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Dylan Dog - di Tiziano Sclavi 6.0

Aperto da Azrael, 28 Maggio 2020, 02:21:19

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Deadpool

Citazione di: Arkin Torsen il 28 Dicembre 2022, 22:37:30A essere importante (?) è la trilogia sul mensile.
Si, ma se contiamo la trilogia (che trilogia mi sa che non doveva essere) allora il primo numero di recchioni e il relativo color cosa centrano ? Oppure lo speciale che in teoria fa da prologo al nuovo inizio visto che gli altri due della regolare sono chiaramente una doppia delle baraldi ?
Marketing per far spendere qualche euro in più ? Può essere...


Arkin Torsen

La miglior vendetta è vivere bene, e stronzate del genere (John Constantine)

Deadpool

INTERVISTA DYLAN DOG
BACK TO THE BASICS CON BARBARA BARALDI E CLAUDIO LANZONI

Dylan Dog è nel mezzo di una trilogia che lo riporterà alle atmosfere originali concepite da Tiziano Sclavi. Franco Busatta ha intervistato Claudio Lanzoni e Barbara Baraldi, soggettista dei tre albi e sceneggiatrice del secondo e terzo.

https://www.sergiobonelli.it/dylan-dog/2022/12/29/gallery/back-to-the-basics-con-barbara-baraldi-e-claudio-lanzoni-1022606/#1

superxeno

Citazione di: Mordecai Wayne il 26 Ottobre 2022, 10:29:13

Dylan Dog n. 434, mensile
Gli Infernauti


Soggetto: Simeoni Gigi
Sceneggiatura: Simeoni Gigi
Disegni: Simeoni Gigi
Copertina: Cestaro Raul, Cestaro Gianluca


Joe Grady è un work-watcher, un osservatore di cantieri, il suo compito è montare la guardia all'abisso.

Dopo la scoperta in un cantiere di una sinistra struttura lovecraftiana, Dylan Dog scende nell'abisso incappando ne "Gli infernauti"!



In uscita il 29/10/2022

Anteprima:

Spiacente, ma non sei autorizzato a visualizzare il contenuto degli spoiler.


Come poteva essere un Dylan di Simeoni? Udite, udite: Brutto.
Mettere nella sceneggiatura tanti riferimenti e citazioni colte non la fa di sicuro apparire una storia più intelligente. A meno che non sei Alan Moore di solito anzi la fa sembrare più rattoppata.
Così Simeoni continua a scrivere cose che probabilmente interessano solo lui. Sta storia di Lovecraftiano ha meno dei polpi surgelati che trovo all'Esselunga.

Come disegnatore invece il lavoro è migliore, ma si allontana dal Simeoni che mi piace di più, quello che elabora uno stile alla Magnus.

Voto 4
Sometimes I feel so deserted

Arkin Torsen

Citazione di: Mordecai Wayne il 27 Dicembre 2022, 08:51:36

Dylan Dog n. 436, mensile
Non con fragore...


Soggetto: Lanzoni Claudio
Sceneggiatura: Baraldi Barbara
Disegni: Gerasi Sergio
Copertina: Cestaro Raul, Cestaro Gianluca


Una donna è nel suo letto, addormentata. Il marito tenta di svegliarla, ma da un angolo della stanza una creatura oscura balza su di loro...

Dylan Dog è alle prese con "la paralisi del sonno", un'esperienza terrificante durante la quale appaiono inquietanti creature fatte d'ombra, che paiono voler ghermire la vittima mentre è immobilizzata!



In uscita il 29/12/2022



Letto. Poca roba, albo insipido che regala qualcosa solo nel finale, peraltro facilmente intuibile. Bei disegni di Gerasi.
La miglior vendetta è vivere bene, e stronzate del genere (John Constantine)

Penny-uno

Citazione di: Arkin Torsen il 04 Gennaio 2023, 16:30:46Letto. Poca roba, albo insipido che regala qualcosa solo nel finale, peraltro facilmente intuibile. Bei disegni di Gerasi.
Ne ho sentito parlare male e sono tentato di non prenderlo proprio. Prosegue le cose lasciate in sospeso nell'albo precedente o la storia va per le sue?

Arkin Torsen

Citazione di: Penny-uno il 05 Gennaio 2023, 17:48:37Ne ho sentito parlare male e sono tentato di non prenderlo proprio. Prosegue le cose lasciate in sospeso nell'albo precedente o la storia va per le sue?

