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Rodolfo Cimino

Aperto da ironmaidenn, 25 Aprile 2020, 10:20:55

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ironmaidenn





Volevo aprire questo topic per celebrare uno dei miei autori italiani Disney preferiti, se non IL mio preferito  :wub:

*****


Rodolfo Cimino (Palmanova, 16 ottobre 1927 – Venezia, 31 marzo 2012) è stato un fumettista e politico italiano ritenuto uno dei principali autori italiani di storie della Disney, realizzandone oltre 700 in circa mezzo secolo di carriera caratterizzate da uno stile personale che lo rende uno dei più grandi maestri del genere.

Esordì su Topolino nel 1961, nel n. 283, in una storia disegnata da Luciano Gatto, Zio Paperone in: Brividi all'equatore. Il suo primo lavoro disneyano è in realtà Paperino e il cane dollarosus, pubblicato però un mese dopo.

Crea nuovi personaggi dalle peculiari caratteristiche, come la strega tecnologica Roberta (alleata di Amelia) e Reginella, regina extraterrestre di cui Paperino si innamora. Inoltre arricchisce di invenzioni il mito delle difese anti-bassotti nascoste nelle pareti e nella Collina Ammazzamotori del deposito di Paperone. Caratterizza una personaggio secondario, il maggiordomo di Paperone, ideato da Barks e che era sempre rimasto anonimo e di sfondo, tanto che nelle interpretazioni successive di altri autori americani e italiani non manteneva mai lo stesso aspetto; Cimino, insieme al disegnatore Cavezzano, lo rende una spalla vera e propria di Paperone, fornendogli anche un nome, Battista, che diventa un comprimario di rilievo con delle caratteristiche che verranno mantenute dagli autori successivi; approfondisce anche la caratterizzazione del personaggio di Paperino riprendendo caratteristiche del personaggio che erano state abbandonate o rese comunque secondarie nel tempo dai diversi autori, senza stravolgerlo ma senza l'estremizzazione di alcuni aspetti del suo carattere tipica di altri autori, caratterizzandone la personalità in modo più bilanciato. Così come Scarpa, anche Cimino nella sua opera crea un proprio stile con schemi ricorrenti che divennero un tratto distintivo dell'autore.

Nel 1991 vince il Premio Anaf. Non gli è assegnato da una giuria, ma come risultato di un referendum fra circa 2000 iscritti di cui fanno parte docenti universitari, critici, giornalisti ed esperti di fumetti. Cimino è stato premiato per la categoria miglior sceneggiatore.
Nel 2007 vince il Premio Papersera.

Cimino nelle sue sceneggiature utilizza sin dall'inizio il metodo dello storyboard, visualizzando la storia con degli abbozzi a matita vignetta dopo vignetta. Cimino pone una certa attenzione ai dialoghi: caratteristico è il suo uso dei puntini di sospensione prima di un termine centrale (spesso in grassetto). Peraltro il linguaggio nelle sue storie è pieno di termini colti provenienti dalle sfere filosofica, economica e politica.

Le sue sceneggiature possono risultare più complesse rispetto a quelle degli altri autori poiché non di rado trattano manovre socio-economiche in cui è coinvolto soprattutto Zio Paperone, seguite da Cimino fin nelle loro conseguenze parossistiche. L'autore ricorre anche a proverbi e modi di dire che rimandano a una saggezza antica che dovrebbe influenzare in positivo i contemporanei. Ogni tanto spunta infatti qualche riferimento all'età classica, coi nomi di Ulisse, Priamo o Senofonte, protagonisti per di più della folta messe di esclamazioni messe in bocca ai personaggi e totalmente inventate da Cimino (una di queste è "Per le tinozze di Giove Pluvio!"). L'uso di un lessico desueto legato alla sfera animale, come la definizione uccellacci di rapina, fa pensare alla fraseologia del Teatro dei Pupi, itinerante in Italia almeno fino ai primi anni '70.

Soprattutto a partire dagli anni '90, i personaggi ciminiani iniziano a utilizzare una terminologia sempre più spiritosa, con un abbondante uso di vezzeggiativi. Le parole vengono malleate ("Ohimè! Ohimì!") per suscitare ilarità, e si fondano le frasi cardine di Paperone come "Ahimè! Soffro terribilmente, soffro".

