Testi: Mark Schultz
Disegni: Ariel Olivetti
Edizione originale: Superman & Batman vs. Aliens & Predator 1-2
Edizione italiana: Superman & Batman vs. Aliens & Predator (Planeta DeAgostini), 112 pg, bross, col, 10.95€

Prendendo spunto dalle due pellicole Alien vs Predator, la DC (o la Dark Horse) ha pensato bene di realizzare un cross-over al quadrato…un meta-crossover, insomma. Fra le due saghe cinematografiche, che si intersecano a loro volta con un universo fumettistico ben delineato (il DC Universe, appunto), che a sua volta fa incontrare due dei suoi character più famosi (Superman e Batman).
Capolavoro annunciato? Ovviamente no.
Questo albo è sicuramente una delle proposte più scialbe, sotto ogni punto di vista, che ho affrontato ultimamente…ma vediamo il perché.

La trama: semplicemente, non esiste. I Predator si sono “persi” sulla Terra, da ben 14000 anni, stanziandosi quindi, tranquilli tranquilli (anche se il loro scopo era colonizzare altri pianeti), all’interno di un vulcano inattivo.
Per giustificare la presenza degli Alien, viene detto semplicemente…che i Predator se li sono portati dietro così, tanto per cacciarli.
Se questo è parzialmente in linea con quanto detto nei film, non ha però un senso all’interno della storia: io parto in guerra, per annettere nuovi territori…e mi porto dietro delle uova di alcuni dei più letali alieni della galassia? Certamente.
Non parliamo poi di come interagiscono i supereroi con le letali specie: essendo questi Predator quasi “pacifici”, Superman decide di rispedirli sul loro pianeta natale, mentre Batman svolge un ruolo quasi coreografico. Tutto ad un tratto però i letali cacciatori, per motivi ignoti, si rivoltano contro i loro benefattori, mettendo a ferro e a fuoco la Fortezza della Solitudine (ovviamente gli Alien, con tanto di regina, non se ne stanno a guardare…)
Insomma, non c’è nulla da fare, la storia non esiste.
E’ stata pessima la scelta poi di far svolgere TUTTO alla luce del sole: chi ha visto i film dedicati ai due mostri più famosi di Hollywood sa che traggono la loro atmosfera da ambienti bui, da luci soffuse…insomma, il classico gioco del “vedo & non vedo”.
Qui no: si svolge tutto di giorno, i colori sono spesso accecanti e non c’è, in generale, nemmeno un briciolo dell’atmosfera che invece dovrebbe essere pilastro portante della produzione.

E veniamo infine all’altra nota dolente del volume: i disegni. Olivetti, con la sua colorazione, rende Superman e Batman due goffi bambolotti, mentre i mostri sembrano pupazzoni di plastica totalmente innocui.
Gli sfondi, inoltre, non esistono: il più delle volte sono realizzati “spalmando” dietro le tavole delle immagini prese dal computer (spesso anche in una risoluzione che contrasta palesemente con quanto già realizzato “a mano”). A conferma di ciò, gli sketch finali sono quasi totalmente privi di qualsiasi elemento decorativo, mostrando spesso solo i personaggi nudi e crudi.

Produzione da bocciare, sconsigliata sia per i fan dei film che, dopo aver assistito ad Alien Vs Predator 2, hanno già subito un duro colpo, che per i lettori DC.

P.S. Nel corpo della recensione non ne ho parlato, ma i classici refusi Planeta ci sono sempre, anche se in misura minore.