Testi: Finger, Herron, Hamilton.
Disegni: Schwarts, Moldoff, Sprang.
Edizione Originale: Batman: The Black Casebook.
Edizione Italiana: Batman: Lo Schedario Nero.

 

Introducendo Grant Morrison

La Parallasse è il fenomeno per cui un oggetto sembra spostarsi rispetto allo sfondo se si cambia il punto di osservazione.
La Parallasse è la chiave che apre la porta della mente dell’Uomo Pipistrello; è la reale alternativa fornita ad un uomo che intende focalizzare un determinato aspetto della propria esistenza, o dell’esistenza di terze persone.
Sembrerebbe possibile incrociare i pensieri di Grant Morrison e inserirli in una parallasse, senza mai giungere ad una fine, ma solo tornando indietro; perché no?
Morrison è una mente geniale nel campo dell’entertainment dei fumetti ed è determinato a giungere sempre e comunque ad una propria identificazione, seppur discordante distorta e caotica, all’interno di ciò che narra.
Al principio della sua run su Batman (Batman e Son) ci si aspettava che avrebbe rivoltato la psiche di Bruce Wayne come nessuno prima; in realtà, però, mai avremmo creduto di poter comprendere, forse per la prima volta, che Batman avrebbe perso la sua aura iconica e l’avrebbe recuperata, donando al mondo l’unica cosa che ancora non aveva apportato al mondo dei comics: la reale continuità cronologica degli eventi.
Morrison prima di essere uno scrittore è un assiduo lettore, un cultore, uno studioso di continuity e un innovatore; egli preferisce iniziare sempre una run supereroistica con grandi sconvolgimenti e poi giungere a citare iconiche storie del passato ed emblematiche porte sul futuro.
Ciò che ha creato per Batman ha origine dalle sue esperienze, da ciò che ha letto nel tempo, dall’epoca Pre-Crisis e Post-Crisis e da un diario che Bruce Wayne ha scritto annotando ogni evento “super-naturale”.

Batman R.I.P.

Cardine del lungo peregrinare di Bruce Wayne e la sua discesa verso la follia primordiale, Batman R.I.P. è una costante violenza da parte di un uomo (Hurt) ai danni del mito (Batman/Bruce).
Costui, il dottor Hurt, è una vecchia conoscenza che torna dal passato di Batman e che, nel tempo, ha impiantato radici nel grande affresco dipinto dal Pipistrello nei suoi, lunghissimi, quindici anni di lotta la crimine (Tempo DCU).
Grant tratteggia con estrema precisione un essere dalla follia e dalla collera mai celate, coadiuvate da un intelletto “ultraterreno”; una struggente forza che invade la vita di Wayne e porta alla psicosi involontaria: R.I.P. è la vera essenza del dolore mai esploso di un uomo nato dalla violenza e dall’omicidio della propria anima.
Il fulcro, la chiave di questo capolavoro, risiede nella sequenza in cui un martoriato Batman subisce un arresto cardiaco a causa delle ferite inferte dall’attacco di Hurt; il dolore, la casa del dolore e l’essenza del dolore sono la summa di un unico grido riparatore: Zur-En-Arrh.

Zur-En-Arrh e la Continuity

La rivalutazione di quasi settant’anni di storie batmaniane e la completa coscienza di un personaggio che lotta contro il male da quindici anni getta la figura dell’Uomo Pipistrello nello sconforto e nella più completa sorpresa.
Il lettore si trova a dover fare i conti con una continuity ingombrante, ma ricca di un gusto classico mai tramontato e soprattutto riscopre un recupero di favolose trame.
Morrison riesce in una impresa che sembrava follia: apportare alla modernità la rivalutazione di un classicismo che oramai era molto lontano, troppo.
Ecco allora che nella sua run vediamo Bruce tenere un diario, uno schedario, in cui ha raccolto nei suoi quindici anni di attività tutti i fatti non spiegabili dal razionale: quelle avventure in cui non vi era logica, se non la follia, la perdita del senno, “il gas del Joker”.
Su tutte le storie dello Schedario Nero ecco che su una compare l’ombra di una antichissima frase (il tempo vuole così) sempre così presente, di conseguenza odierna, attuale: Zur-En-Arrh.

