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Planetary - di Warren Ellis e John Cassaday

Aperto da Lar Gand, 01 Settembre 2009, 13:08:57

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Hush

Citazione di: Ryo Narushima il 25 Novembre 2018, 17:23:44
Un'informazione per chi ha tutti e 3 i numeri: anche a voi la costina del terzo è di 1 cm più spostata verso l'alto rispetto agli altri due?
nel mio è normale

bilbo.pisa

Citazione di: Ryo Narushima il 25 Novembre 2018, 17:23:44
Un'informazione per chi ha tutti e 3 i numeri: anche a voi la costina del terzo è di 1 cm più spostata verso l'alto rispetto agli altri due?

Confermo,
anche la mia!

Mancino

Dissi che mi fermavo e che non era nelle mie corde ????  :stralol: Ho riletto il primo volume e devo ricredermi  :ahsisi: Di molto aiuto sono stati i trafiletti editoriali di ogni capitolo !  :up:

Professor Zoom


Lex

Terminata ieri la lettura di questa serie che ho trovato FANTASTICA!!!
La prima serie dell'universo WS che leggo in vita mia (eccetto i 12 spilli di ex machina che furono pubblicati dalla Lion tempo fa). Non ho letto moltissime cose di Ellis ma sono rimasto molto colpito dalla narrazione.
Sarò sincero, la struttura a one shot che caratterizza il primo volume non mi stava convincendo pienamente, ma dopo il primo quarto del secondo Deluxe è stato vero amore. La conclusione della serie poi, seppur affrettata negli ultimi frangenti, chiude perfettamente il cerchio.
Bellissimo il team-up (passatemi il termine) con Bats.
Un fumetto degno di nota, che non può mancare nella collezione di chi, come me, è appassionato della teoria del "multiverso".
"Non è ancora chiaro se la follia sia o meno il grado più elevato dell'intelletto" E.A. Poe


HCPunk

Trovati i 4 vol. più lo Special tutti Magic Press, so che non sono i Deluxe ma erano a prezzo stracciato e ho comunque tutti i numeri  :clap:
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"Non so da dove esce l'idea che gli angeli siano beati...a me fanno cacare sotto."


moebius

Ho letto fra ieri e oggi tutti e tre i deluxe di Planetary. Premetto che se siete appassionati di fisica (o se la studiate) questo fumetto è uno sballo totale. Il modo in cui viene proposta l'idea di multiverso, la fisica quantistica, la teoria olografica, tutto questo merita un encomio.

Il confine fra fisica e magia è giusto, equilibrato, mai banale... Ellis riesce a tendere una sottile corda sospesa nel vuoto su cui far procedere come un'equilibrista il lettore: laddove la fisica, la realtà e l'esperienza concreta del lettore non sono sufficienti a mantenere l'equilibrio precario, interviene brillantemente l'immaginazione, la fantasia, il senso di stupore. Laddove le conoscenze pregresse del lettore provenienti da film, libri, musica e soprattutto fumetti non sono sufficienti a creare una nuova storia, interviene brillantemente Ellis. Tutta la storia culturale del secolo scorso viene posta delicatamente su questo filo teso in bilico sul vuoto, sulle pagine bianche di un fumetto che deve ancora scriversi e su cui sappiamo di non poter evitare di rigurgitare situazioni già viste, personaggi già letti, volti noti. Poi però arriva Planetary, e la storia si scopre non così pesante e ingombrante, bensì leggiadra e funambola.

Questo equilibrio precario e funzionale è rappresentato in maniera formidabile dai disegni, fra i più belli che abbia mai visto. Lo stile realistico e magari un po' "freddo" di Cassady è semplicemente PERFETTO per mantenere in equilibrio il lettore su una trama fatta di astrazioni e fantasie, che assumono concretezza e solidità proprio perché soggette a questi tratti chirurgici. Uso del colore perfetto anch'esso. La trama di Planetary sembrerebbe perfetta per molti artisti più distinguibili e visionari: solo dopo la lettura ci si rende conto di quanto invece sarebbe stato impoverito il fumetto dall'assenza dei tratti di Cassady, che riescono a donare al lettore delle scene di azione superlative, degne dei vari film citati. Un fumetto che riesce a essere irrealistico senza esserlo, riuscendo in pieno a conquistare l'attenzione del lettore e a condurlo lungo la fune verso luoghi sconosciuti e ben noti allo stesso tempo.

