Testi: Neil Gaiman
Disegni: Kelley Jones, Charles Vess, Colleen Doran
Edizione Italiana: Planeta DeAgostini, brossurato, 4,95 Euro per albo.
Edizione Americana: The Sandman #17-20
Può appassionare il pubblico una storia in cui il protagonista della tragedia si muove sullo sfondo lasciando che i personaggi secondari, comparse e fantasmi recitino al suo posto?
La risposta, in questo caso, è affermativa, e Gaiman ci immerge ancora una volta nel mondo urbano, violento, cinico ma anche sognante, fatato e dorato di Sandman.
In questo ciclo chiamato Le terre del sogno, Gaiman tratteggia con più precisione lo sfondo in cui le avventure del protagonista Sogno si svolgono, dando vita a protagonisti convincenti e drammatici, per i quali il lettore non potrà fare a meno di provare affetto e compassione.
In questo ciclo si compone di 4 storie brevi in cui, come già detto, Sogno non appare in veste di protagonista, e rappresenta un volume “a sè stante” rispetto al resto della gestione.
La prima storia, Calliope, è la più toccante tra le quattro e propone un tema caro agli artisti ovvero l’ispirazione artistica, la dolce e volubile dea che, probabilmente, Gaiman stesso ha evocato per scrivere storie così ispirate.
Ricordiamo che Calliope, nella tradizione mitologica greca, era la musa della poesia, adorata dallo stesso Omero.
In questa storia breve faremo la conoscenza della musa e del suo triste destino, e del passato che la accoumuna a Sogno.
Alla fine della lettura sarà impossibile trattenere un pensiero dolce per Calliope, che, pur essendo un personaggio secondario, riesce a toccare le corde più sensibili del cuore del lettore, così come farebbe una bellissima farfalla, inchiodata alla collezione di un avido collezionista, incapace di apprezzare la bellezza viva e sfuggente dell’animale.
La seconda storia, altrettanto toccante e dalle tinte animaliste, si intitola Il sogno di mille gatti.
In questo caso Gaiman gioca con il carattere universale degli eterni, ricordandoci che non solo gli esseri umani sono capaci di sognare.
Esploreremo il punto di vista della razza felina, i loro desideri nascosti, i loro oracoli e non daremo più tanto per scontati i loro sogni.
La terza storia si intitola Sogno di una notte di mezza estate e riprende un accenno di trama iniziata su una storia precedente.
Cosa succede quando i protagonisti di una storia vengono invitati ad assistere ad una rappresentazione di una loro avventura?
E se questi protagonisti, anzichè essere semplici umani, sono re Oberon, la sua regina Titania e tutto il loro seguito fatato?
Questa storia sarà una delizia per gli amanti di Shakespeare (che, probabilmente, saranno anche amanti di Sandman) e pone i personaggi immaginari inventati dal grande poeta davanti alle loro controparti reali.
L’atmosfera di questa storia è decisamente diversa rispetto a quella delle precedenti due storie, e si noterà una forte componente fiabesca e nostalgica.
Il lettore non potrà che apprezzare il corteo fatato di Oberon, composto da nobili elfi e da maliziosi e malvagi spiriti.
Infine l’ultima storia del ciclo si intitola Facade e comporterà un ritorno alle atmosfere metropolitane tipiche del fumetto ed esplorerà la solitudine causata dalla diversità fisica.
Le pareti del fumetto diventeranno ancora più nere, pesanti e claustrofobiche in questa storia, lasciando assaporare ancora meglio il sapore amaro e persistente della solitudine.
La protagonista, Urania, potrà trovare conforto solo nell’abbraccio di una dolce e minuta ragazzina che le porterà il sollievo della….bhè questo scopritelo voi leggendo la storia!
Questo volume rappresenta una piacevole escursione nel mondo a tinte forti di Sandman, regalando uno sguardo diverso all’universo in cui si muovono anche i personaggi tradizionali DC come Superman o Batman.
I disegni sono davvero all’altezza e si elevano dai bassi standard Vertigo di quel periodo.
Gaiman non delude, si riconferma un grandissimo scrittore capace di dare una dimensione più profonda e significativa a ciò che ci circonda.
Non stupitevi quindi se guarderete il vostro panciuto micio con sospetto mentre sogna…
Buonanotte…
Dedicata a Chiara..
A cura di Andrea Vincenti
Sogno o son desto?
L’angolo dei miti che escono dai libri ed entrano nel fumetto.
CALLIOPE E LE MUSE
Calliope è la protagonista assoluta della prima storia di “Le terre del Sogno”.
Nella mitologia classica era la musa della poesia, capace di dare ispirazione e guidare i poeti nella scrittura dei loro componimenti.
Famosa è l’invocazione di Omero nell’Iliade che scrive “Cantami, o Diva, del Pelìde Achille” riferendosi proprio alla dea.
Secondo i miti è inoltre madre di Orfeo che a sua volta sarà protagonista di una nuova storia in un altro ciclo.
Le muse in tutto sono 9, ognuna delle quali ha il compito di ispirare gli uomini in campi diversi dell’arte.
OBERON, TITANIA E IL LORO SEGUITO FATATO:
Oberon e Titania sono rispettivamente il re e la regina del mondo fatato.
Sono entrambi personaggi della commedia di Shakespeare “Sogno di una notte di mezza estate”, in cui vengono narrate le loro avventure.
Il loro seguito è composto da spiriti e fate, il più famoso dei quali è Puck.
Puck è un spirito ingannatore della tradizione Inglese pagana, ed è conosciuto anche come Robin Goodfellow e come Hobgoblin. Il termine Puck deriva dall’Inglese antico Púca che indicava appunto uno spirito dei boschi dall’aspetto mutevole ed ingannatore, che attirava le persone di notte nella foresta con luci e suoni incantatori (similmente alle celtiche Dame Bianche) o rubava il latte dai mastelli nelle fattorie. Il Puck si può anche trasformare in cavallo e portare gli incauti nel profondo delle foreste oppure farli cadere in acqua.
RA
Ra è un dio egizio le cui sembianze sono quelle di un umano con la testa di falco, solcata da un enorme disco solare.
E’ quindi una divinità benevola che ogni notte percorre gli inferi combattendo con la sua nemesi Apophis, il serpente del caos.