficialità, che si era completamente immerso nelle ricchezze, nelle donne, nella libertà di fare ciò che voleva, quando voleva, alla deriva in una vita senza scopo e senza senso, apparentemente libero ma schiavo della sua insensatezza e infelicità. Schiavo di un senso di vuoto perenne.
Ritrovare se stesso, ha significato ritrovare un senso per la propria vita. Nelle piccole cose, nell'imparare ad accendere un fuoco da solo, nel sopravvivere a una notte buia e costellata di pericoli, nell'imparare a procacciarsi da solo il cibo senza che nessuno glielo serva su un vassoio d'argento.
Per la prima volta nella vita, tutto è sparito. Il dovere, la responsabilità, le incombenze, le scadenze, gli altri. C'era solo lui. La sua libertà, e la sua sopravvivenza.
Perché essere liberi significa innanzitutto capire chi si è. E soltanto quando sei a tu per tu con te stesso, puoi capire chi sei. Altrimenti sei solo il prodotto della tua cultura, del tuo ambiente, della tua famiglia, della visione che gli altri hanno di te.
Il suo ideale di giusto o sbagliato è forse il più umano e vero fra quelli di tutti gli Eroi... Bene e male, giustizia e malvagità, sono spesso una questione di prospettiva. Ma cosa può esserci di più giusto che pensare con la propria testa? Che arrivare da soli a scegliere la propria strada?
Questa è la libertà che prospetta Green Arrow, la libertà che vuole instillare negli altri. Ti dicono quel che è bene, quel che è giusto... Ma tu cosa pensi che sia giusto?
Cosa sei tu, se non quel che da te hai capito di essere? Oliver Queen il miliardario, il playboy, l'ubriacone, il ragazzino frivolo... O il cacciatore, l'arciere, l'idealista?
Oliver è animato da una passione così travolgente che a volte lo schiaccia, rimane letteralmente dilaniato dalle sue pulsioni. Così come non può trattenersi dal tradire Dinah, per quanto ne sia follemente innamorato, così non può trattenersi dal conficcare una freccia nel cranio di Prometheus, anche se sa che è sbagliato. Così come non sa impedirsi di odiare l'errore di suo figlio Roy, anche se sa che è tutta colpa sua. Lui ama e odia con un'intensità talmente elevata da sbagliare il più delle volte... E' in balia delle onde del proprio cuore così generoso, eppure non smette mai di rialzarsi, di riprovarci, di chiedere scusa, di rimediare.
E' più eroe una persona incrollabile, o colui che cade, ma, indefesso, continua a rialzarsi nonostante tutto? E perché, nonostante tutti i suoi sbagli, le persone intorno a lui non riescono ad abbandonarlo? A dispetto di tutti i suoi sbagli, la luce della passione di Oliver è così abbagliante da coinvolgere chi gli sta intorno, suo malgrado.
Il suo contestare l'autorità non è strumentale, ma morale. Ci si nasconde spesso dietro il "dovere", ma ci si ferma mai a pensare quanto questo dovere sia giusto? Un poliziotto che arresta un ragazzo che ruba una mela per fame fa il suo dovere, ma ha fatto giustizia, o solo un'altra vittima? Siamo quindi liberi di seguire una giustizia in cui crediamo, o siamo solo schiavi dell'etichetta che la società ci affibbia attraverso il lavoro, il ruolo, l'incarico, lo schema?
La strada di Green Arrow non è quella dell'anarchia, ma della scelta. Sentitevi liberi di scegliere, di dire di "no". Di opporvi ad un dovere che considerate moralmente ingiusto.
Trovo che questa forza emotiva sia veramente rivoluzionaria nel contesto degli Eroi a fumetti. Questa è la strada che i migliori autori di comics in circolazione hanno tracciato per il personaggio, e questa mi auguro che torni ad essere la sua strada per il futuro a venire.
In un mondo in cui troppo spesso deleghiamo la nostra scelta ad altri, siano essi i genitori, il capo, la televisione, o semplicemente la moda, la massa, è essenziale cominciare a rendersi conto che la nostra vita ha significato solo se siamo in grado di andare anche contro ciò che sembrerebbe giusto e conveniente fare.


molto bello!

un giorno dovrei provare a fare degli aggiornamenti ^_^

Selina Kyle

Admin, tra l'altro mi ero ripromessa a suo tempo di rileggere Crisi di Identità e fare una riflessione sulla scelta di Ollie come voce narrante principale.. tematica IMPORTANTISSIMA nella storia, secondo me. Prima o poi..


Una mela al giorno...

