SPIRITO DI METALLO, CARNE & SANGUE

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Il concetto che si imprime sin da subito nel franchise del rilancio di Battlestar Galactica è quello della rappresentanza. Se da un lato gli umani risultano in fuga da esseri tecnorganici che farebbero di tutto per generare sterminio, dall’altro abbiamo la totale imparzialità (apparente e singolare) di macchine senzienti ed intelligenze artificiali che si volgono allo sterminio sì, ma dato da una falsa comprensione (o superficiale e superficiosa incomprensione) iniziata decenni prima e culminata tra scontri senza limiti e logoranti battaglie. La domanda che risiede nelle menti silicee dei Cyloni è quella di riuscire a penetrare i segreti delle anamnesi umane, talmente tanto da concepire idee deiste o spirituali (L’Unico Vero Dio) da contrappore (in una sorta di neo-crociata stellare) agli dei di Kobol delle Dodici Colonie: ecco allora che i Cyloni rappresentano non solo il nostro desiderio intimo di immortalità, ma anche la ragione d’essere che subentra alla parola “esistenza” e “rappresentanza”. I Cyloni non sono uniti dalla loro unica appartenenza perché originati industrialmente come copie, ma perché uniti dalla ricerca della conoscenza; conoscenza che gli umani non tendono a ricordare per due motivi distinti:

-La fuga dalle Dodici Colonie occupate, alla ricerca di una casa chiamata Terra.

-La scoperta delle dottrine degli Antichi Dei, venerate sulle colonie da tempo immemore (vedasi l’affannosa ricerca della Freccia di Apollo e le visioni di Laura Roslin).

UOMINI (MACCHINE) UOMINI (MACCHINE)

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Inizialmente la serie si sofferma solo su alcuni dei Cyloni “umani” (i cosiddetti “lavori in pelle”): Cyloni evolutisi dai Centurioni e arrivati a mimare alla perfezione l’aspetto umano. Esistono Otto serie conosciute (serie di copie che, una volta originate, si auto-evolvono generando coscienze con possibilità di distinzione indipendente le une dalle altre. Generano così una variabile esponenziale di medesime macchine, ma con caratteri comportamentali del tutto diversi).

Numero UNO: John Cavil (interpretato da Dean Stockwell) compare sul Galactica infiltrandosi come consulente religioso. Organizza personalmente il genocidio della razza umana ed è, inoltre, l’unico dei primi otto modelli Cyloni a scoprire l’identità degli Ultimi Cinque (Final Five).
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Numero DUE: Leoben Conoy (l’ottimo Callum Keith Rennie) è un Cylone che vive una sorta di ossessione nei confronti di Kara Thrace (Scorpion) e deciso a farle compiere il proprio destino arriva a rapirla e a far riaffiorare in lei alcuni ricordi perduti, riguardo suo padre (un musicista). Il ricordo del padre di Kara genererà nella donna la scoperta di, forse, la rivelazione più importante per la flotta stessa e per la salvezza (o la distruzione) sia degli umani che dei Cyloni.

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Numero TRE: D’Anna Biers (la fantastica Lucy Lawless. Per gli amici Xena – Principessa Guerriera) è un agente Cylone infiltrato sul Galactica come giornalista,  reporter e documentarista ufficiale. È la prima Cylone ad avere la visione dei volti degli Ultimi Cinque, ma successivamente arriverà a dimenticarli.

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Numero QUATTRO: Simon O’Neill (Rick Worthy) si spaccia in più occasioni per un medico ed è uno dei Cyloni che sul pianeta Caprica porta avanti esperimenti su umani e Cyloni, sottoponendo i primi ad indicibili torture.

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Numero CINQUE: Aaron Doral (Matthew Bennett) si infiltra sulla Base Stellare Galactica per far leva sulle cariche politiche e generare dissidi della stessa natura ai danni della leadership del presidente Laura Roslin.

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Numero SEI:
(la splendida Tricia Helfer) Caprica Six, l’agente dei Cyloni che ammalia il dottor Gaius Baltar per le chiavi della distruzione (i codici della Flotta posta a protezione delle colonie). Caprica Six, il “lavoro in pelle” che si ribella ai suoi simili e che sceglie di combattere al fianco dell’umanità. Caprica Six, che prima ancora di ogni qualsivoglia redenzione resta sempre e comunque il perfetto sincronismo tra divino (uomo) e umano (macchina). Carpica Six, la rappresentazione vivente della coesistenza tra uomo (uomo) e macchina (macchina).

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Numero SETTE: Daniel, serie Cylone che viene distrutta dal Numero Uno perché molto sensibile e artisticamente dotato. Cosa realmente temesse Cavil da portarlo a distruggere una serie intera non è dato saperlo, resta il fatto che, un Cylone che sviluppa sì tanta empatia poteva rappresentare una enorme minaccia ai piani di distruzione di Numero Uno.

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Numero OTTO: (l’ottima Grace Park): la stessa serie di Cyloni di cui fanno parte sia Sharon “Boomer” Valerii che Sharon “Athena” Agathon.

GLI ULTIMI CINQUE (THE FINAL FIVE)

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Le ultime serie mancanti vengono rivelate successivamente, quando iniziano a risvegliarsi ricordi in alcuni dei personaggi chiave: sono i cosiddetti “Ultimi Cinque”, ovvero gli ultimi cinque character ad essere rivelati come Cyloni.
Costoro sono: Galen Tyrol, Tory Foster, Samuel T. Anders, Ellen Tigh e Saul Tigh, marito di Ellen e secondo in comando di William “Bill” Adamo.
Sono la chiave per il ritorno della resurrezione (l’atto di scaricare una coscienza Cylone da un corpo tecnorganico morente e di inserirla in uno nuovo, così da perpetrare effettivamente l’atto dell’immortalità).

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Sarà il concetto di morte che porterà a dividere gli otto dagli ultimi cinque, e a loro volta questi a dissentire tra loro stessi. Sono infatti consci che dopo la distruzione del HUB di Resurrezione (una nave madre Resurrection che costituisce a sua volta il mainframe delle coscienze Cyloni di ogni serie, libera o inscatolata) essi rappresentano l’unico scopo del Numero Uno. Cavil, infatti, fa parte del gruppo di Cyloni che predilige continuare a vivere scaricando la propria coscienza in altri corpi, e non come Caprica, che preferisce avere una sola vita. L’unica vita che abbia mai realmente desiderato.
Ecco l’atto finale di BSG che si rivela tanto all’uomo quanto alla macchina: la vita è pregna di significato, ma per scorgerne almeno una parte va vissuta sino al suo declino totale. La morte stessa.