di Geoff Johns e Doug Mahnke

Testi: Geoff Johns
Disegni: Dougn Mahnke
Edizione USA: Green Lantern #2 (Ottobre 2011)

 

La più grande Lanterna Verde di sempre!

E’ accaduto quello che tutti temevano!
Accade nel momento in cui il mondo dei comics USA cambia volto e la Casa delle Icone tende la schiera dei suoi eroi verso un futuro di luce e di rinnovamento.
The New 52 è il reboot che tutti attendevano, forse, di tempi di Crisis (1985 – 1986) e arriva quando le grandi figure della DC Comics vivono un momento di eccezionale visione.
Se a livello cinematografico la DC/Warner Bros sembra puntare molto su Batman, Superman e pochi altri eletti, nel campo dell’editoria (e anche dei film home video) “attacca” il mercato con una rivoluzione fumettistica che ha fatto tremare tutta l’industria nei mesi da poco trascorsi.
Colossi come il cavaliere oscuro o l’uomo d’acciaio hanno subito, chi più chi meno, delle variazioni ai loro precedenti status e la DC stessa ha scelto di optare per una serie di ret-con così da poter rinvigorire i fasti e le essenze degli stessi character.
Green Lantern è una delle serie di punta della casa negli ultimi anni; lo scrittore Geoff Johns ha recuperato, dopo molti anni di assenza, un personaggio molto amato nel panorama della DC e gli ha permesso di tornare ad essere quell’eroe di cui molti avevano bisogno: un portatore di luce e di speranza.
Hal Jordan aveva sacrificato la sua vita per fermare il Divoratore di Soli, una creatura aliena inarrestabile che stava per porre fine alla nostra stella pricipale e, di conseguenza, a tutta la vita nel nostro sistema solare.
Jordan tempo prima aveva sterminato il Corpo delle Lanterne Verdi perché posseduto dallo spirito della Paura: Parallax.
Ciò che accade dopo è una run spettacolare che esplora la totale panoramica sul personaggio di Green Lantern come, forse, mai nessuno aveva fatto precedentemente.
Il ritorno di Jordan, la caduta di Sinestro, lo Spettro Emozionale, le Lanterne Nere e la Lanterna Bianca, la Guerra delle Lanterne Verdi: un ciclo di storie che prima del reboot hanno generato una sotto-leggenda all’interno del mito.
Ecco perché il reboot non ha portato via nulla del lavoro di Johns ed ecco anche perché lui continua a portare avanti questa serie; è accaduto quello che tutti temevamo (oppure quello in cui speravamo).
La più grande Lanterna Verde di sempre è tornata.
Il suo nome è SINESTRO!

Sinestro – Lanterna Verde

Il reboot ci ha consegnato un Hal Jordan (all’interno della serie Green Lantern) privo del suo ruolo di Lanterna Verde e del suo Anello del Potere e ha portato ai lettori della serie un nuovo Cavaliere di Smeraldo: Sinestro.
Un tempo egli era il più grande dei guerrieri di OA, poi cadde vittima della sua “perfezione” e del suo ego e Jordan lo combattè sino a sconfiggere colui che era stato suo mentore.
Causa della follia di Hal (Sinestro aveva spronato lo spirito della paura, Parallax, a far leva nella psiche di Jordan poco alla volta) Sinestro è stato alla guida di un corpo (il Sinestro Corps) simile a quello delle Lanterne e con anelli del potere giallo della paura ha iniziato una guerra che è arrivata minacciosamente alle porte del pianeta Terra stesso.
Dopo la sua prigionia, le profezie che avevano scosso Abin Sur che si avveravano (Le Lanterne Rosse, l’Agente Arancio, la Tribù Indaco, le Lanterne Blu e la Notte più Profonda) Sinestro inizia un suo personale percorso di redenzione già da quando si proclama portatore della essenza stessa della vita (la Lanterna Bianca).
Ma la guerra interna tra le Lanterne Verdi divora tutto ed ecco che, nel momento in cui la DC Comics con The New 52 ci presenta i suoi protagonisti, il manto, o meglio l’Anello di Lanterna Verde spetta a Sinestro e non a Hal Jordan.
Dopo aver assistito all’investitura di Sinestro da parte dei Guardiani, in questo numero 2 lo vediamo recarsi da Hal e dare sfoggio della sua personale situazione attuale.

“GUARDA & IMPARA”

La rabbia di Hal è palese, la nuova Lanterna Verde ha un favore da chiedere a colui che è stato suo allievo, ma Jordan non ha alcuna intenzione di ascoltarlo e arriva a minacciare Sinestro.
Il secondo albo si apre con una serie di scambi di battute, che portano i due ad una sorta di conflitto finale: se nelle prime pagine vediamo un Jordan investito dal potere di Sinestro (che crea un anello dandolo ad Hal, ma non una replica fedele, bensì un tramite della sua volontà – l’anello funziona solo se è Sinestro ad alimentarlo, altrimenti scompare e con esso il potere) subito capiamo che il suo stupore si trasforma in ulteriore rabbia quando comprende che quello è un potere fittizio.
I due vengono attirati da suoni di emergenza che li conducono su un ponte, dove ha avuto luogo un incidente; questo sta per divenire il luogo in cui c’è la più bella delle riflessioni dell’albo: dopo aver impartito l’ennesima lezione a Hal, Sinestro gli dice che lui non è un supereroe perché le Lanterne Verdi sono una forza cosmica volta alla sorveglianza dei settori assegnati.

On your world, they see a Green Lantern as a “Super-Hero”.
It simply confirms what I’ve been telling you.
A lantern is so much more than a costumed savior.

L’attacco di un membro del Corpo di Sinestro sconvolge i due e dopo averlo affrontato Sinestro rivela che i suoi vecchi alleati stanno schiavizzando il suo mondo: Korugar.

Evoluzione Futura

Siamo al secondo volume di un arco narrativo che continua a far discutere nel bene; Johns sottolinea sempre più spesso la sua totale devozione a questi personaggi, li arricchisce di sviluppi davvero sorprendenti e colloca spunti ottimali al proseguimento di una serie molto iconica.
Da sottolineare la presenza scenica di un personaggio come Sinestro come protagonista reale di una serie e vero cardine di molti degli eventi che hanno preceduto tutto ciò.
In questo compito viene sostenuto da un Doug Mahnke in perfetta grazia e completamente padrone degli spazi: la sua visuale protende tanto quanto il livello di emissioni energetiche degli anelli di Hal e Sinestro e ci mostra più di una angolazione, così da poter paragonare gli spazi e i livelli degli eroi stessi.
In attesa del numero 3, questo secondo albo consegna ai lettori uno dei Green Lantern più belli di sempre e un ciclo che migliora di mese in mese, da anni ormai.