The Maximortal

Gen 12, 2010

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Autore: Rich Veitch
Edizione Originale: Volume King Hell Press, 2nd King Hell Edition (2005)
Edizione Italiana: Volume Unico Brossurato Phoenix, b/n, 186 p. (1997)

The Maximortal è un volume estremamente controverso, difficile da leggere e da comprendere pienamente, meritevole comumque del titolo di Capolavoro.

La storia editoriale di Superman, in special modo le vicende di  Jerry Siegel e Joe Schuster (chiaramente con i nomi modificati), si fonde con le vicende fumettistiche (adeguatamente riviste) dello stesso eroe,il tutto calato a sua volta nelle pagine della storia (anni trenta, seconda guerra mondiale, anni 80).

Rich Veitch ripercorre e analizza il mito del super-uomo, studiando la sua importanza per l’indottrinamento delle masse, il suo ruolo sociale e politico e mostrando anche le sue proprietà propagandistiche legate soprattutto a scopi bellici. Accanto a questo c’è una critica spietata dell’industria del fumetto, un mondo cannibale e cinico che mastica e digerisce i due poveri fumettisti ebrei portandoli lentamente alla morte. Nessuno è risparmiato dalla morsa dello statunitense, che, attaccando addirittura sua maestà Walt Disney, distrugge ad uno ad uno tutti i miti di questo mondo, rivisitando addirittura le sfortunate vicende di Christopher Reeve.

Come ho detto all’inizio è una storia complicata per diversi motivi: Primo perchè usa diversi registri, dal volgare/osceno (spesso forse esagerando, come  nellle parti riguardanti  El Guano) al surreale metafisico, non aiutando di certo il lettore che oltretutto è spiazzato dalla mole dei personaggi tirati in ballo (Da Sherlock Holmes a Truman, Einstein, Oppenheimer e chi più ne ha più ne metta), tutti vitali per la comprensione della storia.
Leggendo anche il commento al testo dello stesso Veitch, presente nell’edizione Phoenix, avrei anche da ridire sulla sua interpretazione del concetto di Super-Uomo Nietzschiano,importantissima per questa storia e forse un pò troppo superficiale anche se per onestà intellettuale bisogna ammettere che Veitch parla di come il concetto è stato recepito dalle folle, quindi si doveva limitare, per forza di cose, ai suoi caratteri fondamentali.

Concludendo Maximortal è una riflessione molto dura, cinica e triste sull’evoluzione e il ruolo giocato da un’idea/mito (Superman), unita alla critica spietata di un mondo che probabilmente aveva già scottato più di una volta lo stesso autore,il tutto portato avanti con sapiente maestria e sperimentalismo grafico (in certe soluzioni ricorda ad esempio Will Eisner).

Si può essere d’accordo o no (Io stesso penso che Veitch abbia calcato troppo la mano in qualche frangente),ma non si può non ammettere che questa sia proprio una curata e profonda riflessione sul format del fumetto.

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A cura di Iago Menichetti