Ikki di Phoenix

Ormai tu mi hai abbandonato già da tempo... :dowson:


"Il fuoco... Un ardore fiammeggiante quale non avevo mai sentito prima di allora, un odio spropositato e dirompente mi sovrastava. Nel mio animo sembrava fluire un magma  incandescente, come se il mio cuore avesse preso a eruttare lava come un vulcano improvvisamente ridestatosi dopo anni di silenzio. Quella folgore, quella brace che sembrava sopita dentro di me aveva ripreso a bruciare, inarrestabile. Sentiii tutta la forza delle stelle esplodermi in petto.  Una smania irrefrenabile di uccidere mi assaliva. Dovevo saziarla."

Selina Kyle



Una mela al giorno...

Lois Lane


Lois Lane

JSA

Ogni volta che leggo una storia della JSA non posso fare a meno di appassionarmi a questo gruppo.

E' amalgamato in un modo che suscita in me sempre profondo interesse.

Ci sono personaggi come il Dottor Midnite che sono favolosi. Un medico che vede solo nell'oscurità specializzato in emergenze sanitarie metaumane. E' bellissimo.

Poi c'è la cricca della vecchia guardia: Alan, Jay, Ted...sono personaggi favolosi, tridimensionali, divertenti e molto epici. Lanterna verde sprizza sempre autorità da tutti i pori. E' più potente la sua capacità di farsi ascoltare dell'anello che porta al dito. Jay ha una saggezza incredibile. Ha sempre la parolina giusta per qualsiasi situazione ed ispira speranza. Ted è l'uomo dell'azione, quello che si butta nelle circostanze col cuore che batte a mille per gli amici e gli affetti.

Ad oggi ci sono poi le seconde e terze generazioni.

Jesse Quick/Liberty Belle da "clone in gonnella" dei velocisti è diventata una donna volitiva e sensuale. Capace di guidare il gruppo quando ce n'è bisogno e adatta a qualsiasi situazione. E' sposata con l'attuale Hourman, un personaggio un po' guascone ma allo stesso tempo fiero e caparbio.
Power girl...personaggio che ha saputo portare dalla sua una grandissima ironia. Anche lei fiera e caparbia, è anche una donna dai grandissimi poteri che sa sbagliare e imparare dai proprio errori.

La JSA è una scuola per nuove generazioni di eroi ma è anche una fucina sempre accesa di grandi valori: la giustizia, la salvaguardia del debole, l'amicizia e l'amore. E' un gruppo che trabocca dei migliori valori che l'umanità ha saputo creare.

Ma è anche un team che sa ancora vestire costume sgargianti, mutandoni, mantelloni, caschi e cappucci senza vergogna!  E' un tributo alla fantasia super-eroistica pura, quella non contaminata dal realismo, e che ancora si preoccupa di narrare storie che diventino un simbolo prima di una fotografia.

Per questo spero che la Dc non si dimentichi che esiste la JSA, e non si dimentichi cosa sia la JSA.

Lois Lane

#176
Ora esiste un nuovo DC universe. Con nuove prospettive.

Ma io non riesco a dimenticare il vecchio DC universe.

Superman: l'eroe per eccellenza, un uomo votato al perseguimento tenace della scelta giusta. Dotato di grandi poteri, simbolo delle grandi possibilità che ognuno di noi ha o può avere, Superman era davvero un uomo in primis e super in seconda battuta. Non rinunciava alla sua identità di Clark Kent, amava la sua donna con tutto il suo cuore, viveva per i suoi amici colleghi della vita di giornalista o compagni di avventure per la giustizia. Un uomo dai valori profondamente radicati nell'animo, educato da due persone che sin da subito, con un'adozione difficile, hanno deciso di mostrargli che l'amore è un qualcosa che può e deve scavalcare le barriere, siano esse fisiche o sociali.
Clark Kent amava vivere questa sua identità, la sua valvola di sfogo ma anche la sua essenza. Superman era ciò che gli permetteva di fare del bene. Non portava una maschera perchè la gente doveva vedere il suo sorriso rassicurante e il suo sguardo fiero, e gli occhiali del giornalista non nascondevano nulla di più del necessario.
Superman era il primo nuovo grande eroe dopo la scomparsa della JSA, e da quel momento sarebbe stato il più grande di tutti perchè la sua più grande peculiarità era quella di essere visto come un dio e di vivere in realtà sempre come il più umile fra gli uomini. Un contadino dentro. Abituato a rispettare la terra e i suoi frutti e che non si vergogna di lavorare sodo, sporcarsi e mostrarsi nella sua semplicità.
Una semplicità disarmante e luminosa.
Superman rappresentava la scelta che tutti i giorni si compie al bivio fra bene e male. Perchè non è vero che con Superman esisteva solo il bianco e il nero. Semplicemente con lui non ci si adagiava sui grigi. Quel grigio che nel tempo per gli uomini è diventato un porto sicuro, una rassicurante meta dove poter dire che in fin dei conti di più non si può fare. I grigi, quella landa di rese morali dove ognuno si ferma prima di dover fare fatica. Superman superava il bianco e il nero, ignorava i grigi e passava direttamente verso i colori. Il suo scopo era quello di raggiungere i colori del proprio mantello, della propria calzamaglia e del proprio scudo. Colori che diventavano i simboli di scelte più complesse del bianco e del nero. Più complesse di uno dei grigi. Scegliere la rabbia e la vendetta è facile, aprirsi a strade di compassione, giustizia e comprensione invece prevede un'armonia cromatica più matura e complessa che non sia il piagnisteo infantile del rancore.
Questo era Superman. Non un eroe nel quale immedesimarsi. Bensì una guida, un esempio. Una persona da voler diventare. Come un nonno saggio. Una persona semplice come chi aveva lavorato nella terra e capace di scelte difficili come chi non si è mai rassegnato alla prima emozione e preteso di costruirsele le emozioni.
Clark Kent era quella persona capace di mettere la propria famiglia e i propri cari davanti a tutto. Capace di rinunciare ad un'immagine positiva pur di difenderli. Capace di sopportare lo scherno per una schiena curva e degli occhiali curvi pur di non perdere l'opportunità di difendere i deboli e salvaguardare i propri cari.
Clark Kent aveva inventato Superman e Superman proteggeva Clark Kent. Perchè Superman come porto sicuro non aveva bisogno dei grigi....aveva la sua vita come Clark Kent.


