Animal Man

Ago 15, 2012

Testi: Grant Morrison

Disegni: copertine di Brian Bolland interni di Chas Truog, Doug Hazlewood

Edizione Italiana: Magic Press, l’intera opera è raccolta in tre volumi

Edizione Originale: Animal Man 1-26

Il nostro mondo è malato. Molto malato. Un virus è entrato tempo fa e ci siamo così assuefatti ai suoi effetti che abbiamo dimenticato com’era prima che ci ammalassimo. Parlo delle città, capisci?
In origine le culture umane erano omeostatiche; esistevano in un equilibrio automatico, senza le nozioni di tempo e progresso che abbiamo noi.
Poi è arrivato il virus-città. Nessuno sa da dove è giunto o chi ce l’ha portato ma, come tutti gli organismi virali, la sua unica direttiva era di usare tutte le risorse disponibili per produrre copie di sè.
Sempre più copie, finchè non ci sono più materie prime e il corpo ospite può solo morire.
Le città vogliono che diventiamo buoni costruttori. Alla fine costruiremo razzi e porteremo il virus su altri mondi.

La citazione tratta da The Invisibles ricalca bene quello che è lo spirito rivoluzionario dell’opera di Grant Morrison.

Chiamato a scrivere Animal Man, Grant non si limitò semplicemente a narrare le avventure di Buddy Baker, ma le arricchi di una morale animalista ed ecologista dando una sensibilità a queste storie non comune.

Pubblicato sotto l’etichetta Vertigo Animal Man si mostra tanto innovativo da entrare di diritto nella storia del fumetto.

Figlio di un periodo in cui gli scrittori erano davvero liberi di esprimere la loro creatività (quella fine degli anni 80 che ha visto la nascita di opere come The Sandman o della Doom Patrol scritto dallo stesso Morrison), Animal Man va oltre il semplice fumetto  facendosi manifesto dei diritti degli animali tema che all’epoca non aveva lo stesso risalto di cui gode oggi.

STORIA DI UN UOMO E DI UN EROE

La saga di Animal Man comincia in modo tanto semplice quanto efficace: Buddy, uno stuntman con il potere di assorbire le abilità degli animali che si trovano nelle vicinanze, è felicemente sposato con Ellen, una talentuosa sceneggiatrice ed assieme ai loro figli vivono in una villetta con tanto di vicino scorbutico, ma dal cuore generoso.

Sembrerebbe quasi una sitcom.

Presto però le cose saranno destinate a cambiare e ci ritroveremo immersi in uno scenario completamente diverso.

Buddy decide infatti di usare i suoi poteri per fare la differenza e si imbarcherà quindi in una lotta contro il crimine dalle inaspettate conseguenze.

Le prime quattro storie di Animal Man, che possono essere raggruppate in un primo arco narrativo, riescono ad introdurre il personaggio in modo efficace, mostrando prima di tutto l’uomo e poi l’eroe.

L’eroicità di Buddy in queste storie non sta tanto in un epico coraggio ma piuttosto nella sua umana fragilità: Buddy infatti mette in discussione le proprie scelte, si interroga su quel che sia moralmente giusto e alla fine della storia agirà fregandosene della legge ascoltando prima di tutto il suo cuore ed il suo senso di giustizia.

Questo primo ciclo di quattro storie introduce uno dei temi fondamentali di Animal Man che ritroveremo in storie toccanti e dal forte impatto emotivo: il tema dei diritti degli animali.

Nello specifico sono trattate tematiche come la vivisezione e le sperimentazioni crudeli e meschine fatte sugli aniamli.

Buddy, assieme al lettore, prenderà conoscenza dei crimini disumani perpetuati nei laboratori di ricerca in cui con freddezza e cinico razionalismo pervadono l’ambiente.

Al di fuori dei laboratori sono  cacciatori fuori di senno, che uccidono per il semplice gusto di farlo e con diabolica cattiveria a minacciare Ellen la moglie di Buddy: assuefatti dalla violenza non esiteranno a scagliarsi contro di lei posseduti dalla stessa violenza mostruosa e fine a se stessa che li anima durante la caccia.

Sono le stesse parole di B’wana Beast a muovere l’animo di Buddy e a fargli comprendere quale sia la verità che si cela dietro la rispettabile figura degli scienziati(macellai) che lo hanno ingaggiato.

