#36-37
Beh...ecco perché amo i supereroi. Leggo tantissimi altri fumetti, ma amo i supereroi. Continuo ad amarli. Continuo ad amare i fumetti dei supereroi.
Li amo perché mi emozionano, perché mi fanno trovare quello che sono io, quello che mi piace, quello che detesto di me, quello che vorrei essere e quello che temo di essere.
Ero Bruce che dice sempre "no", anche quando in realtà è "sì". Ora non sono diventato Clark che dice sempre che è tutto bellissimo. Un po' e un po'. Ma è giusto che loro siano così, mentre noi stiamo nel mezzo.
Sono Bruce che vuole sfidare l'impossibile, ma ha paura di chiamare il suo migliore amico e si intestardisce. Sono Clark che si sente "sbagliato" anche quando si comporta bene. Sono come loro due che, mettendo da parte le differenze, si divertono e si confidano.
Non sono un supereroe, ma sono un semplice uomo. Anche Bruce e Clark lo sono. I supereroi sono semplicemente uomini. Come noi.
King l'ha capito, come tanti prima di lui e tanti dopo di lui. Quando gli autori scrivono queste storie mi ricordo perché da bambino mi sono innamorato degli eroi e a 26 anni ancora li leggo. Perché a volte con loro non mi serve la qualità delle storie...mi servono loro. Ed emozioni come quelle che mi ha regalato King con i due capitoli di "Superamici", come quelle che mi hanno regalato Johns, Miller, Millar, Morrison, ma anche Azzarello, Bendis, Rucka, persino un Venditti o un Bunn qualche volta, gli altri fumetti, magari qualitativamente più belli, più ricercati, più elaborati, non me le regalano.
Voto 9