JLA: UN ALTRO CHIODO

Mar 16, 2013

Another NailAutore: Alan Davis
Disegnatore: Alan Davis
Editore: Rw Lion
Data di Pubblicazione: gennaio 2013
Pagine: 160 col
Prezzo: € 17,95

Dopo Justice League Il Chiodo la lettura di questo sequel può lasciare interdetti. In effetti ci si trova davanti ad un tipo di storia che trasmette sensazioni diverse. Non opposte o contrarie, sia chiaro, bensì proprio diverse.
E il motivo è semplice: Il Chiodo è una storia che ha tutti i crismi dell’elseworld, si parte da una situazione che sembrerebbe analoga all’universo editoriale da tutti conosciuto e piano a piano si viene a conoscenza di tutte le differenze e soprattutto di come queste siano stato generate da una differenza madre che ha cambiato il corso della storia. Da qui si dipanano le analisi e le considerazioni su come il tutto sia cambiato dal momento che un determinato evento è o non è accaduto.
Lo spirito di Il Chiodo, pertanto, era quello di mostrarci le conseguenze dell’assenza di Superman nell’universo della DC Comics, e partendo da ciò, cogliere l’opportunità di ragionare sia sulla figura dell’Uomo d’Acciaio sia su quella dei singoli eroi.

In questo nuovo capitolo l’autore non si limita a raccontarci solo un elseworld, ma anzi si diverte a raccontarci la sua storia silver age in quel mondo già cambiato. Il punto focale pertanto deve essere quello della consapevolezza che l’universo DC del Chiodo è quello vero. E’ come se fosse il nostro universo DC, come se le nostre letture fossero sempre avvenute su quell’universo, e non ci si deve più porre domande sulle differenze con l’altro DCU, perché la storia è lì.

Insomma, Alan Davis con il potere della fantasia crea un suo universo, dove la silver age è al massimo della sua bellezza e ci racconta la sua storia d’argento, la sua grande crisi.

Perché l’Altro Chiodo è, per l’appunto, una grande crisi raccontata alla maniera dell’età dell’argento dei fumetti.

Another NailL’universo DC è scosso dall’arrivo di un’imminente catastrofe e i super-eroi, forti del nuovo alleato, Superman, devono intervenire e scongiurare l’apocalisse, perché lo scontro tra gli stupefacenti nuovi dei ha messo in moto eventi che potrebbero sconvolgere la realtà così come la si conosce.
E’ evidente che lo schema richiami quello classico delle più belle storie fantascientifiche super-eroistiche. C’è una forte coesione fra i vari mondi dei personaggi: si passa tranquillamente da Oa, a Nuova genesi, dal satellite della Justice League alle dimensioni alternative e magiche fino alle vite dei singoli super-eroi.
La fantascienza qui non ha briglie, non necessita di confrontarsi col realismo e con i perché che legano e limitano i fumetti di oggi: ogni potere, ogni macchinario stupefacente c’è in quanto è immaginato, ed è immaginato in quanto nulla può limitare la fantasia.

Another NailGli dei combattono e si spostano con i boomdotti, dei veri propri passaggi dimensionali che si preannunciano con un grande boato, dialogano e agiscono per mezzo di scatole madri, computer senzienti che vignetta per vignetta manifestano abilità nuove, e costruiscono armi definitive, dai nomi altisonanti, alimentate a energie sconosciute, fantastiche, dal potere incredibile.

E’ il racconto a rendere reali queste cose. E la narrazione di Davis è eccezionale. Ti sembra che ogni singola invenzione, ogni potere, qualsiasi spiegazione scientifica quantifico-fisica-molecolare sia vera. Ti viene quasi voglia di guardare fuori dalla finestra e sperare che un uomo voli, o corra fra le dimensioni, o qualcuno arrivi e ti regali una scatola madre perché, sì, ti sembra che esista.

Questa storia non è solo una crisi dimensionale di un universo alternativo, è una crisi dimensionale alimentata da una libertà creativa e fantastica tale da farti immergere nell’impossibile facendo credere che esista.

I personaggi sono tridimensionali, veri, portatori di significati, e pur nella loro iconicità, sono tratteggiati con sentimenti personali, particolari, tali da renderli al lettore unici.

Superman ad esempio risulta umano, potente, buono ma anche malinconico, figlio di questo universo narrativo che è nato solo una mini fa, e già ti sembra di leggerlo da sempre.

Ma ogni personaggio ha una sua storia, che si dipana, che ti coinvolge, che ti illude di averti accompagnato da sempre.

La sorpresa finale è bellissima. Un atto di puro eroismo, tipico di un modo di fare fumetti che puntava a raccontare al lettore qualcosa di positivo, che il mondo circostante tentava di negare e limitare.

Another NailQuesto nuovo capitolo dell’universo DC del Chiodo ci racconta una storia, una crisi, un’avventura, e ci mostra tantissimi personaggi, ma non dimentica di farlo nel modo per il quale è stato creato, cioè alla silver age, trasmettendo qualcosa, regalando delle emozioni, degli affetti e invitandoci a riflettere su quegli alti valori che spesso è così difficile da perseguire. E lo fa con personaggi che sbagliano, che falliscono, che provano paura, ma che comunque, anche nell’errore più grave e nella paura più profonda, non dimenticano ciò che sono: semplicemente, aldilà dei propri poteri, delle brave persone.

La silver age rendeva fantastiche e maestose le gesta delle brave persone.

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Questa storia non è da meno.

I disegni di Davis sono dei capolavori, le sue prospettive sono eccezionali, gli sfondi e le tavole ricche di personaggi hanno una costruzione perfetta. Il tratto è sempre fluido, magnifico, morbido. I visi sanno mostrare la paura, il terrore, la rabbia, la felicità e l’amore.

Concedetevi questa lettura, senza andare a cercare le differenze con l’altro DCU, bensì pensando che Alan Davis abbia aperto per voi un boomdotto, che vi ha condotto in un nuovo dc universe, dove la silver age non è finita, è diventata moderna, e dove la fantasia non si arresta davanti al bisogno di una spiegazione.

Insomma…qualcuno avrebbe detto che il cucchiaio non esiste….Davis ci dice che tutto può esistere, basta immaginarlo e raccontarlo.

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