Testi: Teresa Radice
Disegni: Stefano Turconi
Edizione italiana: Cartonato, cm. 16×22, pp. 312, B/N, Bao Publishing , € 21,00

Che esista una grande legame tra Teresa Radice e Stefano Turconi è evidente. L’affiatamento e la complicità traspare da ogni pagina e dal perfetto connubio tra testi e disegni della loro ultima opera, Il Porto Proibito.

Divorando e assaporando la storia pagina dopo pagina, il mio pensiero è andato più volte alla mia professoressa di letteratura inglese del liceo, che tanto aveva insistito nell’approfondire alcuni autori e determinate tematiche. Coleridge, Wordsworth, Blake fanno puntualmente capolino tra le pagine in modo a volte naturale e a volte inaspettato.

Ma la conoscenza della letteratura romantica inglese non è certamente un presupposto necessario per apprezzare pienamente l’opera.
La storia tocca corde profonde e va dritta al cuore del lettore. Come in ogni ottima storia, al centro di tutto ci sono i personaggi, con le loro emozioni, le loro pulsioni, i loro difetti, i loro sogni e i loro desideri.
Le matite di Stefano delineano immediatamente il carattere e la storia di ogni personaggio, fin dalla prima apparizione. I testi di Teresa ci accompagnano alla scoperta di ciascuno di loro, impegnati nel tentativo di trovare il proprio posto nel mondo.

Il mare è un elemento centrale de Il Porto Proibito. Per affrontarlo e solcarne le onde servono ovviamente delle navi. Il nome di tre di esse sembra suggerire alcuni elementi chiave dell’opera:

Explorer – “l’esploratore”
Il vascello della Marina Britannica è dove tutto ha inizio. L’esploratore è colui che vuole indagare l’ignoto, desidera provare nuove strade e nuove rotte, si lascia spingere dalla curiosità. Vive la vita in modo attivo e si lascia trascinare e coinvolgere da quello che la vita gli offre.
L’atteggiamento dell’esploratore è tipico di chi vuole essere padrone della propria vita e del proprio destino… così come accade a diversi personaggi nella storia.

Explorer Porto Proibito

Last Chance – “l’ultima occasione”
La nave della Compagia delle Indie rappresenta per alcuni personaggi l’ultima possibilità di fare determinate scelte e compiere determinate azioni. È anche l’invito a vivere la vita come se ogni istante fosse l’ultimo, assaporando ogni gesto di attenzione ricevuto da chi ci sta vicino, lasciandosi avvolgere dalle meraviglie di ciò che ci circonda. Il Porto Proibito è un bellissimo inno alla vita.

Last Chance Porto Proibito

Navidad – “la natività”
Il nome della nave della flotta spagnola richiama con forza la tematica della nascita e quindi della vita. Ma uno dei temi forti del libro, forse il più forte, è quello legato alla rinascita. Se è vero che bisogna vivere cercando di non “perdere nessuna occasione”, è anche vero che la vita spesso ci offre delle seconde possibilità, che ovviamente sta a noi cogliere e non sprecare.

Abel Porto Proibito

Ovviamente non è mia intenzione ridurre tutto a questi tre temi. Citando i testi di Teresa stessa: “credo che ogni [opera] desideri trovare la strada per parlare al cuore di chi l’ascolta e farsi intimamente sua.
L’invito quindi è quello di salire a bordo e lasciarsi guidare verso nuovi orizzonti, in modo che anche voi possiate fare intimamente vostro Il Porto Proibito.