Presidente Luthor

Ago 31, 2009

IIIsupermanpresluthor01_01gTesti: J.M De Matteis, Greg Rucka, Jeph Loeb, Karl Kesel, Mark Schultz, aa.vv.
Disegni: Ed McGuinness, Tony Harris, Dale Eaglesham, Matthew Clark,Rob Liefeld, aa.vv.
Albi originali: President Luthor Secret Files #1, Action Comics #773, The Adventures of Superman #581, #586, Superman #162-66, Superman: The Man of Steel #108-110 e Superman: Lex 2000 #1
Edizione italiana: Planeta DeAgostini Comics, Brossurato, 240 pp, 14,95 Euro.

Chi è Lex Luthor? Da sempre, la nemesi per eccellenza dell’Uomo D’Acciaio.
Il diabolico miliardario di Metropolis questa volta però ha deciso di puntare in alto candidandosi alla presidenza degli Stati Uniti D’America, aspirando così alla carica di uomo più potente del globo. Immaginate cosa tutto questo possa significare per Superman, da sempre strenuo difensore dell’American Way e splendida incarnazione del sogno a stelle e strisce. Queste sono le (ottime) premesse di Presidente Luthor, volume pubblicato dalla Planeta DeAgostini che ripropone la prima parte di un ciclo di storie dei primi anni 2000.

Ma perché lo fa? La sua non è esclusiva sete di potere, dato che Lex Luthor domina da sempre la vita pubblica di Metropolis; egli decide di candidarsi alle elezioni presidenziali proprio per dare a Kal-El il più grande tormento possibile: difendere le sorti di una nazione il cui presidente, in realtà, è l’uomo che odia di più al mondo. Emblematica in questo senso è la sequenza d’apertura della storia, in cui Lex, costretto a vivere suo malgrado una città che adora il suo grande eroe, capisce in un istante quale sia il modo migliore per assestargli un colpo devastante dal quale non riuscirà a riprendersi. Inoltre con i mezzi di cui disporrebbe una volta entrato nello studio ovale Luthor potrà decidere le sorti dell’attività metaumana e rendere la vita impossibile agli amici più cari di Superman. Senza considerare poi che il vice del nuovo presidente è Pete Ross, marito di Lana Lang (il primo amore di Supes) e amico d’infanzia di Clark.

Il TP quindi ripercorre le fasi del trionfo di Lex, qui ottimamente rappresentato come un cinico, astuto e machiavellico calcolatore in grado di far cadere l’America ai propri piedi con una facilità spiazzante. Allo stesso tempo assistiamo alla rabbia dell’Azzurrone che non si capacita come i cittadini del suo paese possano aver compiuto una scelta così aberrante, ed egli si ritrova ancor più in difficoltà dato che, svolgendo quotidianamente il lavoro di giornalista, è “costretto” a raccontare la “verità”. Ma qual è la verità, in un mondo dominato dai media che manipolano le notizie in modo di condizionare l’opinione pubblica? Il ruolo dei mezzi informativi all’interno della società americana (e occidentale in genere) è fondamentale in questa storia, e la rabbia di un giornalista “vecchio stampo” come Perry White, direttore del Daily Planet, si scontra con lo sfrontato opportunismo di Cat Grant, disposta a tutto pur di guadagnare notorietà e diventare un membro influente dello staff di Luthor. Il pensiero inevitabilmente corre alle elezioni americane del 2000 e alla vittoria “presunta” di George W.Bush, i cui legami a doppio filo con alcuni network americani hanno scatenato (e generano tuttora) un incessante vespaio di polemiche.

Nonostante i validissimi spunti che questo volume offre però, a causa della notevole quantità di autori e disegnatori coinvolti, si paga la costante disomogeneità grafica e narrativa della storia, facendo sì che la trama risulti eccessivamente spezzettata e ci sia qualche alto e basso di troppo. Alcuni intermezzi, simpatici ma abbastanza inutili, sono sicuramente piacevoli se letti in albo singolo, ma non giovano ad una raccolta in volume, anche perché a volte si ha la sgradevole sensazione di essersi “persi qualcosa” accaduto in precedenza.

E’ interessante osservare poi come gli altri eroi reagiscono all’elezione di Luthor: la rabbia del Cavaliere (potete leggere la prosecuzione di questa vicenda su “Batman: La Leggenda” n.18), l’ostilità fra Aquaman e Superman, l’affetto di Wonder Woman e degli altri compagni della JLA, che lo spronano ad andare avanti nella sua battaglia, nonostante tutto. Ci auguriamo che questa sia la prima di una serie di ristampe di storie di qualche anno fa molto valide e divertenti, anche perché questo è il Lex Luthor che ci piace vedere in azione (se avete letto 52 capite bene a cosa mi riferisco), malvagio, efferato e crudele, lontano da quelle caratterizzazioni “burlesche” che ogni tanto vengono riproposte.

Dura Lex.. sed Lex.

A cura di Elena Pizzi