Pk²

Ago 31, 2011

Pk² # 8 – Soltanto Un Amico

 

Nemmeno la magnifica copertina di Sciarrone può nascondere una raffigurazione poco interessante. In effetti la dimostrazione di quanto siano urbane le storie di questo nuovo corso di PK, oltre che nel # 4, la abbiamo qui. Soltanto un amico (Ambrosio/Gula), oltre ad essere la prima storia lunga del tanto vituperato Stefano per Pk² e per PK in generale, non aggiunge assolutamente niente alla storia di Everett, ma si pone come puro divertissement.
La trama ruota attorno a una guerra tra clan rivali a Paperopoli, i Raven e i Rats, che si combattono con armi molto avanzate, decisamente troppo, sembrano quasi militari. L’indagine di due nuovi personaggi, appartenenti alla polizia di Paperopoli, il detective Spider e la recluta O’Hara, li porta a scoprire la presenza di un microchip delle industrie Ducklair in queste super armi.  Ma Everett ha amici potenti, e sa come allentare sospetti (una volta tanto infondati) da lui e farli cadere su chi gli crea troppi problemi, Pikappa, che nemmeno a Spider sta troppo simpatico. La vita privata di Paperino entra nei problemi di Paperinik quando Fitzory tenta di far credere a Rupert che Paperino ci sta provando con Stella, dato che Stella è l’ex-fidanzata del capo di una delle due bande.

Insomma, un gran casino, in cui se da un lato Ambrosio ci regala una storia veramente molto adulta a colpi di bande rivali, armi, battute sul bere alcolici, polizia, microchip e pure solitudine (quella che prova dentro di sé Stella e quella che prova Rupert), di certo poco si amalgama con i misteri che sono stati seminati nei primi numeri di questa serie. Dal punto di vista della continuity, quello che si evolve è il licenziamento di Lyla da addetta stampa delle industrie Ducklair, in favore (come apprendiamo grazie alla rubrica Digital Pk²) di Mike Morrighan, che d’ora in poi non sarà più giornalista di Channel 00, dunque. E’ sicuramente più in linea rispetto a quello che si aspetta Everett da chi ricopre quel ruolo, devozione assoluta al capo, cosa che Lyla non poteva dare in quanto paladine della verità. Lyla sarà d’ora in poi nuovo caporedattore di Channel 00. Intanto si incomincia a intravedere che Juniper si è infatuata di Pikappa e che Spider, per quanto apprezzi l’operato del superpapero, non lo può tollerare.
Si tratta quindi di una storia strana, che da una parte ci offre un Ambrosio inaspettatamente adulto – specie pensando ai tipi di storie che scriverà negli anni successivi per Disney – e un’avventura molto urbana e forte. Dall’altro si sta forse deviando un po’ troppo da quella che è la macrotrama della serie.

Da notare il [b]Riportage[/b] che presenta il delirio puro, una pseudo-inchiesta di Oskar Bertoni (tornato quasi in pianta stabile dopo il successono nello Speciale 00) che in realtà si sdoppia in due persone diverse (con tanto di improbabili parrucche) per dimostrare l’esistenza di un mostro lacustre nel lago di Garbagnate. Demenzialmente divertente.

Pk² # 9 – Gradi di Separazione

E finalmente dopo il caso antenne e altre sottotrame che si susseguivano, si ritorna in pieno nella trama principale. In Gradi di separazione (Catenacci/Barbaro) assistiamo alla scoperta che fa la divisione ricerche antartiche delle imprese Ducklair, capitanata dall’ingegnere Cardaxis (amico di Everett e colui che ha scoperto il carburante adatto per quella che sarebbe diventata la Pikar): uno strano congegno quasi sicuramente alieno, che grazie a delle didascalie capiamo essere una sonda arrivata sulla Terra alla ricerca di qualcuno fuggito da un pianeta chiamato Corona. Ma perché questo ritrovamento rende così nervoso Ducklair? Infatti il magnate insieme a Angus Fangus e Lyla si reca in Antartide per seguire personalmente gli sviluppi, che saranno molto interessanti anche se ancora parzialmente misteriosi. Comunque arriva in quelle fredde terre anche Paperinik, su richiesta della giovane Juniper che qua mostra chiaramente l’attrazione che prova per Pikappa, oltre che la sua capacità di controllo mentale e di telepatia.

Una storia che già faceva intuire ai più svegli quale potesse essere il grande segreto di Everett Duckalir dopo la scoperta delle due figlie. Gli indizi qui erano sparsi pesantemente, comunque la storia è molto appassionante e ti prende, i disegni di Barbaro dal canto loro sono ottimi nel dipingere il paesaggio ghiacciato.
I dialoghi tra Pikappa ed Everett sono studiati magistralmente.

