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Topolino - Topic Ufficiale

Aperto da Spider-Bat, 29 Settembre 2009, 00:31:35

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eddiekrueger

Citazione di: Clark Kent il 15 Febbraio 2011, 15:44:00
sono stato abbonato per parecchi anni  :sisi:

le mie storie preferite erano quelle con paperone e i mercoledì di pippo  :sisi:
bellissimi  :stralol:

e adoravo anche Paperoga

The Dark Knight

I mercoledì di Pippo!  :stralol: Ovvero quando Pippo è un genio e Topolino è sempre l'incapace che copre ruoli sfigatissimi!  :stralol: E che dire dei cambi di trama in corsa?  :asd:
A me piacevano I racconti di Edgar Allan Top, Paperinik, Le storie con i viaggi nel tempo o ambientate nel passato, le geniali parodie dei grandi classici della letteratura e ovviamente le storie di Topolino investigatore, nonchè tutte le storie di paperino, il mio personaggio preferito insieme a Paperinik. :sisi:
"And as the sun, that had been too afraid to show its face in this city, started to turn the black into grey, I smiled. Not out of happiness. But because I knew... that one day, I wouldn't have to do this anymore. One day, I could stop fighting. Because one day... I would win. One day, there will be no pain, no loss, no crime. Because of me, because I fight. For you. One day, I will win." Batman - Bruce Wayne


eddiekrueger

indimenticabili Superpippo con le sue noccioline e Indiana Pipps con le negritas

The Dark Knight

Giusto! Come dimenticare Indiana Pipps! Anche le sue storie sono tra le mie preferite.  :sisi:
"And as the sun, that had been too afraid to show its face in this city, started to turn the black into grey, I smiled. Not out of happiness. But because I knew... that one day, I wouldn't have to do this anymore. One day, I could stop fighting. Because one day... I would win. One day, there will be no pain, no loss, no crime. Because of me, because I fight. For you. One day, I will win." Batman - Bruce Wayne


Bruce Wayne

Io aspettavo con grande impazienza i riaddattamenti a fumetti dei lungometraggi Disney.  ^_^

Azrael

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The Batman (2022) - Batcycle 🦇 REEL

The Batman (2022) McFarlane by Jim Lee 🦇 REEL 🦇



Fedele all'Ordine di Saint Dumas e al Pipistrello
Combatteremo le idee con idee migliori

Bramo

Mi premeva segnalare un paio di cose recenti su "Topolino" :)
Il n. 2899, uscito mercoledì 15 giugno, conteneva la storia Topolino e il Pippo Fortunificato, scritta da Casty e disegnata da Lorenzo Pastrovicchio. Il tratto del Pastro è molto gottfredsoniano IMHO, e ben si adatta a una trama classica come quella che, al solito, imbastisce quello che è uno dei migliori autori Disney viventi, che mette un Pippo inedito al centro, una caratterizzazione decisamente dolce anche se forse troppo OT per il personaggio.
Il vero lavoro recente degno di nota a firma di Casty, qui come autore completo, è Topolino e la Rivolta delle Didascalie, prima storia del n. 2900 (uscito il 22 giugno). Dal sapore fortemente meta-narrativo, l'avventura prende in giro in modo intelligentissimo tutti i clichè di un certo tipo di cinema e dei fumetti mainstream attraverso l'assurdo attacco che le didascalie delle tavole decidono di sferrare a Topolino e Pippo. Casty gioca col medium fumetto e anche con l'odiosa caratterizzazione del Topolino perfettino che anni di cattive storie ci hanno ahimè restituito e che l'autore da anni cerca di combattere, divertendodi e divertento, autocitandosi e citando il maestro Romano Scarpa. Masterpiece.

