TestiTony Daniel
DisegniTony Daniel
Edizione originale: serie in corso di pubblicazione negli USA, ripartita a settembre 2011 dal numero #1 in occasione del lancio dei “Nuovi 52”

 

THE NEW 52

Nella lista del reboot DC Comics risulta davvero difficile, in alcuni casi, tralasciare qualche collana a scapito di altre.
Sino a quando il gusto personale, la vera macchina che permette al cervello umano di concretizzare l’apprezzamento, non denota una (o più, varie, simultanee) scelta siamo tutti figli della “pulsione”.
Siamo tutti “NERD Inside”.
Il reboot, di cui sopra, è il passo successivo, la mossa vincente nel gioco degli scacchi ed è la stupenda parafrasi del concetto.
I personaggi che albergano del DCverse sono delle icone indistruttibili e non prive di un fascino antiguo e i loro movimenti, le loro storie, dipingono la vera natura che il fumetto del genere regala.
Batman è la immortale creatura di punta della Casa delle Icone, Batman è la pubblicità, Batman è un membro della Trinità DC (insieme a Superman e Wonder Woman), Batman è il buio che vince la luce e che sovrasta tutto il resto.
Batman è questo ed è il mondo che rappresenta.
Grant Morrison ha resuscitato la poesia della violenza e l’armonia della follia all’interno del gioco di Batman e lo ha regalato al mondo (comicdom/coloro che lo hanno letto/cultori vari/fans/giornalismo/pop art/leggenda) e poi ha preso un’altra creatura DC a cui regalare l’eternità (Superman).
La firma di Morrison è viva ed è ancora palpabile, il suo soffio vitale, la sua isteria di massa e la sua stessa Sanzione Omega hanno detto a tutti che il Batman del passato è figlio di un presente attivo e di un futuro certo chiamato scopo.

TONY DANEL, JOKER, BATMAN E POI

Lo abbiamo visto e non abbiamo creduto, sino a quando le parole del “ragazzo” non si sono rivelate profetiche, reali, profetiche e reali o solo profetiche; ma comunque reali.
Il singolo che diviene tempo e la cronomachia della leggenda che assurge al ruolo di paroliere supremo/superiore.
Un dio uccide, un dio muore e l’uomo che era stato ucciso ritorna: questi è un gioco o un diletto del semplice destino.
Daniel (Tony) è figlio di quella singolarità scozzese denominata Grant Morrison ma, prima di tutto ciò, è sacerdote ornamentale della mente del Grant  e trasforma la sua parola in arte.
Il suo uso delle sequenze nelle tavole ricorda ed il fumetto Image, Jim Lee e Marc Silvestri (e perché no, del sempre compianto ed immenso Michael Turner) e tratteggia con presenza centrica la bellezza della figura di un rinato Uomo Pipistrello.
Egli incentra la battaglia del Pipistrello e del suo forte nemico (Joker) e denota una certa classicità nella narrazione, un ritorno alle origini pure, a quelle atmosfere sue.

In pochi probabilmente avrebbero scommesso che Daniel in così poco tempo non solo si sarebbe confermato un disegnatore all’altezza, ma avrebbe saputo stupire i lettori con testi e trame decisamente interessanti.La sua corsa è stata rapida  e non dev’essere stato facile, all’inizio, confrontarsi con l’eredità di Grant Morrison su Batman.

I progressi e l’interesse nato attorno alla sua gestione sono stati però così evidenti che la DC non ha avuto dubbi nell’affidargli dunque il rilancio di Detective Comics, una delle testate più rappresentative dell’editore newyorkese, la quale ha addirittura ospitato il debutto del Crociato Incappucciato di Gotham nel lontano 1939.

Il nuovo corso di Detective Comics targato Daniel include tutti gli elementi che hanno reso meritevoli e interessanti le storie precedenti: tanta azione, efficace caratterizzazione dei personaggi e trame avvincenti, anche se adesso il compito di ogni scrittore batmaniano, dopo la stupenda parentesi Dick Grayson, è appunto quello di confrontarsi di nuovo con la leggenda, l’icona, Bruce Wayne, compito certamente non semplice.

