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All Star Superman - di Grant Morrison e Frank Quitely

Aperto da Lar Gand, 10 Agosto 2009, 16:35:31

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Professor Zoom

Non lo è infatti, ha una struttura classica e lineare da Silver Age, mica è il Morrison Vertigo. :look:

Sheogorath

Citazione di: Professor Zoom il 17 Luglio 2020, 11:21:37
Non lo è infatti, ha una struttura classica e lineare da Silver Age, mica è il Morrison Vertigo. :look:
Non è nemmeno un Morrison di Batman.

Azrael

Citazione di: Solomon il 17 Luglio 2020, 11:14:20
Non mi sembra tra l'altro nemmeno che sia una storia particolarmente complessa.

Concordo.
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Fedele all'Ordine di Saint Dumas e al Pipistrello
Combatteremo le idee con idee migliori

Hugostrange70

#1143
Citazione di: Mancino il 17 Luglio 2020, 09:50:16
Citazione di: Ken Parker il 10 Luglio 2020, 23:28:22
A chi non è piaciuta non l'ha capita :sisi:

Beh opinione tua, suona come una sentenza  ma non ci facciamo il sangue amaro :hug:

Ripeto, tra tutte le storie che ho letto questa (pur capendola) non mi ha entusiasmato per i motivi sopracitati.

Il bello di avere gusti e opinioni diverse  :up:
appunto, a me per esempio batman arkham asylum non è piaciuta, sempre di Morrison, complici i disegni. Ma questa storia mi è piaciuta davvero tanto  :) ah e trovo che i disegni di frank quitely siano meravigliosi, questione di gusti appunto  :up:

5MATT

Ho riletto questa storia dopo parecchio tempo. La prima volta non ero ancora pronto, credo, e non mi aveva particolarmente colpito. Ora però devo totalmente ricredermi, sarà perché conosco meglio Morrison e, soprattutto, perché conosco meglio Superman.

Questa è una storia che davvero racchiude in sé tutto ciò che questo eroe rappresenta, tutte le sue sfumature, dalla più eroistica alla più umana. E il finale con
Spiacente, ma non sei autorizzato a visualizzare il contenuto degli spoiler.

è proprio l'immagine che lo rappresenta al meglio.
Comunque sono tante le scene memorabili, da quella con la ragazza sul tetto a quella del
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.

Forse non è diventata la mia storia di Superman preferita, ma sicuramente da oggi la riterrò, nella mia testa, quella definitiva. :supes2:
L'unica cosa che ancora non sono riuscito totalmente a digerire è Quitely. In alcuni punti è straordinario, in altri non mi piace proprio, soprattutto quando disegna i volti.
"Allora vai senza perdere altro tempo, vai veloce mentre l'ultima luce si spegne, vattene da Derry, allontanati dal ricordo... ma non dal desiderio. Quello resta, tutto ciò che eravamo e tutto ciò che credevamo da bambini, tutto quello che brillava nei nostri occhi quando eravamo sperduti e il vento soffiava nella notte. Parti e cerca di continuare a sorridere. Trovati un po' di rock and roll alla radio e vai verso tutta la vita che c'è con tutto il coraggio che riesci a trovare e tutta la fiducia che riesci ad alimentare. Sii valoroso, sii coraggioso, resisti. Tutto il resto è buio".

Stephen King — It

WolveRick

Io l'ho letta qualche mese fa per la prima volta, nonostante avessi acquistato l'Absolute da diverso tempo.
Premetto che Quietly e la sua rappresentazione di Superman non sono stati di mio gradimento, ad eccezione di alcune tavole mozzafiato.
La struttura a 12 fatiche, in onore delle 12 fatiche di Ercole, a dirla tutta non è facilmente comprensibile, né nell'incipit di ogni singola impresa, né intesa come insieme che porta poi ad un finale già scritto. Oltre a questo, i salti temporali anche all'interno dello stesso capitolo non contribuiscono ad una comprensione fluida e immediata, tant'è che la mia impressione personale è che spesso si potessero aggiungere delle vignette per spiegare meglio la fine di una cosa e l'inizio di un'altra, anziché giocare con il tempo e lo spazio e lasciare al lettore l'onere di mettere insieme i pezzi. Solo una volta terminata la lettura e approfondito il tutto tramite le note di produzione a fine volume si riesce a capire esattamente cosa volesse trasmettere lo scrittore....e, fortunatamente, tutto trova un senso logico compiuto che lascia una piacevole sensazione di appagamento.

