Vero Nome | Sconosciuto |
Status | Rinchiuso ad Arkham |
Occupazione | Punire i cattivi |
Affiliazioni | Nessuna |
Armi ed Abilità | Sembrerebbe possedere poteri telepatici che gli consentirebbero di leggere nella mente altrui |
Base Operativa | Gotham City |
“Sei stato molto cattiFo!”
-Strano Babbo Natale-
Quando si parla di manicomio, la prima tipologia di pazzoidi che salta subito in mente è quella di coloro affetti dalla cosiddetta sindrome di Bela Lugosi, psicosi che porta il soggetto ad immedesimarsi nella personalità di un volto storico o comunque conosciuto.
L’universo batmaniano non è per nulla nuovo a tali profili psicologici che costituiscono peraltro uno stereotipo di pazzia largamente utilizzato in letteratura e cinematografia.
Già nel lontano 1939, su Detective Comics #39, ne appariva il primo esempio. E da buon capostipite del genere non poteva che inquadrare un classico caso da manuale…
Karl Kruger credeva di essere Napoleone.
Il personaggio di Santa Klaus viene così ad inserirsi in seno ad un solco già precedentemente scavato ed a parte la bizzarria dell’identità scelta non può certo essere tacciato di originalità o freschezza.
Il suo esordio avviene durante gli eventi di Joker: Last Laugh, un mega crossover che ha visto il Joker come unico protagonista. Per l’occasione, credendo di essere sul punto di morire, l’Arlecchino dell’Odio pensa bene di portare con sé quanta più gente possibile. Organizza così una distruzione di massa dell’intero globo terrestre. A suo fianco la quasi totalità di supercriminali dell’Universo DC opportunamente “jokerizzati” e trasformarti in un branco di ubbidienti marionette.
Il bizzarro Santa Klaus si trova nel frattempo prigioniero dell’Arkham Asylum; precedentemente arrestato da Batman perché reo di atteggiamenti violenti nei confronti di ignari passati.
Ed è questa la peculiarità del personaggio. La sua vita vissuta come crociata contro i malvagi, o per meglio dire contro coloro che “sono stati cattivi”. Ma mentre il “vero” Santa Claus si limita a non rispondere alle richieste dei cattivi, questo suo emulo si spinge invece in avanti, desiderando con tutta la propria pazzia di epurarne quasi il mondo. E per farlo, perché non utilizzare degli esplosivi pacchi dono?
Ma qualcosa di vero pare esserci nell’identificazione di questo personaggio con la mitica figura della tradizione. Klaus sembrerebbe essere davvero in grado di distinguere i “buoni” dai “cattivi” e ciò grazie a delle misteriose abilità telepatiche che gli rendono possibile la lettura delle menti altrui.
Tutto ciò concorre a fare del personaggio uno dei più strani criminali dell’intera rogue gallery contemporanea del Pipistrello.
Se ci spostiamo invece sul “curriculum vitae” le informazioni sul suo conto si riducono drasticamente. Sappiamo solo che è di origine tedesca (da qui il caratteristico accento e il perché della “K” nel nome).