Wonder Woman di George Pérez - Classici DC

[Guardiano della Notte]

Probabilmente i brossurati li hanno esauriti in Spagna...
In Italia cmq si trovano ancora abbastnaza facilmente

[Estel Seretur]

A chi interessano i brosurati ci ono su amazon.it con lo sconto del 35%
Ragazzi lo dico sempre amazon.it ma non ci lavoro micca, non voglio far pubblicità

[Azrael]

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Tranquillo hai fatto benissimo a dirlo 

[Det. Bullock]

o-0 ... ma i 4 brossurati sono ancora disponibili ... che senso ha ristampare? ...
?_?

rispetto all'edizione a 9,95 cos'ha?

è Cartonato questo , mentre i 4 volumetti da 9.95 brossurati  
Ora la stanno proponendo in 2 cartonati che hanno le stesse storie dei 4 volumetti  

I quattro volumetti però sono in formato ridotto.

[Azrael]

Dalla Planeta

Classici DC: Wonder Woman di George Pérez

Wow... è piuttosto strano ripercorrere questa strada. Molti cambiamenti si sono affacciati su questo panorama da quando percorrevo regolarmente questi mitici sentieri. Sono passati davvero 16 anni dal mio primo viaggio sull'Isola Paradiso? È passata più di una decade dall'ultima volta che ho messo piede su Themyscira, la mitologica isola delle Amazzoni? La terra natia della Principessa Diana, l'eroina nota al mondo patriarcale come Wonder Woman? Sì. I calendari non mentono. È passato davvero un  sacco di tempo.

Eppure sembra ieri che mi sono seduto nell'ufficio di Janice Race, editor di Wonder Woman, con la proposta di ridefinire la Principessa Amazzone, che era stata completamente cancellata alla fine di Crisi sulle Terre Infinite. Sembra sia passata una sola notte da quando Janice mi concesse di andare laddove pochi celebri artisti hanno desiderato andare. Dopotutto, la serie di Wonder Woman aveva avuto una storia piuttosto difficile dall'introduzione del personaggio, avvenuta per mano dello scrittore William Moulton Marston (noto con lo pseudonimo di "Charles Moulton") e del disegnatore H.G. Peter nel 1940. Pochi disegnatori si erano offerti volontari per disegnarla. Era una serie che veniva assegnata a chiunque fosse disponibile, indipendentemente dall'interesse o compatibilità del disegnatore. Nonostante alcuni picchi creativi durante le sue quattro decadi di pubblicazione, ci sono stati fin troppi momenti di scarsa qualità, e il personaggio era stato rilanciato talmente tante volte che la sua continuity era diventata un gran pasticcio.

Poi arrivò Crisi sulle Terre Infinite, una serie pensata per semplificare l'Universo DC, e una delle prime candidate a un ripulisti della continuity fu proprio la sua prima e più celebre supereroina. Il problema, però, era che, benché la compagnia volesse una nuova Wonder Woman, non era chiaro cosa la casa editrice intendesse per "nuova".

Numerosi creatori si erano fatti avanti con idee che di Wonder Woman avevano a malapena il nome. Alcune di queste erano ottime, degne di essere prese in considerazione e sviluppate, ma non rispecchiavano la Principessa Diana. La DC voleva una nuova Wonder Woman, è vero, ma voleva anche che il personaggio iconico fosse comunque riconoscibile.

E qui arriva Greg Potter. La proposta di Greg fu di attenersi alle classiche origini di Wonder Woman, aggiornando semplicemente i punti cardine della continuità dell'Amazzone come l'Isola Paradiso, Steve Trevor e la gara per determinare chi sarebbe andata nel "Mondo dell'uomo". Fu Greg a concepire le Amazzoni come reincarnazioni di donne uccise nella preistoria, e a stabilire che sarebbe stato Ares, dio della guerra, la minaccia che avrebbe spinto la Principessa Amazzone ad andare nel Mondo dell'uomo, e specificamente a Boston, in Massachusetts, città natale di Greg. A parte questo, numerosi aspetti della proposta di Potter non piacquero allo staff della DC, soprattutto a quello femminile. Wonder Woman era l'icona femminile della casa editrice, l'idea di Potter non era adatta a un rilancio del personaggio. Anche la scelta dell'artista per la nuova serie fu problematica, quello precedentemente selezionato non era affatto adatto. Ma la DC doveva far uscire una serie di Wonder Woman, e sembrava proprio che si sarebbero accontentati di quello che passava il convento. Fu allora che entrai nell'ufficio di Janice Race. Mi sembra ieri.

Erano anni che volevo scrivere la storia di Wonder Woman. Fui ispirato da una storia in due parti dei Nuovi Giovani Titani, scritta da Marv Wolfman, dove per la prima volta dovetti disegnare l'Isola Paradiso e gli dei greci. Ulteriormente ispirato dalla svolta compiuta da Walt Simonson sul Thor della Marvel e dalle grandi pellicole fantasy di Ray Harryhausen, ideai quello che poi diventò l'arco narrativo La sfida degli dei, pubblicato nei #10-14 della mia serie. Quando Crisi cancellò definitivamente la serie di Wonder Woman, pensai che la mia idea sarebbe stata una delle tante a finire nel dimenticatoio. Ma quando venni a sapere del progetto di rilanciare Wonder Woman, e sapendo cosa erano riusciti a fare stelle come Frank Miller e, soprattutto, John Byrne con le rifondazioni di Batman e Superman, pensai che avrei potuto propormi come scrittore di Wonder Woman, almeno per i primi sei numeri, e avere così la possibilità di realizzare la storia La sfida degli dei. Ricordate quella concessione di Janice di cui vi ho parlato poco fa? Be', è successa proprio quel giorno.

