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Titolo:
Death: Il grande momento della tua vita
Testi: Neil Gaiman
Disegni: Chris Bachalo
Casa editrice: Planeta DeAgostini
Formato: Brossurato, 112 pp., colori
Prezzo: 9.95 €

Vi do degli indizi. Si veste di nero, un po’ dark. Non va in giro incappucciata o con una falce. E’ dolce e carina. Ha sempre con sé il suo ciondolo a forma di ankh. E soprattutto, è con noi all’inizio e alla fine. Come?!? Avete già indovinato? Grazie, facile leggere il titolo di questa recensione. Facile barare! Mi avete stufato, tornatevi a leggere Topolino!
…no? Volete davvero che io vada avanti? No? Come no? E allora io continuo! La ragazza di cui parlavo è Death (o nell’italica favella, Morte), la celeberrima sorella maggiore di Sogno, l’Eterna preferita da tutti ma soprattutto del suo creatore, Neil Gaiman, che nel ’96 le dedica una seconda miniserie: Il grande momento della tua vita. Affiancato dallo stesso team della miniserie precedente, Chris Bachalo ai disegni e Mark Buckingham a inchiostrare, in questa seconda miniserie Gaiman chiude la trama riguardante due personaggi secondari sia di Sandman che sulla prima miniserie su Death: Hazel e Foxglove.
death_scene01010.nbLa coppia di lesbiche aveva esordito durante la saga A Game of You (Il Gioco della Vita in italiano) di Sandman come amiche e residenti nello stesso condominio di Barbie, la protagonista della storia. Dopo quella vicenda, riappaiono come personaggi di contorno proprio in Death: L’alto costo della vita, in cui veniamo a sapere cosa hanno fatto in seguito a Il gioco della Vita. Foxglove è agli inizi di una (promettente) carriera musicale, mentre Hazel ha deciso di proseguire la gravidanza, sempre più sicura nei panni di futura madre.
Il grande momento della tua vita si svolge diversi mesi dopo (più probabilmente un anno, un anno e mezzo). Foxglove ha avuto molta fortuna come cantante e adesso è una rockstar che sta lentamente conquistando il mercato internazionale. Grazie al successo e ai soldi può permettere a sé stessa e ad Hazel una bella villa a L.A., villa dove Hazel, mamma novella del piccolo Alvie, si sente sempre più prigioniera. Dopo la nascita del bambino, sappiamo che Hazel ha smesso di fare la cuoca per essere mamma a tempo pieno, però la mancanza di una patente e soprattutto di Foxglove, ormai assente da casa a causa dei pressanti impegni che solo una carriera da rockstar può imporre, sta rendendo Hazel sempre più una “desperate housewife”. Proprio sul rapporto fra le due donne gira la trama di questa miniserie. E Death, direte voi? Beh, lei appare alla fine del primo numero di questa miniserie, e sembra aver fatto un misterioso patto con Hazel tempo addietro. Di più, beh, non posso rivelarvi…
Rispetto alla prima miniserie o alla serie-capolavoro Sandman, qua i testi di Gaiman sono più “deboli” del solito, e infatti questa seconda serie è generalmente considerata inferiore. Però, nonostante sia d’accordo con questo, rimane pur sempre un bellissimo fumetto. Ciò che più mi colpisce di questa serie, è la capacità di Gaiman di riprendere due personaggi di contorno e di espandere ed esplorare le loro personalità, solo accennate in storie precedenti. Paradossalmente, Death ha apparentemente un ruolo secondario in questa miniserie, lasciando il palco alle due donne, ma non per questo meno protagonista. Infatti, Vita e Morte rimangono i temi portanti della storia così come lo erano per L’Alto Costo della Vita, però invece di essere visti attraverso un adolescente cinico e depresso, il punto di vista è quello di due donne che si ritrovano a dover rivedere il proprio rapporto, i propri amori e la propria vita. In particolare Foxglove, che si ritroverà a dover scegliere fra la propria carriera e la propria famiglia, in una sofferta decisione che ognuno di noi è portato a fare, prima o poi. Insomma, temi differenti dalla classica scazzottata fra supereroe e cattivo di turno. Temi e situazioni più comuni, ma per questo non meno epici. Ancora una volta, per quanto apparentemente sottotono, chapeau per Mister Gaiman.
9433_punch_aSul versante grafico, Bachalo e Buckingham bravissimi come per la miniserie precedente. Sullo specifico, qua lo stile di Chris Bachalo comincia a subire quel cambiamento che lo porterà ad avere lo stile più “cartoonesco”, “mangoso” e grottesco (secondo me) dei tempi recenti. Infatti, rispetto alle ombre e ai vertiginosi surrealismi di Shade, the Changing Man qua Bachalo sperimenta una linea chiara elegante tipica di una bédé franco-belga. Forse è solo una mia allucinata impressione, o è per merito delle fantastiche inchiostrature di Mark Buckingham o è un’evidente caratteristica di un artista multiforme, che non ha paura di sperimentare ed è sempre alla ricerca di nuove soluzioni e stili differenti. In definitiva, i disegni sono superbi e bellissimi a vedersi e accompagnano degnamente i testi dello scrittore britannico.
In Italia, questa miniserie ha avuto varie pubblicazioni. Prima fra tutte fu la Magic Press, prima nei numeri 12, 13 e 14 de Il Corvo Presenta e poi la raccolse in un volume nel 2004. Un altro volume, un brossurato, fu pubblicato dalla Planeta qualche anno fa, e questa è l’edizione che posseggo. Penso che sia stata ripubblicata negli attuali Absolute Sandman dalla RW-Lion, oppure sarà ripubblicata in seguito (chiedo venia, ma non mi sono affatto informato in proposito). In ogni caso, credo che il recupero non sia difficile e anzi penso che né l’edizione Magic Press né quella Planeta siano ancora esaurite. Riguardo all’edizione Planeta, posso dire che è ben fatta, con il brossurato della stessa ottima fattura de L’Alto Costo della Vita. Una volta tanto, non ho visto errori da parte degli spagnoli che mi hanno fatto maledire il cielo. A un’occhiata più attenta forse il pelo nell’uovo può essere provato (nulla è perfetto) ma almeno stavolta hanno fatto un ottimo lavoro. Oltretutto quest’edizione presenta delle chicche, come illustrazioni speciali di Death fatte da vari artisti (fra cui Moebius) e due storie brevi di poche pagine: Racconto d’inverno pubblicato in originale su Vertigo Winter’s Edge #2 e La ruota, un toccante racconto riguardante l’11 settembre.
Se siete degli sfegatati gaimaniani, dei Sandman-maniaci, se la notte sognate Eterni, angeli caduti o uomini con la testa di zucca o siete innamorati della Morte, non fatevi sfuggire questo fumetto. Se non siete nessuna di queste cose, non fatevelo sfuggire lo stesso. Il buon fumetto rimane sempre buon fumetto, come dice l’antico proverbio!