Testi: Will Pfeifer – David Lapham
Disegni: Cliff Chiang – Eric Battle – Tom Mandrake
Albi originali: The Spectre #1-3 e Tales of the Unexpected #1-8.
Edizione italiana: TP, Planeta DeAgostini, brossurato, 256 pp, 16,95 Euro.

La Planeta ha di sicuro un grande merito, ovvero quello di proporre, attraverso le sue pubblicazioni, l’universo DC al completo, permettendoci di appezzare serie e personaggi che altrimenti rischierebbero di finire nel dimenticatoio. Uno di questi è di sicuro lo Spettro, creatura fumettistica nata alla fine degli anni 30 creata da Jerry Siegel e Bernard Baily. Le sfumature conferite ai poteri dello Spirito della Venedetta nel corso degli anni sono state piuttosto diverse, ma lo si può definire come un’entità divina che, sfruttando la rabbia dell’anima che lo ospita, punisce con atroce severità criminali e peccatori. Questo personaggio ha avuto grande popolarità negli anni ‘90 grazie all’apprezzatissima serie di John Ostrander.
Lo Spettro è uno dei rappresentanti del lato “magico” della DC, composto da una galleria di figure eterogenee (lo Straniero Fantasma, Zatanna, il demone Etrigan, la Marvel Family) decisamente meno popolari rispetto ai “colleghi” supereroi. Nel corso degli anni ha conosciuto diverse incarnazioni, anche se le figure di riferimento sono state il suo anfitrione Jim Corrigan e successivamente Hal Jordan, che ha assunto temporaneamente questo ruolo in attesa della sua incredibile rinascita come Lanterna Verde.

Gli eventi tumultuosi di Crisi Infinita hanno spinto la DC a cercare di dare nuova linfa a questo personaggio storico, e la morte del poliziotto Crispus Allen sulle pagine di Gotham Central per mano dell’agente corrotto Jim Corrigan (il nome non è certamente casuale), è stato l’evento terribile e sconvolgente che di fatto ha chiuso la serie e ha rappresentato un’ottima occasione per rilanciare Lo Spettro. In qualche modo la DC è tornata alle origini, affidando l’onere della giustizia divina all’anima tormentata di un tutore dell’ordine, che quindi si trova suo malgrado, e dopo un periodo di riflessione durato addirittura un anno, a dover fare i conti con un nuovo immenso potere che di sicuro non è facile da gestire.
Una delle qualità che ci avevano fatto amare Crispus Allen sulle pagine della serie dedicata al Dipartimento di Polizia di Gotham City era proprio la sua straordinaria umanità, capace di mitigare il carattere impetuoso della collega Renèe Montoya.
Gli autori Will Pfeifer e David Lapham sono sicuramente riusciti a caratterizzarlo nel modo giusto, dipingendo efficacemente la sua frustrazione e mostrando con una certa durezza il passaggio da “anima” senza scopo che fa fatica a staccarsi dai legami con la propria vita precedente ad un’entità che punisce le sue “vittime” con efferatezza sconvolgente.

La caratteristica principale di questa storia infatti è l’estrema crudezza delle situazioni rappresentate, e gli artisti coinvolti nel progetto non hanno certamente risparmiato scene estremamente violente, a mio parere eccedendo in alcuni momenti. Tra l’altro i 3 disegnatori hanno un tratto abbastanza diverso fra loro, e ciò crea una certa disomogeneità anche a livello narrativo. La trama infatti, pur essendo abbastanza fluida, in alcuni punti avrebbe potuto essere articolata meglio, approfondendo di più alcuni momenti chiave che invece sembrano essere “riempiti” da queste immagini forti e sanguinose.

Il rischio di questo personaggio è sicuramente quello di sembrare “datato”, e, anche se a volte è difficile riuscire ad apprezzarlo nella sua complessità, gli autori di questa mini hanno cercato di attualizzarlo inserendolo nella sconvolgente realtà urbana di Gotham City, mostrando situazioni talmente devastanti e orribili che lo stesso Batman farebbe fatica a porvi rimedio. Il Cavaliere Oscuro su queste pagine fa una breve comparsata, ma di fronte agli orrori di un’umanità senza speranza e senza sogni nemmeno lui può fare nulla per contrastare l’implacabile ira dello Spettro .
Il tema della giustizia e del suo rapporto con la vendetta, uno dei fili conduttori delle avventure dei supereroi, raggiunge qui nuovi estremi e ci fornisce ulteriori spunti di riflessione, facendoci rimanere senza fiato di fronte alle aberrazioni più oscure dell’animo umano.
Il viaggio di Crispus Allen è appena iniziato, ma prendere in mano le redini del suo destino significherà per lui intraprendere un viaggio probabilmente senza ritorno, al di là di qualsiasi sopportazione. Può un’anima portare un peso del genere senza pagarne le conseguenze?