Dal n. 2902 (6 luglio) "Topolino" subisce un restyling grafico e di rubriche dopo quattro anni, in coincidenza del quale la direttrice Valentina De Poli tiene una conferenza stampa al Wow - Museo del Fumetto di Milano -  nel quale per l'occasione per tutto il mese di luglio c'è una mostra dedicata alla storia e all'evoluzione del settimanale.
Al di là degli accorgimenti grafici, pare che più o meno volontariamente la qualità media delle storie sia salita... dopo quelle del perle di Casty ecco che parte (dopo due puntate-prequel) Cronache dal Pianeta T,la saga in quattro parti scritta da Fausto Vitaliano e disegnata da Claudio Sciarrone. Fantascienza che poggia le basi su temi scottanti come la dittatura militare e votazioni truccate, ha un andamento qualitativo alterno ma che sembra essersi ad oggi stabilizzata su una buona prova, pur non priva di difetti. Ma è da riconoscere che la storia sposta un po' più in alto l'asticella, inoltre anche dal punto di vista grafico quel mostro di Sciarrone dà sfoggio delle sue qualità artistiche disegnando tutta la storia interamente in digitale.
Oltre a questa lunga storia ecco che sempre sul n. 2902 c'è Paperinik e il Segreto di Fantomius, scritta e disegnata da Marco Gervasio; l'autore già in una storia di qualche anno fa (Paperinik e il Tesoro di Dolly Paprika) riprende le atomosfere del Paperinik vendicatore martiniano, approfondendo nel contempo la mitologia di Fantomius da cui Paperinik trae origine. In questa nuova storia questo percorso filologico prosegue, e anche se in modo forse meno convincente della precedente avventura la storia è comunque notevole
Il n. 2903 (13 luglio) vede un grande ritorno: quel Francesco Artibani che tanto aveva dato negli anni '90 sul "Topo" (il Teatro Alambrah, la famiglia di Amelia...) oltre che su PK ed MM, dopo un divorzio di un po' di anni dalla Disney torna grazie al lavoro della De Poli (che negli ultimi anni aveva fatto tornare attivo anche Faraci) e ci propone la storia Zio Paperone e la Sequoia del Capitano, disegnata da Alessandro Perina, storia dalla quale non bisogna aspettarsi ovviamente un capolavoro, ma una buona storia. Che è quello che ho trovato: ottimo uso dei personaggi di Paperone e Paperino, una trama non banale e con un messaggio importante ma non bacchettone, gag e battute ben calibrate con la storia... una lezione di sceneggiatura Disney, insomma.

Il numero attuale, oltre a contenere il penultimo episodio del Pianeta T, offre una storia scritta e disegnata da Corrado Mastantuono con Bum Bukm Ghigno insieme a Paperinik, mentre il "Topo" del prossimo mercoledì è degno di nota perchè conterrà una storia scritta da Roberto Gagnor (una rivelazione degli ultimi anni) e disegnata dal talentuoso Freccero con Dinamite Bla come protagonista. Inoltre, la conclusione del Pianeta T e soprattutto una storia con Macchia Nera della coppia Teresa Radice/Stefano Turconi, un duo che è tra i migliori della storia recente del settimanale.

Questo aggiornamento, che spero non abbia tediato nessuno, l'ho scritto per mostrare che si può parlare di "Topolino" anche in chiave non nostalgica, come di una lettura che come materiale nuovo aggiunge anche materiale di qualità.
Non solo, certo, c'è anche tanta merda. "Topolino" non è una rivista nerd, non è pensata per gli appassionati che invece bastona sui denti, è per concetto stesso un'antologia rivolta a un pubblico ipoteticamente vastissimo. Infatti io non lo compro più regolarmente, ma solo quando so che ci sono storie di autori validi, che specie ultimamente non mancano.
Casty, Teresa Radice/Stefano Turconi, Vitaliano, Faraci, Gagnor, Artibani, Gervasio... sono autori validissimi, ottimi davvero, che fanno cose di tutto rispetto.
Insomma, sapendo selezionare, io so che anche la Disney attuale può darmi qualcosa di bello e cerco di cogliere il bello che ha da offrirmi e che sa essere pensato anche per me e le mie esigenze :)
Andrea "Bramo"

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Bramo

#37
Tesori Disney # 11 - Topolino & Atomino



"Tesori Disney" è una collana lussuosa nata a inizio 2009 come ideale erede di quelle testate Disney per collezionisti come "Zio Paperone" e "I Maestri Disney" che nel corso dei mesi precedenti avevano chiuso i battenti.
L'ideale della testata era di racchiudere in volumi quei cicli di storie legate tra loro dalla presenza di un personaggio minore, di un comprimario che fosse apparso in un numero limitato di storie e che queste fossero quindi legate tra loro da una sorta di continuity.
Il proposito è stato poi ignorato e allargato alle saghe in senso generico fin dal secondo volume, facendo perdere ben presto in me interesse nella collana.
Alcuni numeri molto buoni ci sono stati (il primo, sulla Reginella si Cimino/Cavazzano, oppure quelli sul ciclo paperingio e su Rebo ad opera di Luciano Bottaro) ma sicuramente quello uscito in questo mese, l'undicesimo numero della testata, è uno dei migliori se non il migliore.

