Criminal vol.1-2

Mar 5, 2010

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Testi: Ed Brubaker
Disegni: Sean Phillips
Albi originali: Criminal V.1 #1-5; #6-10,
Edizione Italiana: Panini Comics, brossurati, 2 volumi, Euro 10-12.

Ci sono serie che ti catturano sin dalla prima vignetta e dalle quali non riesci più a staccare gli occhi. Beh, Criminal, per quanto mi riguarda, è sicuramente una di queste. Ed Brubaker e Sean Phillips del resto hanno stretto un sodalizio pluriennale che da tempo sforna storie indimenticabili, (su tutte la bellissima Sleeper della DC/Wildstorm proposta interamente in Italia dalla Magic Press) ed entrambi hanno raggiunto, rispettivamente, una maturità compositiva e artistica incredibile.

Criminal, testata creator-owned pubblicata dall’etichetta “vertigo” della Marvel, la Icon, rappresenta probabilmente il vertice assoluto raggiunto da Ed Brubaker come scrittore di comics. Non nascondo di amarlo moltissimo e di essere sempre prodiga dei complimenti nei suoi confronti, ma a mio parere egli attualmente rappresenta il massimo compromesso possibile fra “autorialità” e storie a fumetti in grado di raccogliere i consensi del grande pubblico. La sua carriera presso le major del comicdom americano è ormai decennale, e, attraverso la lettura delle sue storie è possibile osservare da vicino l’evoluzione che l’ha portato ad essere il grande autore che è oggi. In Criminal, com’era già successo, almeno in parte, in Sleeper, Gotham Central e alcuni suoi lavori per la Vertigo, si libera dagli “obblighi” di continuity legati al mondo dei supereroi tradizionali e si dedica completamente ai generi che lo interessano di più da sempre: il noir e la crime fiction. A modo suo, in realtà, si tratta di elementi che ha già inserito anche in Daredevil e Captain America, le testate che l’hanno consacrato come uno degli autori più amati dai fan. Per ora la Panini ha pubblicato i primi 2 TP della serie, ma negli USA sono già usciti il terzo e il quarto, altrettanto validi e coinvolgenti. Questa testata procede per archi narrativi autoconclusivi, i riferimenti interni fra una storia e l’altra sono impercettibili e pensati per un lettore assiduo, quindi si tratta di volumi agevolmente fruibili anche da parte di un pubblico occasionale.

Criminal racconta vicende crudeli di gente comune e disperata, che compie atti (appunto) criminali per necessità o scelta consapevole. Non c’è catarsi o possibilità di redenzione, e nessun fulgido eroe mascherato corre in aiuto di queste vite alla deriva. Sono storie di odio e amore, di immenso dolore e spietata vendetta, in cui i personaggi si incontrano e si usano vicendevolmente con calcolata efferatezza. Sean Phillips è perfettamente a suo agio nel cogliere le atmosfere cupe e le sfumature drammatiche dei protagonisti, ed è abilissimo soprattutto nelle scene notturne: la notte (non solo quella “reale”, ma quella insita nell’animo dei protagonisti) infatti dilata e complica pensieri e percezioni, ed è il teatro privilegiato di crimini terribili e rivelazioni sconvolgenti. La narrazione “ad incastro” poi, tecnica spesso utilizzata da Brubaker, permette di osservare gli eventi da diversi punti di vista, mostrando tante verità ma nessuna certezza.

Coward e Lawless sono storie diverse ma speculari nella loro crudeltà: Leo è un rapinatore che, nel tentativo di allontanarsi dal destino del padre, imboccherà ugualmente una strada senza uscita, mentre Tracy Lawless, soldato di lungo corso abituato alle violenze inaudite della guerra e il cui cognome, “senza legge”, è emblematico, sarà costretto a ricorrere proprio alla “sua” legge per scoprire gli assassini del fratello Rick. Quello che accomuna i protagonisti di questa serie sono le inquietanti ombre del passato che sembrano non abbandonarli mai, ovunque decidano di andare e qualunque cosa decidano di fare, come se il precetto biblico delle “colpe dei padri che ricadono sui figli” fosse un triste ritornello a cui nessuno di noi può sfuggire. Non ci sono né pace né speranza per i protagonisti di Criminal, solo brevi attimi di felicità illusoria da assaporare avidamente, prima che le avversità della vita tornino a tormentare sogni e pensieri.

Questa serie ha solo un difetto. Una volta che cominci a leggerla, non ti basta più.

A cura di Elena Pizzi