Questo rilancio si conferma un perfetto punto d’ingresso per un nuovo lettore, e include tutti gli elementi che rendono vincente una storia di Batman: atmosfere oscure, le suggestioni di Gotham City, creature inquietanti che popolano il sottobosco criminale, novità e tradizione che si uniscono in una sintesi efficace: il primo storyarc è infatti ti trascina nel mezzo dell’azione, ed è possibile notare una forte ostilità delleautorità nei confronti del Pipistrello (è già accaduto in vari momenti della storia editoriale di Batman, ma questa appare una scelta precisa collegata alle esigenze del reboot) anche se è già possibile notare in queste vignette la descrizione di un rapporto saldo e fruttuoso fra Bruce e il Commissario Gordon, figura inossidabile della mitologia batmaniana.

I fan noteranno anche la presenza del Joker, nemesi per eccellenza del Cavaliere Oscuro (il finale del primo numero si chiude con una sequenza sconvolgente) sommata però a quella di un nuovo villain letale ed efferato, Dollmaker, letteralmente “Il costruttore di bambole”. La componente horror di questi primi numeri è piuttosto evidente (Daniel stesso ha confermato che si tornerà ad atmosfere più “detective” nelle storie successive) ma ciò sembra essere una scelta ricorrente in differenti regular, e probabilmente da parte dell’editore c’è anche il desiderio di intercettare un nuovo pubblico con questo tipo di gusti.

ALLA RICERCA DI UN NUOVO STILE: LA IMAGE, FRANK E JIM

Daniel rapporta la sua parola a ciò che narra, è un raccontare che segue due vie parallele il suo: se da una parte abbiamo la matita e l’inchiostro che mostrano una straordinaria ambientazione  a metà tra High Tech e dark, in un altro verso vediamo la flessuosa atletica figura del Batman d’annata. Il Batman che, sinuoso, sapeva tornare ad una visione lucida delle proprie capacità.
Daniel attinge ad una visione narrativa ben precisa (il noir) e risponde con alcune delle tavole più spaziose degli ultimi anni in casa DC.
Ecco che il suo Batman viene presentato come una sola ed unica ombra, per poi tornare ad essere visibile e quasi “luminoso”.
Stilisticamente siamo davvero a metà strada tra la fisicità di Jim Lee e la corrente filo 90’s della Image/Top Cow; se il suo Batman è una icona, l’apice della rappresentazione risiede nella “visita” notturna dell’Uomo Pipistrello a Jim Gordon, sul tetto della Centrale: un impatto vissuto di forza e suggestione, si ha la sensazione di poter ammirare la scena da più angolazioni, in una unica vignetta. Fantastico. In alcuni momenti poi questo Batman “Image” sembra fondersi magnificamente con il Pipistrello disegnato da Frank Miller nel capolavoro senza tempo Il ritorno del Cavaliere Oscuro (1986), uno dei capisaldi della storia editoriale batmaniana, unendo la forza e l’impatto visivo di quel Batman alla grazia/agilità espressa dai disegnatori di scuola Image.

Tony Daniel ha cercato per lungo tempo un suo stile ben definito per rappresentare Batman nel modo migliore, e ciò si è concretizzato sia nell’uso di diverse soluzioni grafiche nel corso dei mesi, sia nei costanti riferimenti narrativi ad alcuni cicli del passato che ha deciso di omaggiare con rimandi specifici: Il Lungo Halloween e le storie di Loeb, Dennis O’Neal&Neil AdamsTerra di Nessuno, ma non solo. Ora che, come si sottolineava in precedenza, il suo compito è raccontare Bruce Wayne la strada intrapresa sembra essere la giusta sintesi fra due dei disegnatori che hanno rappresentato il Cavaliere Oscuro in maniera iconica e riconoscibile, appunto Miller e Lee, scelta che farà felici non pochi appassionati.

In ogni caso l’artista ha già “ricreato” un personaggio che rimarrà sicuramente nella mente degli fan: il suo JOKER infatti è sicuramente uno dei più impressionanti, riconoscibili e originali degli ultimi anni. Il lavoro certosino di Daniel (non dev’essere stato facile imparare a gestire testi e disegni di una serie in così poco tempo) merita sicuramente un grande plauso, e siamo sicuri che il rilancio di Detective Comics continuerà a regalargli un sacco di soddisfazioni. Il viaggio, nonostante sembri già molto lungo, è appena all’inizio.

 

A cura di Andrea Ruscito, con il tocco felino di Elena Pizzi. Quando l’amicizia diventa una splendida occasione per scrivere e divertirsi insieme. E grazie a Simone, che rende i nostri articoli meravigliosi.