La bellezza di Planetary è quella infatti di riuscire a essere originale senza esserlo affatto, di parlare di tutto senza aver bisogno di dire niente. Questa illusione messa in scena da Planetary è sorretta da un tema centrale del fumetto: la conoscenza. Tutto ruota intorno alla conoscenza, e di fronte alle più piccole conoscenze qualsiasi potere straordinario viene meno. Lo scrittore del fumetto conosce e riesce pertanto a illuderci, a far venire meno il "potere" del lettore di non lasciarsi stupire. Il confine fra fisica e magia è lo stesso che viene costruito fra storia e realtà, fra passato e futuro, un confine flessibile che ben si presta a essere infranto.

Il nuovo futuro viene eretto sulle macerie fumanti del passato e tuttavia, nell'illusione di Planetary, questo futuro non ci viene mai mostrato: è la speranza, e non l'azione, il vero motore del tempo. Nella storia vengono più volte fatte promesse che non vengono poi mantenute: ci vengono promessi enormi intrighi, gigantesche macchinazioni, enormi battaglie, e tuttavia questo futuro non si concretizza mai. Ci viene promessa una conoscenza profonda che non raggiungeremo. Planetary ci da la speranza che qualsiasi mondo sia possibile e che i mezzi per raggiungerlo siano nelle nostre mani, qualsiasi siano le avversità che troviamo lungo il percorso. Non importa se il mondo a cui arriveremo sarà il migliore possibile... ciò che conta è mettersi in moto per essere elemento attivo della crescita dell'uomo, per non essere relegati a semplici spettatori della storia, per diventare anche noi degli archeologi desiderosi di conoscere il mondo per quello che è, senza veli né censure imposte da un passato a volte troppo ingombrante.

Quella conoscenza che rende "super" i personaggi di Planetary viene a noi negata, una promessa mai mantenuta che lascia un sapore amaro. La realtà è come un frattale di cui i protagonisti del fumetto sono riusciti a vedere ogni dettaglio, infinitamente piccolo, mentre a noi umani questo dettaglio infinitesimo è negato: i nostri "occhi" hanno una "risoluzione" finita e non possiamo vedere infinitamente in fondo.

Mi viene in mente il quadro "Galleria di Stampe" di Escher, in cui è raffigurato un uomo che osserva un quadro dentro il quale si trova una galleria di stampe all'interno della quale è contenuto il quadro stesso, in una spirale frattale in cui si inseguirebbero all'infinito realtà e rappresentazione della realtà, se non fosse che il centro dell'opera è però un cerchio bianco: l'infinito inseguimento è stato cancellato con un "colpo di gomma". Escher ha realizzato che la spirale infinita è irrealizzabile con una punta di matita dotata di dimensione finita, che è impossibile rappresentare l'infinitamente piccolo in un universo in cui le particelle più piccole che esistano hanno una dimensione finita: la spirale di quadri e gallerie di stampe arriverebbe ad essere più piccola di un elettrone. Non solo: per realizzare un disegno infinitamente dettagliato servirebbe tempo infinito. Quale punta potrà mai disegnare una tale complessità? Qui avviene il colpo di genio: essendo irrealizzabile il disegno nella sua interezza, Escher volutamente si ferma e lascia uno spazio bianco. Insomma esistono nella nostra immaginazione oggetti che la realtà non può concretizzare in quanto "incompleta": la vera bellezza consiste proprio in questa incompletezza, non nella totale conoscenza, ma nella consapevolezza che non vi è limite a questa conoscenza.

Planetary non ci dona colpi di scena mirabolanti riguardanti il frattale. Non ci verrà spiattellata davanti alcuna spiegazione finale sul fiocco di neve. Ci verrà però donata la speranza di poter conoscere ancora e ancora sempre di più senza alcun limite, diventando più potenti di qualsiasi super-cattivo, diventando capaci di non temere il mondo per ciò che è, di stupirci per cose già viste, di reinterpretare il passato con occhi da stregone, inventando il futuro.