Pk² # 10 – Altovolume

 

La spinta che il lettore aveva ricevuto alla fine di settembre 2001 viene quasi annullata da questo decimo numero, in cui si ritorna agli argomenti di due mesi prima. Infatti Altovolume (Secchi/Urbano) sembra un secondo tempo delle vicende narrate da Ambrosio in Soltanto un amico, in cui rivediamo Spider e O’Hara che indagano ancora sui microchip Ducklair rubati. Il che ci porta a un subdolo avvocato, tale Grafton, che usa tecnho-droidi compnibili grazie ai chip per i suoi loschi fini. Tutto ciò si interseca con Tempest Gale e il suo gruppo musicale che cercano un posto dove suonare, e Paperino aiuta l’amica e collega organizzando un concerto alla Century, dove poi avverrà lo scontro con i druidi di Grafton verso la fine.
Parte divertente della storia è l’intervista di Fangus a cui Ducklair si sottopone (come da patto stipulato alla fine del numero scorso), dove il giornalista vorrebbe prendere a sorpresa il riccone con domande spiazzate che invece Everett può conoscere prima che gli vengano poste leggendo la mente di Angus. Si torna a un contesto decisamente poliziesco, non sgradevole anzi è piacevole vedere Paperinik muoversi in queste atmosfere, ma dopo il numero precedente è chiaro che i lettori si aspettano soprattutto storie su Everett e sui misteri a lui legati. Dal punto di vista grafico comunque Urbano bravo ma un po’ sottotono, mi pare. Ma nelle scene d’azione, aiutato anche dalla CG, fa faville.

E’ da notare la presenza di un Riportage speciale che parla del Lucca Comics 2001, che allo stand Disney vedeva la convergenza tra Pk² e “Witch”, e la descrizione dell’evento è divertentissima, con tanto di tabella con le caratteristiche di pkers e witchers.

Pk² # 11 – Il Peso dei Ricordi

 

Una copertina bellissima di Sciarrone ci introduce ad una delle più belle storie non solo di Pk², ma tra tutte quelle di PK. Dopo indizi, storie che andavano per la tangente, sottotrame e cose varie, Il peso dei ricordi (Catenacci-Cordara/Sciarrone) è un piccolo capolavoro di narrazione e di disegni. Angus, che non ha mandato giù l’esito dell’intervista a Ducklair del numero scorso, decide di recarsi a Goose Beach, paesino di pescatori dove Everett ha passato la sua giovinezza, insieme a Paperino che dovrebbe fargli da guardia del corpo ma che si occupa in realtà anche delle riprese. Realizza così uno speciale televisivo intitolato come la storia, in cui tramite documenti e testimonianze dirette il giornalista riesce a ricostruire la vita del magnate, e finalmente anche noi pkers apprendiamo la vita di Ducklair. Trovato mezzo affogato da un pescatore, viene adottato da una deliziosa coppia hippy, vive a Goose Beach e diventa un genio dell’elettronica aiutando il padre adottivo nel suo negozio. Ma un giorno, dopo che ha salvato da una tempesta il pescatore che l’aveva recuperato esanime anni prima, si è trasformato e il suo unico obiettivo è stato fare soldi. Ma quello che Angus non può sapere e che invece vediamo noi è il grande segreto di Mr. Ducklair e fulcro stesso di tutta la serie: Everett è un alieno!
Rivelazione shock! La spiegazione l’abbiamo da Korinna, che si trova a Goose Beach e che viene intercettata da Pikappa. Così il nostro eroe apprende dalla ragazza come Everett sia in realtà un alieno del pianeta Corona, il cui vero nome è Zardoz, che è fuggito dal suo pianeta portando con sé le figlie, ancora bambine, e facendole crescere dentro le celle criogeniche e portando via la loro infanzia. Insomma, un essere cattivo, potenzialmente pericoloso.
Il finale è condotto magistralmente, così come tutta la storia che si compone di flashback incrociati sempre suggestivi. Alla fine non ci si può non commuovere nelle ultime due tavole, anche se si è sconvolti dalla rivelazione. Il PK Team aveva giocato la sua carta jolly, e d’ora in poi si sarebbe giocato a carte scoperte.
I disegni di Sciarrone, dal canto loro, sono qualcosa di fantastico, in alcuni punti superano la già altissima prova del # 1. Magnifico!