Entrambe le cose. Prosegue ma cambia registro, annulla il metafumetto, ridimensiona un personaggio e apre ad altre cose. Alcune si risolvono subito e in modo tanto telefonato quanto forzato (è evidente che una cosa accada "perché sì", in nome nel ritorno alle origini ormai sbandierato alla nausea) e altre si risolveranno, immagino, nell'ultimo atto della trilogia.
Un legame a prova di bomba con l'albo precedente non c'è. Penso sia normale, visto che l'albo precedente è nato dopo questo e il prossimo, inoltre è sceneggiato da Recchioni mentre questi due sono di Baraldi. Il soggettista è sempre Lanzoni, ma il legame posticcio/messo a posteriori è evidente.
La miglior vendetta è vivere bene, e stronzate del genere (John Constantine)

SisselMarston

Alla fine legato meglio di quanto pensassi, è non come cose davvero posticcie come Il Detebuto di Uzzeo che hanno voluto, sui malgrado credo, legare all'altro della Baraldi, qui il tutto è abbastanza uniti, nonostante il cambio di registro evidente di stile. Detto questo, albo sicuramente migliore di quello di Recchioni, che purtroppo non mi ha detto nulla, con un Dylan anche poco reso dalla vicenda, quasi freddo, cosa strana in mano a Rrobe, al contrario del Dylan più emozionale della Baraldi, con anche scene e dialoghi che ho trovato migliore, e francamente un bel finale, però nell'insieme detto poco e nulla, prenderò anche il prossimo albo, ma come storue in se non le promuovo più di tanto, forse nulla. Buono il fatto che comunque la Baraldi ha uno storytelling moderno, alla fine cosa non inedita ma che va avanti da 100 numeri, però fa sempre piacere vedere questa narrazione più agevole e magari lasciate alle immagini o con molte idee che lasciano spazio ad immagini che non per forza a dialoghi prolissi. Certo appunto, al momento mi manca la storia che si faccia apprezzare, purtroppo in tal senso la spirale non positiva che sta andando avanti da qualche anno, che ho identificato (per me ovvio) iniziata dal 375 e confermata dal 401 in poi, continua.
Quest'anno nella regolare apprezzato solo la storia di Enna, cosa che per carità magari sono solo gusti miei e basta, ovvio che parli solo a nome mio.

Arkin Torsen

Citazione di: SisselMarston il 05 Gennaio 2023, 23:10:04albo sicuramente migliore di quello di Recchioni, che purtroppo non mi ha detto nulla, con un Dylan anche poco reso dalla vicenda, quasi freddo, cosa strana in mano a Rrobe, al contrario del Dylan più emozionale della Baraldi, con anche scene e dialoghi che ho trovato migliore, e francamente un bel finale
Buono il fatto che comunque la Baraldi ha uno storytelling moderno, alla fine cosa non inedita ma che va avanti da 100 numeri, però fa sempre piacere vedere questa narrazione più agevole e magari lasciate alle immagini o con molte idee che lasciano spazio ad immagini che non per forza a dialoghi prolissi.
Ecco, quello che ho quotato, però volto tutto al contrario, è ciò che penso dell'albo ora in edicola  :lolle:
La miglior vendetta è vivere bene, e stronzate del genere (John Constantine)

SisselMarston

#1059
Citazione di: Arkin Torsen il 05 Gennaio 2023, 23:15:27Ecco, quello che ho quotato, però volto tutto al contrario, è ciò che penso dell'albo ora in edicola  :lolle:

Il bello di Dylan, e motivo per cui una storia che accontenterà tutti mai ci sarà, il fatto che una testata cosi divisa aldi fuori di DD non esista.  :D
Il fatto che certe scene
Spiacente, ma non sei autorizzato a visualizzare il contenuto degli spoiler.

Penny-uno

Citazione di: Arkin Torsen il 05 Gennaio 2023, 18:22:53Un legame a prova di bomba con l'albo precedente non c'è. Penso sia normale, visto che l'albo precedente è nato dopo questo e il prossimo, inoltre è sceneggiato da Recchioni mentre questi due sono di Baraldi. Il soggettista è sempre Lanzoni, ma il legame posticcio/messo a posteriori è evidente.

Era proprio il mio timore principale. Vediamo... Dopo l'albo del mese scorso avevo una discreta curiosità a proseguire. Poi ho intuito che è una trilogia per modo di dire...

SisselMarston

#1061
Citazione di: Penny-uno il 06 Gennaio 2023, 00:27:23Era proprio il mio timore principale. Vediamo... Dopo l'albo del mese scorso avevo una discreta curiosità a proseguire. Poi ho intuito che è una trilogia per modo di dire...

