E’ inutile negarlo. L’attesa spasmodica e ossessiva che ci separa dall’uscita di “The Dark Kinght Rises” è anche dovuta alla bravura del suo regista che ha reso una trasposizione cinematografica dell’Uomo Pipistrello ben oltre le aspettative di chiunque. Ma qual è il segreto di Chistopher Nolan? Cosa rende i suoi film così entusiasmanti?

Batman Begins - locandina

Il nostro obiettivo non può che focalizzarsi naturalmente sulle pellicole che hanno riportato in auge anche al cinema il mito delCrociato Incappucciato, ma per studiare e capire cosa si nasconde dietro la sua bravura bisogna avere una visione quanto più ampia possibile sull’intera filmografia di Chris. Sì, chiamiamolo Chris, anche perchè, ormai da tempo, almeno da quando ha fatto capolino nei nostri cuori il primo capitolo del suo personalissimo Batman, abbiamo imparato a considerarlo come uno di famiglia, qualcuno che ci capisce e che raramente ci delude. Come fosse un genitore affettuoso o un fratello maggiore pronto a trasformare in immagini ciò che noi abbiamo sempre e solo potuto immaginare.The Dark knight - Poster del Joker

E’ questa, probabilmente, la forza più grande del cinema di Nolan: il regista riesce a comunicare allo spettatore con una scrupolosa e studiata sequenza di immagini emozioni e sensazioni che raramente si traducono in una mera scarica di adrenalina senza riflessioni. Nolan ci accompagna in un viaggio attraverso i suo film il più delle volte senza una spiegazione, cercando di comunicarci il suo pensiero solo tramite le immagini e i dialoghi dei protagonisti che sembrano procedere nel racconto con apparente noncuranza rispetto allo spettatore.
Inception - locandina
Il regista non si preoccupa di spiegarci cosa stia accadendo, ci catapulta direttamente nel mezzo dell’azione lasciandoci liberi di farci un idea personale sulla trama nel corso del film. E paradossalmente questo ci rende più partecipi che mai alle avventure che racconta. Rispetto ad altre pellicole in cui siamo meri spettatori, in quelle di Nolan, pur mantenendo un certo distacco, siamo costretti moralmente a soffermarci su ogni singola frase, ogni fotogramma, perchè la storia va avanti con o senza il nostro apporto. Quante volte durante “Inception” avete messo in pausa il film o abusato in maniera imbarazzante del rewind?

Nolan poi ha la cattiva (rectius: geniale) abitudine di non presentarci i suoi personaggi. Sono i loro modi, le loro scelte, le loro parole a descriverli. Loro sono là e sta a noi farci un’opinione su di loro, scegliere chi amare e chi odiare, per poi rimanere stupiti di fronte alla loro intricata ambiguità. Con chi vi siete schierati in “The Prestige”? Chi era il mago buono e chi il migliore? E ne siete ancora convinti quando il titolo del film è apparso prima dei titoli di coda?

The Prestige - locandina

Altra caratteristica è sicuramente la sua ossessione per la storia. Quella vera del film, non tutti i contorni che in fondo non la riguardano. Storie d’amore, aspetti secondari, passato dei protagonisti, sono fatti incidentali, che lo spettatore si trova a fruire quasi per sbaglio, perchè ci inciampa necessariamente durante la narrazione del fatto principale che non sfugge mai all’attenzione di Chris.

Il resto dei film si crogiola in storie parallele frutto delle idee di certi registi di rimpolpare la narrazione del film con inutili orpelli nel (disperato) tentativo di spiegarci a fondo l’animo e i moventi dei protagonisti. Ma siamo sicuri che questa sia la strada giusta? A tutt’oggi sapete qualcosa del Joker di Nolan? Vi ha propinato un qualche tipo di spiegazione sul perchè fa qual che fa o una ricostruzione superflua della sua personalità? No! Vi siete fatti un’idea su di lui semplicemente guardandolo agire, senza nessuna aggiunta, guardano la sua follia nell’unica cosa che possa spiegarla: le sue azioni.

La presentazione di questo personaggio sta tutta nei primi dieci minuti, in cui ancora non sappiamo nulla di lui eppure Nolan ci da tutto ciò che c’è da sapere, semplicemente catapultandoci nel fuoco incrociato della sua follia. Potrei continuare a scandagliare la – seppur poco nutrita – filmografia del nostro regista all’infinito, ma non sarebbe utile e in qualche modo contraddirrei quanto è stato detto sul suo conto. Perché questa è un’opinione personale, ma se veramente ne volete una non vi resta che guardare i suoi film e costruirvela da soli, dato che lui vi ha dato tutti gli elementi per giudicarlo.


E se non l’avete ancora fatto iniziate dal prossimo film, quel The Dark Knight Rises che solo nelle aspettative sta provocando un delirio collettivo destinato a durare e crescere per un anno intero. Restate con noi!