Alla domanda se questa storia può considerarsi la migliore in assoluto su Superman, la risposta per me è no. E' sicuramente un'ottima storia, più profonda di quanto possa sembrare durante una prima lettura, con alcuni momenti veramente di alto livello, ma non è la miglior storia che si possa leggere sul personaggio. Chi è cresciuto con Byrne e Jurgens probabilmente capisce cosa intendo dire (Man of Steel rimane l'unica vera storia imprescindibile sull'azzurrone)
E' un capolavoro? Diciamo di si, ma non per tutti....deve piacere Morrison, deve piacere il suo stile autoriale...allora sì.

Comunque mi riservo di rileggerla prossimamente, vediamo se una seconda lettura mi darà sensazioni diverse.

Ken Parker

Citazione di: WolveRick il 12 Agosto 2020, 12:15:35
Io l'ho letta qualche mese fa per la prima volta, nonostante avessi acquistato l'Absolute da diverso tempo.
Premetto che Quietly e la sua rappresentazione di Superman non sono stati di mio gradimento, ad eccezione di alcune tavole mozzafiato.
La struttura a 12 fatiche, in onore delle 12 fatiche di Ercole, a dirla tutta non è facilmente comprensibile, né nell'incipit di ogni singola impresa, né intesa come insieme che porta poi ad un finale già scritto. Oltre a questo, i salti temporali anche all'interno dello stesso capitolo non contribuiscono ad una comprensione fluida e immediata, tant'è che la mia impressione personale è che spesso si potessero aggiungere delle vignette per spiegare meglio la fine di una cosa e l'inizio di un'altra, anziché giocare con il tempo e lo spazio e lasciare al lettore l'onere di mettere insieme i pezzi. Solo una volta terminata la lettura e approfondito il tutto tramite le note di produzione a fine volume si riesce a capire esattamente cosa volesse trasmettere lo scrittore....e, fortunatamente, tutto trova un senso logico compiuto che lascia una piacevole sensazione di appagamento.

Alla domanda se questa storia può considerarsi la migliore in assoluto su Superman, la risposta per me è no. E' sicuramente un'ottima storia, più profonda di quanto possa sembrare durante una prima lettura, con alcuni momenti veramente di alto livello, ma non è la miglior storia che si possa leggere sul personaggio. Chi è cresciuto con Byrne e Jurgens probabilmente capisce cosa intendo dire (Man of Steel rimane l'unica vera storia imprescindibile sull'azzurrone)
E' un capolavoro? Diciamo di si, ma non per tutti....deve piacere Morrison, deve piacere il suo stile autoriale...allora sì.

Comunque mi riservo di rileggerla prossimamente, vediamo se una seconda lettura mi darà sensazioni diverse.

Sicuramente lo farà, questa storia esplode proprio con una rilettura

Arkin Torsen

Per quanto mi riguarda è una storia bellissima, mi piace tantissimo, adoro Morrison e Quitely, ma non considero All Star il mio fumetto preferito di Superman.
La miglior vendetta è vivere bene, e stronzate del genere (John Constantine)

Loki

Riletto - terza rilettura - a distanza di anni e mi son convinto di come sia il fumetto supereroistico definitivo.
Un inno urlato a squarciagola in maniera poetica e toccante di tutto ciò che rappresenta la figura del supereroe.
Per un'impresa del genere non si poteva che usare il più grande di tutti, Superman, qui mai così umano e al tempo stesso divino.
In 12 numeri Morrison tocca talmente tante tematiche che ti lascia frastornato: ogni numero è pieno zeppo di sentimenti, idee, riferimenti e situazioni che ad ogni rilettura acquistano sfumature diverse. Su tutti penso che spicchino i numeri 3, 6 e 10. Il 3 è letteralmente geniale per come va a scherzare con i modelli a cui ci si è ispirati per la creazione di Supes, il 6 è toccante all'inverosimile, mentre il 10 è semplicemente tutto (Superman is).
Quitely è la spalla ideale per Grant. Tavole maestose, ricche di particolari e sopratutto vive.
Leggetelo e rileggetelo.

CARMINE

Ho iniziato un vario recupero sulle migliori storie di Supes grazie alla panini che sta tirando fuori un bel po' di roba (per la gioia del mio portafoglio xD) e ho finalmente recuperato questo volume di cui tanto si parla. Onestamente mi è piaciuto però non lo considero un capolavoro assoluto come tanti hanno osannato. Magari rileggendo più volte nel tempo potrei cambiare idea. Sia chiaro, è una buona storia, ma non mi ha fatto impazzire come è successo a molti.
"Di nuovo il ronzio. La ricreazione è conclusa, finalmente. Dovrebbe sentirsi sollevato, vendicato. Ma si sente perduto e solo. Si sente male. Va nel suo luogo preferito. La palestra. Con l'odore di polvere e sudore. Sente quasi i pugni di un ragazzo che colpiscono un sacco, un suono ripetuto come quello di una mitraglia. Ma è tutto finito ora. Morto e sepolto nel passato."