Guarda, l'albo precedente viene citato più volte, le cose introdotte qui proseguono, alcune cose spiegate e risolte, qui una cosa in particolare un po' boh, quindi stai tranquillo. In se è più centrato rispetto alla Meteora o altre cose simili, meno del ciclo 666 che era tutto di Recchioni, ma di certo non è il problema che sembrano scollegati i 2 albi come lo sembravano quello di Uzzeo e la Baraldi, attaccati con lo scotch, al massimo con uno stile differente e col primo che si vede del tutto introduttivo per certe trame e temi, ma ripeto, non sono scollegati, non è di certo questo il problema. Anch'io avevo il timore tuo, ma da questo punto di vista sono stato sorpreso alla fine, visto che vedendo al passato mi aspettavo 2 storie differenti.

Arkin Torsen

#1062
Citazione di: SisselMarston il 05 Gennaio 2023, 23:30:10Il bello di Dylan, e motivo per cui una storia che accontenterà tutti mai ci sarà, il fatto che una testata cosi divisa aldi fuori di DD non esista.  :D
Il fatto che certe scene
Spiacente, ma non sei autorizzato a visualizzare il contenuto degli spoiler.


Mi soffermo solo sui testi di Baraldi. Li ho trovati prolissi e farraginosi. Ci sono balloon carichissimi che riempiono metà vignetta o di più. Fa un trattatello sul problema di cui lei stessa soffre in modo didascalico, senza rendersi conto che, primo, non sta scrivendo un suo romanzo ma un fumetto e, secondo, va bene mettere se stessi dentro l'albo, anzi è doveroso con Dylan Dog, ma bisogna comunque lasciare una certa distanza. Questa è una cosa che avverto sempre con Baraldi: lei scrive se stessa. Nel suo Dylan/Vasco fu insopportabile.
Venendo ai dialoghi veri e propri, ai botta e risposta, credo  che quello che dice Dylan sugli animali e gli umani sia esemplificativo. Quello che dice e come lo dice. Era una risposta telefonatissima, da bignami del personaggio, messa lì tanto per: una risposta depotenziata e stucchevole. Tutta la parte Rania-"bambino" soffre di didascalismo.
Tralascio la spiegazione per filo e per segno dell'indagine di Rania che, visto l'epilogo, è del tutto inutile e chiudo con il trip di Dylan che è tutta farina del sacco di Baraldi. Simpatica l'idea di inserire la poesia, ma è così buttata là, totalmente a caso, che contribuisce a sfilacciare l'albo, né carne né pesce.
La miglior vendetta è vivere bene, e stronzate del genere (John Constantine)

superxeno

Citazione di: Mordecai Wayne il 31 Ottobre 2022, 16:32:34

Dylan Dog Color Fest n. 43, trimestrale
Utopia modulare


Soggetto: Recchioni Roberto, Sicchio Dario
Sceneggiatura: Sicchio Dario
Disegni: Pontrelli Giorgio
Copertina: Bacilieri Paolo
Colori: Algozzino Sergio

L'orrore di una realtà modulare, di una gelida, asettica, impersonale esistenza...

L'Indagatore dell'Incubo si ritrova a vivere nell'universo Ideak, dove anche i comportamenti, le relazioni, i sentimenti e le pulsioni appartengono a un catalogo predefinito e dove, non a caso, la Bodeo di Dylan è stata sostituita da un trapano!



In uscita il 05/11/2022

Anteprima:

Spiacente, ma non sei autorizzato a visualizzare il contenuto degli spoiler.


Toh mi è piaciuto. Bravi Sicchio e Recchioni, vanno a briglia sciolta prendono un po' in giro in fan, un po' Dylan e un po' se stessi. Se solo ci fossero più storie così "libere" magari mi piacerebbe di più questo corso.
Poi che sia una retcon o cosa non mi tocca più di tanto, resta che i 20 minuti che ci ho dedicato mi hanno divertito.
Pontrelli al momento uno dei migliori disegnatori di Dylan. Vorrei vederlo su qualcosa di più "oscuro".

