Batman: Gothic

Giu 21, 2014

Batman Gothic

Testi: Grant Morrison
Disegni: Klaus Janson
Albi Originali: Legends of the Dark Knight #6/10
Edizione Italiana: Batman N.23-27 Ed.Glenat; Le Leggende di Batman N.27 Ed.Play Press; Le Leggende di Batman N.2 Ed.Planeta De Agostini; Batman: Gothic (Deluxe) Ed.RW-Lion;

Abbandona tutte le tue speranze di perdono. Vieni con me, e muori in eterno.

Ci sono gangsters in preda alla paura. C’è la polizia cieca e impotente. C’è un antico delitto che riemerge dalle nebbie del passato. C’è un ricordo che perseguita il protagonista. E c’è Batman. Eppure non è un noir, questo Gothic. E neanche un thriller. Allora cosa stringi tra le dita, lettore?
Gotico deriva da “goetico”, in greco antico “goes”, ossia magico.
Magia, sovrannaturale, occultismo… e il Gotico, appunto.
Anno Domini 1990 e la collana Legends of the Dark Knight era fresca d’apertura. Al giovane Morrison fu chiesto di scriverne una saga e egli decise di battere territori decisamente inusuali per il genere superomistico: si alleò con Janson, più volte chinatore di Frank Miller (qualcosa del Maestro deve in effetti essergli rimasta) e confeziona un horror che si ispira alla grande tradizione del romanzo gotico del Settecento e Ottocento europeo. L’atmosfera angosciosa e claustrofobica ricorda Il Castello di Otranto di Horace Walpole, fra misteriose apparizioni di spiriti inquieti e antichi edifici diroccati; certi snodi narrativi si rifanno esplicitamente al Faust di ghoetiana memoria. Ma l’elemento che principalmente fa riferimento a quella grandi storie del passato è l’antagonista di turno dell’Uomo Pipistrello, una creatura in grado di scatenare il panico tra i capi banda di Gotham City.

È Sussurro. Il Signor Sussurro è tornato.

Con questa frase egli viene annunciato: Uomo senza Ombra, creatura sedotta dalle Tenebre e sempre più spinta verso il gorgo del Male, Manfred è un personaggio-simbolo del genere gotico in sé, un uomo che pecca di presunzione e annega nel Buio. Annega. Annega. Senza più uscirne fuori.
Vent’anni fa i boss della città credevano di averlo eliminato per sempre, scomodo figuro che attirava eccessivamente l’attenzione della Polizia. Oggi egli è però tornato, deciso a riscuotere le pendenze. Ma con tutto questo allora cosa ha a che fare l’incendio che trecento anni orsono arse un monastero in Svizzera, durante la Grande Peste? E quella triste ragazza che si aggira per la città, delirante e sperduta? Anche lei è legata a Manfred? E Batman riuscirà a impedire che la peste distrugga oggi Gotham City?

Appare ovvio sin dal principio che Manfred/Sussurro è ciò che interessa a Morrison: violento e impulsivo, affamato di potere e saturo di presunzione, mostro oscuro che si ascrive nella grande tradizione dei Boogey men (Uomini neri) cari alla tradizione anglo-americana. È un sadico, un debosciato laido e perverso, un essere corrotto da quelle tenebre che crede di poter governare. Ha sfidato Dio e Lucifero, pensando di poterli battere entrambi. Ma la Mezzanotte scocca per tutti, Signor Sussurro. E anche per te il tempo si sta esaurendo…

I disegni di Janson avvolgono i personaggi in ombre dense come latte cagliato, li intrappolano in scenografie sempre troppo grandi, incombenti e terrificanti come solo negli incubi accade. Perché, in fondo, di questo è fatto Gothic. Della stessa pasta degli incubi.