Ken Parker

Citazione di: CARMINE il 08 Settembre 2020, 11:27:07
Ho iniziato un vario recupero sulle migliori storie di Supes grazie alla panini che sta tirando fuori un bel po' di roba (per la gioia del mio portafoglio xD) e ho finalmente recuperato questo volume di cui tanto si parla. Onestamente mi è piaciuto però non lo considero un capolavoro assoluto come tanti hanno osannato. Magari rileggendo più volte nel tempo potrei cambiare idea. Sia chiaro, è una buona storia, ma non mi ha fatto impazzire come è successo a molti.

È normalissimo, ha tanto sottotesto e tutta la sua potenza viene fuori ad una seconda lettura (un po' come succede per il campo dell'arcobaleno di inio asano).
Fidati, rileggilo. Vedrai :sisi:

Il Paladino del Buonsenso

Penso che sia anche un problema di approccio alla lettura: per All Star Superman (come un po' tutto quello che riguarda Morrison) ci vuole una lettura lenta e una conoscenza dell'autore e del suo pensiero che, nel bene o nel male, caratterizza sempre il senso delle sue opere.


Con questo non voglio dire che i fumetti usa-e-getta siano in toto brutti, ma solo che senza una riflessione adeguata sulla storia e sui disegni, non si arriva a coglierne il senso.

Illmatic

L'ho riletto in questi giorni.
Capolavoro, senza se e senza ma.
E' una celebrazione formidabile della figura di Superman come supereroe buono, come vero modello a cui ispirarsi. E lo è senza necessità di prolissi monologhi e "profondi" dialoghi (a differenza di come avrebbe approcciato l'argomento quasi ogni altro autore, secondo me). A parlare, nella storia di Morrison, sono i fatti.
Questo Superman è un personaggio meraviglioso, così grande da essere commovente.

E, ovviamente, essendo una storia di Morrison, per di più con i disegni del compare Quitely, ci sono idee geniali in abbondanza e scene visionarie memorabili.

ClarkArrow46

Questa storia nella mia speciale classifica occupa la posizione.. 10!

Qui troverai la classifica completa:

http://www.dcleaguers.it/forum/fortezza-della-solitudine/superman-la-top-25/

All Star Superman decimo? Vergogna!  :asd:
Ci sono persone che amano questa storia alla follia, altre ne sono rimaste indifferenti. Io mi trovo nel mezzo.

Non sono un critico ne tanto meno voglio pormi come tale, ma non voglio solo dire "All Star Superman non è la migliore storia su Superman" e abbozzarla lì.
Voglio esporvi capitolo per capitolo cosa ho trovato di positivo e di negativo per giungere, da lettore a questa conclusione.

Quindi, se avrete pazienza, voglio guidarvi attraverso il

Perchè All Star Superman non è la migliore storia su Superman - PARTE 1

Questa storia la commenterò in modo diverso e parlerò di eventi della storia SENZA usare lo Spoiler.
Sotto Spoiler ci saranno solo le immagini!

QUINDI SE NON AVETE LETTO QUESTA STORIA PROSEGUITE A VOSTRO RISCHIO E PERICOLO.




Piccola considerazione sull'introduzione presente nel volume: nella versione Absolute della Lion (non so nelle altre versioni) c'è un introduzione di un certo Chip Kidd che spoilera praticamente tutto, invece di una introduzione dovrebbe essere una maledetta postfazione!!

Bene sfogo fatto, si parte!

Capitolo 1 - ...piú veloce...

Il capitolo 1 getta subito le basi per una storia unica: Lex Luthor attuando un piano malvagio e geniale allo stesso tempo riuscirà ad avvelenare Superman che avrá i giorni contati!

Spiacente, ma non sei autorizzato a visualizzare il contenuto degli spoiler.


Di particolare rilievo è come si possa notare sin da subito la contrapposizione tra il comportamento di Superman e quello di Clark Kent, che vediamo al Daily Planet, dipinto come un personaggio molto goffo.

Il capitolo 1 si conclude con una scelta di Superman dettata dalle sue recenti condizioni: rivela la sua identità a Lois Lane con la spesa in mano..
Spiacente, ma non sei autorizzato a visualizzare il contenuto degli spoiler.