Io gli do 7 a questo albo
Sometimes I feel so deserted

SisselMarston

Citazione di: Arkin Torsen il 06 Gennaio 2023, 10:24:14Mi soffermo solo sui testi di Baraldi. Li ho trovati prolissi e farraginosi. Ci sono balloon carichissimi che riempiono metà vignetta o di più. Fa un trattatello sul problema di cui lei stessa soffre in modo didascalico, senza rendersi che, primo, non sta scrivendo un suo romanzo ma un fumetto e, secondo, va bene mettere se stessi dentro l'albo, anzi è doveroso con Dylan Dog, ma bisogna comunque lasciare una certa distanza. Questa è una cosa che avverto sempre con Baraldi: lei scrive se stessa. Nel suo Dylan/Vasco fu insopportabile.
Venendo ai dialoghi veri e propri, ai botta e risposta, credo  che quello che dice Dylan sugli animali e gli umani sia esemplificativo. Quello che dice e come lo dice. Era una risposta telefonatissima, da bignami del personaggio, messa lì tanto per: una risposta depotenziata e stucchevole. Tutta la parte Rania-"bambino" soffre di didascalismo.
Tralascio la spiegazione per filo e per segno dell'indagine di Rania che, visto l'epilogo, è del tutto inutile e chiudo con il trip di Dylan che è tutta farina del sacco di Baraldi. Simpatica l'idea di inserire la poesia, ma è così buttata là, totalmente a caso, che contribuisce a sfilacciare l'albo, né carne né pesce.

Oddio, non so se in Jenny parlasse di se stessa, o non so qualcosa? Per me qui si ritorna al troppo romanzo gotico d'amore adolescenziale alla Twiloght, che riscontro spesso nei personaggi femminili della Baraldi.
Comunque per quanto mi riguarda ci si deve mettere sempre se stesso nell'albo, non bisogna mai fare cose impersonali alla Marzano, è uno dei motivi per cui si ama Mater Morbi, quindi anche fosse tanto meglio per la Baraldi, per me I problemi delle sue sceneggiature sono altre francamente.
Sulla parte delle risposte di Dylan agli scienziati sono d'accordo, sulla parte col bambino non tanto, non l'ho trovata didascalica, per niente, al contrario della spiegazione di Ranica, quella di, mentre sulla parte della poesia si e no, in quanto tutta quella parte non chiara e spiegata, ancora, che spero sia spiegata nella prossima, il fatto stesso che accada che Dylan è da una parte e poi dall'altra totalmente a caso per ora, non la scena della poesia in sé che è il meno, almeno è una bella scena, da prendere solo come un Dylan che sogna e basta.
Comunque sui dialoghi continuo a dire che non sono pesanti, e ne prolissi, come tutto l'albo, alla fine ritmato, con anche molte sequenze mute o quasi, anche se quella dei poliziotti forse inavvertitamente ridicola o fuori posto che sia muta, alla fine ritmato l'albo. Le storie pesanti, prolissi o poco ritmate appunto per me sono altre. Poi sono d'accordo sui dialoghi non sempre buoni o momenti di Dylan stereotipati, ma ripeto, preferito a quello di Recchioni, i cui dialoghi da citazionistici, così come scene, stanno iniziando a pesarmi, almeno se la storia nulla mi dice come in questo caso, l'unica cosa che non è strana è stato il suo Dylan, che di solito è uno dei più vivi tra gli autori, per questo mi pare strano, quasi Marzaniano.


Citazione di: superxeno il 06 Gennaio 2023, 11:35:45Toh mi è piaciuto. Bravi Sicchio e Recchioni, vanno a briglia sciolta prendono un po' in giro in fan, un po' Dylan e un po' se stessi. Se solo ci fossero più storie così "libere" magari mi piacerebbe di più questo corso.
Poi che sia una retcon o cosa non mi tocca più di tanto, resta che i 20 minuti che ci ho dedicato mi hanno divertito.
Pontrelli al momento uno dei migliori disegnatori di Dylan. Vorrei vederlo su qualcosa di più "oscuro".

Io gli do 7 a questo albo

L'albo ha bei momenti, e quando si prende in giro gli ultimi avvenimenti di Dylan, o le basi di molte trame con i vari clienti, molto divertenti, però francamente albo, per me, rovinato proprio dalla continuitu, quindi da quello che vuole fare l'albo è suo finale. Se fosse stato un albo autoconclusivo, non attaccato a nulla, una storia che ha come tema principale e solo il consumismo e cose così, come magari Grande Distruzione Organizzata del Maxi di qualche anno fa, che non più una storia di continuity, con si qualche traccia di queste cose, ma sullo sfondo, sarebbe stato migliore secondo me.
Succhio comunque non vedo l'ora di leggere altro, già la Fossa dell'angelo di qualche Color Fest fa era discreta.