Si tratta del volume atteso, sperato, invocato e... bramato :P da tutti i fan di fumetto Disney e di fumetto in generale fin dalla nascita di "Tesori Disney".
Quando infatti fu varata la testata, con l'ottimo inizio dedicato alla Reginella di Cimino, tutti pensavano che uno dei naturali protagonisti dei volumi successivi sarebbe stato Atomino Bip Bip, comprimario d'eccezione di Topolino in una serie di storie scritte e disegnate da Romano Scarpa tra gli anni '50 e '60. Invece la testata, come detto poco sopra, perse la trebisonda fin da subito proponendo saghe a caso e tradendo quindi nell'immediato i propositi dichiarati facendo perdere un po' di credibilità a volumi che se esteticamente e come packaging rimanevano di lusso, molto di meno lo erano nel contenuto.
Abbiamo dovuto aspettare 11 numeri, ma alla fine Lidia Cannatella, Luca Boschi e Alberto Becattini sono riusciti a confezionare un'uscita dedicata all'atomo antropomorfo creato da Scarpa. O meglio, due uscite, ma di questo parlo a fine post...

Perchè ora mi preme idolatrare il contenuto di questo volume, uscito poco più di una settimana fa. La qualità delle storie è altissima, siamo alle vette massime del fumetto Disney di sempre, Romano Scarpa è qui all'apice della sua creatività e IMHO anche del suo disegno.
Nell'ambito del suo progetto di ripresa del mito di Mickey Mouse, lanciato negli anni '30 da Floyd Gottfredson sui quotidiani, Scarpa negli anni '50 aveva già creato come autore completo storie memorabili come Topolino e il Mistero di Tapioco Sesto, Topolino e il Pippotarzan, Topolino e la Nave del Microcosmo e Topolino e l'Unghia di Kalì. Non poteva allora mancare la creazione di una nuova spalla speciale, come fu Eta Beta nelle strisce giornaliere, e nel 1959 Scarpa interviene in tal senso aggiungendo al pantheon di personaggi Disney Atomino Bip Bip, un atomo ingrandito e dotato di poteri straordinari (il flusso di mesoni) che lo rendono un partner importantissimo per le avventure di Topolino.



Topolino e la Dimensione Delta è la storia d'esordio, ed è una storia meravigliosa, arte disneyana allo stato puro, a partire dal disegno che ci offre dei personaggi disegnati ottimamente (Topolino è bellissimo) e degli sfondi magistrali. Il plot, poi, sa unire in modo armonioso il mistery da indagine poliziesca classica allo humor di tante trovate e gag geniali per finire poi nella fantascienza della Dimensione Delta e infine nell'azione pura quando sul finale Topolino si scontra contro il suo mortale nemico per salvare il mondo da una dittatura militare, dando vita a una scazzottata con inseguimenti lunga e godibilissima, incorniciata da gag surreali e divertentissime. Insomma, c'è tutto, e il Topolino che ne esce è assolutamente umano e simpatico.
Scarpa, per porsi ancora meglio sulla scia di Gottfredson, riprende un personaggio delle strisce anni '30, quel Professor Enigm che fu creato per l'avventura Topolino e il Mistero dell'Uomo Nuvola. E' proprio Enig infatti che, ritiratosi nella Dimensione Delta per nascondersi dal mondo che male avrebbe usato le sue scoperte, ad aver ingrandito Atomino. In questo modo Topolino può disporre di un aiuto importante per sconfiggere i drammatici piani di
Spiacente, ma non sei autorizzato a visualizzare il contenuto degli spoiler.
.