Batman: il bambino che ha perso tutto, portatore di una delle peggiori ferite che si possano dover sopportare. Ma anche una persona che ha saputo costruire qualcosa di buono sul dolore. Un detective impareggiabile un guerriero eccezionale, un genio della tecnica. Batman è oscuro, silenzioso, e schivo con i sentimenti. Tuttavia è generoso come pochi e nulla lo fermerebbe se vi è necessità di salvare un innocente. Piaga dei criminali e mente sopraffina, Batman ha vissuto momenti estrema oscurità per poi rinascere consapevole di aver costruito non solo una leggenda della giustizia, bensì anche una grande famiglia. Coadiuvato dal suo fedele maggiordomo che ogni storia sempre di più diventava uno zio paterno e amorevole, da figli adottivi e naturali quali il grande Dick Grayson, l'altra faccia della tragedia, il ragazzo meraviglia che ha saputo sorridere di fronte al dolore, e grande spalla del Cavaliere Oscuro, Tim Drake il ragazzo tenace e grandioso che lo ama come un padre e che porta avanti al sua crociata con dedizione, Damian Wayne un figlio difficile ma speciale come il padre, che necessita di grandi quantità di amore che la vita gli ha negato, Barbara Gordon oracolo cibernetico e della vita, coscienza di Bruce Wayne, ed infine il grande Jim Gordon, commissario della polizia di Gotham city e baluardo dell'onestà.
Bruce Wayne era il simbolo della tenacia di chi dopo aver perso tutto decideva di non cadere nell'autocommiserazione. Batman non si era arreso, non avevo intrapreso una via che lo portasse a vivere comodamente dei suoi soldi dimenticando l'amore dei suoi genitori. Bruce nel tempo ha anche indurito ed esacerbato questo suo desiderio di non arrendersi, e di perseguire una via di lotta contro le ingiustizie, ma ciononostante ha saputo rifarsi. Rialzarsi di nuovo. Se Superman è l'uomo che non cede mai e continua fino a che le ginocchia non saranno consumate, Batman è l'uomo che sa sempre rialzarsi, che non conosce ferita che non sappia risanare. E' l'uomo che non si arrende davanti a nessuna sconfitta e che per questo vince sempre. Anche quando perde. Armato solo di se stesso e del timore che sa incutere, Bruce Wayne combatterà la sua eterna battaglia senza mai chiedersi quanto è alto il grattacielo dal quale si sta buttando. Perchè non c'è caduta per lui che possa significare una sconfitta.
Batman non era più realistico o umano di Superman. Era suo fratello. Spalla a spalla. Uno guarda a dritta e l'altro a manca in modo da proteggere tutti, in modo da aiutare la gente, vuoi per senso del dovere, vuoi per necessità che nessun altro male si ripeta. Uniti.

