Pk²

Ago 31, 2011

Pk² # 4 – Linee di Memoria

 

Dopo quella che possiamo interpretare come la trilogia introduttiva a questa nuova serie, ecco che Linee di memoria (Cordara/L. Pastrovicchio) si pone come una storia che da una parte si può considerare come apripista di una “quadrilogia” in cui ci si concentra nel capire il mistero delle antenna che Everett Ducklair inizia a installare per Paperopoli tramite la supervisione di Boring, dall’altra mostra una delle caratteristiche di questo nuovo corso di PK: le atmosfere urbane, che spopolano in questa serie e si contrappongono a quelle più fantascientifiche di PKNA.
Infatti Paperinik stavolta se la deve vedere con tre persone, cittadini normali, che si lasciano andare ad improvvise azioni violente. E la scia di follia continua con altre persone che impazziscono, tra cui uno che cerca di buttarsi da un palazzo imbottito di dinamite. Nel corso delle indagini, Paperinik conoscerà un certo Hired Squarie, professore universitario di sociologia delle leggende metropolitane, che ha trovato un nesso tra tutti questi tizi: tutti hanno lavorato nelle imprese Ducklair. Prima che Pikappa possa ottenere spiegazioni, ecco che un altro pazzo tiene in ostaggio una scolaresca nella metropolitana. L’azione clou del numero gira attorno a questo episodio, in cui Paperinik e una squadra Duckair guidata da Birgit Q riescono a salvare i ragazzi e a portare il folle alla Ducklair Tower insieme con gli altri affinché venga loro rimossa la causa del loro cambiamento, che guardacaso potrebbe avere collegamenti con le Industrie Ducklair.

In questo numero insomma sembra non andare molto avanti la trama, che invece inizia a mostrare la determinazione di Everett nel portare avanti quel che cerca, con l’installazione delle antenne per la città e con questo caso dei chip, che sembra essere stato solo un diversivo per distrarre il nostro eroe dalle antenne. Inoltre Paperinik trova finalmente quello che può considerarsi un buon nuovo rifugio, nella vecchia fabbrica abbandonata della Century che abbiamo visto nel secondo numero.
La trama di Cordara scorre abbastanza bene, i disegni di Pastrovicchio continuano la loro fase calante. La copertina di Sciarrone è invece molto bella, al solito: le copertine di questi primi numeri sono tutte splendide.

Pk² # 5 – La fine della Storia

 

Toh, un numero che più di tutti è in continuità ideale con la prima serie. Ci sono infatti i viaggi nel tempo come tema principale, pur rispettando il fenomeno della microcontrazione, e c’è Lyla nella veste di droide della Tempolizia, cosa che in PK2 non è molto frequente… Inoltre, in La fine della storia (Cordara/Turconi) viene introdotto un nuovo personaggio, il cui nome già campeggiava dalla quarta di copertina del primo numero, nei “titoli di coda”, ossia Tyrrel Duckard. Costui – che dal nome ricorda il protagonista di Blade Runner Rick Deckard –  è creduto un pericoloso criminale fuggito dal penitenziario, mentre è invece un tempoliozotto rimasto bloccato nella nostra epoca per colpa della microcontrazione. Di più, era il fidanzato di Lyla. E quando i due si incontrano, Tyrrel decide di chiedere aiuto proprio a lei per recuperare dalla Ducklair Enterprise i congegni che gli serviranno per costruire una macchina che li riporti a entrambi a Time 0. Peccato che Tyrrel sia invece ormai impazzito, a causa della prigionia ingiusta e del non aver potuto portare a termine la sua ultima missione, e la macchina che ha costruito serva invece per cambiare il continuum spazio-temporale, per la precisione voleva far riuscire l’esperimento Sole Freddo (PKNA # 3), che avrebbe dovuto distruggere buona parte di Paperopoli ma che l’intervento di Paperinik fece fallire, causando un errore nella linea temporale secondo Duckard.

La storia si incentra più su Lyla che su Paperinik, che continua ad apparire sullo sfondo in questa serie, per motivi diversi. Intanto, mentre Lyla incontrava il suo vecchio fidanzato e Paperinik indagava su Tyrrel, Everett continua a cercare un contatto con la figlia Juniper, cercando di raccontarle del suo passato. E Lyla nel frattempo è diventata addetta stampa di Everett Ducklair. Segnalo inoltre che d’ora in poi Paperinik non potrà più godere dell’appoggio della PBI dato che la sua amica Mary Ann Flagstarr è stata sostituita da Malice Sturling, che non vede di buon occhio Pikappa. Non sarà l’unica, nel corso della serie, dato che se Angus Fangus si è disinteressato di lui il Papero Mascherato si è già guadagnato una folta schiera di nemesi.
I disegni di Turconi sono divini, riesce a restituire freschezza e dinamicità a Lyla avvicinandosi al tratto di Sciarrone ma dandole un piglio più sbarazzino. E anche Tyrrel viene reso molto bene.

