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Elephantmen - Richard Starkings & Moritat

Aperto da mistake89, 20 Giugno 2012, 19:09:05

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mistake89


Testi: Richard Starkings
Disegni: Moritat
Edizione originale: Image Comics, 32 pagg, spillato
Edizione Italiana: ELEPHANTMEN 1A 100% PANINI COMICS

Se l'uomo discende dai primati, quali creature discenderanno dalle belve della savana africana? La risposta è negli scellerati esperimenti genetici di Kazushi Nikken. Mescolando il DNA umano con quello di ippopotami, elefanti, rinoceronti e altri animali selvaggi, lo scienziato crea un esercito di possenti e improbabili ibridi. Ambientata in un cupo futuro, Elephantmen è una spettacolare serie creata da Richard Starkings, padre del lettering digitale e sceneggiatore. Panini Comics è orgogliosa di annunciare che le visionarie avventure di Hip Flash, Ebony, Tusk e soci saranno finalmente pubblicate in Italia in ricchi volumi illustrati, tra gli altri, da disegnatori del calibro di José Ladronn e Chris Bachalo. 17x26, B., 128 pp., col.

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Lo attendevo da un po'. L'ho letto e mi ha molto divertito ed appassionato.
Certo, al di là dei disegni si può dire meno di zero, poiché la Panini ha pensato di dividere il Tp1 americano - cosa che tra l'altro dal numero 2 mi farà procedere all'acquisto in originale -, ma sembra che la serie abbia del potenziale.
Questo primo tomo è scritto bene ed ha un buon ritmo. Eccellente anche l'idea di affidare ad immagini in flashback "muto" il passato dei protagonisti, per quanto il vero ed assoluto protagonista della serie sia per ora solo un marginale comprimario. Il che mi fa sperare in una buona evoluzione della trama.

Attendo il volume 1B, annunciato questo mese per esprimere un giudizio definitivo, per ora però mi ha intrigato il giusto. Considerando poi il prezzo promo di euro 8.90, mi sento di consigliarlo.
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Sometimes you wake up,
Sometime the fall kills you,
and sometimes, when you fall,
you fly
[Sandman, Neil Gaiman]


emmeemmeesse

I think this just might be my masterpiece. (Q. Tarantino)


mistake89

Esatto. Quantomeno uno si fa l'idea del primo reale story arc
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alexmarvel

ancora troppo presto per giudicare questo fumetto, viaggia secondo me sul filo del rasoio....cioè può prendere una piega che lo renderà un fumetto stupendo o al contrario un fumetto che almeno personalmente non è nelle mie corde! Al secondo numero l'ardua sentenza! Disegni carini che però non mi hanno fatto impazzire particolarmente...

The Joker

Segnalo questa recensione (scritta da uno che ha un blog interessantissimo, http://emonkeysays.blogspot.it/) che magari vi dà quella spinta che cercavate per iniziare a seguire la serie:


Elephantmen
di Evil Monkey

Richard Starkings si merita un monumento. Dal 2006 ha la forza di portare avanti una delle serie più bizzarre e meno considerate dell'industria fumettistica statunitense. In anni che paiono premiare solo strategie a breve termine, tutte improntate sulla top ten mensile, una simile costanza è merce rarissima e pregiata. Ancora di più se non si è Robert Kirkman, capace di portare le sue due serie personali (Walking Dead & Invincible) a vendite stratosferiche dopo anni passati a lottare nelle retrovie.

Il caso Elephantmen è tutta un'altra storia. In prima linea non ci arriverà mai. Dopo sei anni di militanza questa serie è considerata ancora invisibile perfino negli Stati Uniti (fatevi un giro su qualche forum US e cercate informazioni al riguardo). Troppo strana, troppo decompressa, troppo impegnata a dissimulare le attese del lettore. L'idea di un fumetto di genere popolato da animali antropomorfi richiama alla mente di tutti noi una serie di casi ben noti: le Tartarughe Ninja, Howard il Papero, Rocket Racoon,... Che si parli di umorismo esplicito o di un più sottile gioco sulla figura dell'eroe il senso è sempre quello: divertire. Spiazzando o meno. Nell'universo creato da Starkings invece tutto è molto più serio. Se si evita di considerare qualche sporadica impuntura di leggerezza (tutte ascrivibili ai soliti due personaggi, tra le altre cose) l'atmosfera è plumbea e disperata. Siamo dalle parti di un Blade Runner piuttosto sommesso, con in più lo spettro di una terribile guerra africana a insinuarsi in ogni flashback. Tutti i personaggi paiono sull'orlo di una crisi e ogni pagina emana senso di minaccia imminente.

