Testi: Paul Dini
Disegni: Guillem March
Edizione originale: Gotham City Sirens #1-7 (2009) – Il volume originale USA (HC)
Edizione italiana: Planeta DeAgostini Comics, brossurato, 14,95 euro.
Harley, Pam.. e gli artigli di una Gatta.
Nostalgia canaglia. Leggere Gotham City Sirens significa fare un salto indietro agli anni 90, ricordando con tenera malinconia i pomeriggi in cui si aspettavano con trepidazione le puntate della Batman Animated Series di Dini/Timm. Una delle caratteristiche di quel capolavoro dell’animazione seriale erano le atmosfere dark e le caratterizzazione dei personaggi, profonde e autentiche, e se c’è una cosa che Paul Dini sa ancora fare bene è dar vita ai propri protagonisti, rendendoli tridimensionali e tangibili, con la stessa inconfondibile classe di allora.
A tematiche più “oscure” Dini ci ha abituato nella sua recente e apprezzata gestione di Detective Comics e nella serie (ottima anch’essa) in corso di pubblicazione Le strade di Gotham, mentre in Sirens il tono è giocoso e scanzonato, in linea con il lato più leggero della TAS, rintracciabile in gradevolissimi episodi come Harley and Ivy, scatenato duo a cui la DC aveva in seguito dedicato alcune storie, raccogliendole anche in volume.
A questa strampalata coppia di (sexy) cattive in gonnella Dini ha deciso di affiancare un’altra sua vecchia conoscenza, Catwoman, personaggio che lo scrittore ha dimostrato di saper scrivere con grandissima abilità introspettiva nell’emozionante storia Il cuore di Hush. Il contesto della serie, perfettamente in continuity, è quello successivo ai tumultuosi eventi di RIP e Crisi Finale, con una caotica Gotham City in cui il nuovo Batman deve adattarsi ad una situazione molto difficile da gestire.
La stessa Selina Kyle è alle prese con le conseguenze del suo drammatico scontro con Tommy Elliot, impegnata ancora una volta a ricostruire la sua vita ricominciando da capo. E’ una Gatta decisamente più borderline rispetto a quella vista sulle pagine della gestione Brubaker/Pfeifer, e la convivenza inusuale con due criminali incallite come la folle Harley Queen e la sensuale e letale Poison Ivy ovviamente non sarà priva di conseguenze.
Tuttavia in Sirens trionfa una giocosa leggerezza, un gusto per l’ironia e l’avventura esaltato della bravura di Dini, che ci regala una serie decisamente ammiccante e femminile. Il lato pinupparo della testata è evidenziato dalla bravura di Guillem March, disegnatore in grado non solo di realizzare copertine splendide, ma di sapersi confermare anche come artista regolare di una pubblicazione importante. L’inizio è stato un po’ incerto, ma poi la sua abilità è emersa con inaspettata prepotenza.
Da segnalare comunque anche Scott Lobdell (autore del fill-in proposto nel numero #3) e i fratelli Lopez (già disegnatori di Catwoman sulla sua vecchia regular) che hanno saputo prendere il posto dei rispettivi colleghi in alcuni albi con notevole disinvoltura.
Il personaggio più riuscito della serie è probabilmente proprio Harley Queen, deliziosa, pazza e irriverente, capace di essere inaspettatamente dolce e di combinare guai fuori da ogni schema. Del resto l’innamoratissima assistente del Joker è una creatura di Dini, il quale l’aveva creata insieme a Bruce Timm appositamente per la Serie Animata proprio negli anni 90, e per questo sa di certo scriverla in maniera molto convincente. A Miss Quinzel si aggiunge un’altra autentica passione di Dini, la rogues gallery di Batman, con lo scrittore americano impegnato a ripescare (divertendosi un mondo) non solo i volti noti del mondo criminale gothamita (su queste pagine si rivede tra l’altro un ottimo Enigmista) ma anche alcuni coloratissimi freaks d’annata, reinterpretati in chiave moderna.
Prestate attenzione alle vostre passeggiate notturne fra i vicoli di Gotham, temerari lettori. Rischiate di essere irrimediabilmente sedotti dal canto delle Sirene.