Come la storia, e questi volumi, dimostrerà, un incarico di 6 mesi è diventato un lavoro di 5 anni. Janice Race ha lasciato la DC per essere sostituita dall'inestimabile Karen Berger, che divenne editor di Wonder Woman. Non sottolineerò mai abbastanza il peso che Karen ha avuto nel successo della mia serie. È una delle persone più astute, intelligenti e lungimiranti che abbiano mai fatto parte di questa azienda: tenace ma leale, sa sempre quando farsi avanti e quando restare in disparte. Karen è il mio metro di valutazione per tutti gli editor. Non la ringrazierò mai abbastanza per come mi ha aiutato nei miei primi tentativi di scrittura. E non posso lasciar passare un altro paragrafo senza ringraziare gli altri miei compagni di malefatte, tra cui Greg Potter, che ha dato il via alle danze. Greg se n'è andato subito dopo che io presi la direzione della serie, ma la sua partecipazione al successo della serie è innegabile, e molti dei suoi concetti sono ancora parte della nuova storia di Wonder Woman. Semplici ringraziamenti sembrano tristemente inadeguati per esprimere la mia riconoscenza allo sceneggiatore Len Wein e all'inchiostratore Bruce Patterson. I loro contributi hanno reso la mia opera migliore di quanto non fosse. Le parole di Len hanno dato vita e chiarezza alle mie idee, mentre il pennello di Bruce ha aggiunto vivacità alle mie matite. Questa serie avrebbe perso molto senza di loro. Potrei andare avanti raccontando com'è stato scrivere e disegnare le storie contenute in questo volume, ma in tal caso parlerei soltanto di me, e non della vera protagonista, la principessa Diana, la mia cara Wonder Woman. Sarò eternamente grato a tutti i creatori e a tutti i fan, presenti e passati, che mi hanno permesso di percorrere la strada per Themyscira, un viaggio iniziato appena ieri e che non ho ancora concluso. Spero vi godiate il viaggio come ho fatto... e come continuo a fare io.


George Pérez
14 Dicembre 2003

Alcune Tavole :

Spiacente, ma non sei autorizzato a visualizzare il contenuto degli spoiler.

[Lois Lane]

devo rileggerla un po' questa WW 

[Azrael]

CLASSICI DC
WONDER WOMAN DI GEORGE PéREZ N.2
di George Pérez, Len Wein, Dick Giordano, John Byrne,
(Contiene Wonder Woman 15-24, Wonder Woman Annual 1, Action Comics 600)
ISBN: 978-84-674-9993-3
16,8x25,7, C, 328 pp, col.
€ 30,00

Wonder Woman ha superato la difficile prova a cui l'hanno sottoposta gli dei su Isola Paradiso, ma il mondo degli uomini riserva alla nostra eroina altre insidiose sfide. La Principessa Amazzone dovrà vedersela contro nuovi avversari quali Cigno d'Argento e Circe, la maga dell'Odissea di Omero, e vivrà alcuni dei peggiori momenti della sua vita quando una delle sue amiche morirà. Inoltre, dovrà decidere se è o meno pronta per iniziare una storia d'amore niente meno che con Superman in questo volume scritto e disegnato da George Pérez e altri autori quali John Byrne e José Luis García López.

[Lois Lane]

che belli i capelli che disegna perez a diana. sono magnifici

[Azrael]

che belli i capelli che disegna perez a diana. sono magnifici

Una delle migliore Diana in assoluto 

[Lois Lane]

che belli i capelli che disegna perez a diana. sono magnifici

Una delle migliore Diana in assoluto 

no no, per me rimane la migliore

[Nexus]

Ma i volumi stampano/stamperanno altro materiale oltre a quello contenuto nei 4 fascicoletti?

[Azrael]

Ma i volumi stampano/stamperanno altro materiale oltre a quello contenuto nei 4 fascicoletti?

No!

[Clod]

ottima gestione davvero, fantastico come Perez abbia accentuato la componente mitologica del personaggio, dando un'ottima interpretazione
proprio soddisfatto

[Azrael]

ottima gestione davvero, fantastico come Perez abbia accentuato la componente mitologica del personaggio, dando un'ottima interpretazione
proprio soddisfatto

Ero sicuro che ti sarebbe piaciuta 

[Ikki di Phoenix]

Questa è una gestione fantastica, da godere appieno pagina dopo pagina. Non solo i disegni spettacolari riescono a calarti appieno in una mitologia greca intrisa di quotidianità, ma anche il talento creativo e narrativo di Perez riesce a ricostruire un intero corpus di valori, di onore, di doveri, di etichetta, che dà credibilità, consistenza e forma al popolo Amazzone.
E' davvero impossibile annoiarsi leggendo queste storie, per chi ama le leggende e i miti esse rappresentano forse una delle migliori letture sulla piazza se non la migliore.
Stupendo anche l'accenno polemico al ruolo della donna nella società degli uomini così come nella società degli dei, costretta spesso a subire la sottomissione al ruolo di "giocattolo del maschio" più che a godere del diritto di essere una persona a tutto tondo, con le proprie aspirazioni e convinzioni.
Inutile dire che la bellissima riflessione di Perez sulla battaglia delle donne contro l'oppressione maschile deve essere fatta propria anche da ogni lettore maschio che si cimenti e apprezzi queste storie, e che odi insieme a Diana il machismo di Ares, il satirismo di Giove, la supponenza dei generali umani e così via.
Diana, così come tutte le donne, hanno moltissimo da dare e da insegnare, a chiunque.