 

 Ci era stato dato il paradiso.. e lo abbiamo trasformato in mattatoio.. ovunque andiamo.. lasciamo creature che sanguinano e urlano.. stiamo uccidendo il mondo.. dobbiamo essere fermati.. l’umanità deve essere fermata prima che non resti nulla… pensiamo che il mondo sia nostro ma.. ma.. oh Dio, quanto siamo caduti.. e non c’è ancora un fondo..

Sebbene la tematica dei diritti degli animali sia presente in tutta l’opera(continui sono i rimandi alla caccia alla volpe ed al vegetarianismo, temi entrambi cari alla causa) la storia che risulta essere come un pugno nello stomaco e un appello alla nostra coscienza è “Diavoli del Mare” (Animal Man #15).

Questo numero di Animal Man vede Buddy impiegato a combattere la mattanza di globicefali che annualmente si verifica nelle isole  Fær Øer.

Il massacro in questione, che non ha nessuna motivazione se non l’insita crudeltà umana, è descritto dalle vignette di impatto di Chas Truog.

Poche volte in un fumetto è stato affrontato un tema come questo con tale violenza: ogni pagina trasuda letteralmente sangue e il lettore più sensibile non potrà fare a meno di domandarsi perché tutta questa follia debba ancora perdurare e nessuno faccia niente per fermarla.

Toccante, drammatico e profondo è forse la storia che più di tutte rischia di cambiare il lettore.

Altri rimandi importanti al tema sono presenti nella storia Conseguenze in cui, ancora una volta, viene mostrata la stupidità umana in tutta la sua grandezza.

Nei primi numeri di Animal Man altro tema sociale rilevante è quello relativo all’ AIDS.

Grant Morrison ne parla con estrema serietà, seppur si tratti di una tematica affrontata di striscio dalla serie e non presa di impatto come quella dell’animalismo.

Affrontare questo tema, in un periodo in cui l’AIDS era ancora un mostro sconosciuto e non si conosceva così come si conosce oggi, fa capire quanto Animal Man sia un fumetto che fotografa un periodo storico di grande cambiamento e, al tempo stesso, resti di grande attualità tanto che ,ancora oggi, i diritti degli animali (che lentamente stanno assumendo sempre maggior importanza) sono un tema dibattuto e importante.

 

 CONTROCULTURA, SOSTANZE PSICOATTIVE, NEW AGE ED ALIENI

Di pari passo con le tematiche sopra esposte, Grant Morrison parla anche di controcultura, in particolar modo riferendosi alle sostanze psicoattive.

Una delle personalità che ha più influenzato Grant Morrison è stato Terence McKenna, etnobiologo e una delle personalità di spicco della cultura psichedelica e della psiconautica.

McKenna  vedeva l’uso delle droghe non fine a se stesso ma le vedeva come un mezzo.

Nel suo libro Il Nutrimento degli Dei (consigliato a chiunque), espone le sue teorie riguardo all’uso di sostanze psichedeliche e di come queste abbiano influenzato l’ambiente e la cultura umana: dalle civiltà sciamaniche delle origini, la cui cultura si basava sulla condivisione e il in cui il mondo vegetale ed animale era fonte continua da cui trarre sostentamento e forza, fino ai giorni nostri, McKenna mostra l’evoluzione dell’uso delle droghe nella società.

Le droghe quindi, agli albori, non erano usate come ne fa uso l’uomo moderno, distruggendo se stesso sia nella mente che nel corpo, ma erano usate come strumento per attività di aggregazione  della tribù oltre che per accedere a strati di coscienza più elevati e aprire porte della mente altrimenti chiuse.

Lo stesso Animal Man, nel corso di uno degli ultimi numeri, vivrà assieme al nativo Highwater un’esperienza sciamanica in cui trapasseranno il maya, il velo del’illusione che rende l’uomo prigioniero del proprio sogno, della propria realtà fittizia.

 

E il cielo si apre. E le stelle suonano e le campane dei pianeti sono strappate dalla loro orbita. E il cielo si apre come un fiore. Un fiore che infinito perde i suoi petali. Che splende. Che suona. Le vibrazioni squillanti dei piani sottili, il mugghio dell’aria bianca e del rumore bianco e lo splendido  urlo del loro feedback. E il cielo si apre.