Topolino e Bip Bip alle Sorgenti Mongole è un'avventura di stampo totalmente diversa, ma non per questo meno bella. Qui è il versante archeologico/storico quello che viene esplorato da Scarpa, che come già fece Carl Barks in Paperino e il Cimiero Vichingo utilizza le ipotesi sui primi scopritori del continente americano per costruire una grandissima storia. Ottime sono le prime tavole, in cui i divertenti pasticci di Orazio sono un modo intelligente di dare il "la" alla storia, con il ritrovamento di un'antica fiasca in pelle. E ottime sono le gag di cui sono portagonisti Topolino e Atomino dall'antiquario Nataniele Ragnatele, in cui l'autore sfodera grande satira nel puntare il dito contro i millantatori e i truffatori. Comunque, Nataniele diventa poi parte costitutiva del terzetto protagonista dell'avventura, che entra nel vivo nel secondo tempo con il personaggio di Mach Hab, con la soluzione del mistero dell'evanescente personaggio Hon-Ki-Ton e con l'epica conclusione dell'avventura.



Topolino e la Collana Chirikawa è un altro capolavoro che insieme alle due storie precedenti forma un trittico di rara maestria e arte. Il tema portante è la detective story stavolta, ma di più: come noto, in questa storia Scarpa usa soluzioni grafiche e narrative mutuate dal cinema di Alfred Hitchcock per creare un vero e proprio thriller psicologico in cui emerge un trauma infantile di Topolino. Le vertigini che prova avvicinandosi ai cantieri, gli svenimenti sono sintomi che si pensano dovuti solo alla stanchezza, mentre invece nel secondo tempo scopriamo con un bellissimo flashback la ragione antica e dimenticata di tali disturbi. Flashback disegnato meravigliosamente con la bellissima idea della visione soggettiva e del disegno infantile.
E' credibile e bello vedere un Mickey così vulnerabile, in cerca della compagnia della famiglia nella persona della zia Topolinda, altro famoso personaggio inventato da Scarpa che esordisce proprio in questa avventura.
Oltre a lei, esordisce qui Trudy, la compagna di Gambadilegno, che sarà la chiave di volta dell'indagine di Topolino e Atomino grazie a un certo indizio... indagine che viene portata avanti in modo convincente e che offre anche la bella idea di una sorta di scuola del crimine organizzato.



Topolino e il Bip-Bip 15 è una storia forse minore guardando le prime 3 del ciclo con Atomino. Ma è anche quella dove il giovane atomo è più protagonista e ha una parte più attiva nell'intreccio. Tutto parte infatti dalla sua invenzione, il Bip-Bip 15 del titolo, nata quasi casualmente mentre costruiva giocattoli per Tap. In una osservazione convincente della realtà, appena la notizia si diffonde orde di giornalisti, arrivisti, truffatori e quant'altro si accalca davanti alla casa di Topolino per ottenere da Atomino il brevetto e la sfruttabilità di questo aggeggio, che riesce a eliminare la gravità degli oggetti quando questi stanno cadendo.
Purtroppo chi avrà la meglio sarà il peggiore di tutti, quel Gambadilegno che pare proprio Scarpa ami usare come villain del Topo.
La trama, a base di razzi e con accenni a missioni spaziali, non può non richiamare a quel clima da Guerra Fredda degli anni '60, e si capiscono quindi anche i toni da spy-story che soprattutto nella seconda metà dell'avventura imperano mostrandoci un Topolino più James Bond che mai.
Menzione speciale, poi, al personaggio di Kamura, piccolo giapponese che richiama il campione di judo Kimura e che ricordo soprattutto per la scena di scontro che ingaggia con Topolino, in cui Mickey figura come un vero duro e che mi pare sia stata ripresa e omaggiata da Faraci e Cavazzano in Anderville (la sequenza del coperchio del bidone...).
Anche qui le gag tipicamente scarpiane non mancano, a mitigare la durezza delle minacce di Gamba e l'azione prorompente che pervade l'avventura. Il segno grafico mi pare già sia leggermente differente rispetto alle storie precedenti, ma è una cosa talmente minima che forse questa evoluzione ce la vedo solo io :P