Elephantmen è una serie che parla di sopravissuti, di reduci. Nella vita reale non passa giorno che non si legga qualche articolo sui ragazzi tornati negli Stati Uniti dopo mesi di servizio in Afghanistan (si veda l'articolo Premio Pulitzer di quest'anno, pubblicato dall'Huffington Post). Nessuno sfugge dalla guerra senza portarne i segni addosso. Se non si è mutilati o sfigurati entrano comunque in ballo sindromi post-traumatiche varie (o una lunga serie di altre patologie di cui non conosco abbastanza per poterne parlare). Non bisogna certo essere degli psicologi per capire come dopo mesi di tensione e morte ci si senta dei mostri. Sempre pronti a esplodere. Estranei, tagliati fuori a vita. Tutto per colpa delle scelte di altri, quelli rimasti con le gambe ben infilate sotto qualche alto tavolo di comando. Alla stessa maniera gli Elephantmen sono frutto del consiglio d'amministrazione della Mappo, malvagia multinazionale operante nel settore degli armamenti. Sotto la guida del folle professor Nikken, e al costo di migliaia di donne africane morte durante gli esperimenti, questi nuovi esseri vengono cresciuti immersi in un costante lavaggio del cervello. Supersoldati fisicamente perfetti a cui deve essere annullata ogni scintilla di volontà.

Ma a un certo punto la guerra finisce. E come fare a integrarsi nella società quando si è un mostro di tre metri d'altezza? Chi diventa schiavo di antidepressivi, chi impazzisce, chi passa dalla parte delle forze dell'ordine come una sorta di Alexander DeLarge (la zebra Trench, uno dei migliori personaggi della serie). Oppure si scala la piramide sociale, come il rinoceronte Obadiah Horn. Ricco, potente e sposato con la bellissima Sahara. Figlia della madre che l'ha tenuto in grembo.

Se vi aspettate una serie con una trama ben definita e uno svolgimento tradizionale siete completamente fuori posto. Elephantmen procede per lo più attraverso piccoli episodi circolari e introspettivi, slegati dal plot generale (che appare comunque molto, molto, molto sfumato). Definire decompressa la narrazione di Richard Starkings è stare di manica larga. In questo senso l'inutilità delle vite di queste ex-macchine di morte è resa alla perfezione, anche se spesso si fa fatica ad affrontare l'ennesimo episodio autoconclusivo.

Nonostante tutto si fa in fretta ad affezionarsi ai perdenti che popolano queste pagine, il senso di empatia verso questi colossali fuoricasta appare evidente pagina dopo pagina. Ed è questo il merito di una serie che necessita la lettura di un buon numero di uscite per poter essere capita completamente. Sopportate qualche numero inutile di troppo e verrete ricompensati con picchi altissimi, totalmente devoti all'introspezione di personaggi che paiono nati esclusivamente come trovata grafica.

Ultima, doverosa, nota di merito per la grafica dei volumi originali. Ricchissima e ricercata, capace di trasmettere appieno il senso di giornaletto pulp proveniente dal futuro. Perfette e mai scontate le cover, spesso stravolte nel lettering e nel layout. Anche qui una tonnellata di coraggio.


http://conversazionisulfumetto.wordpress.com/2012/07/11/elephantmen/
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emmeemmeesse

Bellissimo articolo.
Ora, non ho più dubbi: questa serie sarà mia!  :ahsisi:
I think this just might be my masterpiece. (Q. Tarantino)


Akanith Wan

Stranamente, ora come ora mi ispira poco e niente.
"La barbarie è lo stato naturale dell'umanità", disse l'uomo della frontiera guardando ancora seriamente il cimmero. "La civiltà è innaturale. È un capriccio delle circostanze. E la barbarie, alla fine, deve sempre trionfare." da Oltre il Fiume Nero di Robert Ervin Howard

"Crom, una spada ed un nemico su cui abbatterla, non ti chiedo nient'altro!" - Conan il Cimmero

Ciò che non mi uccide mi rende più forte! - Friedrich Nietzsche

La mente intelligente è una mente CURIOSA: non è soddisfatta delle spiegazioni né dalle conclusioni, e non si abbandona alla fede, perché anche la fede è una forma di conclusione. - Bruce Lee

Provo una pena immensa per quei poveri mentecatti confinati in quella prigione euclidea che è la sanità mentale.