Green Lantern: poliziotti intergalattici, difensori della giustizia in ogni dove. Hal Jordan era il più fiero, Kyle Rayner il crociato dal cuore d'acciaio, John Stewart il meticoloso combattente, e Guy Gardner il più irrefrenabile. Dietro a Green Lantern esisteva una mitologia eccezionale, fondata sulle emozioni. Un miliardo di sottotesti, di idee, di valori e di riflessioni.
I corps, i guardiano, le lanterne nere, gli anelli facevano tutti parte di un complesso modo di interrogarsi sui perché della vita e della morte, sulle relazioni umane e sui concetti di giustizia. Che fosse la speranza o la forza di volontà a muoverti, la paura o la rabbia non importava. Ognuna di queste emozioni erano approfondite per dare a chi leggeva la possibilità di riconoscersi nella vita epica di questi eroi. Un percorso eccezionale dove l'avventura si mischiava alla riflessione.
Superman e Batman e gli altri eroi erano modelli a cui ispirarsi, simboli iconici di una via da seguire. Green Lantern era il Virgilio di quella via. Senza uno scopo una via sembra inutile. Senza un compagno che ti sostenga una via sembra assurda.
Hal Jordan era l'uomo che aveva imparato cosa si dovesse fare con la paura. Non era senza paura. Nella sua vita ne aveva conosciuta fin troppa. La paura dell'inadeguatezza. Di non essere abbastanza. Hal aveva imparato a confrontarsi con la paura e a vincerla.
Hal Jordan non era puro di cuore, ma il suo cuore era ricolmo di forza di volontà. Questo potere, che può albergare nel cuore degli umani come un fiume in piena, se ben usato, garantiva la capacità di resistere alla paura. Era come un balsamo mentre si è intrappolati in una melma densa e soffocante. La paura soffoca e impedisce i movimenti. La forza di volontà ti libera dalla presa della paura e ti permette di resisterle.
Hal Jordan fu la prima vera Lanterna Verde a incontrare la paura più profonda, il primo che ne sia rimasto sconfitto e il primo che l'abbia sconfitta.
Quando Hal Jordan vuole fare qualcosa la fa. Tutto lo può spaventare, ma nessuna di queste paure lo rallenta. Perchè lui le sconfigge. Come uno schiacciasassi o un fiume in piena Hal affronta la paura che gli si pone di fronte e la manda in mille pezzi.
Hal Jordan insegna che quando hai paura non devi scappare, devi premere sull'acceleratore e domare la paura. Perchè solo tu lo puoi fare. Qualcun altro ti può sostenere. Ma solo tu devi sconfiggerla.


Flash: Barry Allen e i velocisti erano la famiglia del DC universe. Il manto di Flash si passava di generazione in generazione e tutti contribuivano a mantenere salda l'idea della giustizia. Corridori instancabili, i Flash mostravano che nulla era impossibile. Collegati ad un potere indescrivibile si muovevano come un sol uomo. Non erano un corpo di polizia sebbene qualcuno fosse poliziotto. Non erano singoli grandi eroi sebbene singolarmente lo fossero anche. Erano la famiglia più bella e potente del DC universe. Barry, Wally, Bart, Iris, Linda i gemelli West...ma anche Jessi, Max e ovviamente il grande Jay erano la grande famiglia dei Flash. Ognuno col proprio nome di battaglia, con i propri colori, i "fulmini" calcavano la terra a super velocità con l'identico ideale di giustizia e onestà. La fisica diventava un gioco con i "fulmini", e le avventure erano impareggiabili.
Potevi adorare Jay o Barry, Wally o Bart, o addirittura andare a cercare qualche Flash nel futuro se preferivi...ma l'emozione alla fine era sempre la stessa.


[continuo nei prossimi giorni]

Azrael

Citazione di: Clark Kent il 16 Giugno 2012, 12:32:40
Ora esiste un nuovo DC universe. Con nuove prospettive.

Ma io non riesco a dimenticare il vecchio DC universe.


Spettacolare  :clap: :clap: :clap:

Nuovo o no, il vecchio DC Universe non lo si può dimenticare  :wub: poco importa se alcune sono o no nella continuity ufficiale, per noi ci sono e le possiamo rileggere e ricordare quando vogliamo  :wub:
INSTAGRAM: AZRAEL'S CAVE

The Batman (2022) - Batcycle 🦇 REEL

The Batman (2022) McFarlane by Jim Lee 🦇 REEL 🦇



Fedele all'Ordine di Saint Dumas e al Pipistrello
Combatteremo le idee con idee migliori

Ikki di Phoenix

ti ho modificato il post perché per sbaglio avevi copincollato due volte i profili di Bats e Supes :up:

Dopo pranzo me li leggo con piacere e commento, era ora che ripescassimo questo topic!


"Il fuoco... Un ardore fiammeggiante quale non avevo mai sentito prima di allora, un odio spropositato e dirompente mi sovrastava. Nel mio animo sembrava fluire un magma  incandescente, come se il mio cuore avesse preso a eruttare lava come un vulcano improvvisamente ridestatosi dopo anni di silenzio. Quella folgore, quella brace che sembrava sopita dentro di me aveva ripreso a bruciare, inarrestabile. Sentiii tutta la forza delle stelle esplodermi in petto.  Una smania irrefrenabile di uccidere mi assaliva. Dovevo saziarla."

Lois Lane

Sono ancora in divenire. Soprattutto GL e Flash. poi arriveranno anche altri.

Grazie mille.