Le Storie che hanno ispirato Batman R.I.P. (e Morrison)

  • Un Partner per Batman!: introduce il personaggio di Wingman, un eroe mascherato che inizialmente sembra essere il sostituto di Robin al fianco di Batman e che quindi provocherà alcuni turbamenti nel Ragazzo Meraviglia.
  • Batman… Capo Indiano!: storia in cui iniziamo a fare la conoscenza di alcuni dei supereroi che in altre parti del mondo si sono ispirati a Batman e Robin per le loro personali lotte al crimine; in questa storia incontriamo Capo Uomo-dei-Pipistrelli e il suo partner Piccolo Corvo.
  • I Batman di tutte le Nazioni!: è il racconto in cui vengono introdotti tutti i “Batman” che operano nelle altre nazioni della Terra: Cavaliere e Scudiero in Inghilterra, il Moschettiere in Francia, il Gladiatore a Roma, il Gaucho in Sud-America e il Ranger in Australia.
  • Il Primo Batman: è una splendida storia del passato di Thomas Wayne dove, egli stesso ad una festa in maschera, si presentò vestito da Uomo Pipistrello; tutto ciò si ripercuoterà sulla vita di Bruce.
  • Il Club degli Eroi; è una sorta di continuazione alla storia de “I Batman di tutte le Nazioni”.
  • L’Uomo che Concluse la Carriera di Batman: è una delle storie più importanti contenute nello Schedario Nero; questo racconto creerà uno dei presupposti su cui Morrison si baserà per il suo ciclo e per R.I.P. stesso.
  • Sono realmente Batman?: come la precedente, è uno dei racconti chiave a cui Morrison si è ispirato per la sua run. Ci viene mostrato il tracollo psicologico di Batman, operato a livello di attacco alla sua psiche.
  • Batman… Il Superuomo del Pianeta X!: la deflagrante ascesa di Batman verso la via della follia è segnata da questo suo incontro alieno. Su un lontano pianeta chiamato Zur-En-Arrh, Bruce incontra la sua controparte (il Batman di Zur-En-Arrh) che gli donerà il Bat-radia. Sogno o realtà?
  • Batman incontra il Bat-Mito: Superman aveva Mr. Mxyzptlk, Batman il Bat-Mito.
  • La Creatura Arcobaleno: rappresenta una delle storie in cui Batman incappa nel sovrannaturale più puro, l’irrazionale che diviene reale.
  • Robin morirà all’Alba: è la storia che, più di tutte, ha rappresentato il concetto originario ed originale per la creazione dell “mito” di Hurt. Il machiavellico piano del Dottor Hurt inizia qui!
  • Il Mostro Batman!: come “la Creatura Arcobaleno” è un esempio di bizzarrie poco razionali, ergo, da inserire nello Schedario Nero, per Batman.

 

1951-1964: Lo schedario è pronto

Le storie nel volume “raccolto” da Grant Morrison creano un effetto canalizzatore; il lettore può scegliere se leggere la run di Grant ed apprezzare il lavoro dello scozzese oppure integrare con questo albo, così da scoprire quali ragioni hanno spinto il Deus Ex Machina ad operare alcune scelte.
Le storie che vengono presentate vanno dal Giugno/Luglio del 1951 sino al Marzo del 1964 e presentano un determinato periodo in cui le influenze della fantascienza, la Guerra Fredda e la costanza del Muro sono elementi che attecchiscono persino su autori che dovrebbero narrare le gesta degli “Uomini in più o uomini più”.
Ecco allora che le pressioni sulla mente di Batman e i ripetuti sconvolgimenti alla sua psiche divengono una protesta nei confronti del cospirazionismo, una denuncia ai blocchi e alla crescente paura di un nuovo conflitto su scala mondiale.
L’America (e il Mondo intero) non è pronta ad una nuova devastazione e se il nemico diviene il vicino, l’ignoto (i viaggi nello spazio, gli esseri da altre dimensioni, il cambiamento in mostri, la scomparsa e le creature “diverse”) e il casalingo si fondono in un unico, grande, collasso personale ai danni di chi per lungo tempo aveva saputo “gestire la situazione”.
La Corea ha lasciato non poche ferite e la situazione cubana, Kennedy e Nixon hanno dato vita a pagine della storia che provocheranno, o doneranno, all’umanità intera forti cambiamenti.
Batman non è estraneo a tutti ciò e ricade perdutamente in una fossa che porta all’oblio, alla pazzia dell’uomo e della propria anima; se ieri tutto ciò si chiamava “science fiction”, oggi Morrison la definisce perdita della coscienza, perdizione, oblio.
Finger, Herron, Hamilton, Schwarts, Moldoff e Sprang regalano delle avventure all’Uomo Pipistrello degne di essere raccontate, ma non ipotizzano le loro ripercussioni deflagranti all’interno di una continuity sin troppo bistrattata: autori che segnano eventi, autori che donano eventi, eventi che vengono raccolti in uno schedario: lo Schedario Nero.