Tutto mi modifica ma niente mi cambia. - Salvador Dalì

Accetto tutto, a patto di avere una scure ben affilata! - AKA

Come ci si può divertire in una festa dove le birre sono calde e le donne sono fredde? - Groucho Marx

Dove l'intelligenza fallisce, la forza bruta trionfa, e viceversa!

Cosa può cambiare la natura di un uomo? - Domanda ricorrente nel videogioco di ruolo Planescape: Torment

Mordecai Wayne

In mancanza di novità interessanti ho recuperato questo volume.
Van Helsing: A moment ago, I stumbled upon a most amazing phenomena. Something so incredible, I mistrust my own judgement.
Look!


emmeemmeesse

Citazione di: Mordecai Wayne il 20 Luglio 2012, 15:11:52
In mancanza di novità interessanti ho recuperato questo volume.
Che cosa triste da dire...  :cry:
I think this just might be my masterpiece. (Q. Tarantino)


Green Hankey

non necessariamente, perchè come serie merita  :ahsisi:
I've got new kidneys. I don't like the colour.

emmeemmeesse

Se dici che l'hai acquistato perché nient'altro t'interessava, significa che l'hai preso quasi per pietà xD
I think this just might be my masterpiece. (Q. Tarantino)


Green Hankey

Citazione di: emmeemmeesse il 20 Luglio 2012, 23:27:13
Se dici che l'hai acquistato perché nient'altro t'interessava, significa che l'hai preso quasi per pietà xD

ma no, poi Mordi acquista moltissima roba, ci sta che per una settimana non abbia visto novità interessanti  :asd:
I've got new kidneys. I don't like the colour.

Mordecai Wayne

Ma infatti. Hai travistato il mio discorso. È che solitamente prendo sempre troppa roba e qualcosa devo saltare.
Visto che questa settimana era più leggera delle altre ho pensato bene di recuperarlo. :ahsisi:

Comunque l'ho letto e mi è piaciuto parecchio benchè da questo primo volume non è che si possa dire molto sulla storia. Certo che di spunti interessanti ve ne sono molti. Mi è piaciuta molto l'introduzione perchè in pratica sono le stesse cose che ho pensato io prima e dopo aver acquistato/letto questo fumetto.
Un elogio anche al disegnatore che riesce a far convivere nel suo stile un certo realismo con il grottesco. Colori anche molto belli anche se talune tavole sono troppo scure.
Ottima come sempre l'edizione Panini.

Invito tutti a provare questo fumetto perchè merita.
Van Helsing: A moment ago, I stumbled upon a most amazing phenomena. Something so incredible, I mistrust my own judgement.
Look!


emmeemmeesse

Citazione di: Mordecai Wayne il 21 Luglio 2012, 19:01:23
Ma infatti. Hai travistato il mio discorso. È che solitamente prendo sempre troppa roba e qualcosa devo saltare.
Visto che questa settimana era più leggera delle altre ho pensato bene di recuperarlo. :ahsisi:

Perdonami.  :P
I think this just might be my masterpiece. (Q. Tarantino)


Fantomex

Ordinato senza ricordarmene, lo presi subito, però ho sempre avuto fiducia in questa serie.
Per me è fantastica da ogni punto di vista: originalità, atmosfera i disegni, ma non sempre.
La valutazione la faccio molto superficiale perché è solamente il primo volume, ma lo consiglio a tutti, sopratutto se voglio staccare da serie un pò più mainstream.


- ... questa mattina, ho contribuito a uccidere un Galactus su Terra 2012, prima di colazione. - Reed Richards
- E poi potremo passare il resto delle nostre lunghe, lunghe vite su quello strano mondo che amiamo.
Facendo in modo che non cambi. - Elijah Snow
- Boys Screamed and Girls Screamed, so I made him Scream and scream, and scream... - Al Simmons
Ma nella realtà questa è e resterà la tua America.
- Un popolo ignorante, ossessionato dalla competizione, dai beni materiali e dal voyeurismo.
Mostri violenti gonfi di antibiotici, a compensazione di una dieta a base di bibite zuccherate e ammassi di carne bovina cancerogena. Ecco per cosa combatti! - Teschio Rosso

Ero Elijah Snow o Edward Nigma fai te