Pk² # 12 – Blackout

Ecco invece un numero loffio. Strano, dato che è sceneggiato dal creatore della serie. Blackout (Artibani/Migheli) vede Pikappa preda di un criminale come Cormack Trentor, che tramite la realtà virtuale riesce a trasferire la sua mente nel corpo di Paperinik. Il tutto anche per colpa di una Juniper sempre più pasticciona e ambigua, oltre che sempre più avversa la padre. Infatti nonostante Everett cerchi di far sentire sempre più a suo agio l’unica delle due figlie che ha sotto il suo controllo, addirittura affidandole un ruolo importante in un nuovo progetto delle industrie Ducklair, Juniper è sempre più rancorosa verso il genitore. Infine, per quanto riguarda Paperino, scopriamo che Mortimer sei mesi dopo sarebbe andato in pensione e a lui sarebbe succeduto uno tra Tempest, Fitzroy, Rupert o Paperino.
Parallelamente vediamo come Korinna sotto falso nome abbia trovato lavoro come baby sitter.
Una storia che oltre ad aggiungere poco alla vicenda non appassiona nemmeno più di tanto, infatti sembra essere quasi disconosciuta dall’autore con con questa avventura chiude la sua collaborazione con Pk² e, poco dopo, con la Disney in generale (dalla quale è tornato in tempi recentissimi). I disegni della Migheli, per quanto graziosi, non aiutano in quanto non li trovo adatti.

Pk² # 13 – Tutto e Niente

Non c’entrerà niente con la trama principale, ma questa sì che è una gran bella storia. Non per piaggeria verso uno dei miei sceneggiatori preferiti in assoluto, ma perché Tutto e niente (Faraci/L. Pastrovicchio) è davvero una piccola gemma. L’ho letta e riletta non so quante volte, tanto mi ha colpito e mi è piaciuta. Paperinik combatte da giorni contro Morgoth, una specie di drago/dinosauro vestito con un’armatura da combattente e con un’arma mutaforma. Questo inineterrottamente, giorno dopo giorno, senza che lo status quo della situazione cambi o si sblocchi in un verso o nell’altro. A questo si aggiunge che Paperino, sia nei panni mascherati sia come vigilante alla Starcorp, è sempre più distratto, non riesce a concentrarsi sulle cose. Se infine uno strano papero di colore viene ad avvertire in modo enigmatico il nostro eroe su qualcosa che non va, allora c’è da scommettere che Pikappa è finito in un guaio grosso.
La preview nel numero precedente pubblicizzava questa storia con lo strillo “Dagli autori di Trauma”, e in effetti si ricostituisce la coppia sceneggiatore-disegnatore di una delle più belle storie di PKNA. Ma anche l’atmosfera che Tito Faraci sa inserire nell’avventura ricorda molto da vicino quella leggendaria storia, lo stesso senso di oppressione e la stessa voglia di fare introspezione nell’animo “duale” di Paperino/Pikappa. In questo senso è azzeccata la battuta “Forse avrei bisogno di uno strizzacervelli. Suppongo mi diagnosticherebbe problemi di… doppia personalità”, tra l’altro a seguito di una scena a forte impatto. Paperino è smarrito e si sente incompreso. Un Paperino perfetto.
I disegni di Pastrovicchio non sono ai livelli di Trauma, ma comunque sembra porre un freno alla parabola discendente che aveva preso nei primi numeri di questa “seconda stagione” di PK.

Per le rubriche: cambiamento in Updating a livello di struttura. Da questo numero e per tutti i prossimi la pagina “riassunto” non è più suddivisa in personaggi ma è un vero e proprio sunto degli avvenimenti salienti accaduti in PK a partire dal # 1 di Pk².
E’ poi importante sottolineare quello che viene detto in Digital Pk²: il PK Team decide di rivelare in parte i progetti delle storie che sarebbero comparse su PK nei mesi successivi. Apprendiamo così che nel prossimo numero avremmo avuto una storia con Tempest (e fin qui tutto a posto), che due numeri dopo avremmo avuto la storia con il ritorno del Colonnello Neopard (che invece sarebbe arrivata tre mesi dopo in mezzo alla quadrilogia finale in cui non c’entrava niente… ma qui capiamo che i propositi erano di metterla prima in modo più sensato), che tre numeri dopo Lyla avrebbe incontrato di nuovo Tyrrel Duckard (!!!) e che sei mesi dopo ci sarebbe stato il ricongiungimento delle due figlie di Ducklair, promettendo “più di uno scontro”. Insomma, alla fine di gennaio 2002 il PK Team aveva in mente di pubblicare la storia di Neopard avulsa da una ipotetica quadrilogia finale, e soprattutto pensava ancora di pubblicare il ritorno di Tyrrel. L’hanno scritto nero su bianco, peccato che qualcosa sia andato storto…