Insomma, quattro storie che sono davvero uno dei vertici massimi del fumetto disneyano. Uno dei più grandi autori di sempre in grande spolvero ci offre storie legate tra loro a formare un vero e proprio ciclo contraddistinto dalla presenza di Atomino e dall'elevate qualità narrativa e grafica.
Un volume quindi sicuramente da comprare, anche per chi possiede le storie: la copertina cartonata infatti è come sempre elegante, e il disegno di Marco Gervasio è decisamente riuscito, mentre sul fronte articoli sono interessanti e non pochi, presenti prima di ogni storia (eccezion fatta per l'ultima) e anche tra un tempo e l'altro delle storie. Non sono corposi o esagerati ma danno i riferimenti utili che possono interessare il fan e che inquadrano la storia e i riferimenti vari.
Inoltre, come accennato poco sopra, le storie presentano sempre anche la prima tavola dei secondi tempi delle storie, il che non è scontato ed è un accorgimento sicuramente buono. Unico appunto che posso muovere è forse la colorazione della Collana Chirikawa, un po' sbiadita, ma per il resto mi pare tutto ottimo.

Ora appuntamento tra tre mesi, perchè come specifica l'editoriale il ciclo di Atomino verrà completato nel n. 12 di "Tesori Disney", che conterrà le ultime due storie lunghe scarpiane con il personaggio, le due storie in cui Bip Bip accompagnerà Gancio e le quattro storie non di Scarpa che vedono proprio Atomino come spalla di Topolino. Questo non ne farà un doppio volume solo scarpiano, è vero, ma sarà un'edizione che offrirà tutto sul personaggio (ed essendo questo l'intento originario della testata, pur rinnegato più volte, mi va bene) e in cui comunque tutto lo Scarpa di Atomino c'è e riunito assieme.
Un gran bel leggere, insomma.
Andrea "Bramo"

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The Joker

Citazione di: Bramo il 24 Luglio 2011, 14:21:05
Mi premeva segnalare un paio di cose recenti su "Topolino" :)
Il n. 2899, uscito mercoledì 15 giugno, conteneva la storia Topolino e il Pippo Fortunificato, scritta da Casty e disegnata da Lorenzo Pastrovicchio. Il tratto del Pastro è molto gottfredsoniano IMHO, e ben si adatta a una trama classica come quella che, al solito, imbastisce quello che è uno dei migliori autori Disney viventi, che mette un Pippo inedito al centro, una caratterizzazione decisamente dolce anche se forse troppo OT per il personaggio.
Il vero lavoro recente degno di nota a firma di Casty, qui come autore completo, è Topolino e la Rivolta delle Didascalie, prima storia del n. 2900 (uscito il 22 giugno). Dal sapore fortemente meta-narrativo, l'avventura prende in giro in modo intelligentissimo tutti i clichè di un certo tipo di cinema e dei fumetti mainstream attraverso l'assurdo attacco che le didascalie delle tavole decidono di sferrare a Topolino e Pippo. Casty gioca col medium fumetto e anche con l'odiosa caratterizzazione del Topolino perfettino che anni di cattive storie ci hanno ahimè restituito e che l'autore da anni cerca di combattere, divertendodi e divertento, autocitandosi e citando il maestro Romano Scarpa. Masterpiece.

Dal n. 2902 (6 luglio) "Topolino" subisce un restyling grafico e di rubriche dopo quattro anni, in coincidenza del quale la direttrice Valentina De Poli tiene una conferenza stampa al Wow - Museo del Fumetto di Milano -  nel quale per l'occasione per tutto il mese di luglio c'è una mostra dedicata alla storia e all'evoluzione del settimanale.
Al di là degli accorgimenti grafici, pare che più o meno volontariamente la qualità media delle storie sia salita... dopo quelle del perle di Casty ecco che parte (dopo due puntate-prequel) Cronache dal Pianeta T,la saga in quattro parti scritta da Fausto Vitaliano e disegnata da Claudio Sciarrone. Fantascienza che poggia le basi su temi scottanti come la dittatura militare e votazioni truccate, ha un andamento qualitativo alterno ma che sembra essersi ad oggi stabilizzata su una buona prova, pur non priva di difetti. Ma è da riconoscere che la storia sposta un po' più in alto l'asticella, inoltre anche dal punto di vista grafico quel mostro di Sciarrone dà sfoggio delle sue qualità artistiche disegnando tutta la storia interamente in digitale.
Oltre a questa lunga storia ecco che sempre sul n. 2902 c'è Paperinik e il Segreto di Fantomius, scritta e disegnata da Marco Gervasio; l'autore già in una storia di qualche anno fa (Paperinik e il Tesoro di Dolly Paprika) riprende le atomosfere del Paperinik vendicatore martiniano, approfondendo nel contempo la mitologia di Fantomius da cui Paperinik trae origine. In questa nuova storia questo percorso filologico prosegue, e anche se in modo forse meno convincente della precedente avventura la storia è comunque notevole
Il n. 2903 (13 luglio) vede un grande ritorno: quel Francesco Artibani che tanto aveva dato negli anni '90 sul "Topo" (il Teatro Alambrah, la famiglia di Amelia...) oltre che su PK ed MM, dopo un divorzio di un po' di anni dalla Disney torna grazie al lavoro della De Poli (che negli ultimi anni aveva fatto tornare attivo anche Faraci) e ci propone la storia Zio Paperone e la Sequoia del Capitano, disegnata da Alessandro Perina, storia dalla quale non bisogna aspettarsi ovviamente un capolavoro, ma una buona storia. Che è quello che ho trovato: ottimo uso dei personaggi di Paperone e Paperino, una trama non banale e con un messaggio importante ma non bacchettone, gag e battute ben calibrate con la storia... una lezione di sceneggiatura Disney, insomma.