Tyrrel Duckard era un personaggio interessante, tanto che verrà pure ripreso e riarangiato in nella terza serie di PK (PK # 009). Peccato che in Pk² questa sia la prima e ultima apparizione. Da vari rumors sappiamo che era pronta almeno un’altra sceneggiatura con il droide protagonista, e fra qualche numero scopriremo che anche il Digital PK2 di un albo lo avrebbe confermato. E il fatto che il suo nome continuasse ad esserci insieme a quelli degli altri regular nei “titoli di coda” non fa che confermare. Che fosse una sottotrama a sé stante o se si sarebbe dovuta congiungere alla trama principale non è dato saperlo, fatto sta che il destino di Tyrrel rimane misterioso.

Pk² # 6 – Onde Alpha

 

Continuare ad “andar per campi” dando un occhio solo marginale alla trama principale non ha fatto bene. Onde Alpha (Sisti/Gervasio) non è certo una storia indimenticabile. Riallacciandosi ai temi della prima serie tanto cari a Sisti, gli alieni, ecco che qui veniamo a conoscenza di uno scontro avvenuto tra due popolazioni aliene differenti per il controllo della Terra. I vincitori hanno lasciato il nostro pianeta in mano ai terrestri ma i “perdenti” hanno lasciato un condizionatore mentale, che ai giorni nostri ha i suoi diabolici effetti sul povero Rupert Potomac, collega e amico di Paperino nella Starcorp. Paperinik deve quindi lottare contro il pacioso sorvegliante guidato dall’aggeggio alieno, avendo ovviamente la meglio. I disegni di Gervasio non sono proprio niente di che, purtroppo, non raggiungeranno i bassi livelli della terza serie ma la parabola è discendente.

Ma succede qualcosa di rilevante in questo numero? Effettivamente sì: intanto Paperinik inizia a trasferire il suo armamentario alla Century, e qui iniziamo a conoscere per bene Lyonard D’Aq, burbero guardiano della vecchia fabbrica abbandonata, che gli intima di sloggiare. Costui è davvero un personaggio tra i più interessanti creati per Pk², un anziano custode della fabbrica che avrà modo (e le qualità per farlo) di diventare nuovo alleato di Pikappa. Non potrà mai sostituire Uno, né per Paperinik né per i lettori, ma è comunque un buonissimo character.
Poi continuano a diffondersi le antenne che Everett sta facendo installare per la città, e che Paperinik guarda con sospetto. Infine, verso la fine dello scontro tra Rupert e il superpapero, il nostro salva Juniper che stava per essere ferita, e per gratitudine Everett cancellerà dalla sua memoria l’identità segreta di Paperinik. Quando si dice la riconoscenza…

Pk² # 7 – Ancora Un Giorno

Se si vuole trovare il numero che chiude il secondo mini-arco narrativo di Pk², è a questo che si deve guardare. In Ancora un giorno (Sisti-Macchetto/Cabella) infatti non vediamo solo il ritorno di Hobey Robson (come si vede nella magnifica copertina di Sciarrone), vale a dire l’uomo chiave tra i seguaci di Profunda nei numeri 2 e 3. C’è anche la conclusione della vicenda delle antenne che Ducklair ha fatto istallare per tutta Paperopoli e che, ormai l’abbiamo capito chiaramente anche nei numeri precedenti, gli permettono di leggere nella mente dei suoi concittadini. In pratica fungono da ripetitori e amplificatori della lettura della mente di cui Everett è già esperto, e grazie a questa rete a rifrazione mistica l’ambiguo papero può scandagliare le menti dei paperopolesi, presumibilmente per trovare indizi sul luogo in cui è ora la figlia Korinna. Intanto, sul fronte figlie, l’ancora fragile Juniper (anche per via dell’incidente dello scorso numero) viene affidata a Lyla, ormai collaboratrice a pieno titolo di Everett e che ne gode la fiducia, per cercare di farla ambientare a Paperopoli.
Ma mentre Paperinik tenta (senza successo) di capire la funzione di quelle antenne, Hobey (che è stato rilasciato e che è tornato a fare il vagabondo) si rende conto che il condizionamento mentale che subì da parte di Korinna non è stato senza conseguenze, dato che riesce a sentire, anche se in modo disordinato, i pensieri delle altre persone, anche grazie all’amplificazione dovuta alle antenne. Ne approfitta per tentare ci ricattare il governatore, e poi decide di prendere le difese delle antenne di Ducklair, che sono oggetto di una rivolta popolare fomentata da Angus Fangus. Ducklair e un attonito Boring stanno seguendo la vicenda, ma Everett ha un piano magnificamente geniale in serbo, da vero e proprio stratega politico che ci restituisce un Everett profondo conoscitore della natura umana (il periodo in ritiro spirituale dev’essergli davvero servito!).
La storia in effetti non è nulla di che, l’animo di Everett è sempre più ermetico e Hoby non è che sia un personaggio poi così interessante. Ma il fatto che le antenna vengano distrutte è importante, inoltre si sviluppa il rapporto tra Pikappa e Lyo, dato che da quando gli ha riservato un’area tutta per lui si nel numero scorso si prodiga per dargli anche consigli, in qualità di antico aiutante supereroe. Eh già, perché un tempo Lyo era il braccio destro di  Astrongman, un supereroe degli anni ’50 che aveva il suo rifugio proprio alla Century.

