ONE PIECE GOLD

Nov 15, 2016

TRA RISATE CAZZOTTI E RE MIDA

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In occasione del Lucca Comics e Games Gold 2016 (Gold perché si festeggia il cinquantesimo anniversario del festival) è stato proiettato all’interno del cinema Astra il lungometraggio ispirato al celebre fumetto di Eiichiro Oda, One Piece Gold il film in lingua originale con i sottotitoli.
Il film si colloca dal punto di vista temporale proprio subito dopo le ultime vicende del manga infatti viene anche citato proprio l’ultimo nemico sconfitto da Luffy.
Nel film la ciurma di cappello di paglia entra all’interno della città “Gran Tesoro” (una sorta di Las Vegas galleggiante ricoperta d’oro) che in realtà non è altro che una gigantesca nave riconosciuta come stato indipendente anche dalla marina, la quale non può andare a catturare i pirati al suo interno. La ciurma viene accolta come clientela di tipo Vip ed essendo il casinò l’attività più remunerativa della città gli vengono prestati dei crediti per giocare, ma finiranno con l’essere imbrogliati e dovranno combattere per uscire fuori dai guai.
La trama è semplice ma buona, il film scorre molto bene e non mancano le risate ed i combattimenti tipici di One Piece. Tuttavia la produzione del film e Hiroaki Miyamoto il suo regista non si scordano di accontentare anche il Fanservice attraverso camei di alcuni personaggi del manga, ma soprattutto con citazioni e tecniche di combattimento riprese dal manga che mandano letteralmente in delirio i fan presenti al cinema.
Analizzando il villain del film si può capire come all’interno di questo siano state inserite delle tematiche importanti.
Il villain capo indiscusso della città e del casinò si chiama Gildo Tesoro, e poiché ha mangiato il frutto Gol Gol ha la capacità di manipolare l’oro a suo piacimento. Grazie a questa sua capacità è molto arrogante e definisce tutto anche le persone come cose che anno un determinato valore economico e che possono essere comprate, ma tuttavia sarà proprio questa sua convinzione a portarlo alla rovina come il mito di Re Mida, dove il re divenuto capace di trasformare ogni cosa toccasse in oro si rese ben presto conto che la sua cupidigia lo avrebbe portato alla rovina. La brama d’oro attraverso il gioco d’azzardo è la tematica centrale del film, il quale mostra come questo gioco possa diventare facilmente una vera e propria malattia portando intere famiglie a lavorare gratis per un periodo di tempo indefinito al fine di ripagare i debiti. A un certo punto del film si vede come alcuni giocatori indebitatisi troppo finiscano nella prigione che non è altro che un deserto d’oro senza nient’altro. Il deserto d’oro non è altro che una figura allegorica che ci porta a pensare all’Inferno dantesco e alla punizione del contrappasso infatti visto che quei giocatori non desideravano altro che l’oro adesso in prigione si ritrovano solo con questo.
Nel film l’oro viene raffigurato come una sorta di vizio che porta al peccato e al male e l’acqua come spesso accade ha il ruolo di bene purificatore in una sorta di battesimo che ti ridà la vita.
Insomma risate, cazzotti, ambientazione spettacolare, gioco d’azzardo e soprattutto la ciurma di cappello di paglia, a questo punto non vi resta che andare a vederlo per poi dire la vostra qui nei commenti.