Rain

Davvero un commento ispirato, complimenti!  :clap:
Adoro Planetary ed è un po' che non lo rileggo...devo proprio rimediare!

La pioggia è vita; la pioggia è la discesa del cielo sulla terra; senza la pioggia, non ci potrebbe essere vita. (John Updike)

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moebius

Citazione di: Rain il 12 Maggio 2019, 20:58:44
Davvero un commento ispirato, complimenti!  :clap:
Adoro Planetary ed è un po' che non lo rileggo...devo proprio rimediare!
Grazie  :D Sono rimasto un po' in superficie su molte tematiche che io trovo particolarmente interessanti, ad esempio tutta la parte "fisica" del fumetto: veramente notevole. Fantascienza molto ben fatta... Sono rimasto incollato per tre volumi filati.

Una cosa che non ho scritto e che vorrei aggiungere è che effettivamente, come qualcuno aveva scritto nelle pagine precedenti, l'ultimo numero purtroppo è quello che un po' cala a causa della compressione... Troppe troppe poche pagine per chiudere tutto  :sisi: lo scontro con i 4 è fin troppo sbrigativo in tutte le occasioni, e paradossalmente il primo incontro in assoluto con Leather è quello più memorabile... Se fossero state dedicate più pagine alla chiusura della storia e agli scontri finali coi 4, sarebbe stato il top del top del top del top. Lettura che comunque non resta incrinata: la parte migliore sono le varie storie "singole" per come la vedo  :sisi: La storia Death Machine Telemetry in particolare è un orgasmo visivo e intellettivo... ma lo sono molte: non vorrei togliere qualcosa alle altre  :asd:

Fuller

Bellissimo commento  :wub: Mi hai fatto venire voglia di rileggere quest'opera che è nella mia top 5 di sempre... per la terza volta :shifty:


Mancino

Letto tutti i volumi , non sono trame, storie e genere che rientrano nelle mie corde.

Ne riconosco il valore  :ahsisi:, ma non è stata una delle mie letture preferite  :nono:

HCPunk

#1196
Vol.1 - Intorno al Mondo

Bellissimo!
La lettura è davvero piacevole e se si è fan di questi temi le pagine sembrano quasi un conto alla rovescia alla fine del divertimento..  :P
I vari capitoli possono anche sembrare troppo scollegati tra loro ma in realtà tra le righe viene portato avanti il filo del discorso e le lacune vengono colmate. Il fatto di essere catapultati dentro la storia di ogni episodio in maniera così immediata non è per niente spiacevole perché appunto ci vengono date tutte le risposte.

Inoltre ci sbattono in faccia con semplicità questioni "complicate" come Multiverso, complotti e via dicendo..che non se ne ha mai abbastanza!

Che belle storie!  :wub:
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HCPunk

Vol.2 - Il Quarto Uomo

Qui l'intreccio tra i vari capitoli è già più complicato da seguire ma un pg, Elijah, comincia a ricordare e tanti oscuri segreti tornano a galla. Facendo questo un minimo della storia principale si riesce a tenere sott'occhio. Resta comunque una gran bella avventura, farcita di Sci Fi old school che ti spinge sempre a voltare pagina.
E siamo (purtroppo) a metà del viaggio..!
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Slask


HCPunk

#1199
Vol.3 - XX Secolo, addio

Un interessante viaggio nel passato di Snow e anche, in parte, di Jakita. Veniamo a conoscenza anche del rapporto molto profondo tra i due.
Come sempre ogni episodio è una bomba e anche spostandosi di qua e di là tutto torna arrivando verso il finale.
Quello che mi colpisce sempre in positivo è il fattore avventura/mistero e l'unione tra finzione e realtà, gestito ogni volta molto bene da Ellis.
Il cambiamento di Elijah non è niente male. È un uomo nuovo ora che ha ritrovato i ricordi, si vede che ha acquistato più sicurezza, da vero leader.

Torno a dire che una serie regolare mese dopo mese sarebbe stata una bomba da seguire!
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