Il numero attuale, oltre a contenere il penultimo episodio del Pianeta T, offre una storia scritta e disegnata da Corrado Mastantuono con Bum Bukm Ghigno insieme a Paperinik, mentre il "Topo" del prossimo mercoledì è degno di nota perchè conterrà una storia scritta da Roberto Gagnor (una rivelazione degli ultimi anni) e disegnata dal talentuoso Freccero con Dinamite Bla come protagonista. Inoltre, la conclusione del Pianeta T e soprattutto una storia con Macchia Nera della coppia Teresa Radice/Stefano Turconi, un duo che è tra i migliori della storia recente del settimanale.

Questo aggiornamento, che spero non abbia tediato nessuno, l'ho scritto per mostrare che si può parlare di "Topolino" anche in chiave non nostalgica, come di una lettura che come materiale nuovo aggiunge anche materiale di qualità.
Non solo, certo, c'è anche tanta merda. "Topolino" non è una rivista nerd, non è pensata per gli appassionati che invece bastona sui denti, è per concetto stesso un'antologia rivolta a un pubblico ipoteticamente vastissimo. Infatti io non lo compro più regolarmente, ma solo quando so che ci sono storie di autori validi, che specie ultimamente non mancano.
Casty, Teresa Radice/Stefano Turconi, Vitaliano, Faraci, Gagnor, Artibani, Gervasio... sono autori validissimi, ottimi davvero, che fanno cose di tutto rispetto.
Insomma, sapendo selezionare, io so che anche la Disney attuale può darmi qualcosa di bello e cerco di cogliere il bello che ha da offrirmi e che sa essere pensato anche per me e le mie esigenze :)

Condivido, soprattutto riguardo le storie che hai nominato nella prima parte. Anche io ho notato un'impennata verticale nella qualità, da tempo oramai le copie in abbonamento rimanevano incellophanate e impilate per quando mi sarei deciso a rimettere ordine nella collezione, la cover del 2900 mi ha incuriosito così tanto da darci un occhiata... Non me lo sarei mai aspettato di poter usare una tale emoticono per Topolino, ma era :meta:

Post Uniti: 25 Luglio 2011, 12:34:43

Per gli scettici, nel vero e più puro senso della parola :sisi:
VENDO, SVUOTO LA LIBRERIA! FILM, SERIE TV, FUMETTI IN ITALIANO E IN INGLESE! DI TUTTO PER TUTTI... SCONTI E PREZZI TRATTABILI SU ORDINI CONSISTENTI!
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Bramo

Citazione di: The Joker il 25 Luglio 2011, 12:33:45
la cover del 2900 mi ha incuriosito così tanto da darci un occhiata

Giusto per farne godere anche agli altri, posto la suddetta cover e la prima tavola della storia:



Citazione di: The Joker il 25 Luglio 2011, 12:33:45Non me lo sarei mai aspettato di poter usare una tale emoticono per Topolino, ma era :meta:

Post Uniti: 25 Luglio 2011, 12:34:43

Per gli scettici, nel vero e più puro senso della parola :sisi:
LOL! Effettivamente quell'emoticon ci sta decisamente in riferimento a questa storia!
A questo proposito, nel numero di "Topolino" dello scorso Natale c'è stata una storia molto particolare, in 3 parti con ogni parte dal titolo diverso e dal disegnatore differente, che verso la fine svela la sua anima esplicitamente metanarrativa.
Lo sceneggiatore di quella storia inusuale è Tito Faraci, la storia è questa.
Andrea "Bramo"

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Clod

anch'io da qualche anno ho ripreso l'abbonamento
e ahimè anch'io ho notato un calo generale delle storie, benchè ve ne siano alcune comunque godibili e quella delle didascalie non è stata male
ma è solo una mi impressione o Casty (il disegnatore) si ispira un sacco a Scarpa come tratto?

We are called Cybermen. We were exactly like you once, but our cybernetic scientists realised that our race was getting weak. Our lifespan was getting shorter, so our scientists and doctors devised spare parts for our bodies until we could be almost completely replaced. Our brains are just like yours, except that certain weaknesses have been removed. Weaknesses like... emotions, pain. You will become like us. You will be upgraded.

Bramo

Citazione di: Clod il 26 Luglio 2011, 11:16:47
ma è solo una mi impressione o Casty (il disegnatore) si ispira un sacco a Scarpa come tratto?
No no, è così ;) Casty si ispira tanto come spirito quanto come tratto a Romano Scarpa. Nell'aspetto e nelle espressioni non si può notare che l'ispirazione venga da lì :)
Andrea "Bramo"

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Bramo

Topolino # 2905



Oh, eccolo qui, il "Topolino" più bello degli ultimi mesi! E non temo di dirlo, non sto a riguardare i sommari dei precedenti numeri, perchè per quanto ultimamente la qualità media delle storie del settimanale IMHO si sia alzata parecchio tra Casty, Artibani ecc, una tale concentrazione di storie di gran qualità e con grandissimi autori al lavoro in un solo numero è qualcosa di raro e prezioso. Su quattro storie presenti, 3 sono delle ottime storie scritte e disegnate da dei grandissimi e che quindi tutte insieme rendono questo particolare numero un "caso" da non farsi sfuggire assolutamente.



Il numero si apre con una storia divertentissima. Dinamite Bla in: Una Questione di Famiglia e Melanzane (Gagnor/Freccero) in cui Roberto Gagnor, sceneggiatore che l'anno scorso ha mostrato a più riprese di essere uno dei migliori sceneggiatori attuali, al netto di alcune brevi non proprio brillanti, qui si scatena approfittando dell'avere in mano la storia di apertura e un personaggio come Dinamite che, ereditato dal suo amico Vitaliano, fa vivere in una situazione classicamente foriera di risate: una riunione di famiglia!
Gagnor mette in piazza tutta la sua grande vena ironica, in passato sfoderata in maniera eccezionale con Quackligth, e sforna una storia arguta e divertente dove l'interazione tra Paperino e Dinamite è ottima, l'inserimento di Paperina al posto dell'usuale Paperoga dà una ventata di novità funzionale alla trama e la storia si dimostra frizzante e godibile.
Dal canto suo Andrea Freccero si sbizzarrisce nel creare tavole bellissime, dove i due Paperi hanno echi cavazzaniani ma il resto del cast (gli innumerevoli parenti di Dinamite e il misantropo stesso) godono del tratto "folle" e dinamicissimo tipico dell'artista. Zia Spingarda sembra uscire da un film di Miyazaki, un comignolo che sbuca da un cappello mi ricorda Giovan Battista Carpi e uno smile su un altro copricapo strizza l'occhio a Watchmen :)



Cronache dal Pianeta T - Il Tempo Futuro (Vitaliano/Sciarrone) è il capitolo conclusivo di questa lunga saga. Fausto per primo non si dice soddisfatto della resa finale della storia, essendogli rimaste molte cose nella penna, e io stesso devo ancora capire come inquadrare una saga che nelle mie valutazione risulta tormentata e altalenante. Urge quindi rilettura, che effettuerò appena possibile per avere una visione d'insieme il più completa possibile su un progetto che è comunque imponente e importante per più di un verso.
Per quanto riguarda quest'ultimo episodio, mi dico più che soddisfatto comunque: Fausto porta a termine in una puntata ricca di rivelazioni la trama principale dell'avventura, lasciando in ombra alcune cose che saranno riprese in futuro. La rivelazione principale sui nostri quattro protagonisti mi è molto piaciuta, così come lo scontro finale con un Macchia Nera decisamente in forma e molto cattivo. Lo scontro è molto avventuroso, ben scritto e catartico, e porta alla conclusione per me inaspettata e per questo gradita.
Le ultime tavole portano un bel messaggio, non nuovo ma importante e ben trasmesso. In tutto questo inutile dire che Sciarrone crea anche stavolta qualcosa di graficamente eccelso, specie nelle due scene di "crolli".



