Batman: Death Mask

Apr 12, 2012

Storia: Yoshinori Natsume
Disegni: Yoshinori Natsume
Originale: Batman Death Mask 1-4
Italiano: Batman Death Mask, volume unico Planeta De Agostini

Parliamo di uno dei fumetti più sottovalutati degli ultimi anni DC in Italia,  questo Batman: Death Mask di Natsume Yoshinori.
Ci è particolarmente facile gioire di tripudio e gaudio quando vediamo un format vincente come quello dell’animazione giapponese modellarsi su un brand di culto come Batman, come nel caso della recente serie Gotham Knight, ma qualora si tenti di fare il contrario, ovvero di adattare una storia del Pipistrello ai modi, ai tempi e al formato dei tankobon giapponese, subito storciamo il naso. Ed è un grosso errore, poiché questo presuppone un senso di superiorità culturale che non solo è malposto, ma ci vieta altresì di scoprire una storia che invece è tutt’altro che banale, e merita anzi la nostra attenzione.
Sì, perché Batman: Death Mask è invece una storia piuttosto interessante sulla metafora della maschera, che nella tradizione giapponese ha da sempre rappresentato uno dei riferimenti culturali più prominenti, basti pensare alle maschere del teatro No o Kabuki, o alle maschere da guerra indossate dai samurai.
La maschera è un esorcismo ma anche una maledizione, è il simbolo reale della condizione esistenziale dell’uomo, costretto a dividere se stesso fra dovere (giri) e sentimento (ninjo), e a indossare una maschera sociale che preservi la sua vera intima natura dal contatto con l’esterno.
Spesso l’importanza del retaggio orientale nell’addestramento di Bruce Wayne viene sottovalutata, invece questa storia, scritta da un giapponese che ama le sue stesse tradizioni, vi attinge a piene mani.
Certo, con questo non si vuole certo dire che si sia di fronte a un trattato di sociologia, giacché la storia contiene al suo interno tutti i vizi e le virtù di un formato, quello del manga, che spesso può risultare ostico per chi sia cresciuto a pane e comics. Nondimeno è un apprezzabile tentativo di globalizzazione artistica, che io, personalmente, vi consiglio.