La peculiarità stilistica che permette di riconoscere nell'immediato una sceneggiatura di Cimino è la sua apertura: al posto dell'incipit, la prima vignetta - una quadrupla - è un flash-forward che cattura un momento topico della storia o sintetizza il tema di quest'ultima. Questa vignetta muta funge quindi da "copertina" per suscitare l'interesse del lettore, e ricorda la schermata iniziale di un cartone animato. Non è un caso che anche Scarpa sia ricorso a questo espediente per l'incipit delle sue store. Oltre alle "testatine" rettangolari (che possono presentare o solo oggetti e ambienti, o anche personaggi persino a figura intera) e a vignette quadruple accompagnate da una didascalia introduttiva (Paperino e le lenticchie di Babilonia, Zio Paperone e l'ultimo balabù, Zio Paperone e il ratto di Brigitta), è nell'introduzione di Topolino imperatore della Calidornia - inchiostrata da Cimino - che questa trovata assume la massima "autonomia": Topolino, con mantello regale, è in piedi su un mappamondo coi nomi delle città Paperopoli, Topolinia e Giuncavilla, e nessun cartiglio interviene a spiegare la vignetta. Cimino ricorre allo splash-panel muto di apertura sin dalla sua terza sceneggiatura (Paperino e l'orso del Klondyke, 1961). Di solito, quando nelle sue storie non è presente è perché il disegnatore ha provveduto a rimuoverlo (scelta operata più di una volta da Giovan Battista Carpi.

Cimino sembra tener conto, per imbastire i suoi script, del costrutto degli exempla, filtrato dalla vivace e intrattenitrice novellistica nonché dall'ingente serbatoio di fiabe popolari di tradizione orale pregno di senso del meraviglioso. Ad esempio, Zio Paperone e il fumo della discordia (1969) risulta essere una rielaborazione della novella IX del Novellino, incentrata anche quest'ultima sul fumo pagato col suono di una moneta. Tale novella non deve essere stata per forza la fonte diretta, anzi il motivo può essere confluito in qualche fiaba locale.

I paesi visitati da Cimino soprattutto per mezzo di Paperi, tanto distanti dai centri urbanizzati come Paperopoli, evocano un'atmosfera di favolosa lontananza e una durata irreale che è la dimensione propria dei racconti di pura immaginazione, trasmessi oralmente dalla mitologia popolare. Suscitano una durata irreale i racconti di un passato mitico che i loro abitanti (spesso il saggio di turno) fanno ai Paperi durante la permanenza di questi ultimi. Ma spesso è anche Paperone ad accennare, di fronte ai nipoti o a Battista, ad avvenimenti di un tempo andato che lo vedono protagonista, e in questo caso il racconto al passato - accompagnato o no da appositi flashback - ha valore di risonanza affettiva.

Cimino ha sceneggiato soprattutto storie con i Paperi, mentre rare sono le storie con Topolino. In particolare, la maggior parte delle storie segue un canovaccio abbastanza consolidato: Zio Paperone, spinto da una particolare necessità o dal modo di accrescere le sue ricchezze, coinvolge Paperino e i nipotini (a cui si aggiungono negli ultimi anni Battista e Camillino, un robot tuttofare) in un viaggio affrontato con mezzi semoventi il più possibile strampalati in cui si imbatterà in popoli sconosciuti alla civiltà con usanze peculiari. Spesso gli adulti si mettono nei guai e saranno i nipotini a cavarli d'impaccio, magari ricorrendo all'infallibile Manuale delle Giovani Marmotte.

fonte: wikipedia - papersera forum  - paperpedia


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Per chi fosse interessato, una bella pagina Facebook è dedicata all'autore dal figlio.

https://it-it.facebook.com/RodolfoCimino1927/


Ben-Point

Che bei ricordi che riaffiorano leggendo queste righe, specialmente con il personaggio di Reginella. :wub:
Oramai è da un pezzo che non leggo più Disney, ma conto di riprenderci un giorno o l'altro.
"Quando sono uscito, ho visto tutti quei corpi lì a terra... Troppi da contare... Troppi da immaginare... Non era più la guerra: era omicidio." - Edward Daniels (Shutter Island)

Hugostrange70

Quanti ricordi  :cry: ho imparato a leggere in pratica con topolino, quando vedevo lo splash panel iniziale già sapevo in cuor mio che sarebbe stata una grande storia. Avevo dei classici e li ho ancora, con cui ho praticamente girato il mondo pur non muovendomi dalla mia stanza. Quante risate, ma anche tanti insegnamenti, grazie sempre Maestro.  :wub:

ironmaidenn

mi fa piacere che in molti ricordano con affetto come me quelle belle storie! :wub:

Hugostrange70

Correva l anno 1978,era quasi sicuramente di domenica ero in edicola con mio padre che comprava il suo quotidiano. Io nel frattempo adocchiai un volumetto, era un classici Disney seconda serie num. 16 paperone supermagic, e me lo feci comprare. Quando andai a casa naturalmente la prima cosa che feci fu leggere quel volumetto. Io avevo otto anni e durante la lettura mi si apri un mondo, zio paperone e il nemico domestico, zio paperone e I segreti del vento, zio paperone e l invasione dei ki kongi, zio paperone e il maxi Sombrero dei sombreritos, leggendo quelle storie mi sembrava di essere a caccia di tesori con i nostri paperi preferiti. Mi sembrava di volare con loro nel maxi sombrero ( chi ha letto la storia sa di cosa parlo) con la storia dei ki kongi mi sembrava di essere nello spazio. E poi i segreti del vento, pura poesia fatta fumetto, con un uso di brigitta davvero inusuale. E il nemico domestico? Con il mitico prof. Arcitruffi e i bassotti. Un albo che come pochi altri mi è rimasto nel cuore  :wub: Sempre grazie maestro  :wub:

ironmaidenn

Storie davvero meravigliose...sembrava davvero di viaggiare con loro e di vivere quelle avventure..e il bello era che, essendo piccoli, ogni volta che le si rileggeva, era come se fosse la prima volta...davano sempre le stesse emozioni :wub:

Hugostrange70

Citazione di: ironmaidenn il 26 Maggio 2020, 10:17:44
Storie davvero meravigliose...sembrava davvero di viaggiare con loro e di vivere quelle avventure..e il bello era che, essendo piccoli, ogni volta che le si rileggeva, era come se fosse la prima volta...davano sempre le stesse emozioni :wub:
Pensa che a volte quando rileggo qualcuna di queste storie magari mi viene in mente che in quel momento stavo mangiando una fetta di pane e Nutella, oppure una fetta di pane con lo zucchero e l olio sopra come si usava tanti anni fa. Per questo non finirò mai di ringraziare il maestro Cimino  :wub:

Solomon

#7
Scoprii Cimino da bambino (sono piuttosto giovane) nella sua fase di stanca, l'ultimo lunghissimo (interminabile?) periodo in cui riciclava continuamente lo stesso canovaccio della caccia al tesoro/popolo misterioso.

Da piccolo non facevo grande caso agli autori delle storie, salvo a due che mi avevano impressionato fin da subito enormemente: uno era (è tuttora) Casty, del quale aspettavo (e aspetto) con impazienza ogni nuovo lavoro. L'altro era proprio Cimino: quando vedevo il nome nei credits mi saliva il latte alle ginocchia.
Comunque ai tempi il libretto lo leggevo tutto (oggi invece seleziono solo le storie che più mi attirano), quindi mi sono sciroppato un bel po' di suoi lavori.

Anche quando in età più grandicella mi sono avvicinato alle sue storie degli esordi, tramite Grandi Classici e via dicendo, non sono mai riuscito a farmelo piacere davvero.

Catcher

Quali sue storie consigliereste di recuperare?
Io dovrei vedere tra i miei albetti che cosa ho già, sono passati davvero troppi anni.

Inviato dal mio SM-M307FN utilizzando Tapatalk


Hugostrange70

Citazione di: Solomon il 26 Maggio 2020, 18:55:04
Scoprii Cimino da bambino (sono piuttosto giovane) nella sua fase di stanca, l'ultimo lunghissimo (interminabile?) periodo in cui riciclava continuamente lo stesso canovaccio della caccia al tesoro/popolo misterioso.

Da piccolo non facevo grande caso agli autori delle storie, salvo a due che mi avevano impressionato fin da subito enormemente: uno era (è tuttora) Casty, del quale aspettavo (e aspetto) con impazienza ogni nuovo lavoro. L'altro era proprio Cimino: quando vedevo il nome nei credits mi saliva il latte alle ginocchia.
Comunque ai tempi il libretto lo leggevo tutto (oggi invece seleziono solo le storie che più mi attirano), quindi mi sono sciroppato un bel po' di suoi lavori.

Anche quando in età più grandicella mi sono avvicinato alle sue storie degli esordi, tramite Grandi Classici e via dicendo, non sono mai riuscito a farmelo piacere davvero.
Nooooo eretico  :lol: scherzi a parte, per me hai letto le storie di Cimino di fine carriera che non erano assolutamente all altezza di quelle del ventennio 60-70. A mio parere
Rodolfo Cimino insieme a Romano scarpa è stato il non plus ultra del fumetto Disney italiano. Quindi ti consiglio di non privati a priori di leggere storie davvero stupende :wub:

Hugostrange70

Citazione di: Catcher il 26 Maggio 2020, 20:44:16
Quali sue storie consigliereste di recuperare?
Io dovrei vedere tra i miei albetti che cosa ho già, sono passati davvero troppi anni.

Inviato dal mio SM-M307FN utilizzando Tapatalk
C'è ne sono davvero tantissime, te ne consiglio qualcuna che a me è rimasta davvero impresa. Paperino e l aurite acuta- zio paperone e l elmo del comando - zio paperone e I segreti del vento - zio paperone e I invasione dei ki kongi- zio paperone e il piffero variabile - zio paperone e le streghe in azione. Poi naturalmente la saga di reginella davvero struggente e malinconica, e poi una serie di storie denominate i racconti attorno al fuoco. Con questi suggerimenti spero di averti invogliato almeno un pochino  :lol: a leggere storie del maestro.

Catcher

Me le segno.
Per colpa vostra andrò in bancarotta

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