Non certo l'interpretazione più memorabile di questo momento storico, interpretato molto meglio in altre storie.

Primo capitolo - Ci piace!


Capitolo 2 - La stanza segreta di Superman

Qui Clark fa compiere a Lois il classico giro della fortezza ma sinceramente l'unica parte che ho apprezzato veramente è quella di Superman di fronte allo specchio della verità come Clark Kent: lo specchio rende l'immagine di Superman

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Anche se forse è proprio questo quello che davvero non mi ha convinto di questa storia, ma ne parleremo nella parte 2.


Alcune perplessità di Lois sono anche plausibili come queste:
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ma non la sua diffidenza che sfocia addirittura nella paura di essere braccata da Superman fino a farla armare e a colpire Supes con una pistola di kryptonite!

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Ma dai seriamente? E non mi venite a dire che viene detto che era stata esposta a sostanze chimiche che possono provocare distorsioni visive ed eccessive reazioni paranoiche, perchè la reazione paranoica ci sarebbe stata lo stesso.

Infatti il succo di questo capitolo sta nella sua prima scena:

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Non ti credo Superman
E non è da Lois. Out of character mi spiace.

Secondo capitolo - NON ci piace!


Capitolo 3 - Sogni d'oro, Superwoman

Qui per fortuna le cose tornano interessanti perché Superman fa un dono a Lois: una copia dei suoi poteri per 24h.
Certo le comparsate di Sansone e Atlante lasciano il tempo che trovano, ma almeno Lois inizia a comportarsi da Lois e le scene conclusive di questo capitolo sono dolci:

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E in questo capitolo c'è uno dei miei momenti preferiti di questa storia: la domanda senza risposta!

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E vorrei condividere con voi una prospettiva interessante in cui mi sono imbattuto su questa domanda:

Che cosa succede se una forza inarrestabile incontra un oggetto inamovibile?

Non può accadere nulla poiché l'esistenza di una "forza inarrestabile" di fatto esclude quella di un "oggetto inamovibile" e viceversa. Se la forza fosse in grado di spostare l'oggetto, allora questo non sarebbe più inamovibile. Al contrario, se esistesse un oggetto in grado di fermare una forza inarrestabile, questa non potrebbe più essere definita tale. In più, nel nostro universo fisico, oltre a non esistere una forza inarrestabile, non può esistere un neanche un oggetto inamovibile, in quanto dovrebbe essere dotato di inerzia infinita e dunque di massa infinita, mentre il nostro universo è "finito".

Paradosso dell'onnipotenza. La domanda nasce in realtà da un antico problema teologico sull'esistenza dell'onnipotenza di Dio. Il risultato è che anch'essa non potrebbe esistere, perché se Dio (la forza inarrestabile) non fosse in  grado di creare un oggetto inamovibile non  sarebbe onnipotente; al contrario, se lo creasse, avrebbe originato qualcosa che di fatto limita la sua onnipotenza, sconfessandola.

Questo paradosso non tiene perché trae il paragone dall'ordine fisico.
Ora nell'ordine fisico, e cioè nel mondo creato, non può esistere una realtà inarrestabile e una realtà inamovibile.
Ma Dio non è nell'ordine fisico, e cioè nel mondo creato. In altre parole non è uno dei tanti esseri che esistono in questo mondo.
Dio è al di sopra di questo mondo e lo si può comprendere solo nell'ordine metafisico.

Proprio entrando in questo ordine l'antico filosofo Aristotele era giunto a parlare di un motore immobile.
Nell'ordine fisico è impossibile che un motore sia immobile. Ma nell'ordine metafisico sì, è possibile.
Ugualmente Aristotele parlava di Atto puro, e cioè di atto nel quale non vi è potenzialità alcuna perché è perfezione somma.
Ma l'Atto puro non può esistere nel tempo perché il tempo è per se stesso divenire, movimento, anzi misura del movimento secondo un prima e un dopo. E ciò che diviene è in potenza.
Pertanto l'Atto puro non esiste nel tempo ma nell'eternità. Anzi è l'eternità.

Quindi.. se non vi è venuto mal di testa.. che c'entra questo con Superman?
Per me, questa visione che avete appena letto si sposa bene con ciò che Morrison ha cercato di farci capire: Superman con la sua aurea divina non è comunque onnipotente ("si arrende") ma ciò che vi è dietro il concetto di "Superman" non sarà mai del tutto comprensibile dalle persone che vedono il mondo (e i fumetti) solo sul piano "fisico". Sublime!  :wub:

Terzo capitolo - Ci piace ASSAI!


