Fell

Mar 23, 2010

Testi: Warren Ellis
Disegni: Ben Templesmith
Edizione originale Fell #1-8, Image Comics (2006-08)
http://www.bookdepository.com/book/9781582406930/Fell-1
Edizione italiana: Edizioni BD, 2 brossurati, 8 euro l’uno.

La centrale di polizia di Moon Street è per me quello che l’inferno è per Satana. In più, puzza di merda.

Le angosce connesse alle realtà urbane e il labirinto (reale e morale) della vita cittadina sono da sempre uno dei temi preferiti della narrativa noir/hard boiled, genere che nell’ultimo periodo è tornato alla ribalta anche nei fumetti grazie alla popolarità raggiunta da alcuni autori “maestri” del genere come Azzarello, Bendis e Brubaker.

Non fa eccezione Warren Ellis, scrittore che ha segnato il mondo dei comics degli ultimi anni grazie a splendide gestioni come Planetary, Hellblazer, Transmetropolitan e Authorithy, e che è riuscito a dare il meglio di sé non nelle storie di supereroi, ma nella produzione indipendente: ne è un esempio la vastissima quantità di fumetti che lo scrittore ha realizzato in collaborazione con la Avatar Press. Fell, opera scritta per la Image Comics, non fa eccezione, e rappresenta sicuramente una delle opere imprescindibili per i fan di questo scrittore.

Lo spunto è piuttosto consueto per questo tipo di storie: l’abile detective Richard Fell viene trasferito nella stazione di polizia di una città ostaggio del crimine, ed è costretto a fare i conti con le proprie solitudini e con situazioni così estreme da risultare inaffrontabili. A rendere Fell un’opera imperdibile però sono, come sempre, i dialoghi di Ellis, graffianti e incisivi, e le caratterizzazioni dei personaggi, forti e inaspettate. Snowtown infatti è una misteriosa cittadina situata “al di là del ponte” (come se il ponte stesso rappresentasse il confine fra civiltà e barbarie), un luogo abbandonato a se stesso in cui non splende mai il sole, popolato da ombre inquietanti e personaggi grotteschi, preda di manie e superstizioni senza controllo.

La notte, con i suoi delitti, i suoi colori sfumati, le nebbie del porto e le strade umide e strette, è l’assoluta protagonista di questi brevi racconti, dedicati alle indagini del Detective Fell (ispirate a fatti di cronaca, come confermato dallo stesso Ellis nelle due postfazioni) costretto a fare i conti con atroci delitti e indicibili miserie umane.
I disegni di Ben Templesmith rendono quest’opera ancora più suggestiva, trasportando il lettore fin dalla prima pagina in un mondo alla deriva, teatro di selvagge crudeltà e nascoste malinconie. I nomi stessi scelti da Ellis sono emblematici della condizione dei protagonisti: Snowtown è appunto una città avvolta da un gelo civile e “morale” che sembra destinato a non avere fine, e il Detective Fell, il cui cognome dà il titolo alla serie, (in inglese fell è il passato di to fall, cadere) è un uomo che custodisce un segreto inconfessabile, e si è macchiato di una colpa talmente grande da essere trasferito “al di là del ponte”, in un distretto di polizia abbandonato da tutti e famoso per la propria inefficienza.

Qualche tenue speranza è rintracciabile in alcuni fugaci momenti di calore umano (si veda il rapporto fra il protagonista e l’enigmatica Mayko, ad esempio) ma l’atroce brutalità con cui questa città sembra fagocitare i propri figli è triste e angosciante. La serie negli USA è ferma da tempo, ed è un vero peccato, anche perché, nonostante si tratti di storie autoconclusive ispirate a Will Eisner, la testata offre ancora tantissimi spunti narrativi: chi è davvero Richard Fell? Cosa nasconde il suo passato? Chi sono i personaggi bizzarri che si aggirano per le strade ogni notte?

Benvenuti a Snowtown, la città che odierete al primo sguardo… e dalla quale non vorrete più andar via.

A cura di Elena Pizzi