Ma arriviamo alla vera perla del numero, alla storia migliore. Macchia Nera e la Vacanza a Scacchi (Radice/Turconi) è una storia che mi era stata annunciata in questa intervista dagli autori, e da allora la aspettavo con impazienza. Non sbagliavo a scalpitare giacchè la storia è un piccolo capolavoro che dimostra una volta di più la grande sinergia tra i due coniugi che ancora una volta costruiscono una loro storia partendo da una delle loro tante vacanze.
Ecco allora Topolino e Minni in vacanza a Londra, che incontrano... Macchia Nera! Topolino drizza subito le antenne con il criminale in vista, mentre Minni lo incoraggia a vederlo semplicemente come un "amico" in vacanza. Ma ovviamente Macchia non è nella capitale inglese in villeggiatura, ma sta studiando un nuovo colpo... Un plot ingegnoso e una caratterizzazione pressochè perfetta dei tre protagonisti sono gli ingredienti che rendono la sceneggiatura della storia qualcosa di ottimo e perfetto, in cui tutto è in ordine, tutto funziona, tutto scorre benissimo nell'alternare umorismo ad azione e thriller quasi archeologico. Il rapporto tra Macchia e Topolino e Macchia e Minni, la raffinatezza del villain che non si fatica a credere che sia uno dei personaggi preferiti di Teresa: è sempre stato un personaggio molto difficile da scrivere secondo me, ma l'autrice riesce qui a coglierne quell'essenza dandy e raffinata che ne è la cifra stilistica e che distingue il criminale dalle altre nemesi di Topolino.
Mickey è trattato altrettanto bene, specie nel suo rapporto con Minni che qui viene raccontato in modo così scanzonato e simpatico da renderlo davvero reale e credibile in tanti aspetti e sfumature.
Da notare il riferimento colto inserito, dato che il personaggio di John Belzon da cui Macchia Nera apprende alcune cosette utili per il colpo che progetta altri non è che la versione disneyana di Giovanni Battista Belzoni :)
La perfetta macchina costruita da Teresa però è tale anche perchè si completa con gli ottimi disegni di Stefano, che qui su scatena offrendo una versione perfetta di Macchia, tanto nelle espressione quanto nel look, e un Topolino e Minni ottimi ovviamente nell'aspetto, come sempre ci ha abituati il disegnatore, ma che spiccano e si distinguono dalle altre storie per gli abiti, che finalmente si differenziano rispetto agli standard offrendoci un guardaroba variegato, ispirato a quello dei due autori e che contribuisce sostanzialmente e rendere realistici i due protagonisti, oltre che adorabili.
I panorami londinesi sono realizzati ottimamente (la bella quadrupla col Big Ben parla da sola ;) ) e in generale ogni tavola è una gioia per gli occhi.
Un vero e proprio gioiello che conferma ancora una volta come la coppia formata da Teresa e Stefano partorisce sempre storie da leggere e amare, perchè traspare la passione con cui le realizzano. Questa non fa eccezione, anzi ne è uno dei più floridi esempi :)

A proposito del Macchia Nera dandy di questa storia, posto anche il bellissimo disegno che Stefano mi fece quando andai a casa dei coniugi per l'intervista :)

Andrea "Bramo"

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Alice in Wonderland

Anche a me piace tantissimo Topolino, anche se in realtà il miei personaggi preferiti fanno parte della famiglia dei paperi, in particolare amo le storie che narrano le avventure a caccia di tesori di zio Paperone con al seguito Paperino e i nipotini..
Anni fa comperavo regolarmente il giornalino, ma ora preferisco le raccolte (ad esempio i Grandi Classici) e Paperino a cui sono abbonata  :)