E’ incredibile come Morrison si muova a suo agio in queste tematiche di non facile comprensione inserendole in un contesto, quello fumettistico, che nel periodo degli anni 80 ha scoperto la sua importanza, la sua capacità di medium in grado di parlare ai lettori non solo di intrattenerli.

Morrison quindi, assieme ai poeti del fumetto come Moore e Gaiman, si fa fautore della riscoperta del fumetto come forma d’arte (e quindi con un messaggio insito).

Come il vero artista Morrison parla dei suoi tempi, dei movimenti che scuotono la società e ne minano le fondamenta.

Ricordiamo infatti che nel periodo degli anni 80 si è sviluppato proprio il movimento New Age che, tra l’altro, dà l’avvio alla riscoperta della spiritualità mostrando un mondo diverso, alternativo a quello imposto dalle istituzioni.

Si aprono le porte dell’oriente alla ricerca di filosofie che rendano l’uomo moderno qualcosa che vada oltre alla filosofia yuppie, quel modo di vivere incentrato sul capitalismo e sul fare soldi.

Ma avviene anche la riscoperta di forme di spiritualità antiche, sopite, cancellate da una globalizzazione religiosa che, nell’ansia di acquisire potere, ha cercato di far dimenticare ai suoi figli il loro vero essere fallendo.

Il New Age diventa quindi anche genere musicale, con sonorità antiche e dimenticate, un genere letterario, ricordiamo ad esempio il successo internazionale de La Profezia di Celestino, e una filosofia di vita.

E’ questo il contesto che ha portato un cambiamento culturale che si è protratto anche nel decennio successivo e ad uno scambio culturale che per molti versi ha fallito ripiegando in una globalizzazione economica di cui si sta pagando il feroce dazio.

E arriviamo così all’introduzione degli alieni, responsabili di macchinazioni oscure ma rivelatori anche di verità insospettabili sebbene, dietro di loro, ci sia qualcuno di ben più potente e senza limiti..

 

ATTRAVERSO LA QUARTA PARETE

Oltre ai temi Animal Man si rivela rivoluzionario anche per la rottura della quarta parete.

Nel corso dell’intera opera assistiamo prima ad eventi che sembrano di poco conto per arrivare, infine, ad una vera e propria rottura degli schemi e del muro che separa il lettore dalla dimensione fantastica del fumetto.

Gli indizi vengono disseminati lungo le storie e alla fine della lettura dell’ultimo numero si potrà capire la grandezza dello schema morrisoniano.

La prima storia in cui avviene il primo distacco dai canoni narrativi più comuni è Il Vangelo del Coyote che rappresenta un vero l’inizio di un crescendo che porterà alla sconvolgente verità finale per Animal Man.

Incontreremo personaggi che hanno paura di esser fatti fuori dalla continuity, alieni intenti a retconnare le origini di Animal Man per adeguarli ai tempi e volti allibiti e terrorizzati intenti ad osservarci.

La mutazione di Animal Man è totale: inganna e sembra un fumetto supereroistico, si fa poi portatore di importanti messaggi sociali e di filosofie e teorie borderline e diventa, infine, un fumetto in cui la metannarazione ha il ruolo predominante.

Visiteremo quindi, con un attonito Buddy in cerca di risposte alle sue domande esistenziali, il limbo dei fumetti, luogo in cui vivono e permangono quei personaggi ormai dimenticati e in cui lo stesso Buddy risiedeva prima che Morrison lo rispolverasse e desse nuovo lustro alle sue storie.

E infine, come ultima tessera nel complicato mosaico delle sue vicende Buddy incontrerà lui, il deus ex machina, la mente dietro le sue sventure e i suoi patimenti.

Ma chi è lui?

 Io? Sono la mente malvagia dietro le quinte. Sono il perfido burattinaio che muove i tuoi fili e ti fa danzare.
Sono il tuo scrittore

Giunto infine alla conclusione delle avventure di Animal Man al lettore non rimarrà che chiedersi se è Buddy ad uscire dal fumetto o Morrison stesso ad entrarvi…

Un’opera memorabile, sensibile, cervellotica, profonda, colta da non perdere, Animal Man è un fumetto che ogni appassionato dovrebbe tenere in bella mostra e rileggere riscoprendo, di volta in volta, la genialità di Morrison.