Pk² Speciale 01 – Duckmall

 

Il PK Team ci tiene a continuare la fortunata tradizione degli speciali estivi, una delle tante particolarità di PK. Quindi anche se siamo alla seconda serie non occorre rinunciare a quello che per tutti i pkers è un appuntamento estivo imprescindibile. Si decide di continuare sulla scia del precedente speciale, Super, che raccoglieva alcune storie autoconclusive e prettamente ironiche e divertenti, invece che fare una storia lunga particolare come nello Speciale 99, ma forse per le particolarità di struttura narrativa di Pk² era la soluzione migliore. Lo speciale viene intitolato al luogo di lavoro di Paperino, Duckmall.
Introdotte da un Prologo (Cordara/Mastantuono) di due paginette con l’ipermercato che parla mostrando la vita che lo popola nel corso delle giornate, le storie raccolte hanno tutte a che fare con il Duckmall.
Io, Robyonte (Macchetto/A. Pastrovicchio) è una storia abbastanza inutilina, sembra che le brevi di Macchetto subiscano questo effetto. Fatto sta che Paperino che viene creduto un giocattolo e venduto strappa qualche sorriso ma niente di più. Bah.
Nei panni sbagliati (Catenacci-Petruccelli/Gervasio) gioca ancora su una situazione abbastanza assurda per creare una storia del tutto umoristica. Mortimer Bloom, Tempest Gale e Fitzroy devono fare il turno in borghese dato che le divise sono a lavare, e rincorrendo un ladro vengono ostacolati dalla clientela che li crede teppisti. Divertenti le scuse della ditta che doveva consegnargli le divise. Dimenticabile come i disegni.
Il piatto del giorno (Artibani/L. Pastrovicchio) vede come protagonisti Angus Fangus e Mike Morrighan, il giornalista di Channel 00 che da sempre è in rivalità con Angus. La storia verte su una sfida tra i due a colpi di notizia, ma l’esito sarà inaspettato. Il cliché con cui si risolve la cosa è noto, ma Artibani sa come raccontarlo.
Qualcosa che manca (Enna/Sciarrone) è probabilmente la storia migliore del numero. La meno pretestuosamente legata al centro commerciale è anche quella che non cerca di puntare solo sulla risata, che nello speciale estivo ci può anche stare ma entro certi livelli. La poetica di Bruno Enna è un tocco soave all’interno dell’albo, continua la sua indagine dell’animo di Lyla che ha toccato il vertice in Frammenti d’autunno e che riproporrà sul quarto numero della terza serie pikappica. Qui vediamo una Lyla smarrita in questo tempo non suo cercare un contatto che la faccia sentire meno sola. Se a ciò aggiungiamo i disegni meravigliosi di Sciarrone non possiamo che amare questa breve storia. Applausi.
Circuito… chiuso (Arrighini/Ziche) è una storia decisamente al femminile, in cui Rupert cerca di parlare a Stella Nice per invitarla fuori ma succede sempre qualcosa che lo interrompe. Il tutto commentato da voci fuori campo, ma… di chi saranno?
Un gioco da ragazzi (Ambrosio/Migheli) è, credo, la prima prova di Stefano Ambrosio sul mondo di PK. La storia non è male, vede protagonisti Everett e il suo secondo Anymore Boring, dove Everett realizza una musichetta per il Duckmall che invoglia la gente a comprare. Bellissima la frase finale sull’importanza dei telecomandi per spegnere le invenzioni.
Infine Kid’s corner (Cordara/Mastantuono) finalmente ha per protagonista Paperinik, ma in una storia abbastanza banale e stereotipata. Si salvano però i disegni di Mastantuono, sempre buonissimi.
In definitiva, lo Speciale 00 è decisamente migliore sotto moltissimi aspetti, ma lodo la volontà del PK Team di tenere viva quella che ormai era una tradizione a tutti gli effetti.