Capitolo 4 - La guerra Superman/Olsen

Ci troviamo un Jimmy Olsen totalmente diverso dalle sue canoniche interpretazioni nel corso dei decenni. Questo non è un sempliciotto che porta i caffè in redazione ma un vero e proprio genio che si reinventa ogni giorno in un ruolo diverso per scrivere la sua rubrica.

Potremmo anche definirlo un Jimmy bizzarro, esattamente come andrebbe definito Superman quando viene esposto alla Kryptonite nera estratta dal Sottoverso dal P.R.O.J.E.C.T mentre Jimmy ne è il direttore per 24h.

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Il loro confronto, che ad una prima lettura può risultare niente di eccezionale, nasconde uno dei miei momenti preferiti: uno dei rari momenti dove Superman non appare insensibile alle sue condizioni ma lascia trasparire le sue emozioni perchè rimarrà pure vestito da Supes ma in quel momento è Clark Kent.

Ed è qui che Morrison ci fa capire bene una cosa: per lui la versione di questo supereroe è quella di Superman 100%.
Clark è il bizzarro, le sue emozioni umane sono la cosa bizzarra perchè per lui Superman è un Dio puro (riprenderemo questo concetto fondamentale nel finale della parte 2).

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Un capitolo particolare che continua ad accrescere la visione divina di Superman.

Quarto capitolo - Ci piace!


Capitolo 5 - Il vangelo secondo Lex Luthor

Questo capitolo, pur avendo degli spunti interessanti, è fin troppo semplicistico: troviamo Superman che si finge un Clark umile, modesto, scordinato.. umano (come lo definisce Lex) che intervista un geniale e confabulatore Lex Luthor, nulla di speciale.

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La rivolta con Parassita è scialba e il monologo di Lex beh.. il solito.
Giusto alla fine Clark abbassa momentaneamente la maschera per cercare di inculcare un po' di buon senso in questo Lex davvero antipatico.

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In fin dei conti un capitolo con buone caratterizzazioni ma poca sostanza.

Quinto capitolo - NON ci piace!



Capitolo 6 - Funerale a Smallville

Questo è il capitolo più toccante e probabilmente il mio preferito di quest'opera.

Ci sono tantissime tematiche e per non fare un papiro solo su questo scelgo le mie due preferite:
-Superman senza tempo;
-L'umanità di Clark/Superman (finalmente!);

Per senza tempo intendo che qui, grazie alle varie incarnazioni di Supes del futuro capiamo che Superman non è solo un essere vivente: è un'eredità, è eternità. (vedi capitolo 3)  :shifty:

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Per quanto riguarda il secondo punto finalmente Clark smette di essere un semplice travestimento e Superman smette di essere un essere incrollabile e cosa otteniamo? Una perfetta unione di ideali, speranze ed EMOZIONI.

Finalmente mi smuove qualcosa dentro, finalmente Morrison ci mostra un Superman completo: L'eroe+l'uomo.
Non può esistere l'uno senza l'altro.

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E non mi importa se Morrison ha voluto scrivere questo capitolo in onore di suo padre che ha perso in quel periodo, quello che importa è che chi prima e chi dopo, tutti dovremo affrontare un momento del genere.
E se lo avete già fatto, come nel mio caso, queste scene vi colpiranno dritte al cuore.  :cry:

Sesto capitolo - Ci piace ASSAI!

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Per ora:
-2 capitoli memorabili;
-2 capitoli buoni;
-2 capitoli non buoni;

FINE 1° PARTE - TO BE CONTINUED 

Stay tuned per gli ultimi 6 capitoli, le considerazioni finali e la risposta al PERCHE' All Star Superman NON è la migliore storia di Superman ;)

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5MATT

Aspetto la seconda parte per dire la mia, ma intanto comunque grande Clark!! :clap:
"Allora vai senza perdere altro tempo, vai veloce mentre l'ultima luce si spegne, vattene da Derry, allontanati dal ricordo... ma non dal desiderio. Quello resta, tutto ciò che eravamo e tutto ciò che credevamo da bambini, tutto quello che brillava nei nostri occhi quando eravamo sperduti e il vento soffiava nella notte. Parti e cerca di continuare a sorridere. Trovati un po' di rock and roll alla radio e vai verso tutta la vita che c'è con tutto il coraggio che riesci a trovare e tutta la fiducia che riesci ad alimentare. Sii valoroso, sii coraggioso, resisti. Tutto il resto è buio".

Stephen King — It